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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

LA MOSCA COCCHIERA IN PILLOLE

Fate sesso indossando la mascherina. I ricercatori della prestigiosa Università di Harvard hanno emanato alcuni consigli sul sesso sicuro ai tempi della pandemia di coronavirus. Oltre a mascherina, doccia prima e dopo, niente baci, e pochi partner, il professor Jack Turban, un medico specializzato in Psichiatria al Massachusetts General Hospital e il McLean Hospital, sconsiglia il sesso con chi abita nella stessa casa, considerato ad alto rischio, ma ancora di più il sesso al di fuori della famiglia. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Insomma, lascia perdere il sesso tradizionale. Ma se vuoi proprio farlo usa la mascherina. Già mi disturbava metterla al mio piccolo amico...”.

Dopo la segregazione, gli italiani vanno dal chirurgo estetico, dato che non basta il trucco per abbellire occhi, labbra e guance. Il chirurgo plastico Paolo Santanché, che opera tra Milano e Torino: “Piacersi, e sentirsi in armonia, fa sentire più forti, positivi e propositivi. Abbiamo cominciato con cose più semplici, filler e botulino, poi siamo passati alla liposuzione per ridurre gli accumuli di grasso localizzato nei punti critici. Un tagliando di bellezza in vista della prova costume. Ovviamente, con tutte le precauzioni del caso”. Marco Klinger, professore di Chirurgia Plastica all’Università degli Studi di Milano, e direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica, nota un aumento delle richieste di blefaro: “Le donne, ma anche gli uomini, vogliono ringiovanire lo sguardo per risultare giovani, vispi, intelligenti. Ansia, paura e pensieri devono aver avuto degli effetti negativi anche sul fisico. Il mondo del lavoro ci vuole scattanti e la società ci preferisce affascinanti. E mai con l’aria stanca. Carlo Magliocca, specializzato in chirurgia Senologica all’Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina a Roma: “Molte vogliono rifarsi il seno, ma vogliono anche trattamenti di reidratazione, pelling, maschere vitaminiche, punture di acido glicolico e acido ialuronico; il botulino sulla fronte per aprire lo sguardo; il filler per ridefinire il contorno viso, rimpolpare zigomi o labbra. Curiamo la bellezza e di conseguenza la psiche di una donna”. E Francesco D’Andrea, direttore della Scuola di specializzazione in Chirurgia plastica all’Università di Napoli, riporta la grande voglia di tornare a vivere e spianare e riempire le rughe. Nota l’aumento di richieste di addominoplastica (elimina i tessuti cadenti), e lipoaspirazioni (i depositi adiposi). Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Ma perché, nessuno pensa a farsi un lifting al cervello?”.

Essere ottimisti migliora la ripresa dopo l’ictus. Una ricerca dell’Università del Texas su 49 persone a tre mesi dall’ictus, ha utilizzato il test impiegato in psicologia chiamato Life Oriented Test, e ha valutato i dati di gravità tramite il punteggio della National Institute of Healt Stroke Scale. Poi ha misurato l’infiammazione con esami del sangue sulla proteina C-reattiva (Pcr), e infine confrontato il tutto con i dati di ottimismo riscontrati. Risulta che nei pazienti ottimisti si riscontra un minore livello di disabilità. Quindi, sembra proprio che pensare positivo possa favorire il recupero. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Preferisco restare ottimista senza sperimentare un ictus”.

Perché il seno della donna piace tanto? È simbolo dell’erotismo femminile, o un richiamo casto alla maternità e all’allattamento? La dottoressa Marinella Cozzolino, psicoterapeuta e sessuologa di Napoli, ci dice: “Una prima spiegazione è data dal fatto che gli uomini tra i cinque sensi prediligono la vista, e vedendo si eccitano, a differenza delle donne che sono più uditive e olfattive”. Però non tutti amano quelli grandi, che considerano inibenti, preferendo quelli più piccoli e “maneggiabili”. Gli uomini che prediligono il sedere legano il seno alla maternità e all’allattamento, non a uno strumento di piacere. Scenario interessante: nessuno è scandalizzato dal seno esibito e pubblicizzato, ma alcuni trovano sconveniente allattare in pubblico. È un controsenso, ma si chiama pudore soggettivo. Nell’Africa sub equatoriale il seno è visto nella funzione di allattare, in alcune zone meridionali dell’India girare a seno scoperto è normale, e non attira alcun interesse sessuale. La valenza erotica è frutto della cultura: nell’immaginario erotico maschile il seno femminile occupa un posto di primo piano anche rispetto alla vulva. È interessante che il seno delle donne viene guardato anche dalle altre donne: lo guardano per “misurarsi” tra loro. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Un meraviglioso risultato dell’architettura del Creatore”.

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