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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA

PER ERRORE ARTIGIANO EDILE COMPRA UNA BANCA E DIVENTA MILIARDARIO

CREDEVA DI ACQUISTARE IL SOLO EDIFICIO, SI PRESENTA ALL’ASTA E LA VINCE, ESSENDO L’UNICO OFFERENTE

A volte la sorte gioca simpatici scherzi e in questo caso, se il nome lo ha certamente aiutato, il cognome è stato senza dubbio determinante a fornire necessarie credenziali.

Fortunato Montepaschi, artigiano edile di origini toscane, dopo anni e anni, quasi decenni di duro lavoro era riuscito a metter da parte il denaro necessario per acquistare immobili da ristrutturare per poi lottizzarli ricavandone minialloggi e uffici da rivendere.

Un normalissimo investimento per ditte del settore edile più o meno intraprendenti.

Avendo sentito dell’imminente vendita di una piccola banca, la Cassetta di Risparmio di Livorno Ferraris (si tratta di una banca di pochi metri quadrati a conduzione agricol-famigliare) appartenente però alla nota multinazionale Banca Po-Polare di Oslo, ha deciso di partecipare all’asta convinto di acquistarne solo la nuda proprietà, insomma, i muri nudi e crudi.

Il Sig. Fortunato ha formalizzato la sua offerta calcolando il costo al metro quadro in base al normale valore di mercato e, essendo l’unico offerente, si è aggiudicato l’asta.

Con grande sorpresa si è accorto solo alla firma del contratto che non si trattava di un immobile, ma il lotto in oggetto comprendeva la banca vera e propria impiegati inclusi (per via di un vecchio accordo di origine feudale tramandato nei secoli).

Ma non è tutto. Grazie a una particolare e strana combinazione di quote societarie, azioni e compartecipazioni (fenomeno altrimenti noto come “scatole cinesi” n.d.r.) il Sig. Montepaschi possiede il quasi totale controllo sul gruppo bancario norvegese del valore stimato di qualche miliardo di euro, centesimo più, centesimo meno.

L’unico rammarico è quello di non poter dare alla banca il proprio nome, essendo esso precedentemente registrato da parte di un’altra banca della quale non è stato reso noto il nome.

Freddy Marchiori & Paul Rice – ACC (MARZO 2012)


Un salvadanaio Luigino XX sec.

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