Stacks Image 2

Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

SU CASU MARZU


Quarant’anni fa sono stato un’unica volta in Sardegna, ospite dell’amico Salvatore, a Teulada.


Raggiunta Genova con la mia moto Laverda 500 rossa bicilindrica, mi sono imbarcato sul traghetto: io ho dormito in cuccetta (già allora ero un signore), la moto legata alla paratia nella stiva.


Sbarcato la mattina presto, mi sono avventurato sulla “Carlo Felice” (SS131), la strada che taglia verticalmente la Sardegna da Porto Torres a Cagliari. Per fortuna avevo il pieno, visto che allora non esisteva alcun distributore lungo tutto il percorso. Anche il traffico era inesistente, e per pura fortuna siete ancora qui a godere delle mie facezie, visto che le mie ossa non stanno sbiancando al sole impietoso del deserto della Sardegna. E la mia moto non è là, ridotta ad un rottame arrugginito.


L’ultimo tratto tra Cagliari e Teulada è quasi tutto costa, vista mare.


Ho trascorso giorni tranquilli, con gite al mare e all’interno, ma soprattutto con grandi mangiate.


Efisio andava ad accogliere le barche al rientro dalla pesca notturna, e sceglieva il pesce che poi Angela cucinava con arte sopraffina.


Ricordo anche il porceddu, il tipico maialino sardo che, chissà perché, là sembra “più” speciale.


Ma soprattutto ho il ricordo del cannonau, un vino dal colore tra il rosso e il rosè, da più di 13 gradi, che veniva tenuto in frigo. Io, abituato ai vini piemontesi, all’inizio ho fatto il “sofista”, ma poi l’ho trangugiato di gusto, col risultato di schiantarmi nel letto dopo pranzo, reso inabile a qualsiasi cosa.


Il ricordo più strano è il “casu marzu” (tradotto: formaggio marcio), che si comprava dai contadini. Googlando, si scopre che si chiama anche casu frazigu. È un formaggio caprino, che deve la sua morbidezza alla colonizzazione da parte delle larve di mosca casearia, a causa delle quali è stato inserito nel libro del Guinness dei Primati 2009 come formaggio più pericoloso del mondo. Ho visto i vermicini bianchi scorrazzare sulla tovaglia, lunghi 6-7 millimetri, dal diametro meno di uno, poi li ho visti unire le due estremità in basso, formare una specie di cerchio, e scattare più in là di qualche centimetro. Superate perplessità e imbarazzo, l’ho assaggiato: un delizioso peccato di gola!


In commercio non esiste, è vietatissimo. Forse si trova nelle lande sperdute delle campagne sarde, e lo si puo ottenere solo dopo controlli guardinghi, conoscenze di amici di amici, e scambio di parole d’ordine elaborate. Inutile traslocarlo in “continente”: dopo pochi giorni a Torino diventa un pezzo di caprino dalla consistenza di un sasso, complicato da grattugiare con ogni tecnologia conosciuta.


Solo adesso, in terza età, mi rendo conto di aver fatto “qualcosa”, da giovane, e quindi di essere stato parzialmente vivo.


Amico Salvatore, dopo quarant’anni non sono ancora riuscito a ringraziarti adeguatamente.

.

Italo Lovrecich






Disclaimer. Questo blog non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog potrebbero essere estrapolati da internet e, pertanto, se non considerate di pubblico dominio, perlomeno accessibili a chiunque. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, siete pregati di comunicarcelo senza esitazioni all’indirizzo e-mail: info @ lastampella.it e saranno immediatamente rimossi.
Gli scritti che contengono riferimenti a persone realmente esistenti hanno il solo scopo (si spera) di far sorridere e sono frutto del vaneggiare degli autori. Se tuttavia qualcuno non gradisse un articolo o una sua parte può chiederne la rimozione all’indirizzo di cui sopra, motivando l’istanza.
Non siamo responsabili dei siti collegati tramite link, né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.
| Copyright © 2016 La Stampella | contatti | newsletter | privacy policy | sitemap |