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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA

ARZILLO NONNETTO TRUFFA UNA GIOVANE ZINGARA

La nomade gli riporta il portafoglio smarrito e lui ne approfitta. Dalla questura alla questua e viceversa

PRALUNGO. Questa notizia farà cambiare idea a chi pensa che nei piccoli paesini non succeda mai nulla. La scorsa domenica il Signor G.P., ottantunenne di Pralungo, mentre rientrava dalla messa, un po’ a piedi e un po’ camminando, ha smarrito il portafoglio e, non essendoci la locale stazione dei carabinieri, si è recato in autobus alla questura di Biella.

Sono state messe solo le iniziali del nome, non per motivi di privacy, ma perché, se si scopre chi è, rischia l’arresto per truffa aggravata matricolata (una tipologia di reato recentemente inserita nel Nuovo Codice Penale, con aggiornamenti del Professor A. Zecca Garbugli - Edizioni La Bufala).

Il giorno seguente, presso l’abitazione del Signor G.P. si è presentata una zingara che dimostrava circa venti-quarant’anni, la quale gli riportava il portafoglio rinvenuto in un’aiuola spartitraffico, nei pressi della chiesa comunale, contenente ancora i documenti e oltre duecento euro in contanti.

Lo scaltro anziano signore, nel vedere una nomade giovane e sprovveduta, ha pensato bene di approfittare della sua ingenuità, inventandosi su due piedi la più grande truffa mai concepita al suo paese (anche perché Pralungo non è certo nota per la criminalità).

Ha raccontato alla ragazza che, in base all’antico Codice di Pralungo, quando qualcuno trova un oggetto di valore e lo riporta al proprietario, questi ha diritto di ottenere, dal ritrovante, un compenso pari al 10% del valore dell’oggetto.

La giovane quindi, per paura di essere denunciata per mancato risarcimento a seguito riconsegna di oggetti di valore, ha consegnato all’anziano i 22 euro che nel corso della giornata aveva elemosinato in paese e nei comuni limitrofi.

Solo ieri la zingara, accortasi del raggiro, si è recata in Questura a sporgere denuncia contro semignoti, dato che conosceva solo la faccia (“fas da ulo”, come dicono gli zingari nella loro lingua per definire una persona più abile di loro nel raggiro) e le iniziali del nome, ma non ricordava né le generalità, né la residenza (essendo nomade non riteneva opportuno segnarsi l’indirizzo di una casa fissata a terra e senza ruote).

Freddy Marchiori & Paul Rice – ACC (APRILE 2013)


In caso di necessità rompere il vetro

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