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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

FRATELLI D'ITALIA, L'ITALIA STIA ALL'ERTA

IT-ALERT è l'ultima iniziativa del Governo studiata per la nostra sicurezza. L'ultima nel senso della più recente, ma potrebbe non essere l'ultima di una serie di fesserie che alcune teste d'uovo riescono a partorire. O meglio, a schiudere, trattandosi di teste d'uovo.


Si tratta di un nuovo sistema di allarme pubblico per l'informazione diretta alla popolazione, che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze e di catastrofi imminenti o in corso. Questa iniziativa si è resa necessaria perché, dopo averci allarmato quotidianamente per anni con profezie ansiogene, annunci di disastri sanitari, climatici, ecologici ed economici, si sono resi conto che, come accade nella famosa favola dove il pastorello gridava a sproposito "al lupo, al lupo!", gli italiani sono diventati indifferenti e non credono più a nulla.


La speranza è che, facendo squillare con una tonalità inquietante l'amatissimo e inseparabile smartphone di ciascuno, si riesca ad ottenere attenzione, ubbidienza e controllo della popolazione. Del resto l'italiano medio, ma anche quello estremo, non accetta i principi fisici dell'entropia e della casualità degli eventi, non sopporta di potersi bagnare i piedi in due centimetri di neve, di farsi bollare l'auto dalla grandine, di ammalarsi e, in generale, di essere mortale.


Essere avvisati di qualunque inconveniente minacci all'improvviso la nostra sicurezza, in tempo utile per potersi mettere in salvo, insieme alla propria famiglia, alla propria casa, alle seconde case, alle auto, al cane, al gatto e al criceto, è il sogno di ogni italiano. Chiù-salvu pe' tutti - come direbbe un qualunque La Qualunque in campagna elettorale.


È in corso la prova generale Regione per Regione di questo sistema, prova che sta evidenziando le prime difficoltà tecniche e i primi imprevisti, seguiti dai secondi e terzi imprevisti, talvolta dovuti a difficoltà oggettive e sovente a stupidità umana.


Se ci è permessa una estrapolazione fantasiosa, possiamo pensare che la successiva versione (IT-ALERT 2.0) sarà l'impianto di un microchip sotto cute, che trasmetta, attraverso la rete neuronale, segnali di allarme al nostro cervello per ogni evento avverso: in corso, oppure previsto, o semplicemente immaginato da un apposito team di esperti allarmisti, che leggono molti libri di fantascienza, guardano film di genere catastrofico e, se non è troppo faticoso, raccolgono persino qualche dato sul territorio.


Ma di quali emergenze stiamo parlando? Questa è una bella domanda. Sono tante le cose che possono procurarci problemi: invasione di locuste, zanzare-tigre con gli artigli, cimici eurasiatiche con DNA modificato dai Russi, squali che dai mari del Sud surriscaldati vanno a Vado Ligure, virus Omicron incrociati con i virus Alfa, che potrebbero infettarci con tutte le mutazioni dell'alfabeto greco. E poi alluvioni, siccità, nebbie agli irti colli, luna blu radioattiva. Per non parlare delle bombe d'acqua, delle bombe carta, e persino delle bombe a grappolo che, pigiate inavvertitamente, producono vino instabile radioattivo.


Se poi il chip sarà "cheap", cioè economico e di scarsa qualità, si guasterà facilmente e, oltre a non funzionare come dovrebbe, potrebbe recare danni fisici all'ospite, tipo rossore e prurito in corrispondenza del chip impiantato (eczema di Cip-and-Ciop).


I dispositivi saranno programmabili anche online, scaricando l'apposita App o iscrivendosi al sito www.italiavvisata@mezzasalvata.it

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Stefania Marello - ACC


IT-ALERT per la cottura della pasta italiana


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IT-ALERT che non suona, perciò viene sovente ignorato

IL PROFESSOR MIGLIO E I SUOI

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SPECIALE 3x2

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Il Cetriolo Plumbeo Honoris Causa va a

Castoldi Marco, in “arte” Morgan, cantautore, musicista, personaggio televisivo.

Con la seguente motivazione:

Si è paragonato a Gesù: “Lo hanno messo in croce perché era famoso, era molto carismatico, lo collego a me”. E poi: “Tutti e due abbiamo il padre falegname”.

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Il Cetriolo Plumbeo Honoris Causa va a

Due operai della Mongolia interna, lui di 38 anni, lei di 55.

Con la seguente motivazione:

Per accorciare la strada, hanno bucato per cinque metri la Grande Muraglia cinese.

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Il Cetriolo Plumbeo Honoris Causa va a

Bakdounes Bassel, fondatore di Velvet Media, marketing e comunicazione digitale.

Con la seguente motivazione:

Ha abolito gli orari di lavoro. In Italia. Adesso l’azienda è fallita. Spiace, poverello.

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Il premio pane e volpe va a

Agostini Marco, comandante del corpo di polizia locale di Venezia, di 63 anni.

Con la seguente motivazione:

Denuncia che alla festa di Armani gli hanno palpato il sedere almeno cinque volte.

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Il premio pane e volpe va a

Wolobah Harris, 14enne afro di Worchester, Massachusetts, USA.

Con la seguente motivazione:

Ha partecipato a “One Chip Challenge”, la prova a chi resiste più a lungo dopo aver mangiato una tortilla chip, considerata la più piccante in circolazione, senza bere. Si è sentito male, ed è morto nel giro di poco. Riposa in pace.

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Il premio pane e volpe va a

Anonima mamma vegana australiana.

Con la seguente motivazione:

La figlia ha i pidocchi, ma glieli lascia. Perché i vegani non uccidono esseri viventi.

27/28 settembre - 1/2 ottobre


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27 settembre

Giornata mondiale del turismo.

La festeggerò da solo, e ben chiuso in casa.

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28 settembre

Giornata internazionale dell’aborto sicuro.

In alternativa, cantiamo: “Era meglio morire da piccoli…”.

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1 ottobre

Giornata internazionale delle persone anziane.

Noi anziani siamo zavorra, dobbiamo toglierci di mezzo.

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2 ottobre

Giornata mondiale per gli animali negli allevamenti.

Poi li mangiamo con gusto.

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Suntant Kathiw

E LA GALLINA, TORNATA IN SU LA VIA...


In una ridente (beata lei) cittadina del Biellese il sindaco ha avuto un'idea originale per ... spennare i cittadini con un minimo di anestesia.


Sulla base del calcolo che una gallina riduce il conferimento di umido di circa 150 chili all'anno, ha stabilito che i proprietari di galline pagheranno meno per lo smaltimento dei rifiuti. Un esperimento simile è già stato fatto a San Pollo Cacciatora, con ottimi risultati.


L'idea puzza un po', è il caso di dirlo, di propaganda elettorale, ma è stata accolta con un'ovazione. Anche dalle galline, che vedono un futuro di razzolamenti sereni, buon cibo e minor probabilità di finire in pentola, pena l'annullamento dello sconto di tassa ai padroni.


Con quello che si paga di Tassa Rifiuti Urbani avere una gallina conviene, anche se si abita in città.


Una gallinella da appartamento, educata, che non starnazza, che sporca solo nella sua cassetta e depone le uova sull'apposito cuscino, potrebbe essere una scelta utile e dilettevole.


Una volta che si sarà ambientata, la si potrà iscrivere alla Scuola di Comunicazione Vocale e Recitazione per Pollastrelle - di Tonino Banderas, così diventerà anche una simpatica bestiola da compagnia.

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Nonna Abeffarda (GIUGNO 2016)

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Passata è la tempesta:

odo augelli far festa, e la gallina,

tornata in su la via,

che ripete il suo verso.

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Giacomo Leopardi - La quiete dopo la tempesta

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Sull'albero l'A.D. del centro smistamento rifiuti controlla i dipendenti

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LA RISTAMPELLATA: questo articolo è stato scritto tra il 2016 e il 2018 e viene qui riproposto a grande richiesta.

NASCE IL SOCIAL PER CHI NON HA INTERNET: FAXBOOK

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Si tratta dell’ultimo grido in fatto di social network, utilizzabile con una normale linea telefonica. Faxbook è il facsimile di Facebook, ma non ha bisogno del collegamento internet.


L’idea nasce soprattutto per chi non possiede il computer, ma trova applicazione anche negli uffici, soprattutto in quelli pubblici, dove è severamente proibito cazzeggiare con il computer durante l’orario di lavoro. E’ dimostrato che l'apice del traffico sui social si raggiunge verso le 9 e intorno alle 15, cioè quando il capufficio non è ancora arrivato al lavoro, oppure è in stato catatonico a causa della laboriosa digestione delle fettuccine della mensa.


Grazie a Faxbook, nessun server potrà intercettare le vostre discussioni e nessun virus potrà bloccarvi lo smartphone.


L’utilizzo è molto semplice. Ogni post dovrà essere faxato a tutti i vostri amici e la bacheca non si troverà più sul monitor del PC, ma sulla parete del bagno (unico luogo considerato sacro e inviolabile), dove verranno affissi tutti i post ricevuti via fax. Chi volesse aggiungere il proprio "mi piace" dovrà utilizzare un post-it adesivo di colore giallo. Chi invece desidera togliere l'amicizia a qualcuno potrà farlo con il classico cartellino rosso usato dagli arbitri per l'espulsione.


Per condividere i postfax con gli amici sarà sufficiente utilizzare una normalissima fotocopiatrice.


Faxbook ha già ricevuto una menzione a livello europeo per il riciclo e il recupero; rivaluterà l'utilizzo delle bacheche, da anni tenute in vita solamente dai volantini della festa patronale, da annunci di deprimenti gite organizzate dal Gruppo Anziani e dagli avvisi della manutenzione ascensori. Tornerà di moda la carta intestata, per non parlare del ciclostile, da recuperare in cantina per i post a effetto vintage. E pazienza se qualcuno protesterà perché ricorda le vertenze sindacali e la lotta proletaria degli anni settanta.

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Marchiori assisted by Marello – ACC (GIUGNO 2016)

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LA RISTAMPELLATA: questo articolo è stato scritto tra il 2016 e il 2018 e viene qui riproposto a grande richiesta.

BUON COMPLEANNO AI VERGINE ASCENDENTE VERGINE

Augurissimi ai settembrini Kristine Lachen e Nonno Abeffardo che festeggiano rispettivamente il 18 e il 20 (purtroppo non è l'età, ma la data).

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Per scoprire quante candeline spegne Nonno Abeffardo è necessario risolvere questo rebustrambo di DALÌ AQUÌ:

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Rebus

I REBUSTRAMBI DI DALÌ AQUÌ


REBUS (8)

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Per scoprire quante candeline spegne Nonno Abeffardo il 20 settembre è necessario risolvere questo rebustrambo di DALÌ AQUÌ:

I REBUSTRAMBI DI DALÌ AQUÌ


REBUS (7, 1, 8, 7)

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Scilinguagnoli

L'ANGOLO DELLA (S)CULTURA - NONNA CANTANTE


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A cura di Manfredi Maria Miglio Marello

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NONNA CANTANTE

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La nonna canta: ha poca voce,

ma stonata, e la canzone vola

nella stanza solo quando è sola.

Canta per farsi compagnia,

canta per farsi addormentare,

e quando non ne può più

canta per non gridare.

Canta anche per niente,

senza un motivo apparente,

senza un motivo musicale,

parole a caso pescate nella mente.

Talvolta, quando è ai fornelli,

canta ritornelli di canzonette

da un repertorio fuori moda.

Nonna canta quando arranca

come un mulo, con le borse

della spesa, su per la discesa.

Canta mentre corre a destra

e a manca, e deve cucinare

per la cena, ma è già stanca.

E quando s'improvvisa maestra

canta verbi, poesie e tabelline

finché la voce finisce, e deve

stare zitta, altrimenti tossisce.

Canta per tacere una risposta

brusca, un commento arcigno.

Canta leggera,

con la speranza che il suo

non sia il canto del cigno.

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Nonna Abeffarda

L'ANGOLO DELLA (S)CULTURA - FERIAE AUGUSTI

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FERIAE AUGUSTI

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Se il centro storico si anima di turisti,

le periferie in agosto sono silenziose,

ostaggio dei corvi e delle falene tristi,

e di invisibili zanzare bellicose.

I pochi umani, costretti a uscire con i cani,

sudano cercando l'ombra, ma è arduo

trovarla tra i condomini affogati

in questa opprimente calura senza sole.

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Agosto. Ti riconosco dai marciapiedi

liberi dall'assedio delle auto,

da qualche anziano malfermo sulle gambe

che si aggira solo, senza la badante,

davanti ai negozi sprangati,

o dentro i supermercati.

Ti riconosco nei taxi

che trasportano chi parte e chi è tornato,

mentre chi non va in vacanza

si sposta a piedi, pallido e sudato.

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Ti riconosco, agosto, dal vuoto lasciato

da quel camper, che stava immobile da mesi,

come parte di un paesaggio desolato...

Che sia partito? Buon per lui, che almeno

per un giorno possa mostrare il suo valore.

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Chissà come trascorreva agosto

Augusto, di Roma imperatore.

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Stefania Marello

L'ANGOLO DELLA (S)CULTURA - TUTTI I TIPI DI TOPI

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TUTTI I TIPI DI TOPI

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Toporagni, triceratopi,

topi toponimi, topi topografici,

topi campagnoli e topi di città,

stereotipi di topi atipici.

Topi che si fanno le tope

e topi che si fanno le topiche,

topi giallo topazio

e verde pungitopo natalizio.

Topi di malattie portatori

e topi allevati nei laboratori:

archetipi di nuovi genotipi,

e prototipi di diversi biotipi,

ectopie utopiche top-secret,

top-test per creme topiche.

Topi geneticamente modificati

dai radioisotopi.

Top model in topless,

top gun al top

e topi con le toppe al culo.

Topi bianchi da salotto

e topi neri da condotto.

Topi che vanno senza intoppi

e topi sciancati e zoppi.

Topi rattoppati,

topi di stoppa,

topi finché basta.

E STOP.

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Stefania Marello

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LA TAMPA 2423 DEL 2014

L'ANGOLO DELLA (S)CULTURA - SOLITUDINE

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SOLITUDINE

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Libera: ubriaca di silenzio,

signora delle mie stanze,

del battito sereno e lieve

del vecchio cuore solista,

mi chiedo se sono giusta

o folle, a non patire noia

e sgomento, o nostalgia.

Forse dovrei?

Così dicono.

Ma io non sento alcuna

mancanza d'altre voci

umane, oltre alla mia.

Solo pensieri leggeri,

parole lontane, ricordi

spezzati di amori morti,

e l'indispensabile quiete

per ascoltarli tutti.

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Stefania Marello

L'ANGOLO DELLA (S)CULTURA - CUBICO O CONICO?


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CUBICO O CONICO?

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Un cinico canonico,

ciclotimico e iconico,

commuta dal contento

al catatonico. Comunica,

con un cantico coranico,

il cronico conflitto

tra il criptico e il comico.

Collerico e colitico,

per via del companatico,

cammina col cronometro

in due cerchi concentrici,

cogita per comprendere

se il cosmo subatomico

sia cubico o conico.

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Stefania Marello

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L'ANGOLO DELLA (S)CULTURA - PARTENOGENESI


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PARTENOGENESI

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Per partenogenesi si intende

quella versione del parto

alla quale partecipa solo

la partoriente attiva,

senza la partecipazione

di un particolare donatore

di particelle compartecipanti.

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Non pensate al Partenone.

Non pensate a Partenope.

Il partorito sta in disparte.

Non fa parte d’un partito:

la parte nobile del parto.

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Italo Lovrecich

Sconsiderazioni

LE PERLE DEI PIRLA


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Come te la passi? Tiro a Campari

John Stravolto

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Arrivo tranquillamente a fine mese, 

e ci mancherebbe, poiché prendo lo stipendio il 27.

Tony Luganega

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Armstrong è stato il secondo uomo sulla Luna. 

Il primo è il fotografo che gli ha fatto lo scatto fotografico.

Bepi Ciopadepan

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Ogni giorno ricevo almeno due proposte di finanziamento. 

Anche il web ha capito la mia situazione.

Luigi Pirlandello

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Sono talmente messo male che gioco sempre due schedine Superenalotto uguali. 

Ho bisogno di fare due volte sei.

Gary Buja

LE PERLE DEI PIRLA

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Quella volta che volevo fare il pornoattore ma, 

dopo avermi visto, mi proposero un cortometraggio...

Freddy Marchiori

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Non ci sono più quelle belle televendite dove compri gioielli 

per seimila Euro a trecento Euro, che devo diventare ricco?

Gary Buja

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Gesù Cristo era ateo, ma credeva molto in se stesso.

Paul Rice

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Fare l'usuraio è un lavoro usurante?

Freddy Marchiori

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I dipendenti di Google scendono in piazza. 

Non avrebbero fatto meglio a manifestare via gmail?

Wild Rice

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Se la chiesa cattolica introducesse la pena di morte per blasfemia,

veneti, friulani, toscani, piemontesi, emiliani e umbri si estinguerebbero entro Natale.

Al Damerini

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Un sei visto dall'altro lato sembra un nove. 

L'unico numero che mette tutti d'accordo è il 69.

Al Damerini

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Se mi presento come FINTO ISPETTORE POSTALE e il pensionato mi consegna spontaneamente la pensione, commetto reato?

John Stravolto

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(NOVEMBRE 2018)

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LA RISTAMPELLATA: questo articolo è stato scritto tra il 2016 e il 2018 e viene qui riproposto a grande richiesta.

LE PERLE DEI PIRLA

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Incidente probatorio, feriti due avvocati e un giudice.

Luigi Pirlandello

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A settembre voglio fare il cammino di Santiago Bernabeu.

Bepi Ciopadepan

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Ogni giorno ricevo almeno due proposte di finanziamento. 

Anche il web ha capito che sono affidabile.

Pierino di Montanaro

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Perché in ospedale c'è il reparto di emodinamica, ma non quello di emostatica?

Tony Luganega

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E io che ho sempre pensato che il mestiere più antico del mondo fosse il falegname!

Al Damerini

LE PERLE DEI PIRLA

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Il salame felino va addentato col canino?

Tony Luganega

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Era attratto dalle ragazze in carne, aveva trasformato la garçonnière in una grassoniere

Al Damerini

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Paperino era costantemente al verde, ma almeno non doveva spendere soldi dal dentista.

Bepi Ciopadepan

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Tutti sognano un matrimonio da film.

Le donne, romantico.

Gli uomini a luci rosse.

Luigi Pirlandello

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Sono talmente povero che gioco sempre due schedine Superenalotto uguali: 

ho assoluto bisogno di fare due volte sei.

Gary Buja

SCONSIDERAZIONI

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"Prima si sottoscrivere leggere attentamente il prospetto informativo". 

Io vorrei una compagnia assicurativa e una banca di cui mi possa fidare ciecamente, 

per le quali non sia necessario leggere alcuna clausola, ma sia sufficiente una stretta di mano.

Paul Rice

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Con il politically correct, si rischia di perdere per sempre le mie barzellette 

su preti, gay, carabinieri, contadini, donne nude...

Freddy Marchiori

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Che a ben vedere, vegani e vegetariani, dovrebbero essere per la tutela 

dei vegetali e mangiare solo carne e pesce

Al Damerini

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Quando Mia Farrow scriveva a Woody Allen, si firmava "Tua Farrow" oppure "Tua Mia"?

John Stravolto

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Quando Gesù non esordiva con "In verità vi dico..." significa stava raccontando una balla?

Freddy Marchiori

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(NOVEMBRE 2018)

LE PERLE DEI PIRLA

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Signore, perdonali, perché essi sanno cosa stanno facendo.

Bepi Ciopadepan

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A giudicare dai soldi che occorrono cambierei nome in Lucraina.

Tony Luganega

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Va bene se le società commerciali mi mandano messaggi alle quattro del mattino. 

Purché l'operatore si alzi a quell'ora per farlo in diretta.

Gary Buja

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Alimentazione 2.0: Come si fa a mettere un grillo nel grill?

Pierino di Montanaro

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La mia famiglia mi ha insegnato il rispetto e l'educazione. Ma non ho imparato nulla.

John Stravolto

Guest

ATTIMO INFINITO

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LA STAMPELLA PRESENTA: LA POETESSA DI SAN MAURO MARE

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ATTIMO INFINITO

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In un'urna di vetro

si accendono stelle

crepitìo d'argento

mentre il mare

è attimo infinito

di onde bianche

che s'infrangono lente

sulla riva solitaria!

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Caterina Tisselli



TRAM-BUS-TO TRASPORTI A TORINO


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TRAM-BUS-TO

TRASPORTI A TORINO

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Ecco il birba Pepe Rino

pronto a farsi un pensierino:

son sul volo, da Alicante,

già mi girano, all'istante,

al confronto del biglietto

per andare a Cavoretto,

Santa Rita o piazza Manno.

Ma... ci sono, oppur ci fanno?

Vuoi viaggiar "climatizzato"?

Ecco un pullman sderenato!

Guarda il conto della serva

(lo scontrino si conserva...):

venti €uro o poco più

per venire da laggiù?

Sai, non reggono il confronto,

(chi non lo capisce è tonto).

Un biglietto: uno e novanta,

con la gente, proprio tanta,

che non paga mai la corsa:

vedi, quella è una "risorsa".

Bus e tram sporchi di fuori:

buonanotte ai suonatori.

Non ti monta, poi, la rabbia

se sul tram prendi la scabbia?

Te la prendi solo tu:

l'altro viaggia in auto blu.

Lamentarsi? Serve a un tubo.

Quella faccia da carrubo:

"Non so niente, son foresto",

dice "quello", lesto lesto,

che ti lascia lì, impietrito.

Manca sol che mostri il dito!

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Rino Pepe 905

Si ringrazia Vierich

SPIRAGLIO


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Un tenue pennello di luce

irradia il tuo volto,

il chiaroscuro ne esalta il profilo,

amabile declivio,

e capelli sparsi smorzano i tratti;

morbide labbra dolci e sorridenti,

l’armonia di occhi delicati

e lunghe ciglia.

L’ombra scontorna le gentili linee,

le seguo con lo sguardo,

le venero con le dita.

Carezzevole sentimento mai pago.

Vorrei ricordare

questo raggio di sole,

guardarlo indietro

beandomi della tua grazia,

sorridere alla leggiadria

del tuo amore,

inebriarmi nel tempo,

senza perdere l’attimo,

portandoti via,

lontano con me.

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BrunoZ il Savio

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LA STAMPELLA PRESENTA: LA POETESSA DI SAN MAURO MARE

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PASSA IL TEMPO

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Lo sciacquio delle onde

Che baciano la spoglia battigia

Il dondolarsi delle barche

Ferme sul molo

L’ondeggiare del grano

Alla brezza mattutina

Lo stormire delle foglie

Al passaggio del vento

Il garrire delle rondini

Pronte a migrare in altri paesi

Il volteggiare delle foglie

Che vanno a posarsi

Colorando il tappeto erboso.

Gli ultimi boccioli delle rose

Raggrinziti dal freddo mattino

E il tempo se ne va

imperterrito

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Caterina Tisselli



LA STAMPELLA PRESENTA: LA POETESSA DI SAN MAURO MARE - NEL FANGO


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NEL FANGO

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Sopra volti tesi spira un forte vento,

nell'eco delle urla disperate

si ode solo il gorgoglio strozzato

dei fiumi impietosi esondati

sui vali e nelle case

sopra le mura segni tragici

dell'acqua putrida,

bagagli di oggetti spogli

onda assassina

che contrasta

la naturale essenza

dei fiori esili lontani

che profumano di primavera.

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Brandelli di vita sparsi intorno

scheletri della loro anima ferita,

crateri e fessure aperte sulla collina

sono echi sospesi a metà cielo

aggrappati inutilmente alla vita.

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Sogni spezzati

come togliere una benda

da una fresca ferita,

solo frammenti dettagli

e svolte fulminee

attanaglia il pensiero

prima ancora che il dolore esulti.

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'Tin bota'... Romagna solare nella tenacia di giovani angeli spalatori del fango che forti intonano a 'squarciagola' Romagna Mia sotto un cielo livido nel ricordo di quel nefasto sedici maggio duemilaventitré dove anche il cuore è rimasto il Paese più straziato di quel poco e breve che non sapevamo vivendolo capaci d'immenso.

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Caterina Tisselli



IGNOMINIOSO UCCELLACCIO


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Laido corvaccio nero,

pica abietta dal verminoso ventre,

ispiratrice del corrotto grassatore umano

sul verone poggi, pronta al ratto

così come i lestofanti senzienti tuoi pari,

di stagnante secreto apocrine adorni.

Estollenti esseri, nell’Emmaus corrente,

eiaculanti gaudenti

al tinnitus dell’iniqua pecunia,

trasfusa nel baratro delle saccocce:

mai paghi, impuniti e sfrontati.

Libate col miele, sin che potete!

Libate ancora, che presto o tardi

al disonor del Golgota vi chinerete,

e stanche ceneri riverrete.

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BrunoZ il Pazzo

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Licenza poetica Manzoniana,

Riverrete:

seconda persona plurale

dell'indicativo futuro di rivenire.

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LA GRANDE MURAGLIA CINESE FU EDIFICATA IN OCCASIONE DEL PRIMO EXPO DELLA STORIA


SENSAZIONALE SCOPERTA!

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I lavori furono definitivamente sospesi per infiltrazioni mafiose dei Ming-hia, famiglia rivale dei Ming, i noti produttori di porcellane cinesi

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L’Accademia dei Cinque Cereali, grazie al ritrovamento di un antico giornale cinese stampato su carta di bambù (si tratta del famoso “Lesto del Callino”, numero MMDXCII anno del Drago Den Xion, cioè all’incirca il 207 a.C.) ha compiuto una sensazionale scoperta storica.


Pare che un paio di anni prima (circa nel 209 a.C.) la Cina si fosse aggiudicata il primo Expo della storia.


La cosa può sembrare incredibile, ma bisogna ricordare che i Cinesi sono sempre stati dei precursori, veri primatisti ante litteram.


Essi avevano previsto ad esempio, con due millenni di anticipo, che i francesi avrebbero eretto la Tour Eiffel. Così, per poter vantare una antecedente costruzione altrettanto grandiosa, decisero di innalzare il muro più lungo del mondo, molto più lungo e possente di quello che sarebbe stato poi eretto a Berlino. E che non è stato finora abbattuto!


Come ogni opera per esposizione che si rispetti, anche la muraglia non serviva a una beata cippa.


Il primo Expo si sarebbe dovuto tenere nel 222 d.C., pertanto non vi è dubbio che i cantieri siano stati aperti per tempo.


Ma nel 206 a.C. scoppiò il primo caso Tangent-popoli della storia, terminato con il decadimento, in rapida successione, delle dinastie Qin e Han.


Purtroppo i processi dell’epoca impiegavano tempi biblici a concludersi, pertanto solo nel 220 d.C. i lavori furono definitivamente interrotti e l’Expo rinviato a data da destinarsi.


Durante il processo, verso la fine del XIII Secolo, emersero alcune prove schiaccianti nei confronti del solito italiano (noi non manchiamo mai in questi casi) il cui nome è sconosciuto in quanto tuttora secretato, e che chiameremo con il nome di fantasia Marco Polo. Pare che questo commesso viaggiatore ante litteram si fosse recato sul posto per corrompere l’organizzatore e accaparrarsi lo stand più grande, nella posizione migliore in via della Seta.


Nei suoi pizzini era addirittura indicata l’entità della tangente corrisposta.


Il Milione, versato sottobanco, pare sia finito in qualche banca mongola (la Mon- golia è per la Cina ciò che per noi è la Svizzera). Pare addirittura che dagli appunti di viaggio, contenenti importi e nomi, sia stato ricavato un best seller che ebbe un discreto successo.


Finalmente, nel tempo record di 1500 anni circa, il processo si è concluso (in Cina, all’epoca vi erano 112 gradi di giudizio, e ciascun grado era suddiviso ulteriormente in due “gladini” Yin e Yang). Si è potuta così fissare la nuova data del primo Expo per il 1692, in occasione del bicentenario della scoperta di un qualche nuovo continente non precisato (all’epoca non era dato di sapere che si sarebbe trattato dell’America n.d.r.).


I lavori furono affidati a degli esperti ceramisti, i Ming, che ripresero la costruzione del muro nel 1368 e, armati di gesso, calcina e mattoni, e soprattutto di santa pazienza (poiché i mattoni Made in China erano già allora piuttosto fragili e nel complesso scadenti), per quasi tre secoli hanno lavorato imperterriti nella costruzione della maestosa Grande Muraglia.


Purtroppo gli eventi storici hanno tendenza a ripetersi nei secoli. Ma la Storia è anche una grande Maestra di Vita e ci insegna che dagli errori del passato non impariamo mai nulla.


Nella prima metà del ‘600 infatti scoppiò un nuovo caso Tan- gent-popoli, che, grazie all’intervento di un giudice tanto spietato quanto erudito (un certo Din-Pietrong della dinastia Minchian) pose fine per sempre all’idea del primo Expo della storia in Cina.


Pare che vi fossero delle irregolarità nella fornitura delle ceramiche per piastrellare il percorso pedonale, imposte dai temibili Ming-hia, famiglia rivale dei vincitori dell’appalto, noti mafiosi dell’epoca (a differenza di oggi, dove la legalità è garantita grazie alla presentazione del certificato antimafia, all’epoca il malaffare regnava incontrastato).


Si sarebbe dovuto attendere il XIX secolo per poter realizzare la prima Esposizione Universale.

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M&M – Marchiori & Marello (MAGGIO 2014)

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

DA OGGI… FACCIAMO UN GIOCO. PRENDI UN FOGLIO E UNA BIRO.


La pubblicità ti racconta le storie dei fabbricanti che pagano per decantare le proprie meraviglie, e che sovente enfatizzano quello che ritengono pregnante con “Da oggi...”, al quale segue di tutto.


Capostipite fu un fornitore di telefonia, che avverte: “L’utente desiderato è occupato, DA OGGI potete lasciare un messaggio”. Quel “Da oggi” dura invariato da una quindicina d’anni.


Il gioco consiste in questo: quando ascolti la pubblicità in televisione, segna il nome del marchio e del prodotto la cui pubblicità dichiara “Da oggi”. Se sei minimamente tecnologico, un foglio EXCEL ti aiuterà a classificare in ordine alfabetico marchi e prodotti, e ti eviterà doppioni.


Se invece sei antico, preparati a un lungo lavoro di fogli cartacei e di meningi. Se sei così antico da avere i fogli cartacei, ma non più le meningi, lascia perdere: gioca a tombola con il tuo nipotino preferito.


Il gioco consiste nel raggiungere per primo il numero di cento promettitori di meraviglie “Da oggi”.


Alcuni esempi “di fantasia”, che chiariscono il senso del gioco, non validi per il gioco stesso:


- È arrivato il nuovo Tablet Foolman. Da oggi disponibile presso i migliori pizzicagnoli autorizzati.

- Nuove fette del Mulino Giallo Balilla. Da oggi più spesse di 3 micron di quelle della concorrenza.

- La nuovissima Nutrella Stagnero. Da oggi anche in confezione spray per una migliore spalmabilità.


Non barare, poiché lo staff dei ricercatori dell’Accademia dei Cinque Cereali ha testato il settore a lungo - verificando che il fenomeno non rallenta, anzi tende a perpetuarsi ad oltranza - e annotato con il dovuto scrupolo professionale il nome di marchi e prodotti.


Il prestigioso quotidiano LA TAMPA riconoscerà al vincitore la qualifica di Miglior Identificatore, assegnandogli una pergamena, che certificherà il suo status di arguto e più veloce riconoscitore del fatto che la pubblicità serve, in prima istanza e prevalentemente, a prenderci in giro. E poi, quando fallisce in questo obiettivo, ci fa comunque prigionieri per sfinimento.


O forse LA TAMPA, notoriamente elegante e garbata, non userà vocaboli così crudi.


Alla cerimonia, che si svolgerà nell’ Aula Magna de LA TAMPA, parteciperanno i maggiorenti della città di Torino, o in alternativa i loro succedanei più disponibili. Se riusciremo a corromperli.


Anche solo promettendo, DA OGGI e per una settimana, la pubblicazione di una loro fotografia sul nostro insostituibile quotidiano.

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Italo Lovrecich e Stefania Marello (FEBBRAIO 2014)

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

LE TASSE SONO UGUALI (QUASI) PER TUTTI

La figlia di Renato Armellini non ha dichiarato al fisco ben 1243 immobili?

La Guardia di Finanza ha scoperto un altro grande evasore in provincia di Torino

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Vincenzino Micragna, detto Poareto, ex battilastra alla Viberti di Nichelino, dopo essere stato licenziato nel 1992 si era trovato un lavoro in proprio di sgombero cantine e solai.


Allo scopo utilizzava un locale di sua proprietà, ereditato dal padre: un piccolo ambiente al pian terreno, ricavato nel vano sottoscala, che non poteva essere utilizzato come autorimessa per la presenza di una colonna esattamente in mezzo.


Per risparmiare anche i soldi dell’affitto del monolocale in cui abitava, ispirandosi ad un famoso film di Fantozzi, il Micragna si trasferì, con la moglie e i due figlioletti, nel suo sottoscala, che diventò così prima casa e fabbricato per lo svolgimento dell’attività d’impresa.


Proprio in quell’anno i Comuni introdussero l’ISI, la tassa speciale sugli immobili, che si trasformò successivamente in ICI, e più recentemente in IMU. Ma il Micragna all’epoca stava traslocando, e l’avviso del Comune di Nichelino ritornò al mittente causa destinatario ignoto.


Vincenzino non leggeva i giornali (non se li poteva permettere), e pur avendo recuperato con il suo lavoro di “feramiù” parecchi televisori, non ne trovò uno solo funzionante: andavano bene solo per la discarica. Così, il Micragna non versò, né allora né mai, le 12.000 lire di ISI, che divennero 20.000 lire di ICI, infine 40 €uro di IMU.


Per il fisco il Micragna era totalmente sconosciuto, sennonché un solerte funzionario della Finanza si rivolse a lui per sgomberare il solaio della sua villa di Castagneto Po (in nero, e senza ricevuta), e venne così a conoscenza dell’esistenza del sottoscala.


L’Agenzia delle Entrate ha pertanto recapitato al Micragna una cartella di pagamento, che, tra tasse dovute, interessi, sanzioni di mora, ritardo e omissione di denuncia di immobile al Catasto, ammonta a 31.348,24 €uro.


Il povero Micragna si è recato presso l’Ufficio Decentrato di Moncalieri per provare a spiegare la sua deleteria e disastrata situazione economica, ma gli è stato risposto che anche una certa Angiola Armellini, di Roma, come lui imprenditrice, e imputata dello stesso reato di omissione, aveva ricevuto l’ingiunzione di pagamento per una cifra decisamente superiore alla sua, per pagare la quale la signora era costretta a vendersi addirittura due dei suoi 1243 immobili. Quindi, lui si sarebbe dovuto ritenere fortunato.


Gli consigliarono perciò di pagare al più presto quei micragnosi 31mila euri, e di tacere, evitando così, forse, ulteriori indagini sulle sue attività in nero, e sul corretto smaltimento dei rifiuti della sua attività al Centro di Conferimento Residui Metallici.


Per riuscire a pagare entro i sessanta giorni concessi dalla legge, il Micragna ha dovuto rivolgersi ad un usuraio. Per estinguere il debito con l’usuraio, adesso la sua signora svolge l’attività di escort.

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Errata Corrige: precisiamo che la moglie lavora insieme ai due figli su una vecchia Ford Escort del 1970, trasformata in laboratorio. Essi cuciono palloni da calcio per una ditta cinese. Ci scusiamo con la signora Micragna e con tutta la famiglia per l’errore del cronista.

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Stefania Marello (MARZO 2014)

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

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                                                                                                            La Ford Escort laboratorio

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Il sottoscala non dichiarato

LA SEGRETEZZA ASSOLUTA


Da sempre i servizi segreti e le spie di tutto il mondo sono alla ricerca di un supporto per le informazioni riservate che possa autodistruggersi in caso di necessità, azzerando così il rischio che esse cada- no in mani nemiche.


A questo scopo esiste un progetto per la messa a punto di BLACK, il cellulare che si autodistrugge. Assomiglia ad uno Smart-phone-touch tradizionale, ma ha caratteristiche utili per la sicurezza e per le comunicazioni criptate.


Potrà essere realizzato su misura delle esigenze dei committenti, in modo da essere compatibile, ad esempio, con ricarica a energia solare, sensori biometrici, comunicazioni satellitari.


Attualmente vi lavora Boeing, la famosa compagnia aerospaziale, che ha presentato il progetto alla FCC, l’ente statunitense che regola le comunicazioni.


BLACK è destinato allo spionaggio e ai servizi per la sicurezza. Non esploderà, come siamo abituati a vedere nei film di 007, ma ogni tentativo di forzarlo farà scattare l’immediata cancellazione del software e di tutti i dati contenuti.


I beta-release di BLACK sono attualmente in uso presso il Project Team del Direttore de LA TAMPA Franco Cannavò, per una serie di test sul campo, in collaborazione con la NASA, la CIA, il Politecnico di Torino, e il Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino.


Fino a ieri i collaboratori de LA TAMPA, per quanto riguarda le misure di sicurezza e la protezione dei dati sensibili, utilizzavano un sistema sicuro, ma alquanto fastidioso.


Ognuno di loro, infatti, al momento dell’assunzione doveva sottostare a un pericoloso deterrente, che consisteva nel sottoporsi a un piccolo intervento per l’impianto di cariche esplosive sottopelle, controllate da un microchip, in grado di esplodere se passavano alla concorrenza.


L’esplosione ovviamente non era mortale, ma limitata a un piccolo danno anatomico-funzionale. A seconda di dove si trovava l’impianto (dita delle mani e dei piedi, caviglie, ginocchia, polsi eccetera) l’esplosione era calibrata per far “saltare” solo una piccola parte di quell’articolazione, osso, organo.


Era lasciata al collaboratore la scelta su dove farsi impiantare la carica esplosiva. Com’è ovvio, in questi casi si evita l’impianto in vicinanza di organi vitali (cuore, fegato, polmoni eccetera).


I collaboratori maschi, in particolare, evitavano accuratamente anche l’area pelvica, zona che, secondo la medicina ayurvedica, sarebbe sede dell’essenza virile e dell’amor proprio.


Se il test sulla nuova apparecchiatura sarà positivo, BLACK sarà in dotazione a tutti i sottoposti del Dittatore Cannavò.


I collaboratori più giovani impareranno subito ad utilizzarlo, essendo come si è detto del tutto simile ad uno Smartphone touch-screen. Per i meno giovani sarà necessario un corso di addestramento, di durata variabile in base al quoziente di intelligenza e al coefficiente di durezza di comprendonio degli allievi, oltre naturalmente alla capacità dell’istruttore.


Cannavò ha dichiarato che si servirà di docenti esperti nel campo della formazione biotecnologica e dell’ammaestramento circense.


Per i collaboratori più anziani non sarà necessario l’utilizzo di BLACK: essi dimenticano subito e senza problemi le informazioni sensibili (e anche quelle in- sensibili), e non ricordano neanche dove hanno messo il foglio di carta sul quale hanno preso qualche appunto. Nemmeno in caso di cattura, e di tortura da parte dei nemici, saranno in grado di ricordare alcunché.


La sicurezza assoluta è assicurata. Ora non ci resta che scoprire per quale ragione sia stato fornito ai collaboratori de LA TAMPA questo gioiello della tecnologia, visto che, il giorno dopo, gli articoli vengono pubblicati su carta, oltre alle notizie coperte dal segreto di Stato e al numero di cellulare personale del Direttore Dittatore Cannavò.

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Agenti geniali

SteMar uff61a

ItaLov er48bis

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(APRILE 2014)

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

ALFREDO E AL GELO


Le gioie del riscaldamento centralizzato

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Che sia in marzo o alla fine di aprile, la Pasqua torinese è quasi sempre fredda, e quasi sempre piovosa. È una tradizione sabauda, come la Colomba Galup e l’uovo di cioccolato gianduia.


Quest’ anno è giunta il 20 aprile, e i riscaldamenti centralizzati erano già spenti da cinque giorni.


Per ogni condominio, un omino - detto il fuochista - il giorno 15 aprile ha chiuso una certa valvola, spento un certo interruttore, interrotto un certo circuito, e i termosifoni degli appartamenti sono diventati inesorabilmente freddi.


Il fuochista del condominio dove abito si chiama Alfredo, nome perfetto per uno che ci lascia appunto “al fredo” (come dice la signora Marangon del terzo piano, originaria di Vicenza), proprio a Pasqua.


Un cosa inspiegabile, dal momento che esistono oggi marchingegni termodinamici moderni e funzionali, termostati da applicare ovunque, sensibili a minime variazioni di temperatura: valvole termostatiche, automatismi di accensione e spegnimento in base al clima, alla temperatura, all’umidità, alla pressione, finanche all’umore dell’inquilino più rompicoglioni.


Ma si sa come funzionano le cose in un condominio: non ci si mette mai d’accordo su nulla. Ogni cambiamento proposto viene discusso per anni nelle assemblee, si creano schieramenti ostili che sfociano in faide sanguinose, e alla fine nulla cambia: resta Alfredo, con la sua precisione svizzera e il suo rispetto quasi religioso per Sua Divinità l’Ordinanza Comunale.


Per tutto l’inverno, che è stato quest’anno decisamente mite, i termosifoni sono stati caldi. Ma che dico caldi, roventi, infuocati, barre metalliche appena uscite da un altoforno delle Ferriere Fiat.


Per sopravvivere al clima secco e arido che si viene a creare nelle abitazioni così surriscaldate, abbiamo dovuto stendere panni bagnati in casa, accendere umidificatori giganti, modello Foresta Pluviale De Longhi e poi, ovviamente, aprire le finestre giorno e notte.


Ormai i cambiamenti climatici sono noti a tutti: anche i piccioni tubano tra loro di buco nell’ozono e di effetto serra. Tutti hanno capito che le stagioni non sono più quelle di una volta.


Tutti, tranne gli Amministratori di Condominio e i fuochisti delle caldaie centralizzate. Questi vivono in un mondo tutto loro, fatto di ricordi del famoso inverno del ’44, quando a Torino gelava l’acqua dei rubinetti di casa.


Finito l’inverno, secondo la ferrea logica climatica di Alfredo, in primavera c’è il disgelo, brilla il sole e cinguettano gli uccellini. Non importa se nel mondo reale a maggio ancora piove, qualche volta nevica, tira un vento freddo della malora: il 15 aprile, cascasse il mondo, la stagione del riscaldamento è finita, Alfredo ha spento tutto ed è partito per una breve vacanza ai Tropici, credo a Palm Beach Resort.


Parte allora il tamtam di protesta dei condomini. Il signor Carlo, 92 anni compiuti, si lamenta che ha freddo e dice che da qualche giorno non si lava più perché in bagno ci sono diciassette gradi. E non è una battuta: basta prendere l’ascensore con lui per rendersi conto, olfattivamente, che dice il vero.


La signora Gina del quarto piano ha mandato i suoi tre bambini dalla zia di campagna, che abita in una sperduta fattoria nelle Langhe, dotata però di stufa a legna e caminetto sempre accesi. Altro che le comodità della città!


Rocco e Lucia... beh, loro sono sposini novelli e conoscono un modo economico ma efficace di riscaldarsi.


Ovviamente Tota Andreina, la loro vicina single (ormai più zitella che single) si lamenta del rumore indecente.


È andata peggio ai Rubagotti: padre, madre, due figli e una suocera sono finiti in ospedale per aver mangiato alcuni funghi, spuntati nell’ angolo a Nord della camera da letto.


L’Amministratore ascolta le proteste di tutti, poi telefona in Comune per presentare una richiesta di proroga di accensione degli impianti. Il Sindaco, che in questi giorni riceve migliaia di richieste simili, prima tergiversa, consulta il Meteo, e infine dice alla segretaria di preparargli il solito testo dell’Ordinanza Comunale, sempre uguale ogni anno, a parte la data.


Prima che qualche vecchietto sia ritrovato congelato nel suo appartamento, come un mammut preistorico durante l’era glaciale, il Sindaco firma, e gli Amministratori di condominio hanno finalmente facoltà di riaccendere il riscaldamento.


Hanno facoltà, ma non sanno come si fa. Delegano perciò il fuochista. Purtroppo Alfredo è ancora in vacanza, non raggiungibile sul cellulare, e chissà quando torna.


Nessun altro, pare, ha la chiave per accedere alla sala caldaie, nessun caposcala ha avuto disposizioni in merito, e i termosifoni restano freddi.


Finalmente ritorna il sole, e ritorna anche Alfredo, abbronzato e contento. Viene subito investito da un fiume di proteste e ricoperto, come diciamo a Torino, di “mise- rie”. Lui casca dalle nuvole (ma quelle bianche e soffici del suo paradiso tropicale) e dice con candore: “Ma la chiave era al suo posto, nel quadro chiavi dello stabile, appesa sotto l’etichetta «Chiave caldaie»... Non l’avete vista?”.


Peccato che nessuno avesse pensato di cercarla lì.

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Stephanie Marellaux Anfreidà (APRILE 2014)

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

ORA LEGALE: CHE STRESS!


Gli strascichi causati dallo spostamento delle lancette


Ci ripetono da decenni che l’ora legale ci fa risparmiare milioni di euro in energia, ma ci devono ancora spiegare come, dal momento che tutto questo risparmio non risulta né nelle nostre bollette, né nei prezzi dei prodotti/servizi, né tantomeno nel solito PIL.


Ultimamente sono stati effettuati studi più approfonditi, dai quali risulta che l’entusiasmo per questo appuntamento di fine marzo è fuori luogo.


Dalla California arriva la doccia fredda, insieme all’aria fredda sparata dai climatizzatori: pare che nel periodo di applicazione dell’ora legale i consumi energetici siano addirittura maggiori, a causa di un prolungato utilizzo dell’aria condizionata nelle ore serali.


Da ogni parte poi giungono allarmi sullo stress generato dal cambio dell’ora: ciclo del sonno che salta, ormoni che impazziscono (e fanno a loro volta impazzire gli omoni...), bambini che faticano ad addormentarsi e a risvegliarsi, genitori che crollano addormentati nei lettini dei loro bambini, anziani che sclerano più del solito.


In particolare sono emersi sei disturbi associati al cambio dell’ora:


1 - DISTURBI DEL SONNO

In questi giorni molti di noi provano l’orribile sensazione di svegliarsi nel cuor della notte, mentre la sveglia segna la solita ora, le 6:30. Infatti sono solo le 5:30, e fuori è buio pesto: dormono i passerotti e le rondini, dorme il gallo della fattoria, ululano i lupi alla luna e svolazzano pipistrelli e civette. Dormono persino i pesci rossi nella boccia sul frigo, e quando entriamo in cucina paiono guardarci, spaventati e infastiditi da questi insoliti movimenti notturni.


Naturalmente non accendiamo la luce, ma usiamo una piccola torcia elettrica per far colazione e lavarci. Perché? Ma per il risparmio energetico, ovvio! Se accendiamo la luce la mattina presto se ne va in palla tutto il risparmio promesso dall’ora legale e le nostre bollette diventano ancora più astronomiche.


2 - DIFFICOLTÀ DI CONCENTRAZIONE

Per quanto mi riguarda l’ora legale non è responsabile di questo disturbo: l’unica ora che potrebbe migliorare la mia capacità di concentrazione sarebbe l’ora di allora, cioè poter tornare indietro nel tempo, quando ero più giovane e potevo contare su qualche neurone in più.


3 - INCIDENTI ALLA GUIDA E SUL LAVORO

Confermo. Quando rientro in auto dal lavoro, in coda sotto un sole che pare non tramontare più, lo sguardo finisce sull’orologio del cruscotto e quasi mi prende un colpo: cosa? Sono già le sette? Ma come è possibile? Questo basta a distrarmi per un attimo e... bang, il tamponamento è assicurato.


4 - STRESS CARDIACO

Dicono addirittura che durante le prime settimane del cambio dell’ora aumenti il numero degli infarti. Il motivo? Mah, forse lo stesso del punto precedente: guardare l’ora e sentirsi perennemente in ritardo.


5 - DISFUNZIONE ERETTILE

Nelle coppie, anche le più affiatate, in questo periodo si altera la sinergia sessuale: quando è pronto lui, lei è profondamente addormentata nel bosco e viceversa.

Più che di disfunzione si potrebbe parlare di erezioni fuori tempo (e quindi fuori luogo). Si consigliano intrugli di melatonina (ormone che facilita il sonno) e di Viagra (farmaco che favorisce l’erezione). Gli effetti collaterali portano al punto 4, senza passare dal via.


6 - STRESS PSICOLOGICO

È l’effetto dei punti precedenti, sommato al fatto che abbiamo un’ora di luce in più la sera, una lunga ora che potremmo impiegare in attività ludiche e sportive, magari una partita a tennis, una nuotata in piscina, un giro di shopping in centro... Tutte cose costose e noi dobbiamo fare i conti con la diminuzione degli stipendi e l’aumento delle tasse: il solo pensiero è fonte di stress.


Perciò ci accontentiamo di osservare il tramonto del sole dal balcone di casa, spettacolo per il momento gratuito e esentasse. Poi rientriamo e accendiamo la tele- visione, che ci mostra il solito mondo dorato e felice delle pubblicità, inframmezzate (ormai sono le pubblicità ad essere interrotte dalle trasmissioni e non viceversa) da notiziari catastrofici e da trasmissioni demenziali, dove uomini e donne apparentemente sani di mente fanno a gara per andare a litigare davanti a Maria De Filippi o a Forum.


Allora cerchiamo canali seri (per i quali, tra l’altro, abbiamo anche pagato il canone) e troviamo comici che parlano di politica e politici che dicono cose comiche. Il risultato è che non fanno più ridere né gli uni né gli altri.


Infine spegniamo e andiamo a letto. Fuori è ancora chiaro. Carichiamo la sveglia per l’ora di compieta, come i frati.


Per fortuna tornerà presto l’autunno.

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Stefania Marello (APRILE 2014)

AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

ETÀ ANAGRAFICA E ANZIANITÀ PERCEPITA

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Incommensurabile Accademia,

sono Pierino da Montanaro, e Vi scrivo la mia millesima lettera. Ho 40 anni, e ricordo ancora la prima volta che inviai una lettera: era lo scorso 1° aprile, e quel giorno avevo 32 anni.


Ho letto su Dagospia (leggo sempre Dagospia, perché sembra il nome di un sito porno, tipo “Te la dago se non fai la spia”) che c’è differenza fra l’età anagrafica e quella percepita. Dicono che ci sia chi si sente vecchio già a trent’anni? Io in effetti ho 36 anni, ma fisicamente me ne sento addosso almeno il doppio, e a volte quasi il triplo. Anche se, come testa, sono un bambino di 6 anni.


La media di tutte queste età farebbe 38 anni. O forse 72, non saprei. Sono bravo a fare calcoli?


Pensate che io possa avere diritto alla pensione, se nella domanda dichiaro che lavoro da 30 anni, considerato che in Paesi del terzo mondo molti bambini iniziano in età prescolare a fare i minatori, oppure, sebbene contro la propria volontà, a fare i soldati, e alcuni di loro non arrivano mai all’età scolare? E se scrivessi la mia età percepita, magari con una piccola modifica al codice fiscale?

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Caro Pierino,


evidentemente i tuoi genitori ti hanno battezzato così per il desiderio di non vederti mai diventare adulto. Purtroppo, crediamo tu sia cresciuto troppo in fretta, perché è evidente che la tua età percepibile (perlomeno da parte nostra) sia quella in cui si ha il picco dei casi di Alzaimer (scusaci, ma non ricordiamo mai come si scrive esattamente la malattia).


In ogni caso, e qualunque sia la tua età anagrafica, vorremmo sapere di più sulla tua età analcolica, cioè quanti anni hai trascorso senza bere; e sulla tua età analgesica, cioè da quanti anni “ti fai” di oppio e morfina, o consimili.


Recita un antico adagio: “L’importante è che la morte ci colga vivi”. Questo adagio ha una sua verità, perché vi sono persone che a trenta o quarant’anni sono economicamente finite, altre sono sessualmente moribonde, e altre ancora cerebralmente defunte.


Noi temiamo che quest’ultimo sia proprio il caso del tizio che abita al piano di sotto rispetto a quello che vive sopra di te. (Pausa di riflessione, per permettere a tutti di assimilare il concetto). Per non urtare la tua sensibilità te lo abbiamo detto con un giro di parole. Probabilmente non avrai capito un tubo, ma se per caso ne hai compreso il significato ti preghiamo di non offenderti.


In merito alla richiesta di pensione la vediamo dura, perché non è previsto sia assegnabile a parti del corpo. Perciò, anche se fisicamente parlando sei decrepito, il tuo cervello non ha raggiunto l’età pensionabile: al limite potremmo dire che ti si è auto-esodato.


Ma ti devi preoccupare: se continui a porti certe domande, tra un paio di anni al massimo potresti ottenere una pensione di invalidità, per una rara forma di demenza giovanile.

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M&M&M - Marchiori – Marello – Miglio (DICEMBRE 2013)

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

Cultura & Società - LA SOLITA STORIA DEL...

Sfogliando un catalogo di libri di antropologia culturale, ho scoperto che, nel 2007, fu pubblicato un saggio dal titolo “Storia del pene. Da Adamo al Viagra” scritto da un certo Friedman David M.

Non per invidia, giuro, ma per una giusta preoccupazione sull’applicazione del principio delle pari opportunità, mi sono chiesta: ancora nulla sulla vagina?

Ma se ci pensiamo un attimo, quale donna scriverebbe un libro dal titolo “Storia della vagina, da Eva al punto G”? E soprattutto, quale donna lo leggerebbe? Anche perché sarebbe un libro di una sola pagina. Anzi, di una sola riga. Vagina: organo di accesso all’apparato riproduttivo femminile. Punto.

Lei sta laggiù, irraggiungibile, nascosta. Ogni bambina è ignara di averla, come è ignara di avere un pancreas o una ghiandola pineale, fino a che non studia un poco di anatomia.

Appena ha l’opportunità di vedere un coetaneo nudo, dotato di una specie di valvola per il gonfiaggio-sgonfiaggio, si pone qualche domanda, ma nemmeno poi tante, come vorrebbe farci credere Freud.

Anche perché si accorge ben presto che quel “tappino” non serve neppure a quello.

I maschietti invece, crescono ossessionati dalla grandezza, lunghezza, spessore, colore, consistenza, peso specifico, durezza, impedenza e coefficiente di resistenza aerodinamica del loro attrezzo. Se lo confrontano l’uno con l’altro, lo esibiscono, ne parlano, ci pensano e, quel che è peggio, se lo toccano in continuazione per rassicurarsi di non averlo perduto.

Le bambine, pur dotate di accessorio complementare, non possono nemmeno vederlo, perciò non ci pensano e crescono più serene, alla faccia di Freud e di quell’altro, che non ricordo mai come si scrive.

Solo più tardi, sui banchi di scuola, studiando la storia, imparano che si sono persino combattute delle guerre a causa di illustri e nobili vagine e questo le convince una volta di più che gli uomini non siano poi così intelligenti come pensano di essere.

Studiando la letteratura, scoprono che anche nelle poesie si parla tanto di colei, se pure in forma metaforica (la selva oscura di Dante, secondo voi, che cosa rappresenta?) nei romanzi (in forma decisamente meno metaforica, anzi, piuttosto esplicita, vedi Moravia e Miller) nei testi di psicanalisi e persino nelle fiabe (ebbene sì, la Bella Addormentata nel Bosco è proprio lei, non una stupidina che ha ingurgitato dei barbiturici). Insomma, a qualunque età e in qualunque epoca, gli uomini sono ossessionati dalla vagina esattamente quanto lo sono dal pene.

Quindi stiamo tranquille: prima o poi uscirà anche un libro sulla storia della vagina. Solo che sarà scritto ancora una volta da un uomo.

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Stefania Marello (MARZO 2014)

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

IO L’AVEVO DETTO 2014


La prima regola di chi sa scrivere bene è: mai peccare di “iolavevodettismo”


Sul web si trova sovente la frase “Come avevamo scritto...”, che rimanda ad un articolo precedente. Non si fa informazione, si fanno profezie! Poi ci si vanta, e si invita a rileggerci all’indietro.


Si sa che, per chi vive di web, un clic in più è una goccia di sangue, o perlomeno di soluzione salina nella flebo.


I malati conclamati e terminali di iolavevodettismo non sono stati informati, per umana solidarietà, della loro condizione, e pertanto sono da perdonare, perché mai e poi mai confesserebbero di non aver pensato quella tal cosa, e che Pinco Pallo è stato più sveglio a scriverla prima di loro. Poveretti.


Lettore, sei ancora qui? Allora - sebbene naturalmente vaccinato contro tale sindrome, oltre che geneticamente immune - gioco anch’io a fare il santone veggente. Ti presento pertanto gli scoop grazie ai quali a fine anno potrò scrivere, su LA TAMPA, “Come avevo scritto a inizio anno...”. Tanto, per la legge dei grandi numeri, ne avrò azzeccata sicuramente qualcuna.


MATTEO RENZI

Diventerà Presidente del Consiglio, ma manterrà le cariche di capo del PD e di sindaco di Firenze, e poi assumerà anche gli incarichi di Presidente dell’APAD (Amplivox Populi Amplivox Dei, primo produttore di apparecchiature per ipoudenti), Sindaco del Collegio di Amministrazione della Banca di Credito e Debito di Minervino Murge e Direttore della Casa Editrice Il Grullo di Figline Valdarno.


VALENTINO ROSSI

Vincerà il decimo campionato mondiale della MotoGP, poi smetterà di correre. O forse tornerà alla Ducati per vincere l’undicesimo, e per questo sarà premiato con la nomina a Senatore a vita. O andrà alla Suzuki, per vincere il titolo e diventare quindi Presidente della Repubblica. Ma, questo avverrà solo al termine del terzo mandato di Giorgio Napolitano.


GOVERNO

Ci sarà il Letta Bis, oppure il governo Renzi, oppure saremo governati da quello là del M5S. Ma non Grillo: quello carino. O forse tornerà Berlusconi, a capo di un governo di coalizione con Prodi capo della sinistra, e Mario Monti Presidente della Bocciofila di Nichelino (TO).


LAVORO

Il Comitato di Redazione de LA TAMPA firmerà con la proprietà il rinnovo del contratto: previsti aumenti del 33%. La media degli emolumenti, che ora si aggira attorno agli zero €uro, si attesterà così - per una legge aritmetica - a un molto più gratificante zero €uro periodico.


FAMIGLIA (VARI TIPI)

L’Associazione Arcigay arcichiederà ad libitum una legge per il riconoscimento delle coppie gay, e l’Associazione Arcivescovi Italiani arciminaccerà di scomunica chiunque prenda in considerazione anche solo l’idea. Le famiglie tradizionali saranno arcistufe di sentirne arciparlare.


SPORT E TEMPO LIBERO

SEL sosterrà la battaglia per la cannabis libera e gratuita, e la Lega invocherà la pena di morte per gli spacciatori. A seguito delle Olimpiadi di Sochi, il CONI inserirà l’obbligo del doppio test per tutti gli atleti: antidoping e antigay (non saranno previsti al momento test antipirla).


GOSSIP

Balotelli smentirà che Pia sia davvero figlia sua. Sara Tommasi importunerà con avance sessuali il prete incaricato di esorcizzarla. Albano e Romina Power smentiranno, con una canzone, la possibilità di ritornare a cantare insieme. Elisabetta Gregoraci darà un secondo figlio a Flavio Briatore, che si chiamerà Mohican Nibbio (in alternativa Polly Poiana, se femmina). A Rocco Siffredi verrà conferita la Laurea Honoris Causa in Psicoterapia delle Disfunzioni Sessuali, quindi potrà aprire una clinica, che molti sarebbero finalmente lieti di poter frequentare. Il primogenito di Alessandro Del Piero si iscriverà al Cepu, in compagnia dell’uccellino della pubblicità. Pimpa e Peppa Pig diventeranno socie, e fonderanno la Pippa Pig Porcoration.

Purtroppo, nessuno dei nominati si farà mai definitivamente furbo.


OROSCOPO

I nati sotto il segno della Vergine, e afflitti dall’ascendente Vergine, riceveranno una irrinunciabile proposta di lavoro, che procurerà loro una perenne e invalidante urticaria agli avambracci.

A questa si aggiungerà un fastidioso meteorismo, tutte le volte che la parola meteorologia e i suoi derivati verranno pronunciati o scritti in maniera scorretta. Inoltre, tutte le volte che udranno pronunciare il vocabolo “performance” con l’accento sulla “e”, saranno assaliti da violenti attacchi di perfezionite perforante.


Concludendo

Conservate con cura questo prezioso documento, e consultatelo periodicamente. Potrete verificare costantemente l’esattezza delle previsioni, quindi a fine anno potrete ammettere che “iolavevodetto”.

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Italo Lovrecich ringrazia Stefania Marello (FEBBRAIO 2014)

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

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