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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA

TORRAZZA PIEMONTECITORIO

TORRAZZA PIEMONTECITORIO POSSIBILE CAPITALE D’ITALIA

POTREBBE DIVENTARE LA NUOVA CAPUT MUNDI,

CON LE OPPORTUNE MODIFICHE ALLA LEGGE ELETTORALE,

LA DECENTRALIZZAZIONE DEGLI UFFICI,

E LA SPENDING-MENO REWIEW.

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Fibrillazione per l’attesa immediata approvazione di una nuova legge elettorale, che potrebbe inaspettatamente sovvertire e rivoluzionare i criteri di elezione del Presidente della Repubblica, introducendo il voto degli italiani tramite sistema uninominale maggioritario, a doppio turno con andata e ritorno, e disputa della bella in caso di parità.


Tuttavia, pare che le opposizioni abbiano posto alcuni paletti sul nome dei candidati. Non potranno concorrere alla più alta carica dello Stato persone il cui nome inizi per Gio (come ad esempio Giovanni), e neppure finisca in Gio (come ad esempio Remigio).


Il candidato dovrà incontrovertibilmente rappresentare l’Italia, e sono quindi ben accetti nomi tipo Fiat, Lancia, Alfa, Romeo, Giulietta, Italo (l’unico treno papabile, poiché ETR non è un nome molto adatto a un Presidente che non sia polacco).


Sul cognome i veti sono ancora più tassativi: niente cognomi con iniziale che si trovi, nell’alfabeto, prima della lettera H e dopo la lettera M.


Eliminando gli extracomunitari non eleggibili (lettere H, J, K), e coloro che non hanno ancora compiuto i 50 anni di età, rimarrebbe un solo candidato: è residente a Torrazza Piemonte, ed è nientemeno che l’esimio Italo Miglio, Professore Chiarissimo presso il Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino.


La Spending-meno Rewiew costringerà a decentralizzare gli uffici, e il futuro Presidente della Repubblica eserciterà le sue funzioni da casa propria, per evitare di incidere sulla diaria per i trasferimenti. Pertanto verrà allestito un Quirinale a Torrazza, che cambierebbe nome in Torrazza Piemontecitorio.


Per permettere al Professor Miglio di continuare le sue periodiche emissioni di francobolli su LA TAMPA (una attività in teorico conflitto d’interessi con il mandato presidenziale), ci sarà il trasferimento immediato a Torrazza Piemonte della redazione di CronacaQui, che verrà ribattezzata CronacaQuirinale.


“Miglio for President” - dunque - sarà lo slogan della prossima campagna elettorale. Le elezioni si svolgeranno in collaborazione con il Protettorato USA di Torrazza Piemonte, sede del futuro insediamento, in modo da far coincidere la sede dello spionaggio-controspionaggio italiano con la delegazione dell’omologo americano, con evidente ottimizzazione dei costi di gestione spionistica e intercettativa.


Ulteriori riduzioni ai costi di gestione verrebbero realizzati con la collocazione della buvette del Quirinale presso il ristorante Pistapauta.


La candidata First Sciura ha manifestato l’esigenza di ottenere il servigio di una auto blu con autista, in conformazione monovolume e con ampio bagagliaio, che in ogni momento la possa scarrozzare in compagnia delle amiche. Al momento, fior di economisti non sono riusciti a dirimere la questione se questo benefit sia consentito dalla Costituzione più bella del mondo (copyright Roberto Benigni). Le opposizioni sono già sul piede di guerra, compilando interrogazioni parlamentari, preparando avvisi di garanzia, e addirittura richiedendo l’impeachment preventivo. Il Professor Miglio, con sommo menefreghismo, ha fatto sapere che nel caso si concederebbe la grazia.


Unica ombra di questo possibile scenario sarebbe l’ingresso di un temibile concorrente, che avrebbe anch’egli i requisiti per diventare Presidente: ha compiuto cinquant’anni (seppur da poco) e ha la cittadinanza italiana. Si tratta di Calimero, giovane e agguerrito personaggio molto amato in tutta Italia e da tutte le fasce di età, ora ancora più affascinante e carismatico nello splendore del 3D.


Per rientrare nei parametri stabiliti (vedi sopra) su nome e cognome, egli si fa sin d’ora chiamare Calì Mero, e nessuno è riuscito contestare la legittimità di questa astuta mossa.


Il Professor Miglio ha dichiarato che, nel caso venisse eletto, si avvarrebbe della collaborazione non già di 35 saggi, ma di una sola addetta TAMPA, la migliore: nonna Abeffarda.


Pare che la nonna abbia già pronti innumerevoli articoli per la stampa nazionale e intercomunale. La cosa non stupisce affatto, perché pare sia in grado di “vedere oltre”, e quindi di immaginare con precisione come sarà l’Italia nel prossimo settennato. Inoltre, essendo esodata da anni, la nonna si guarderebbe bene dal richiedere uno stipendio, o qualunque altra forma di retribuzione, per non rischiare di perdere il diritto alla futura pensione minima.


Nonna Abeffarda è in grado di trasformare in articoli tutto ciò che legge, vede, tocca e annusa: una specie di Re Mida al femminile della carta stampata. Basti pensare che la sera, per favorire il sonno, invece di contare le pecore, conta gli articoli: il, lo, la, i, gli, le, ecc. E, quando sono finiti, conta le preposizioni, e articola anche quelle.


A seguito di questa dichiarazione, il candidato alternativo Calì Mero si è affrettato a comunicare il nome della sua segretaria, assistente, portavoce e collaboratrice tuttofare: Peppa Pig.

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M&M - Marchiori & Marello – ACC (NOVEMBRE 2013)

Lo stemma sul Colle del Procco

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

LA TAMPA INDUSTRIAL


CON I PROVENTI DERIVATI DAL PRESTIGIOSO QUOTIDIANO LA TAMPA, FRANCO CANNAVÒ HA DECISO DI INVESTIRE IN UN NUOVO STABILIMENTO PER LA PRODUZIONE DI CARRIOLE A BIELLA


In decisa controtendenza rispetto alle aziende tessili biellesi, che si stanno spostando su mercati esteri (“esteri” significa più che altro “dell’Est”), il Direttore de LA TAMPA continua a stupire con le sue idee innovative, optando per la terra biellese come base operativa per una nuova attività produttiva. Si ricorda che Cannavò è considerato lo Steve Jobs dell’editoria, l’inventore della notizia totalmente fasulla, ma per certi versi più veritiera della notizia autentica.


Il Governo, Confindustria, l’Associazione Biellese Carriolanti, il SIGAR (Sindacato Italo Giapponese Autonomi del Risciò) si interrogano su quale sarà la nuova idea del più audace direttore giornalistico del Nord, e sulle possibili ripercussioni occupazionali positive sul territorio e di riflesso sull’economia nazionale.


Non è semplice dare una spiegazione esauriente, poiché nella mente del vulcanico imprenditore le idee si susseguono senza sosta. Le carriole, tecnologicamente avanzate, saranno dotate di controllo numerico e di navigatore satellitare low cost, e uno degli obiettivi da raggiungere potrebbe essere dare una svolta positiva ai problemi del terzo mondo.


Lo staff di progettisti comprende un mix delle migliori menti informatiche e tecnologiche rubate alla concorrenza della Silicon Valley, ai quali affiancare i migliori ingegneri del Politecnico di Torino, ma solo quelli laureati con 110 e lode. Un importante contributo verrà fornito dalla sinergia intellettiva e progettuale coi ricercatori emeriti dell’Università di Pensologia di Torino, Dipartimento di Torrazza Piemonte.


Come nonna in carriola tecnologicamente avanzata, la Dottoressa Marriola Stephanowsky è stata una delle ispiratrici del progetto, avendo suggerito al Cannavò l’utilizzo di carriole, in quanto leve del secondo tipo, per il trasporto e la distribuzione delle copie stampate. Articolista, consulente scientifica nonché correttrice di bozzi, Marriola si occuperà dell’Area Customer Satisfaction. Con un occhio di riguardo, eventualmente come secondo lavoro, al “Naked Girls Reading”, la lettura ad alta voce svestita, che ha già conquistato la Gran Bretagna. Per fare ciò la Stephanowsky dovrà solo migliorare la sua dizione, al momento inquinata da una leggera inflessione dialettale del Nichelin.


Il Carriolificio Cannavò sta lavorando al progetto avveniristico di una carriola dotato di controllo di gestione, per il ritorno a casa post-sbornia, che rende autonomo chi ha ecceduto con l’alcol, cioè non richiedendo l’intervento del classico astemio che ti riporta a casa. Un particolare contratto con tutti i Governi, e tutte le Forze dell’Ordine mondiali, le rende utilizzabili senza targa e patente, e senza tutti i vincoli ai quali sono soggetti gli altri veicoli, con relativa assenza di sanzioni e ritiro patente e punti.


L’aeroporto di Cerrione, sulla falsariga di strutture internazionali come l’aeroporto di Rotterdam, potrebbe avere un rilancio planetario, e l’economia biellese potrebbe venire riconvertita dal tessile alla movimentazione merci. Nella nuova struttura, alla quale potrebbe essere dato il nome Aeroporto di Rottertamp, tutte le operazioni verrebbero svolte dai robot. In realtà, all’interno del robot ci sarà il solito extracomunitario da sfruttare al massimo, ma di questo mai si dovrà fare alcuna menzione in qualsiasi sede. All’interno dello stabilimento è proibita qualsiasi forma di sindacato, e severamente vietato indossare qualsiasi indumento di colore rosso.


I controllori ipovedenti dovranno solo presidiare i terminali, e pensare a partorire nuovi articoli per LA TAMPA, sotto la direzione del Colonnello Alitalo Lovrenkitsch della Pattuglia Acrobatica di Torrazza Piemonte.


I severissimi controlli aeroportuali, dotati di tecnologicissimi apparati e di personale qualificatissimo, accerteranno che nessun viaggiatore riesca a transitare nell’aeroporto con una carriola nella valigia.

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M&M&M - Miglio & Marello & Marchiori (GENNAIO 2014)

Un collaudatore senior testa la carriola supertecnologica

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Ovviamente il Cannavò prevede di fare una carriola di soldi

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

APRONO UNA SALA POKEMON E LA INTESTANO AL CANE

NUOVE FRONTIERE DEL GIOCO D’AZZARDO PER DUE SCALTRI BARISTI CHE SPILLERANNO SOLDI AI PIÙ PICCINI SFRUTTANDO UN VUOTO NORMATIVO


Più che di vuoto normativo si dovrebbe parlare di voragine, se non addirittura di cava a cielo aperto o di cratere da caduta di meteorite.


Nel TULPS, noto ai più come Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, sono elencati i giochi proibiti nei pubblici esercizi. Se appare evidente la pericolosità di giochi di carte tipo Chemin de fer, Pidocchietto e Poker, meno evidenti sono i pericoli rappresentati da giochi con nomi apparentemente innocui, come Goffetto, Goffo e Lanzichenecco.


A differenza di quanto ci si potrebbe aspettare, non sono vietati il Tressette col morto e il Rubamazzetto (chiare istigazioni all’omicidio e al furto).


Proibitissimi alcuni giochi come Dadi, Tombola, Testa o Croce e la Riffa (ma non la Raffa).


Tutti i giochi, anche quelli leciti, sono comunque proibiti sotto i diciotto anni di età, ma è qui che entrano in gioco due scaltri baristi, già noti alla Redazione de La Tampa, i quali individuano una serie di giochi per minorenni, non espressamente vietati dal TULPS.


Si tratta di giochi con le carte come lo Yu Gi Oh, il gioco del Pokemon, Barbapapà Memory, La Pimpa in vacanza e Peppa Pig.


Da qui l’incredibile idea di aprire la prima sala Pokemon d’Italia (e forse del mondo) under 14 (l’età limite per evitare condanne penali). Una Babybisca, la prima vera alternativa alla sala Poker.


Al suo interno ci saranno un biliardino ceceno e uno senegalese (sono proibiti soltanto i biliardini francese, inglese, russo, turco), due tavolini da Ramazza (proibita la Scopa, perché sarebbe una brutta parola per i bambini) con relativi seggiolini, che i due baristi hanno recuperato da una scuola elementare che ha recentemente rinnovato gli arredi. I servizi igienici sono dotati di contenitori per i pannoloni e nell’antibagno saranno installati distributori di latte, Kinder, caramelle mou e lecca-lecca alle erbe (si spera erbe consentite dalla legge).


Sono stati presi accordi con le ASL per tutti i controlli pediatrici del caso. Nell’eventualità di epidemie di morbillo, varicella ed orecchioni si auspica che la sala sia prontamente chiusa.


Sulla liceità dell’operazione non vi sono dubbi, ma ad ogni buon conto, per evitare problemi con le forze dell’ordine e con i Monopoli di Stato, i due scaltri baristi hanno deciso di intestare l’attività al loro cane, del quale non diremo il nome per motivi di privacy cinofila.


Secondo alcune indiscrezioni sarebbe minorenne anche l’intestatario della Babybisca. Un minorenne, tra l’altro, già noto al Servizio Cinofilo del Corpo Forestale dello Stato per reati vari, detenzione di crocchette, guida in stato di ebbrezza, episodi di stalking ai danni di cagnette randagie e seppellimento di ossa non identificate.

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M&M - Marchiori & Marello (DICEMBRE 2013)


Il simpatico cagnolino fotografato di spalle per evitarne il riconoscimento dai lettori de La Tampa a quattro zampe

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Uno dei giochi di carte ammessi nella Babybisca

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

NELL’ERA CENOZOICA TORRAZZA PIEMONTE ERA GIÀ CITTÀ TURISTICA

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Quattro milioni di anni fa Borgoregio era nota come l’Acapulco del Pliocene


Altro che città turistica del terzo millennio: Torrazza Piemonte aveva spiagge e ombrelloni già nel Pleistocene, quando il Mare Mediterraneo ricopriva Cigliano e Saluggia, e l’attuale stazione ferroviaria altro non era che la cabina della spiaggia di Turris-aceus, il preistorico nome della città.


In pratica la città si affacciava sull’antico Golfo Padano, e i turisti vi giungevano da Chivasso, per trascorrere il weekend al mare, a bordo di zattere e tronchi di quercia, poiché i vari tentativi di costruire navi in serizzo di Careggio erano miseramente naufragati.


Il clima insolitamente mite, e poco piovoso, favoriva l’afflusso di viandanti addirittura dal primo insediamento della lontanissima Torino.


Il fiume Dora Baltea sfociava direttamente nel Mare Adriatico, e non era insolito pescare a Tonengo dei cefali che avevano risalito la corrente.


La prima guerra del Golfo non è stata, come tutti erroneamente pensano, quella in Iraq, ma risale a ben 4,9 milioni di anni or sono, e fu combattuta tra le antiche popolazioni di Rondissone e di Verolengo, per il controllo delle saline.


Nacquero le prime fornaci, che utilizzavano fanghiglia per produrre mattoni da costruzione, e venne aperta la prima filiale della Banca Shella, che inizialmente prestava conchiglie in cambio di interessi, e apriva conti galleggianti (i conti correnti non erano possibili nel bel mezzo del mare).


Addirittura, è stata rinvenuta una ricevuta fiscale, scolpita su pietra, risalente all’era glaciale, dalla quale risulta che un turista, proveniente dalla lontana (per l’epoca) Castagneto, aveva pagato, per una semplice granita, ben 2 mammuth d’oro (moneta paleozoica pari a 240 €uro di oggi).


L’invenzione della granita è, con ogni probabilità, da attribuire al periodo della prima glaciazione presso il bar vicino al benzinaio, che era sempre aperto (nonostante non esistessero auto e camion). Dopo le piogge autunnali, e durante il lungo inverno glaciale, l’acqua piovana rimasta nelle ciotole si ghiacciava in continuazione, pertanto gli ominidi frequentatori del bar, per potersi dissetare, erano costretti a frantumarla con robusti pestelli in pietra paleolitica.


Proprio in quell’epoca fu inaugurato il Museo del Territorio, progetto alquanto ambizioso, se consideriamo che di “territorio” ve ne era ben poco, essendo il basso Canavese quasi interamente ricoperto dal mare. Del resto, la lungimiranza era già allora una caratteristica dei torrazzesi.


Il Museo rimase praticamente vuoto fino al XX secolo, quando furono scoperti preziosi reperti fossili. Tali reperti, insieme alla documentazione relativa alle storie che vi abbiamo raccontato, sono oggi visibili presso il Protettorato Statunitense di Torrazza Piemonte, al modico prezzo di 3 (tre) €uro a testa (ma presentandosi in dieci persone il costo è di 30 €uro).

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Risus Frigidus et Miles Italicus cum Accademia dei Cinque Cerealii

(LUGLIO 2013)

Una rara immagine della riviera torrazzese ripresa dal satellite nel Pliocene

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I lidi torrazzesi del Cenozoico, oggi ridotti a pauta

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

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