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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA

LETTERA ALL’ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI

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Gentilissima Accademia,

mi chiamo Kandìs Achila e sono egiziano. Sono in Italia da tre anni e abito vicino a Porta Palazzo, un bel quartiere della vostra città, nel quale mi sento come a casa mia.

Per imparare meglio vostra lingua leggo sempre giornali italiani. Uno mi piace tanto, perché parla di sole, un sole come neanche al mio paese c’è: il Sole 24 ore.

Su questo giornale leggo tante cose che capisco, ma anche tante che non ci capisco un’acca (si dice così?) ma certo dipende dal fatto che non sono italiano.

Quello che volevo chiedere è: perché su questo giornale scrivono sempre che i mercati sono nervosi? Grazie tantissimo per la vostra risposta.

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Risposta:


Caro Kandìs,

essendo egiziano è normale che lei non capisca gli articoli de Il Sole 24ore. Ma le dirò di più: succede anche a molti italiani.

Da un recente studio della nostra Accademia sui contenuti dei vari quotidiani, Il Sole 24ore è risultato, a dispetto del nome, piuttosto oscuro: una parola su tre non è italiana e delle due parole rimanenti, una è una sigla (Ftse, Mib, Rbc, NASDAQ eccetera) e l’altra una congiunzione o un articolo.

Ma veniamo alla sua domanda.

I mercati, per loro natura, sono luoghi soggetti a movimento continuo: non c’è nulla che stia fermo, ci sono resse e aperture improvvise, confusione, voci, allarmi, grida.

Poiché lei abita vicino a Porta Palazzo, la invito a recarsi una mattina al Mercato del Pesce.

Noterà subito un grande nervosismo: intanto c’è una puzza tremenda e questo non favorisce la calma e l’autocontrollo.

I pesci sembrano tutti uguali ed è estremamente difficile capire a prima vista quali sono freschi e quali sono stati sottoposti a mummificazione (processo che lei, come egiziano, conoscerà molto bene) e conservati poi nel freezer per sei mesi.

La gente si affolla intorno ai banchi, spintonata da chi sta dietro e spintonando a sua volta senza pietà chi sta davanti, per arrivare per primi a tossire direttamente sulle cassette di alici freschissime, che non fanno una piega perché protette dai migliori antibiotici a largo spettro.

Ma sono proprio i clienti più impazienti, se lei ci fa caso, che fanno perdere tempo quando è il loro turno: non sanno mai che pesci pigliare.

Discutono sulla freschezza dell’aringa e sul prezzo del pesce spada, sulle quota- zioni dei calamaretti e sul valore di omega3 nelle sardine. Se acquistano le cozze, pretendono di averle già lavate, magari anche cotte, aperte e con la spruzzata di li- mone.

Così il nervosismo cresce: volano parole grosse, si innervosisce anche la pescivendola, che litiga con il marito, che inciampa nella vasca dei polpi vivi, che subiscono danni irreversibili, costringendo il venditore a praticare l’eutanasia e abbassare il prezzo, altrimenti nessuno li compra.

Più o meno le stesse cose succedono nel cosiddetto Mercato Azionario, dove, in vece dei pesci, si vendono azioni.

Le azioni, come lei sa, possono essere buone o cattive, ma non sempre si distinguono a prima vista le une dalle altre.

Le azioni si vendono in pacchetti esattamente come i pesci e anch’esse finiscono in borsa (Borsa Valori). Stessa ansia, stessa fretta di comprare e vendere, prima che il prezzo cambi.

Alcune azioni puzzano e appaiono gonfiate, come pesci andati a male. Altre ci fanno l’occhio di triglia dai Listini, tanto che paiono gridare: “Comprami, comprami!”.

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Dott.ssa Stephanie Hop-là – ACC (OTTOBRE 2012)


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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

TEMPI DIFFICILI: LE BANCHE SVIZZERE PORTANO I CAPITALI OCCULTI A PANAMA, PER PROTEGGERLI



Un reportage dei prof. Italo Miglio coadiuvato da Frank Oats

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Si sta verificando ciò che gli economisti e i ministri del Tesoro di ogni Paese occidentale temono maggiormente: la fuga di capitali.


Non la tipica e consueta fuga di capitali verso banche estere, i classici soldi in Svizzera che fanno avanti e indietro a seconda delle esigenze in patria bensì, una fuga di massa di soldi dalle banche, soprattutto quelle dei Paesi in crisi economica.


Grecia, Spagna, Italia, Portogallo, Irlanda e presto anche altre nazioni, vedono i fondi depositati presso le banche locali, diminuire in maniera esponenziale.


Dal piccolo correntista al grande risparmiatore, tutti a prelevare i contanti per portarli in luoghi sicuri. Per alcuni, questi luoghi sicuri sono il materasso di casa, per altri le cassette di sicurezza pressoché inviolabili, ma per cifre ingenti è sicuramente meglio una sicura banca svizzera o un istituto bancario lussemburghese... questo era valido fino a ieri.


La notizia che alcune delle maggiori banche svizzere stiano trasferendo i denari verso Panama sta allarmando il mondo dei finanzieri, dei ricconi, dei politici di un certo rango. Pare che lo staterello centramericano stia diventando un piccolo forziere ancora più sicuro di quello elvetico.


Gli stessi panamensi però ammettono che il sistema bancario locale potrebbe andare in tilt, motivo per cui a loro volta, starebbero trasferendo la liquidità verso le isole Cayman dove il contante, di qualsiasi valuta, sarebbe maggiormente tutelato.


Da una nostra ricerca presso le suddette isole, sembrerebbe che alcune agenzie bancarie locali stiano a loro volta dislocando una parte del tesoro presso uffici decentrati delle Salomone, luoghi pressoché inaccessibili ai controlli fiscali di qualsiasi nazione.


Alle Salomone oramai pare ci siano più sportelli bancari che abitanti. Esponenti governativi del luogo ci avrebbero però confidato che, per timori non meglio specificati, tutto quel flusso di denaro era meglio renderlo meno vistoso deviandone il corso verso alcune piccole banchette delle isole Tuvalu dove solerti ragionieri terrebbero al sicuro ingentissime somme.


Ma pare che le Tuvalu non siano l’ultima destinazione dei capitali in fuga. Quasi certamente, dalle banchette delle Tuvalu, dollari ed euro approderebbero alle banchine (del porto) dell’isola di Cook dove la signora Galambelang Ushuwarizay sarebbe impegnata giorno e notte nello scavo di grosse buche ove interrare il denaro reduce da così tante transazioni.


Ricchi imprenditori, figli di governanti, miliardari d’ogni razza e nazionalità, Ibraimovich di turno, potranno finalmente dormire i loro sonni tranquilli sapendo i loro averi, sì lontani, ma al sicuro.

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I servizi vanno in stampa senza fotografie per uno sciopero dei benzinai automatici delle tangenziali est e ovest.


(OTTOBRE 2012)

AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

PROIEZIONE ALL'APERTO DI OTTO FILM D’ESSAI SUL TEMA: CEREALE, C’È ED È REALE

in collaborazione con

ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI

Aiace di Torrazza Piemonte

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I FILM IN PROGRAMMA

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Grano Torino

Film struggente e malinconico racconta la storia di un reduce dalla guerra di Cerea e dei suoi ricordi di contadino, prima di essere assunto alla Fiat per lavorare alla produzione della mitica Duna.

Famosa la scena del protagonista immerso fino alla cintola nel grano maturo, mentre accarezza le spighe con le mani. Sullo sfondo la Mole Antonelliana.

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Il miglio perde

Le storie di alcuni condannati alla sedia elettrica, raccontate dall’idraulico addetto alla manutenzione dei bagni penali.

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I Cinque (cereali) dell’Ave Maria

I cinque super(?)eroi, rimasti in quattro per la perdita di Mais, scoppiato per aver voluto esagerare con la tintarella, e in crisi mistica si rifugiano in convento.

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Mais dire Mais

Mais in realtà non è scoppiato, ma fa la spia per il servizio segreto britannico. Un film in perfetto stile Pop (corn).

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A Beautiful Mile

Tratto dalla storia vera del matematico americano John Out e della sua geniale Teoria del Miglior Miglio.

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Mais senza mio nonno

Cittadina americana sposata con un iraniano si reca con il mari- to a Teheran portandosi dietro il nonno. Secondo le leggi islamiche in vigore, una donna sposata è proprietà del marito insieme a tutta la sua famiglia, nonno compreso. La donna deve affrontare difficoltà e ostacoli per poter riportare l’anziano nonno negli Stati Uniti.

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L’avena è meravigliosa

Film cult del cinema USA anni 40, con James Stewart.

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Riso a mare

Capolavoro neorealista girato interamente tra le campagne vercellesi e Diano Marina.

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Alla proiezione seguirà un dibattito, moderato da Angelo Galeno, ordinario di Filosofia dell’Anagramma e direttore del portale Cinefili&Cinofili. Parteciperà il giovane regista emergente afro-molisano Woody Pallen.

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(MAGGIO 2012)

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

ECCO UN TIPICO ESEMPIO DI COME LE COLPE DEI PADRI RICADONO SULLA TESTA DEI FIGLI


Padre con un amico, in coppia, impartiscono una severa sconfitta per dieci a zero al figlio di otto anni che giocava da solo.


L'annata calcistica, che si sta avviando alla conclusione, ha visto Torino festeggiare lo scudetto della Juventus e la promozione dei cugini granata in serie A. Anche a Napoli c’è stata occasione di giubilo per la conquista della Coppa Italia. Altre grandi città, in particolare Milano e poi Genova, hanno sofferto per le prestazioni delle loro blasonatissime squadre.


Ecco allora che, qualche tifoso tra i più frustrati e incarogniti, pur di vincere qualcosa, se la prenda con i più piccini.


Vittima di un impari incontro di calciobalilla il figlio di un supporter di una compagine che non citeremo per non far pubblicità.


L’uomo però, non essendo sicuro di riuscire a sconfiggere il figlioletto in una partita secca, ha chiesto e ottenuto l’appoggio di un amico bravo in attacco. I due hanno così cominciato a martellare gli omini blu del ragazzino. Pare addirittura, a detta di alcuni testimoni oculari, che i due adulti abbiano fatto largo uso di ganci che, in questo tipo di gioco, sono considerati sleali se non addirittura esplicitamente proibiti.

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Dal nostro corrispondente di TUTTOSTORT (MAGGIO 2012)

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

Continua...

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