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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA

CENTURIONI CACCIATI DAL COLOSSEO CHIEDONO L’AIUTO DEI LONGOBARDI

I VIGILI ROMANI ALLONTANANO I FIGURANTI ABUSIVI DAL MONUMENTO SIMBOLO DELLA CAPITALE

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Il nostro giornale dedica all’episodio ben due colonne.

Dall’inviato (col pensiero) a Roma - Livius Cepollinum cum la collaborationem di Franzius Cannavobis

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Ciò che è accaduto a Roma la scorsa settimana, ha del comico e del disdicevole. Da un lato poteva sembrare la scena di un film demenziale degno del Mel Brooks dei tempi migliori, dall’ altro, un indecoroso teatrino degenerato in vera rissa di fronte agli occhi perplessi di centinaia di turisti.

A Roma, in più di due millenni, di lotte ne avevano viste moltissime e tra avversari più disparati. I gladiatori tra di loro e poi con le belve feroci, le belve feroci contro i cristiani, le belve feroci tra di loro, i gladiatori contro i democristiani, i demo- cristiani tra loro e contro le belve feroci, tutti contro tutti con l’aggiunta delle amazzoni e degli elefanti. Insomma chi più ne ha, più ne metta. Ma centurioni contro vigili urbani è stata una sfida inedita e, per certi versi, epica.

Forse la frustrazione per non aver saputo gestire la recente emergenza neve, ha indotto la municipalità romana a sfogarsi contro i figuranti che si mettono in posa davanti al più celebre monumento del mondo: il Colosseo. Il motivo di tale atto di sgombero è da ricercarsi nell’eccessivo numero di centurioni presenti nell’area, una tale concentrazione che nemmeno ai tempi di Giulio Cesare s’era mai vista.

La loro petulanza, alla quale faceva seguito una richiesta di denaro in cambio di qualche scatto fotografico in loro compagnia, aveva raggiunto e superato ogni linite tanto da far scattare denunce.

Un turista americano ha dichiarato che la piazza del Colosseo è piena di gente armata di spadoni e scudi. Nemmeno negli Stati Uniti è permesso girare così pesantemente armati per le vie di una città.

Due ragazze francesi hanno affermato di essere state molestate da un gruppo di centurioni con l’aggravante inoltre dell’ignoranza in quanto le avrebbero invitate per un aperitivo, cosa che al tempo degli antichi romani non era in uso.

Il dubbio, anche legittimo, è che in molti traessero cospicui guadagni esentasse, senza contare la magra figura che alcuni centurioni raffazzonati e con costumi improbabili, facevano fare sia alla città di Roma sia, secondo qualcuno, all’intero Esercito Italiano.

La C.I.GL (Confederazione Italiana GLadiatori) è subito scesa in piazza per rivendicare il diritto dei lavoratori a esercitare la loro professione di centurioni.

La segretaria del sindacato, Agrippina Neroni ha portato a esempio lo scozzese che da tempo fa il proprio lavoro di scozzese, con tanto di kilt e cornamusa, in piazza Dam ad Amsterdam. Se lo fa lui, che è completamente fuori luogo, non si vede il perché non lo possano fare dei romani a casa loro. «Capirei se ci fossero dei cow- boys in piazza Navona o dei Tuareg ai Fori Imperiali, ma i centurioni davanti al Colosseo ci stanno giusto bene».

Comunque sia, il sindaco Aessandro Manno, non ha voluto sentire ragioni e ha ordinato alla XIV Legio Urbana di intervenire, anche con decisione, se necessario.

Lo scontro c’è stato e la Legio Urbana ha trovato vita dura contro i centurioni organizzatisi in improvvisate falangi. Alla fine, molte falangi si sono rotte e anche tarsi, metacarpi e malleoli. Il comandante delle forze municipali, Civico Pompeo Gracco, ha dovuto personalmente affrontare in un corpo a corpo il proprio omologo tra i centurioni, il 93enne Acentius Cestamo Quasis che ha opposto una fierissima resistenza armato di una spada di legno e una retina da pesca, retina sottratta alla moglie che la usava ter raccogliere i capelli prima di andare a letto.

Una nota agenzia turistica avrebbe chiesto al sindaco, la possibilità di poter replicare l’evento con una certa periodicità in modo da poterlo inserire nei programmi dei tour guidati nella capitale.

Dulcis in fundo (un po’ di latino ci sta bene), la C.I.GL. ha chiesto l’aiuto alla CIS.L. (CISpadania Longobarda) che al momento è in gravi difficoltà gestionali interne e non sa se potrà intervenire in soccorso. In alternativa, potrebbero giungere le forze della U.I.L. (Unni Italici Liberali).

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Livio Cepollina & Franco Cannavò (APRILE 2012)

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

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