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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

TROPPI RISCHI PER IL TORERO. ARRIVA LA CORRIDA A NORME ISO 9001

Le prime corride risalgono all’Antica Grecia, dove giovani contadini, spesso storditi dai riti religiosi in onore del dio Bacco, rincorrevano i tori su e giù per i vigneti, nel tentativo di riportarli nella stalla. Questi movimenti si chiamavano "rincorride". L'etimo della parola è incerto: probabilmente deriva dal greco rinkòi (che significa ottenebrato dal vino) e dal latino ridens. Non è ben chiaro come, rincorrendo i tori per secoli, la rincorrida sia diventata corrida e sia giunta in Spagna.

Quello che è certo è che la corrida è diventata disciplina sportiva grazie alla lobby ateniese degli allevatori, nel tentativo di ridurre le odiose tasse sulla macellazione.

La leggenda narra che presso gli Etruschi si utilizzassero, al posto dei tori, le suocere. Fu una legge romana, la famosa VI-II-VI (la 626 del 94 a.C.) a introdurre questi grossi bovini, meno pericolosi, al fine di limitare i danni per gli addetti ai lavori.

Non stiamo parlando della Corrida del sabato sera in TV, dove pure qualcuno di tanto in tanto si infortuna, ma di quella con i tori veri, e infuriati come... tori.

Nelle moderne corride non sempre è il toro ad avere la peggio: anche il torero può essere ferito o ucciso, come è successo recentemente. I giornali e i media hanno dato grande risalto alla notizia, cosa che non avviene quando a rimetterci la vita è il toro.

Da più parti si comincia ad invocare l'abolizione di questa sanguinosa tradizione. Le proteste arrivano soprattutto dalle associazioni animaliste e dalla Federazione Spagnola delle Mulieres de Toreros, donne doppiamente preoccupate del problema delle corna nel matrimonio...

Ma è giunto il momento di dare un ulteriore giro di vite, considerate anche le recenti norme antinfortunistiche, sostituendo, attraverso un semplice cambio di... consonante, i tori con i topi, animali più piccoli e mansueti.

Presto nelle arene spagnole potremmo vedere all'opera il TOPERO che esibirà la sua esperienza e agilità nello sventagliare la fiammante mantiglia sul muso di simpatici e scattanti rodi-tori.

Per aumentare l'emozione del pubblico si potranno utilizzare i topi di fogna, decisamente più combattivi.

Sarebbe opportuno però eliminare le banderillas, per evitare che il topero di turno ce l'abbia, come si dice, in un piede, cioè se le pianti nell'alluce nel tentativo di infilzare il ratto ratto (nel senso di veloce pantegana).

Nell'ipotesi peggiore, se il topero non sarà abbastanza rapido, potrebbe beccarsi un morso, con possibile contagio da leptospirosi, rabbia e peste bubbonica, che al giorno d'oggi sono malattie quasi sempre curabili. Nella lunga convalescenza avrà tutto il tempo di meditare sull'opportunità di praticare ancora uno sport così autolesionista.

Inutile precisare che i topi da corrida saranno esclusivamente maschi.

M & M – Marchiori & Marello – ACC (LUGLIO 2016)

LA RISTAMPELLATA: questo articolo è stato scritto tra il 2016 e il 2018 e viene qui riproposto a grande richiesta.


Un Topolino nell’arena


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