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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA

NON E’ IL PETROLIO A MANDARE AVANTI IL MONDO, MA L’ALCOOL

CARBURANTI SVENDUTI A PREZZI RIBASSATI: SI TRATTA DI CONCORRENZA SLEALE ALLE BIRRERIE?

PRESTO SARA’ FONDATA UN’ASSOCIAZIONE PER COMBATTERE L’ANALCOLISMO


Non tutto è oro quello che luccica, è risaputo, ma e altrettanto vero che non tutto è carburante ciò che "carbura", come una buona birra belga, o un whisky doppio malto.

Lo sanno bene i gestori delle birrerie, dei pub e dei locali notturni di tutta Italia che, già messi a dura prova dal nuovo Codice della Strada con normative sempre più restrittive nei confronti dei bevitori, per non parlare del divieto di fumo, ora si trovano a fare i conti con i petrolieri i quali praticano sconti nei weekend o negli orari di chiusura delle stazioni di servizio.

Il risultato di questa campagna a favore dei carburanti è deleterio per gli operanti nel settore "divertimento", migliaia di giovani vengono incentivati a spendere i pochi soldi di cui dispongono presso il distributore automatico, preferendo passare la serata in coda per il proprio turno, invece che seduti a un tavolino a fare il "pieno" di birra.

Molti pub hanno già chiuso e molti lo faranno nei prossimi mesi, purtroppo ogni giovane beve al massimo una sola birretta, o un solo superalcolico (spesso diluiti in cola o succo di frutta) per paura di vedersi ritirare la patente di guida.

La soluzione di fabbricare bicchieri da due litri sarebbe solo un palliativo che non risolverebbe il problema, è necessaria una riforma a favore degli alcolici, spiega Sem Collassati, presidente dell’A.I.S.S. (Associazione Italiana Sommelier Scoppiati).

Ricordiamo, a titolo esemplificativo, solo alcuni danni che l’analcolismo provoca all’economia italiana:

-Azzerati i casi di coma etilico: aumento della disoccupazione per paramedici e per medici (i primi a farne le spese sono i neolaureati);

-Meno incidenti stradali significa meno lavoro per carrozzieri e venditori di auto (questi ultimi già provati dalla crisi);

-Riduzione di forniture ai locali uguale riduzione di lavoro per grossisti e per camionisti i quali, per uno strano effetto collaterale delle leggi dell’economia, curiosamente risparmiano il carburante nella stessa misura in cui viene venduto ai giovani, pareggiando così i litri venduti, ma riducendo i posti di lavoro.

L’elenco potrebbe proseguire, non è il caso di menzionare il calo di vendite di attrezzature ortopediche, corone, fiori, e crisi del settore riabilitativo, ma è già sufficiente a dare un’idea di come l’indotto del divertimento ad alto tasso alcolico abbia un raggio d’azione così ampio da condizionare l’intera economia italiana.

Freddy Marchiori & Paul Rice – ACC (SETTEMBRE 2012)


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