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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

I RACCONTI DELLA NONNA - LA MISSIVA

La signora Franca, settant'anni ben portati, conosce le norme di prudenza per tenersi lontano dai pericoli. Non apre la porta a sconosciuti, quando esce chiude a chiave e attiva l'antifurto. Per strada si tiene la borsetta ben stretta, e se qualcuno le rivolge la parola tira dritto senza fermarsi. Del resto, se ha voglia di chiacchierare con qualcuno può farlo con il telefono, in tutta sicurezza.

Ma ultimamente suo figlio l'ha messa in guardia anche da questo: "Non rispondere alle chiamate da numeri sconosciuti" le ha detto. Su questo punto lei è piuttosto incredula: che male possono fare gli sconosciuti al telefono?

Così, un giorno in cui è più distratta del solito, risponde a una telefonata e, in pochi minuti di strana conversazione, con quattro "sì", due "no" e un "cosa?" la signora Franca Di Franco vedova Bolli, nata a Villafranca e residente a Bollate, diventa cliente a sua insaputa di un fornitore di luce e gas mai sentito prima.

Pazienza, pensa la signora, chi è causa del suo mal pianga se stesso, come diceva la maestra delle elementari. Al figlio non dice nulla e stoicamente sopporta le varie rotture di palle causate dall'indesiderato cambiamento di fornitore: fatturazioni doppie, inspiegabili importi in bolletta, perdita della domiciliazione bancaria, ripetuti controlli di sedicenti tecnici al suo contatore, strane visite di tizi che vogliono vedere la sua ultima bolletta. Ma non basta: il nuovo fornitore esige anche i dati catastali dell'appartamento.

I documenti richiesti si possono inviare anche via mail, ma lei non ha il computer, non ha la mail, non ha lo scanner e soprattutto non ha la testa per l'utilizzo di questi diabolici mezzi informatici. Di chiedere al figlio non se ne parla: non ha voglia di sorbirsi i suoi "te l'avevo detto".

Così compila a penna tutti i moduli che le hanno inviato, li mette in una busta ed esce per spedirla tramite l'antico, consolidato sistema: la buca delle lettere.

Si reca dal tabaccaio più vicino, fa la coda dietro a giocatori compulsivi di Gratta e Vinci, fumatori altrettanto compulsivi di sigarette mortifere, pagatori di bolli e bollette, acquirenti di souvenir, accendini, braccialetti, borse, quaderni, giocattoli e dio sa quante altre cose si possono comprare dai tabaccai. Finalmente arriva il suo turno, e lei, con voce gentile, chiede:

- Devo spedire questo plico, per favore mi dà i francobolli necessari?

- Non ho la bilancia, perciò non posso sapere quanti francobolli darle. Mica siamo un ufficio postale! - risponde sgarbatamente il negoziante.

La signora esce con le pive nel sacco e la busta in mano.

Si reca da un altro tabaccaio, fa la sua brava coda e ripete la richiesta.

- Mi dispiace, signora, ho la bilancia, ma non ho i francobolli. Li ho finiti e non li ordino più perché tanto nessuno me li chiede. Le conviene andare all'ufficio postale.

La signora esce, scornata ancora una volta. Ma non demorde. In fondo non deve inviare un pacco, ma solo qualche foglio di carta. Perché andare alle Poste?

Cammina, cammina, finalmente trova un altro tabaccaio. Incredibile: questo ha la bilancia e i francobolli. Ma quando esce tutta giuliva con la sua busta finalmente francobollata la signora si accorge che... non c'è la buca delle lettere.

Ormai è l'una passata: l'ufficio postale "di zona" è così fuori zona che dovrebbe prendere l'autobus e arriverebbe dopo la chiusura.

Stanca e scoraggiata la signora si siede su una panchina. In quel momento alcuni piccioni le svolazzano sopra la testa e lei, per scacciarli, agita le mani e lascia cadere la busta.

Un piccione la afferra con il becco e subito vola via.

La signora, sbigottita, lo segue con lo sguardo finché lo perde di vista. Allora si stringe nelle spalle in un gesto di antica saggezza, e pensa: "Beh, bisogna dire che i vecchi sistemi funzionano ancora".


Nonna Abeffarda





Ufficio Smistamento Posta


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