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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA

INCOMMENSURABILE CASO DI MORTE APPARENTE: SI RISVEGLIA AL SUO FUNERALE

Sono occorse oltre due ore per sopprimerlo e poter procedere alle esequie

Si parla tanto di esperienze di pre-morte. Chissà se, quando si sta per attraversare quel sottile confine tra la vita e la morte, si vede una abbagliante luce bianca in fondo a un tunnel, come raccontano nei libri e nei film? Chissà se l'anima lascia il corpo e può vedere le sue spoglie nella bara?

Ormai non sarà più possibile porre queste domande al Signor Mino Moro, protagonista di questa singolare e drammatica esperienza extraterrena, extrasensoriale, extracomunitaria… insomma extra a tutti gli effetti.

Il Moro era appena rincasato dalla festa a sorpresa per il suo settantantatreduesimo compleanno, una bellissima festa con tutti i suoi quattro amici e mezzo (il mezzo sarebbe il suo cagnolino di pura razza ariana) sono sbucati all'improvviso da dietro la porta urlando"SORPRESA!", quando è stato sopraffatto da un arresto cardiaco (infarto per i non addetti ai lavori n.d.r.).

Vani sono stati i tentativi della moglie e del figlio di rianimarlo con alcune manovre di primo soccorso, una manovra finanziaria e un trattamento shiatsu: ormai il cuore aveva cessato di battere. Non restava che piangere e organizzare il funerale.

Nella notte, durante la veglia funebre nella camera ardente, pare che improvvisamente il Moro, che in effetti appariva deceduto, sia riapparso, rivelando un palese caso di morte apparente.

Moglie e figlio si sono subito attivati per sopprimerlo, visto che avevano ormai versato la caparra all'agenzia pompe funebri e che il contratto non prevedeva la clausola "soddisfatti o rimborsati" né la restituzione di una parte dell'acconto. La cosa però non è stata semplice.

Dapprima la moglie ha tentato di soffocarlo col cuscino viola, in dotazione con la cassa in rovere anticato, modello "sonni sereni", ma il Moro, rinfrancato da quelle poche ore di eterno riposo, era tornato in forma spettacolare, correva come una lepre e non si lasciava facilmente raggiungere.

Poi il figlio ha tentato di strangolarlo con la treccia dorata dei paramenti, ma il diversamente defunto ha opposto resistenza.

Per una strana coincidenza si sono presentati in quel momento due funzionari di Equitalia per riscuotere 8000 euro di una vecchia multa non pagata nel 1985 (e relativi interessi) per divieto di sosta. Si trattava, per Equitalia, dell'ultima multa da riscuotere, prima di terminare l'attività presso il Comune.

Gli agenti minacciavano il Moro di pignoramento dei beni, bara compresa, se non avesse immediatamente corrisposto la somma dovuta. Incalzato dai famigliari, che volevano la sua vita, e dagli esattori, che volevano i suoi soldi, l'uomo ha cercato di fuggire, scavalcando con agile salto la bara deposta sui cavalletti, ma è inciampato rovinosamente in un cero ed è caduto battendo con violenza la testa sul pavimento. La morte, questa volta autentica, è sopraggiunta all'istante.

Per puro spirito filantropico, gli agenti Equitalia hanno partecipato attivamente ai tentativi di rianimazione, purtroppo senza risultato.

Solo alle prime luci dell'alba l'agenzia delle pompe funebri, coadiuvata dall'agenzia delle entrate, ha potuto finalmente celebrare le esequie.

M&M - Marchiori & Marello - ACC (MAGGIO 2013)


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