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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

LA MOSCA COCCHIERA IN PILLOLE


Si può ritardare la menopausa? Una clinica di Birmingham annuncia una terapia per ritardarla di 10 anni, e alcune donne hanno pagato 7mila €uro per sperimentarla. Vi risparmio i dettagli tecnici di tagli, congelamenti e reimpianti. Simon Fishel è il propugnatore della procedura. Ma Melanie Davies, della società scientifica Fertility Preservation, la contesta, preoccupata che donne sane si sottopongano alla chirurgia non necessaria per preservare la fertilità futura e la terapia di sostituzione ormonale. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Io ho sempre avuto un rispetto maggiore, per le signore”.


Le persone impazienti invecchiano prima. Un’equipe di ricercatori statunitensi, e di Singapore, ha dimostrato con uno studio scientifico che l’impazienza provoca un precoce invecchiamento cellulare, come l’ansia e lo stress. La conclusione è stata pubblicata sui Proceedings of the National Academy of Sciences. Il telomero è una piccola porzione di Dna alle estremità dei cromosomi che protegge i cromosomi dal danneggiamento, che muore quando le cellule non riescono più a separarsi. Quindi, di accorciamento di telomeri si muore. L’equipe ha condotto l’esperimento su 1.158 universitari cinesi di 21-22 anni, dimostrando che i telomeri degli impazienti sono più corti. Tra i consigli: una sana pennichella allontana ogni forma di impazienza. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino, 107 anni: “Strano, il giorno che distribuirono la pazienza stavo insegnando le parolacce al piccolo Vittorio Sgarbi, eppure sono ancora vivo”.


Sei mesi di attività fisica aerobica migliorano le capacità cognitive, e ci regalano nove anni mentali. 160 anziani, sedentari e con degrado cognitivo certificato, sono stati sottoposti a due diversi esperimenti. L’attività fisica ci permette di mantenerci in forma, di tonificare la muscolatura, e mantenere in salute le articolazioni. Inoltre, anche il nostro umore ne trae beneficio. Uno studio della Duke Aging Center, e del Duke Alzheimer’s Disease Research Center di Durham, nella Carolina del Nord, e pubblicato sul giornale dell’Accademia Americana di Neurologia, ha certificato che gli stili di vita salutari spostano indietro le lancette dell’orologio biologico mentale. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino, 107 anni: “Diffida da questa gente, che vuole farti sudare!”.


Ritardatario è bello: il ritardo cronico rende più felici, creativi e perfino longevi. Jeff Conte, professore associato del Dipartimento di Psicologia alla San Diego State University ha messo in relazione il rapporto con il tempo col tipo di personalità (in base alla classificazione proposta da Meyer Friedman e Ray Rosenman, cardiologi americani che hanno contribuito allo sviluppo della psicologia della salute). Se si è puntuali significa essere organizzati, ambiziosi e impazienti; essere ritardatari vuol dire essere confusionari, ma molto rilassati nella vita. Diana DeLonzor, consulente di aziende di Fortune 500, autrice del saggio “Never be Late Again: 7 Cures for the Punctually Challenged”, sostiene che chi ritarda è più entusiasta, e in grado di fare più cose contemporaneamente, è più curioso e creativo, è più rilassato, sa reagire meglio allo stress. Mayo Clinic, e l’Harvard Medical School, concludono dicendo che i ritardatari rischiano meno l’ipertensione, e hanno aspettative di vita migliori. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Un lungo pippone, per giustificare un vizio deprecabile”.

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