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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA

BREVE TRATTATO SULL’ANGOLO DI CURVATURA DELLE BANANE

Un uomo si presenta dal dottore, con una carota in un orecchio e una banana nell'altro:

-Dottore, ultimamente non sento molto bene.

-Mi sa che lei non si alimenta correttamente!

(Dialogo tratto da “Le confessioni di un vegeitaliano”)

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Ora che l’Unione Europea ha abolito le norme riguardanti la forma e le dimensioni di frutta e verdura, necessarie per essere commercializzate all’interno della CEE, diventa più complicato fare la spesa.


Ogni massaia si trova gravata di pesanti responsabilità, e deve prendere decisioni difficili, ma fondamentali per la corretta alimentazione dell’intera famiglia. Fragoline o fragoloni? Mele o meloni? Lime o limoni? Pere o Peroni? Con il rischio di far confusione, e acquistare un cartone di birre al posto della frutta.


E quanto deve essere peloso un kiwi? Perché i “persi patanù” sono diventati in italiano pesche noci? E i cachi grossi, come si chiamano? Sarà vero che combattono la stitichezza? Insomma, domande non facili. Sovente la massaia si ferma a riflettere tra le bancarelle del mercato ortofrutticolo, senza capire un fico secco. E poi, come l’uva, passa oltre.


Consumare frutta e verdura è un imperativo categorico: non passa giorno senza che i media ce lo ricordino, e i fan del dottor Veronesi sono a un passo dal brucare persino l’erba delle aiuole.


“Essere alla frutta” è un modo di dire che sta assumendo nuovi significati. Per esempio l'uomo associa sempre la donna alla frutta. Infatti vuole una bella mora, con due belle pere e soprattutto pensa sempre: "Mela darà"? Persino i medici associano il corpo femminile alla frutta, affermando che la donna con il corpo a forma di mela abbia un rischio cardiovascolare maggiore della cosiddetta donna-pera, anche se finora nessuno ha osato spingersi a studiare la donna-banana, soggetta probabilmente a sciatalgie persistenti e al colpo della strega.


E il dilemma più straziante riguarda appunto la banana, che qualcuno ha definito l’unico frutto dell’amor, nonostante la spietata concorrenza delle prugne, che hanno fatto ricorso, e ora attendono la sentenza del Tar.


Com’è fatta la banana migliore? Deve essere dritta o curva?


Tutte le banane sono più o meno ricurve, poiché seguono le linee del cosiddetto “casco di banane”, una forma armoniosamente ovale, come ogni casco che si rispetti. Si è mai visto un motociclista con un casco cubico o a piramide? No. Al massimo si vedono circolare motociclisti senza casco, che si possono definire delle autentiche teste quadre.


Ci sono però banane con diverse curvature, da quelle quasi dritte (banana recta) a quelle quasi a semicerchio (banana sinuosa, o flexa, o scoliotica), e gli estimatori, per capire quali siano le migliori, vanno quasi fuori di melone; anzi, fuori di banana.


Dopo approfonditi studi, e audaci sperimentazioni, l’ACCE ha stabilito che la banana migliore non è quella dritta, che è risultata insipida e poco maneggevole, oltre che troppo lunga per i cassetti del frigo, ma nemmeno quella eccessivamente curva, che sembra una ciambella con il buco mal riuscito.


Le banane ottimali hanno l’angolo di curvatura di circa 140° 30’ 10’’.


Esse, non solo si sbucciano meglio, si mangiano meglio, e sono più digeribili (attenzione: se le mangiate con la buccia possono causare anch’esse qualche disturbo), ma sono anche più nutrienti.


Dopo aver letto le nostre relazioni, il Dittatore dello stato libero di Bananas, Woody Banal Bokassa, ha deciso che nelle piantagioni di banane del suo territorio, oltre all’Uomo del Monte che dice sì, sarà presente un geometra o - meglio ancora - un architetto, che abbia frequentato lo stage di design presso l’azienda Giorgetto Giugiaro Italdesign a Moncalieri, con il delicato compito di controllare la giusta curvatura delle banane, a garanzia di una qualità e anche di un’estetica migliore.


A conclusione del nostro studio, quindi, possiamo dare due semplici “dritte” al forte consumatore di banane: la prima è di non acquistare mai quelle dritte, la seconda è di recarsi a fare la spesa dotato di goniometro.


Lasciamo dunque l’espressione “Raddrizzare le banane” ai politici che, dopo aver smacchiato i giaguari, pettinato i bruchi, e consolato i salici piangenti, sono rimasti a corto di idee.


E non facciamoci influenzare dai bollini blu, pensando di acquistare un prodotto a basse emissioni inquinanti.

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Stephanie Hop-là - idea by Kristine Lachen – ACCE (SETTEMBRE 2013)

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***Nota dell’editore per i traduttori in spagnolo

Banana si dice banana anche in inglese, banane in francese e in tedesco; ma - attenzione - in spagnolo si dice platano, esattamente come la pianta del platano. Si consiglia di aggiungere immagini chiarificatrici, per non ingenerare pericolose confusioni.

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA


Banane variamente incurvate (Foto Fasso)

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Incrocio di ananas con banane spagnole

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Raddrizzatore di banane

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