Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA
DOPO I CONTROLLI A CORTINA E A MILANO BLITZ NELLE FABBRICHE
Agenzia delle Entrate e Finanza controllano le buste paga degli operai
Dagli studi di settore è emerso una delle categorie che vive al di sopra delle proprie possibilità è quella dei lavoratori dipendenti.
Se è vero che ci sono gioiellieri che dichiarano 1000 euro di reddito mensile, ma hanno lo yacht in Costa Azzurra, se è altrettanto vero che dentisti dichiarano 2000 euro di reddito mensile, ma dispongono di villetta con piscina a Porto Cervo, infine, se vero è che grossi imprenditori dichiarano meno di 3000 euro al mese, ma possiedono villaggi turistici alle Cayman… e la lista potrebbe allungarsi a dismisura…
E’ altrettanto vero che il blitz degli uomini dell’Agenzia delle Entrate di concerto con la Guardia di Finanza ha portato a scoperte sconcertanti nel settore del lavoro dipendente e in particolare in quello della classe operaia.
In particolare, dai controlli incrociando gli studi di settore, parecchi operai che guadagnano fino a 1.200 Euro netti mensili è emerso che posseggono BMW, MERCEDES, VOLVO, e SUV di ogni marca, acquisti non giustificati dalle dichiarazioni dei redditi.
Per ora Iniquitalia ha disposto il sequestro di case e di auto (ma non dei finanziamenti per comprarle) in attesa dello sviluppo delle indagini.
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Dal nostro inviato speciale Paolo di Biella (GENNAIO 2012)
AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
Un operaio si fa trasportare l’auto di lusso per risparmiare carburante
PER I NON CREDENTI BATTESIMI E CRESIME CON RITO CIVILE
Intanto due scaltri baristi mandano al Comune il conto del rinfresco
In molti comuni italiani i matrimoni con rito civile hanno superato quelli religiosi. Certamente a influire su questo storico sorpasso ci sono le seconde nozze, e talvolta anche le terze o le quarte. Al quinto matrimonio si ha la cittadinanza onoraria di Hollywood e, dopo il decimo, il posto auto garantito davanti agli Studios.
Altro fattore incisivo sulla scelta del rito civile sono i matrimoni fra persone di differente religione. Purtroppo non è ancora possibile sposarsi con il doppio sacerdote (a meno che ci si presenti all’altare già sbronzi, nel qual caso si potranno vedere anche due mogli, quattro anelli, otto testimoni), pertanto si deve scegliere tra l’uno o l’altro rito. Così si finisce quasi sempre per optare per il rito civile. Di gran moda è anche la convivenza che “fa fine e non impegna”, ma questa soluzione viene spesso osteggiata sia dalla Chiesa sia dai comuni, perché non porta soldi nelle casse di entrambi.
Infine contribuiscono al calo dei matrimoni con rito religioso i sempre più frequenti outing verso ateismo e/o agnosticismo
Chi da bambino ha frequentato il catechismo avrà sicuramente imparato che i sacramenti sono sette: Battesimo, Cresima, Eucarestia, Penitenza, Estrema Unzione, Santi Ordini e Matrimonio.
Sette è un numero caro alla numerologia cattolica: pare infatti che anche i dieci comandamenti in origine fossero sette: quello sugli atti impuri e gli ultimi due sono stati inseriti da un frate amanuense burlone nel IX secolo, in fase di ricopiatura.
L’introduzione del rito civile per tutti i sacramenti permetterebbe di introdurne altri, come l’Equitalieucaristia (una sorta di iniziazione al pagamento delle imposte simile alla prima comunione), il funerale concordatario (esiste già quello “in civile” ma, con questa formula, acquisirà valore anche religioso), e la Laica Cresima, senza Vescovo, ma con la presenza di qualche onorevole colluso con la Mafia, nel ruolo di Padrino.
Le prime impartizioni, in via del tutto sperimentale, hanno dato ottimi risultati, ma c’è anche chi ha approfittato della poca chiarezza normativa. Due scaltri baristi, già noti alla redazione de LA TAMPA hanno preparato un rinfresco da mille e una notte per un battesimo tradizionale, inviando la fattura al Sindaco della città. La fattura è stata erroneamente pagata, e sono stati inutili i tentativi del primo cittadino di “girarla” al Vescovo: trattandosi di evidente caso di loro incuria, la Curia non ne risponderà.
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Marchiori assisted by Marello - ACC (LUGLIO 2014)
AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
Estrema unzione: basterà una firma, purché l’inchiostro della penna sia nero
LA TAMPA SCIENZA & SCEMENZA
Il Quokka, piccolo e strano marsupiale australiano che non paga la bolletta del gas
Produce il metano che consuma e, nonostante sia a rischio di estinzione, è l’animale più felice del mondo
Un esemplare di Quokka Ridens (fonte: Enciclopedia Quattroggatti)
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Il quokka è una bestiola molto graziosa e molto intelligente. Anche se è innegabile una certa rassomiglianza con Rosy Bindi, gli zoologi stanno ancora discutendo se il quokka sia più bello che intelligente o viceversa.
Per molti aspetti simile al castoro, si differenzia però dall’instancabile stakanovista costruttore di dighe per la sua pigrizia e indolenza, tanto da guadagnarsi la denominazione supplementare di “castoro italico”.
Il naso e la bocca ricordano invece il koala, altro marsupiale australiano, molto più conosciuto.
Ai lettori che ci scrivono chiedendo se sia possibile tenerne uno in casa, come animaletto da compagnia, ricordiamo che il quokka è in via di estinzione, perciò i produttori di mangimi per animali non investiranno nella produzione di alimenti specifici. Per non parlare dei veterinari italiani, che non sono preparati a curarne le principali patologie. Alla Facoltà di Veterinaria, infatti, gli esami di Anatomia Comparata del Quokka, Anamnesi del Quokka nonché Esegesi dell'Analisi del Sangue e delle Urine del Quokka sono facoltativi e aggiungono pochi punti al credito formativo.
Ma perché questa specie è in via di estinzione? I motivi non sono del tutto chiari, tuttavia esistono delle ipotesi.
La prima causa di estinzione di una specie animale è quasi sempre l’uomo. Ma i quokka fanno eccezione, perché in passato fu proprio un uomo, anzi una donna, a salvarli.
Un tempo gli australiani gli davano la caccia per cucinarlo e mangiarlo, finché un giorno un cuoco proveniente da Orgosolo si stabilì a Sidney e fece assaggiare alle popolazioni locali la prelibatezza del “porceddu” sardo allo spiedo. Da allora i cacciatori disdegnarono la carne di quokka, preferendo recarsi alla più vicina trattoria italiana. Qualcuno addirittura racconta che non sia stato un cuoco, bensì una cuoca, e che proprio dalla parola italiana “cuoca” derivi il nome del nostro simpatico animale.
Eppure il numero di esemplari continua a diminuire, e secondo alcuni zoologi il motivo sono le fughe di gas. Il quokka è un animale molto attento al risparmio energetico: per riscaldarsi (e anche per usi di cucina) consuma esclusivamente metano autoprodotto.
Quando ne produce in eccesso - di solito nella stagione degli accoppiamenti - invece di disperderlo in atmosfera, dove contribuirebbe all’effetto serra, lo accumula nella sua tana, per poi utilizzarlo durante la stagione invernale. Per questa abitudine il mite animaletto è molto rispettato dai predatori, che si tengono ben lontani dalla sua tana per motivi olfattivi. Lo rispettano anche i lavoratori dell’Eni Gas & Power, e durante i lavori di trivellazione fanno attenzione a non distruggere le tane. In cambio hanno il permesso di prelevare il gas in eccesso e immetterlo poi nei grandi metanodotti. Al suo confronto lo scoiattolino scorreggione della pubblicità del Vigorsol è un dilettante.
Ma il rischio, per le bestiole, è costituito dalle esplosioni e dagli incendi. Per evitare che la specie potesse appunto estinguersi per non saper estinguere le fiamme, il WWF ha organizzato dei corsi di addestramento alla messa in sicurezza delle tane, all’evacuazione rapida in caso di incendio, fino all’utilizzo dell’estintore. Purtroppo i quokka, che sono di indole allegra e giocherellona, amano giocare con gli estintori, estinguendosi l’un l’altro…
Ma oggi tutta l’Australia si muove per salvare il quokka. La famosa e bellissima attrice australiana Katrin Gnyok è diventata testimonial di una Campagna dal nome accattivante “I’m Gnokka and I save the Quokka”, grazie alla quale questi animali sono diventati di gran moda.
Tutti i bimbi australiani chiedono un quokka in regalo. Molti genitori però non sono ancora capaci di riconoscerli e oggi decine di koala, castori, gatti rognosi e ratti campagnoli vengono legati ai guardrail delle autostrade e abbandonati, proprio come succede ai cani italiani.
I quokka se la ridono sotto i baffi, guadagnandosi a pieno titolo la fama di animali più felici al mondo.
Del resto, come dare loro torto? In fondo tutti noi siamo, prima o poi, a rischio estinzione, ma non per questo rinunciamo ad acquistare LA TAMPA e a ridere allegramente leggendo i suoi articoli.
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M & M & M imbeccated by Kristinen - ACC (SETTEMBRE 2014)
AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
Un bipede in fase di estinzione
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Una rara immagine di lato B di QUOKKANE
SCOPERTO RISTORANTE CINESE IN REGOLA
Il proprietario spacciava per cinesi carni provenienti da allevamenti controllati
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Controlli a tappeto orientale da parte dei NAS (Nucleo Anti Sofisticazioni) sui ristoranti e su numerose attività di orientamento orientale.
Dalle indagini effettuate sono emerse diverse irregolarità nel noto ristorante cinese “Liso Amalo”, che ora rischia fino a sei mesi di chiusura.
I cibi del ristorante cinese non erano stati prodotti e surgelati in Cina, secondo la migliore tradizione, ma le carni erano di allevamenti D.O.P., provenienti da bovini di razza piemontese selezionata, e invece del tristemente noto pangasio, venivano servite ai clienti trote del Sessera. Addirittura pare che i piselli, usati nella preparazione del riso alla cantonese, provenissero da agricoltura biologica del mantovano.
Nella cucina sono stati anche trovati peperoni di provenienza molto probabilmente carmagnolese, pronti per essere utilizzati nella preparazione delle tipiche salse agrodolci. Gli ortaggi all’aspetto si presentavano freschi e totalmente privi della tipica muffa cinese, che ne garantisce l’origine e il caratteristico retrogusto.
- No… perché… no, praticamente, no, insomma… - ha commentato con grande determinazione il colonnello Tumistufi dei NAS - noi siamo del nucleo antisofisticazione e abbiamo il dovere di controllare che il cibo sia semplice, costituito in prevalenza da prodotti surgelati, non alimenti di agricoltura biologica! Quelle sono cose troppo sofisticate per il nostro nucleo, quindi combatteremo ogni cibo “strano”, proveniente da colture di nicchia, in favore di quello consolidato: alimenti precotti e industrialmente confezionati.
Hin Volthin, il titolare del ristorante, commenta con un sorriso agrodolce: “Quando ho visto allivale i calabinieli mi sono pleso un bello spaghetto di soia e sono diventato giallo, come un pollo al limone”.
Ma le indagini non si limitano al settore alimentare.
In centro è stata scoperta una palestra dove si pratica l’insegnamento di arti marziali come il Tai Chi, il Kung Fu e Jeet Kune Do, il Tih Fo Mahl, e inoltre si effettuano massaggi TuiNa.
Spiega ancora il Colonnello Tumistufi: “Nonostante la palestra risulti in regola con le norme igienico-sanitarie, saremo costretti a chiuderla. È chiaro che non possiamo prendercela con i cinesi che copiano i nostri prodotti, se poi noi copiamo i loro”.
Per lo stesso motivo, ci ha spiegato una giovane carabiniere dei NAS, Alba Coitartufi, è stata chiusa anche la sede della Comunità Buddista Zen, mentre i monaci sono stati invitati a meditare altrove o coltivare la propria spiritualità e il distacco dalla vita terrena con pratiche più occidentali, come la guida in stato di ebbrezza, i mortaretti napoletani di Capodanno e lo sci fuori pista sull’ultima neve di primavera.
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M&M – Marello & Marchiori - ACC (MARZO 2013)
AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
NUOVO SCANDALO: DOPO IL CALCIO SCOMMESSE, LE PARTITE A CARTE TRUCCATE ALL’ORATORIO
Pensionato corrompeva gli avversari per vincere e far colpo sulla barista ultraquarantenne
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Come nelle migliori serie TV il parroco di una piccola frazione di Cossato (BI), si è trasformato in investigatore e ha scoperto uno strano “movimento” dietro a un apparentemente innocente gioco a carte.
La cosiddetta “pietra dello scandalo” era la donna di servizio di origini ucraine che gestisce il locale adibito a circolo ricreativo della quale il nostro pensionato si era perdutamente innamorato.
I primi sospetti son sorti perché il signor Armido G., residente a pochi passi dalla Parrocchia, vinceva in continuazione, ma gli avversari, pur disponendo di pensione minima, potevano permettersi fino a 5 “bianchini” al giorno più merenda con pane e sopressa veneta.
Il parroco ha pedinato i quattro amici al bar per una settimana: il primo giorno chiudendosi nel frigo dei gelati, ma a causa dell’eccessiva coibentazione non ha sentito nulla, il secondo giorno nel ripostiglio, ma al buio non ha visto nulla, il terzo giorno dietro il bancone del bar, ma i quattro sono andati a giocare a carte nel dehor, il quarto giorno si è nascosto nel confessionale in chiesa, ma era troppo distante, il quinto giorno si è nascosto in bagno, ma Ermete, detto il “mangia fagioli”, lo ha costretto alla ritirata dalla ritirata, il sesto giorno si è camuffato da juke box, ma un ragazzino stava tentando di inserire la monetina (non è noto dove), così il settimo giorno ha deciso di riposare seduto sulla panchina a un metro dai quattro amici, riuscendo finalmente a capire tutto.
Chi vinceva aveva diritto a un quartino di lambrusco, così il nostro furbetto del tavolo verde aveva maggiori possibilità di avvicinare l’ostessa (che poi è sempre la stessa) e di intavolare con lei approcci a scopo amicizia ed eventuale matrimonio.
Al parroco non è rimasto altro che infliggere al pensionato la pena di 12 Padre Nostro e 6 Ave Maria da recitare in ginocchio in sacrestia, pena poi commutata in un Salve o Regina, tenendo conto che non aveva precedenti matrimoniali e che la misera pensione minima costituisce di per sé già adeguata punizione.
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Freddy Marchiori & Paul Rice – ACC (MAGGIO 2012)
AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
Nei circoli c’è sempre il terzo incomodo, a volte il quarto e il quinto
FURTO IN PANETTERIA: LADRO COLTO IN FRAGRANZA DI REATO
Mentre scoppia un pan demonio, tenta invano di allontanarsi tra bagarre e baguette
Pan Calieri, 13 aprile 2012.
Giovanni Panini, giovane nullafacente, imparentato alla lontana con la dinastia dei Grandi Produttori di Figurine (anche se nella sua misera vita avrebbe collezionato solo una serie di figuracce), già noto alle forze dell’ordine per piccoli reati e spaccio di figurine taroccate ha aggiunto alle sue condanne una denuncia singolare.
I fatti si sono svolti nella panetteria di Giuseppina Delsacco Boia, alle sette e trenta del mattino, ora in cui il negozio è affollato di studenti che acquistano focacce e brioches prima di andare a scuola.
Il Panini, digiuno e affamato, attirato dall’insegna invitante ‘La Boia Panatera’ e soprattutto dalla fragranza del pane appena sfornato, è entrato nel negozio e, approfittando della ressa e della confusione, ha sottratto due forme di pane arabo e una di Challah, il cosiddetto pane ebraico e se le è nascoste nell’ampio giaccone.
Per una strana e ancora inspiegabile reazione chimica le forme di pane a contatto tra loro (e forse con le ascelle del Panini) hanno sviluppato una lievitazione tardiva e incontrollata, fino all’esplosione, provocando reazioni di panico e fuga tra i clienti.
È intervenuta la polizia locale insieme agli artificieri di Torino.
Il Panini, colto in flagrante, è stato fermato per furto di pane fragrante, deflagrazione non autorizzata e detenzione di ordigni esplosivi.
Fortunatamente l’esplosione non ha causato vittime. Ferito solo uno studente che stava masticando un chewing-gum alla fragranza di panpepato (probabilmente rubato anch’esso dal bancone della panetteria) e che si è morsicato la lingua per lo spavento.
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Stephanie Hop-là approved by Paul Rice – ACC (APRILE 2012)
AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
DOPO L’AUTOCERTIFICAZIONE ARRIVA L’AUTODENUNCIA
In arrivo un nuovo decreto semplificazioni
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Chi non ha mai sognato di lavarsi la coscienza e pagare i propri debiti con la giustizia, senza quelle inutili trafile chiamate processi penali? Senza contare che le lungaggini burocratiche, spesso, portano alla prescrizione, privando il reo confesso della sua giusta condanna.
La parte del leone la fanno gli avvocati che, hanno tutto l’interesse a prolungare i tempi per giungere al giudizio. Non da meno sono i magistrati, per il quali ogni scusa per rinviare le udienze (a volte basta un appuntamento dal parrucchiere per fare slittare l’arringa difensiva di qualche mese.
A mettere ordine potrebbe pensarci il Ministro della Giustizia con un Decreto Legge che preveda l’autodenuncia, una sorta di autocertificazione dove si dichiarano gli atti illeciti commessi, permettendo di recarsi direttamente nel carcere più comodo e scontare la pena prevista dalle norme di attuazione e dai regolamenti circondariali.
La firma in calce all’autodenuncia dovrà esser vistata da un pubblico ufficiale, pena l’annullamento del delitto commesso.
L’autoaccusato dovrà altresì essere vivo, infatti il decesso è causa di estinzione della pena e, da morti, è estremamente complicato dimostrare di essere in possesso di piene facoltà mentali, nonostante tale dimostrazione sia ardua per la maggior parte dei vivi.
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Freddy Marchiori – ACC (MAGGIO 2013)
AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
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Cella dotata di ogni scomfort
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Presto sarà possibile recensire le celle su Strip Advisor
ARRIVANO GLI INCENTIVI PER I CICLISTI
Dopo le banane e le automobili, i prossimi bollini blu
saranno applicati sulle biciclette
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Il ministro dei trasporti francese ha previsto un incentivo per i pendolari che si recheranno al lavoro in bicicletta anziché in automobile, pari a 25 centesimi al chilometro.
Se oltralpe l’idea ha funzionato, allora perché non provare anche in Italia?
Stimando in tre milioni il numero di pendolari, ciascuno con 5 chilometri di distanza media da percorrere, servirebbero - facendo i conti della serva - quasi quattro milioni di €uro l’anno.
Come superare il patto di stabilità, e la spending review, senza disporre di questa cifra?
Semplice come fare le nozze con i fichi secchi: noi sosteniamo che sarebbe sufficiente trovare alcuni sponsor che sostengano la mobilità sostenibile (e se non la sostengono i sostenitori, chi mai la dovrebbe sostenere?).
Le prime aziende che hanno colto l’opportunità di sponsorizzare i loro prodotti sono state le multinazionali farmaceutiche, le quali speravano di incentivare la vendita di farmaci anti infarto, anti collasso cardiocircolatorio, e altre patologie derivanti da sforzo. Purtroppo, il Ministero dei Trasporti - toccando ferro - ha preferito declinare.
Successivamente è stata proposta la sponsorizzazione di una holding produttrice di yogurt al bifidus attivo (e tutti sappiamo in cosa sia attivo tale microrganismo), la quale, collegata con una società di autospurghi, intendeva posizionare bagni chimici a distanze regolari per facilitare una “evacuazione itinerante” comoda e confortevole. Ma è fallito anche questo tentativo, a causa delle emissioni gassose addirittura superiori e quelle delle vecchie auto €uro Zero.
In seguito, si sono fatte avanti le compagnie del settore chimico, proponendo di pubblicizzare anabolizzanti e steroidi. Ma il tutto è stato bloccato quando si è scoperto che esse, purtroppo, erano in combutta con i fabbricanti di autovelox (sulle piste ciclabili il limite è di 30 Km/h - N.d.R.).
Una delle più grandi catene di Sexy Shop ha proposto di finanziare l’iniziativa, purché venissero rimossi i sellini dalle biciclette. Benché la catena non avesse alcun interesse con lobby o multinazionali, anche questo tentativo di accordo è naufragato, e non è stato reso noto il motivo del rifiuto da parte del Ministero.
Per riuscire a trovare un accordo soddisfacente è dovuta intervenire un’importante azienda import-export italo-ghanese, la quale pagherà i chilometraggi in natura, e cioè in ananas e banane. In cambio richiede che venga apposto il bollino blu sulle biciclette. Tale adesivo attesta l’avvenuto controllo delle emissioni di gas di scarico del ciclista.
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M&M&M - Marchiori - Marello – Miglio (2014)
AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
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La bicicletta dieci e lode
È VALIDO IL MATRIMONIO CELEBRATO DA UN PUBBLICO UFFICIALE INVALIDO?
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Gentilissima Accademia dei CC,
mi chiamo Gioia e sono disperata: ho 56 anni e, dopo due anni di matrimonio, sto per separarmi da mio marito.
Purtroppo lui non lavora e ha minacciato di portarmi via buona parte del mio patrimonio, che tra immobili, titoli e conti correnti ammonta a oltre dieci milioni di Euro.
Se ciò dovesse accadere mi dispiacerebbe moltissimo, perché ho messo da parte questa somma in ben 2 + 18 anni con grandi sacrifici.
Quando avevo 28 anni, infatti, sposai un miliardario settantenne, sperando che si trattasse di un matrimonio di breve durata. Purtroppo il vecchio aveva la pellaccia dura, così, dopo due anni, ho chiesto la separazione, e mi ci son voluti altri diciotto anni per arrivare alla sentenza definitiva, con la quale gli ho portato via tutto. A tutt’oggi il miliardario è ancora vivo e in buona salute, anche perché, grazie a me, ha meno ricchezze da gestire e quindi meno preoccupazioni.
Capirete che, con tutta la fatica che ho fatto a mettere insieme una tale fortuna, mi spiacerebbe che finisse nelle mani di un fannullone approfittatore, un cacciatore di dote, un parassita senza arte né parte come il mio attuale marito.
Forse una via d’uscita c’è, ed è per questo che mi rivolgo a voi.
Dal momento che ci siamo sposati in Municipio e il sindaco che ha celebrato il matrimonio è un invalido, possiamo considerare invalidato anche il matrimonio? Perché se si potesse annullare, mi risparmierei un grande grattacapo, oltre a tutte le spese legali …
Gioiosi saluti da Distinta… ops, scusate, volevo scrivere
Distinti saluti da Gioia
P.S.: Se mi date una risposta soddisfacente vi mando un bel regalo
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Cara Gioia,
con immensa gioia ti annunciamo che hai ragione tu. A norma dell’articolo 138 della Costituzione e degli articoli 456, 1129, 1142 e seguenti del Codice Civile, nonché in base all’articolo 14 comma 2 del Codice Stradale, alla sezione IV del Contratto Nazionale del Lavoro e dell’Ozio dei Metalmeccanici, e infine secondo quanto riportato al punto 15 di pagina 13 del Manuale delle Giovani Marmotte il matrimonio celebrato da un invalido non è valido.
A partire da questo momento puoi considerarti libera dai vincoli matrimoniali e libera di beccarti una coltellata (o un proiettile, a seconda delle preferenze) dai tuoi ex mariti, in base all’articolo 11 della Legge 236/2013 (che regola i casi di femminicidio consentito e le deroghe alle condanne per stalking).
Come vedi ti abbiamo dato una risposta molto bella, esauriente e a tratti commovente, quindi ci aspettiamo il regalo promesso. Potrai inviarlo direttamente alla redazione de La Tampa, ma fallo subito. Avrai poi tutta la vita davanti per verificare quanto ti abbiamo detto.
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M&M - Marchiori – Marello (FEBBRAIO 2014)
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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
DECIMI & DECIBEL
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Lettera 1:
Gent.ma Accademia,
vi chiedo scusa e mi chiedo scusa se vi disturbo per un così insignificante problema. Sono Cristal Lino, ho 43 anni e vivo a Lenta; gli amici mi chiamano benevolmente Ragionier Filini, talvolta Occhio di Lince, oppure Baricula.
Sono fortemente miope dalla nascita e senza i miei occhiali a fondo di bottiglia non riesco neppure a vedere la lettera A nel tabellone ottotipo; se non che, avendola oramai imparata a memoria, l’oculista crede che almeno un decimo lo riesca a vedere.
Spesso mi capita, guidando, di vedere una stupenda autostoppista lungo la strada, ma quando mi avvicino mi rendo conto che è un bidone dell’immondizia; oppure mi succede di andare incontro ad un amico a braccia aperte e di accorgermi, quando lo raggiungo, che si tratta di una pianta ornamentale dello spartitraffico. Una volta, in un campo volo, ero convinto di osservare in lontananza uno strano aliante: in realtà si trattava di un tordo un po’ stordito che transitava a un metro dal mio naso.
Ho intenzione di sottopormi ad un intervento chirurgico per migliorare la mia capacità visiva.
Pensate che sia una buona idea? Potrò ottenere alcune agevolazioni come ipovedente?
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Cordialmente, Lino
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Lettera 2:
Salve Accademici,
sono Tim Panico, nato a Sonico, ma vissuto per tanti anni ad Agnone, paese molisano famoso per la produzione di campane.
Secondo gli otorinolaringoiatri, sono affetto da grave deficit trasmissivo dell’orecchio sinistro e moderata ipoacusia senile bilaterale. Tradotto in italiano, significa che sono completamente sordo da un orecchio e dall’altro sento poco. Gli amici mi chiamano affettuosamente “Ciò per Broca” o anche Amplifon, ma a me poco importa, anzi, il più delle volte non sento nemmeno.
Ho già subito parecchie denunce per disturbo alla quiete pubblica da parte dei vicini, specie in estate quando le finestre sono aperte. In realtà i vicini dovrebbero essermi riconoscenti, poiché nel raggio di un chilometro possono ascoltare il mio programma preferito in TV (sarebbe “Chi l’ha visto?”, che secondo me dovrebbe chiamarsi “Chi l’ha sentito?” e l’ho anche suggerito alla Sciarelli) senza dover accendere il proprio televisore.
Sono sposato da vent’anni con una donna muta, che la notte russa come una segheria in piena attività produttiva: il nostro matrimonio è prospero e felice. “Sei un ottimo ascoltatore, caro” mi dice sempre mia moglie, con i gesti del linguaggio dei muti.
Ultimamente però mi succedono cose strane: sento suoni che non esistono, rispondo a telefoni che non suonano, corro ad aprire a visitatori che non hanno suonato alla mia porta, sento mia suocera buonanima che recita il suo proverbio preferito: “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.
Secondo voi che cosa potrei fare per recuperare l’udito? Esistono farmaci o interventi chirurgici?
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Rispondiamo ad entrambe le lettere:
Cari Tim e Cristal, la nostra Accademia ha studiato parecchi casi come il vostro, di persone che sono convinte di vedere e/o sentire poco, e ha effettuato una serie di esperimenti scientifici, utilizzando apparecchiature sofisticate in campo ottico e acustico. È arrivata alla conclusione che le persone come voi, a dispetto di ciò che dice la gente, sono in realtà ipervedenti e iperudenti, cioè vedono e sentono più della media della popolazione. Meglio sarebbe dire che odono suoni e rumori, e scorgono oggetti o persone che, normalmente altri umani non sono in grado di percepire.
Noto è il caso dei due coniugi eroi, orefici, che fecero arrestare un pericoloso malvivente: lei non aveva sentito le parole pronunciate dal rapinatore, e credendo che volesse sostituire la batteria al Rolex, ha chiamato il marito. Quest’ultimo, uscito di fretta dal retrobottega senza i necessari occhiali, afferrata la pistola, l’ha aperta per cercare dove fosse posizionata la pila. Tutto si è risolto in pochi attimi, senza che il delinquente abbia avuto il tempo di sparare. Certo è che se lei avesse capito, e se lui avesse visto, la rapina sarebbe andata a segno.
Ma chi è superdotato, in qualunque campo, si sente spesso incompreso ed emarginato e vorrebbe essere “come gli altri”, al punto da pensare di sottoporsi ad intervento chirurgico.
Noi dell’ACC, che siamo quasi tutti, per genialità e intelligenza, superiori alla norma, vi consigliamo di non farlo: sarebbe un vero peccato se andassero perduti i vostri talenti straordinari.
Inutile dire che non avrete mai agevolazioni di alcune genere.
Con simpatia
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Paul Rice e Stephanie Hop-là – ACC (SETTEMBRE 2013)
Cane guida per ipervedenti al volante
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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
Gli scritti che contengono riferimenti a persone realmente esistenti hanno il solo scopo (si spera) di far sorridere e sono frutto del vaneggiare degli autori. Se tuttavia qualcuno non gradisse un articolo o una sua parte può chiederne la rimozione all’indirizzo di cui sopra, motivando l’istanza.
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