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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

BEATI I LUPI


Complice il moltiplicarsi dei centri commerciali, la diffusione delle vendite online, e la recessione economica, molti negozi hanno abbassato definitivamente le saracinesche: piccole rivendite alimentari, cartolerie, edicole. Al loro posto spuntano soprattutto ristoranti etnici, agenzie di viaggi e centri estetici. Come se i nostri pochi risparmi venissero spesi in abbuffate di sushi e kebab, oppure in manicure, pedicure, lampade abbronzanti, massaggi e depilazioni, e infine - perché no? - in mini-vacanze ai tropici in offerta “last minute”. Del resto, ha senso: come potresti andare in spiaggia pallido, con la cellulite, e i piedi deturpati dai calli? E soprattutto con una fitta peluria che ti ricopre le braccia e le gambe, e spunta dalle ascelle e dal costume? E se sei una signora, come puoi ostentare con disinvoltura i baffi, che hai provato a decolorare in casa, ma con risultati pessimi, perché ora assomigli al ritratto di Garibaldi?


Secondo la tassonomia (scienza che non si occupa dello studio dei tassi, ma che classifica tutte le specie viventi), noi discendenti dell’homo sapiens apparteniamo al gruppo dei primati, come le scimmie, e abbiamo una distribuzione irregolare e capricciosa della peluria, ma terribilmente persistente.


Potremmo rassegnarci, in fondo male non fa.


Ma gli homo sapiens non sono soltanto logica e raziocinio: sono in balia di influenze esterne, di un istinto sociale perverso che li obbliga a seguire il gregge anche nelle insensatezze. Una di queste è la moda, oggi ancora più pressante di un tempo grazie ai social e agli influencer.


Perciò le donne (ma anche molti uomini) sono costantemente in guerra contro un nemico insidioso e socialmente disapprovato: il pelo superfluo. I nostri peli, che spuntano qui e là, senza ottemperare ad alcuna necessità biologica, sono ben accetti solo se crescono sul cranio e sui bordi delle palpebre. Ciglia e capelli rappresentano il pelo amico. Le ciglia femminili vengono persino allungate artificialmente ed evidenziate cospargendole di “mascara”, una sostanza grassa nera e untuosa come il lubrificante per motori, che sbava di nero le guance di lei e il colletto della camicia di lui.


I capelli poi, non solo non si depilano, ma sono oggetto di cure continue. Basta dare uno sguardo al reparto dedicato all’igiene dei capelli in qualunque supermercato: una miriade di flaconi di ogni marca e colore. “Ci sono più shampoo sugli scaffali, Orazio, di quanti ne sogni la tua chioma” direbbe oggi Amleto.


Invece, tutto quello che osa spuntare sul resto del corpo è condannato ad essere dolorosamente estirpato con ogni mezzo a disposizione: rasoi, epilatori, pinzette, creme depilatorie, cerette, raggi laser. Torture praticate appunto nei centri estetici, perché le torture autoinflitte richiedono un coraggio che hanno solo i santi e i fachiri.


A differenza del proverbiale lupo che perde il pelo ma non il vizio, gli esseri umani mantengono i peli (qualcuno anche i vizi) fino alla fine. Con il passare degli anni si diradano i capelli, spariscono le ciglia, ma i peli no, al massimo cambiano posizione: per ogni pelo che perdiamo nelle zone basse, ne spuntano di nuovi dalle narici, dalle orecchie e dai sopraccigli. E sono più ispidi e ostinati che mai.

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Stefania Marello - ACC


Il pelo amico

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Gatto che ha perso il pelo, ma nulla si sa del vizio.

CORRI, SE CI RIESCI!

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Sfoglio in sala d'attesa una corposa rivista di moda. Dopo ventotto pagine di pubblicità di borse, scarpe, profumi e biancheria, dopo trenta pagine di foto di modelle strafighe che indossano scarpe con il tacco dodici, spunta, a pagina cinquantotto, un articolo che cita l'ennesimo studio scientifico, su quanto siano dannose le scarpe con il tacco alto.


Ma, dico, ci prendono per fesse? E poi, servono studi scientifici per capirlo? Ogni donna che abbia indossato scarpe con il tacco alto sa benissimo di che cosa stiamo parlando. Impossibile camminare disinvolte, guardarsi intorno, fare una breve corsetta per prendere un tram al volo. Difficile camminare sulla ghiaia, sullo sterrato, percorrere strade in salita o in discesa. Non parliamo poi di fare pipì nei bagni con la turca... Inoltre fanno un male cane.


Il piede umano è largo in punta e scarica il peso sul tallone, dice l'articolo, e questa è anatomia.


La scarpa con il tacco, considerata più sexy e femminile di una scarpa bassa, è fatta esattamente al contrario: stretta in punta e sollevata sul tallone. E questa è patologia psichiatrica, di chi le produce e di chi le acquista. Perché la schiena si incurva innaturalmente per compensare il dislivello, il tendine di Achille si accorcia, la caviglia è completamente in balia della forza di gravità, e di una certa gravità sono le inevitabili distorsioni.


E tutto questo perché? Per masochismo? Per sembrare più alte, slanciate, più sexy? Mi chiedo quanto possa essere sexy una donna che non riesce a correre da qui a lì, che scende le scale aggrappata al mancorrente come una paralitica, che guarda perennemente a terra per evitare anche il più piccolo dislivello, e che la sera si spalma il Voltaren sulle caviglie, che nemmeno sua nonna con l'artrite...


Queste scarpe mi fanno venire in mente l'usanza cinese, in voga fino al secolo scorso, di costringere i piedi delle donne, fin da bambine, in fasce strette, affinché i piedi restassero piccoli. In tal modo le donne adulte avevano una caratteristica andatura a passi piccoli, rapidi, ma zoppicanti. Insomma, non andavano lontano, con quei piedi. L'usanza, bandita all'inizio del '900, è ormai estinta.


Invece, la nostra usanza occidentale di torturarci i piedi persiste. Siamo forse meno civili della Cina? Ai posteri l'ardua sentenza.


Però attenzione, donne: la pratica cinese non aveva soltanto motivazioni estetiche (anche perché i piedi così fasciati si deformavano al punto da essere inguardabili senza le scarpe) ma aveva lo scopo di tenere le donne dentro casa, dedite alla famiglia e al servizio del marito. Se anche avessero avuto velleità di fuga o di indipendenza non avrebbero potuto realizzarle con quei piedi.


Da noi invece è il contrario: se non le indossi difficilmente farai carriera.

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Stephanie Pantoufla (APRILE 2017)

LA RISTAMPELLATA: questo articolo è stato scritto tra il 2016 e il 2018 e viene qui riproposto a grande richiesta.


Ahia!

TRADUCE L’ODISSEA DAL GRECO ANTICO IN UN’ORA

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Siccome non conosce il greco antico,

diventa la storia di due bagnini di Creta che noleggiano pedalò.

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Quando ignoranza e incompetenza si fondono insieme, si possono ottenere risultati sbalorditivi.


Del resto le più grandi scoperte sono avvenute quasi casualmente. Certo, dopo anni di studi, ma spesso in maniera del tutto fortuita, se non addirittura per errore.


Secondo gli esperti la traduzione del famoso poema epico di Omero ad opera di Tony Luganega, noto personal trainer vicentino, risulterebbe addirittura migliore dell’originale.


Addirittura potrebbe essere adottato come libro di testo nei licei italiani, con iliadici e idilliaci introiti sulle vendite per il sagace traduttore veneto.

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Freddy Marchiori – ACC (APRILE 2017)

LA RISTAMPELLATA: questo articolo è stato scritto tra il 2016 e il 2018 e viene qui riproposto a grande richiesta.


LA MOSCA COCCHIERA IN PILLOLE

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Se riesci a stare in equilibrio su una gamba, non sei ancora vecchio. Uno studio condotto dalla Mayo Clinic, pubblicato sulla rivista Plos One, sostiene che un buon equilibrio, la forza muscolare, e un’andatura efficiente contribuiscono al benessere e all’indipendenza e delle persone quando invecchiano. Il modo in cui questi fattori cambiano, e a quale velocità, aiuta i medici a sviluppare programmi per garantire un invecchiamento sano. Le persone possono allenare il loro equilibrio, e lavorare per mantenerlo nel tempo. Nei test di equilibrio, i partecipanti stavano su pedane di forza, in varie situazioni: su entrambi i piedi con gli occhi aperti o chiusi, con occhi aperti sulla gamba non dominante e su quella dominante. Kenton Kaufman, autore senior dello studio, direttore del Motion Analysis Laboratory presso la Mayo Clinic: “L’equilibrio è una misura importante perché, oltre alla forza muscolare, richiede input dalla vista, dal sistema vestibolare, e dai sistemi somato-sensoriali. Se hai scarso equilibrio, sei a rischio di cadere, indipendentemente dal fatto che ti muova o no. Le cadute sono un grave rischio per la salute con gravi conseguenze”. Dai test è emerso che la presa e la forza del ginocchio mostrano cali significativi entro un decennio, ma non tanto quanto l’equilibrio. La forza della presa è diminuita a un ritmo più rapido rispetto alla forza del ginocchio, rendendola migliore nel predire l’invecchiamento rispetto ad altre misure di forza. Non si sono verificati cali legati all’età nei test di forza specifici per sesso. Secondo Kaufman, si possono adottare misure per allenare l’equilibrio: stando in piedi su una gamba, ci si può allenare a coordinare le risposte muscolari e vestibolari, per mantenere un equilibrio corretto. Se si riesce a stare in piedi su una gamba per 30 secondi, vai bene. Se non lo usi, lo perdi; se lo usi lo mantieni. Facile. Non richiede attrezzature, puoi farlo ogni giorno. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Poi c’è il bastone come terza gamba, poi il deambulatore”.

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L’amore più forte si prova per i figli. Poi partner, amici, sconosciuti, animali da compagnia, e la natura. Il filosofo finlandese Pärttyli Rinne, misurando l’intensità con cui i neuroni scintillano, individua le prove scientifiche dell’amore, ma capisce anche per chi o cosa brilla. È stato decisivo l’incontro coi neurologi dell’Università finlandese di Aalto. Il matrimonio fra filosofia e scienza si è consumato. Ha assunto 55 volontari innamorati. Il sentimento è stato suddiviso in sei sfumature. Un attore ha letto descrizioni o poesie, relative a ciascun tipo di amore, ai volontari sdraiati. Nella risonanza magnetica era chiesto di concentrare la loro mente sul sentimento. L’immagine del cervello in vibrazione è stata colta dagli strumenti della scienza. I risultati sono stati pubblicati su Cerebral Cortex, rivista di neuroscienze edita dalla Oxford University Press. L’amore più luminoso si prova per i figli. La passione per il partner segue a un’incollatura. Una luce via via più fioca si è accesa pensando ad amici, sconosciuti, animali da compagnia, infine alla natura. Per fortuna non hanno frugato tra i neuroni alla ricerca dei dettagli sull’intensità delle relazioni fra partner. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “In Finlandia non ci sono fanatici di calciatori di palloni?”.

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Un farmaco combatte la caduta dei capelli? La startup svizzera Topadur Pharma ha creato TOP-M119, col principio attivo di una molecola nata dalla combinazione di Sildanefil (Viagra) e nitroglicerina. L’idea è venuta a Reto Naef, ex-manager di Novartis, e Daniel Vasella, ex-CEO del gruppo. La soluzione sarebbe irrorare con più sangue il cuoio capelluto, risolvendo la causa principale della perdita di capelli. Un fondo di investimento cinese ha messo capitali di sostegno in Topadur Pharma. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “La sperimentazione sull’uomo ci permetterà di capire se i capelli possano ricrescere. Anche se, forse, è più probabile che esplodano i pirilli”.

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Sconsiderazioni

LE PERLE DEI PIRLA


Causa errato acquisto vendo Ferrari SF90.

John Stravolto

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Se guardo una partita spero sempre che segni chi sta attaccando. Divertente a prescindere da chi vincerà.

Bepi Ciopadepan

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Dalle previsioni meteo: "La giornata di domani sarà ventosa". Quindi? Ci si appiccicherà addosso?

Luigi Pirlandello

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Ho scoperto che Maracaibo si trova in Venezuela e non in Messico come pensavo. Non sono ignorante, le cose le so. Sbagliate, ma le so.

Rita Bevi Montalcino

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Se il matrimonio non è un contratto, perché lo si può rescindere solo con un contratto?

Tony Luganega

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Film americani: auto tipo Panda rincorsa da auto tipo Maserati. Perché l'inseguimento dura come minimo un'ora e mezza?

Pierino di Montanaro

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Servizio (AUTENTICO) del TG: i lavoratori part time sono a rischio povertà doppia rispetto ai lavoratori full time. Geniali!

Walter Ego

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Jeff Bezos supera Bill Gates sul reddito. Merito di Bill che vende i suoi prodotti su Amazon. Chi è causa del suo mal...

Gary Buja

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Il carrello del supermarket te lo riempi da solo, inutile che poi ti lamenti se hai speso troppo.

Freddy Marchiori

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Una vita decisamente sottotono: vivo, e vegeto.

Paul Rice

LE PERLE DEI PIRLA

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Non si potrebbe portare l'IVA al 25% per facilitare i calcoli?

Gary Buja

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Non credo nell'aldilà e, ultimamente, dubito anche dell'aldiquà.

Al Damerini

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Juncker: "l’UE è un’unione a 28 stati, non un club guidato da Parigi o Berlino". 

Non sapevo fosse un fine umorista.

Walter Ego

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In vita mia ho incontrato una dozzina di medici. 

Tutti hanno chiesto se bevevo o se fumavo, nessuno se mi drogavo. 

Inizio a pensare che non faccia poi così male.

Luigi Pirlandello

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Le buche nelle strade sono utili: 

"Troviamoci al bar alla dodicesima buca". Molto più comodo, no?

Pierino di Montanaro

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A 80/90 anni si tende a perdere smalto. 

Io mi sto solo portando avanti col lavoro...

Tony Luganega

LE PERLE DEI PIRLA

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Quando il proprietario di Tesla si è sposato hanno fatto un brindisi: "Auguri e figli Musk".

Bepi Ciopadepan

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Nonostante i continui aggiornamenti il mio Word continua a non riconoscere la parola "esodati".

Al Damerini

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Dal 25 maggio WhatsApp vietato ai sedicenni. Poco male, ormai dopo i 14 anni passano tutti su Instagram.

Tony Luganega

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Nei ristoranti cinesi "All you can eat" significa "Tutti i cani puoi mangiare"?

Luigi Pirlandello

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Nello slow food, la parola "slow" si riferisce alla lentezza nel mangiarlo, o nel digerirlo?

Walter Ego

LE PERLE DEI PIRLA


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I miei genitori mi hanno sempre sopravvalutato, 

appena nato mi hanno messo in una mangiatoia.

Gary Buja

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In Giappone c'è carenza di attori porno maschi (70 contro 10.000 donne). 

Mi conviene andare a Tokyo o a Osaka?

Luigi Pirlandello

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Causa doppio regalo vendo orologio Franck Muller di Ronaldo.

John Stravolto

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Possibile che non esista un informatico in grado di risolvere l'errore 404?

Al Damerini

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Il posto più strano dove hai fatto l'amore?

Nel letto, ormai lì non lo fa più nessuno.

Walter Ego

LE PERLE DEI PIRLA

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Mi avvalgo della facoltà di leggere e commentare solo i titoli. 

Non è colpa mia se l'articolista va fuori tema.

Al Damerini

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Quando sbatti il ditone del piede in uno spigolo e nomini e vedi tutti i santi,

si tratta di allucinazioni?

Tony Luganega

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A volte penso "Chi me lo a fatto fare?". Dico sul serio, 

quando penso faccio errori di ortografia e grammaticali.

Bepi Ciopadepan

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Torino è stupenda, con quel Po po' di fiume che la attraversa.

Pierino di Montanaro

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Non sapevo se fare il fotomodello o l'umorista. 

Mi sono reso conto che la sola considerazione mi ha indicato la via da seguire.

Luigi Pirlandello

Guest

RICORDAMI

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RICORDAMI

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Ricordami,

anche se so che mi ricordi.

Ricorda le mie carezze

e quando ti tenevo la mano.

Sorridi al pensiero

e non dolerti del silenzio,

rivivi gli attimi che la tenebra

non può offuscare.

Ricordami nella lontananza,

fidati del tuo cuore,

e non soffocare la speranza.

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BrunoZ il Savio

SULLE ALI DELLA FANTASIA


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LA STAMPELLA PRESENTA: LA POETESSA DI SAN MAURO MARE

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SULLE ALI DELLA FANTASIA

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Topolino ed è subito gioia

il personaggio appare

un armonico incanto

di ricordi a colori

pagine Disney

impresse nei giorni felici

dell'infanzia

riscoprirsi fanciulli

innalzare stupiti

la meraviglia dei sogni antichi

nell'attimo presente

sipario brioso

di Fiabe e Figuranti

sulle ali della Fantasia

è bello sognare

e ritrovarsi nell'anima

il candore fanciullo

sorriso puro

impresso nel cuore

oggi come ieri.

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Caterina Tisselli

GLI ANTIFURTI DELLA S.I.T.A.


Grazie a un’attenta ricerca sui più moderni sistemi antifurto possiamo finalmente offrire agli amici lettori una serie di antifurti molto sofisticati e con un rapporto qualità / prezzo per ogni esigenza e per ogni conto in banca.


METODO DETTO “DEL MASTICE”

Si tratta di incollare un mastice del tipo ad alta resistenza, reperibile presso il vostro masticivendolo di fiducia, il portafogli alla tasca dei pantaloni. In qualsiasi posto vi recherete, nessun ladro riuscirà a sottrarvelo.

Costo: Il prezzo del mastice varia da negozio a negozio; il costo del brevetto è di 12.500 Euro.


METODO DETTO “DEL GRIDO”

Consiste, in caso di furto, di urlare il più forte possibile: “Aiutooo, aiutooo, mi hanno derubato, prendetelo, correte, non lasciatevelo scappare”.

Costo del brevetto 3.600 Euro più addebito di Euro 25,00 + IVA per ogni grido.


METODO DETTO “DEL CONTROLLO A CERCHIO”

Per questo metodo è necessario essere almeno in tre. In tal caso il Signor A controlla ininterrottamente il portafogli (o la casa) del Signor B, il quale controlla ininterrottamente il portafogli (o l’abitazione) del Signor C, il quale a sua volta controlla ininterrottamente il portafogli (o l’immobile) del Signor A; così il cerchio si chiude. Se ci sono più persone si immetteranno nel cerchio il Signor D, il Signor E, Il Signor F, ecc. fino a un massimo di 21 persone. Costo: 1400 Euro al mese a persona


METODO DETTO “DEL TIR”

Il metodo consiste nello svegliarsi circa 6/7 ore prima del solito per smontare la casa pezzo per pezzo e inserirla in un TIR e portarselo dietro (il TIR). Il ladro, quando tenterà di svaligiare la casa la troverà vuota (se la troverà). Vista la scomodità del metodo il prezzo del brevetto è relativamente basso: circa 180 Euro + contributo spese di trasporto.


N.B.: E’ chiaro che non bisogna farsi fregare il TIR, altrimenti sarà indispensabile sporgere denuncia presso la più vicina stazione dei Carabinieri in qualità di TIR o lesi.

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Freddy Marchiori inviato speciale, Biella, Bologna e Rimini (GENNAIO 2012)

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ESISTONO FINTE MALATTIE EREDITARIE?



Salve, sono Ernesto Malissimo, sono nato 46 anni fa a Ospedaletto, ma ora vivo e vegeto a Torino. Non vorrei passare per ipocondriaco, ma ho iniziato a pormi seriamente delle domande dopo aver osservato attentamente il mio vicino di casa, che è falso invalido da due generazioni.


Nella mia famiglia abbiamo non-problemi di cuore da tempo immemore, e non sto parlando di problemi sentimentali.


Mia nonna Incoronata per anni è stata curata alle coronarie, da medici incuranti delle sue vere cure e incurabilmente ignoranti.


Poi si è capito che aveva invece un male incurabile, poverina, e ci ha lasciato un grande vuoto. Mio padre invece aveva dolori al petto sotto sforzo ed è stato operato d’urgenza per l’inserimento di un bypass e l’installazione di un pacemaker; poi si è scoperto che la clinica convenzionata aveva taroccato la sua angiografia e lo aveva operato anche se era sanissimo, per ottenere i rimborsi dalla Regione.


Anch’io ultimamente sento dei dolori al petto, mail medico dice che si tratta di dolori muscolari retro sternali. Gli ho spiegato che questi dolori li sento anche in prima, in seconda eccetera, non solo quando metto la retro, ma lui mi dice di stare tranquillo. Che sia ereditaria la sindrome del non-problema al cuore?

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Caro signor Ernesto,


nel suo caso, come disse il grande Oscar Wilde, medico proctologo e scrittore, l’importanza di chiamarsi Ernesto Malissimo è evidente. La sua famiglia, come si evince dal cognome, è sicuramente ipocondriaca da generazioni.


Probabilmente lei soffre di Cardiopatia Immaginifica Famigliare, una delle numerose malattie immaginarie trasmissibili dai geni di entrambi i genitori, indipendentemente dal fatto che i genitori siano o meno dei geni e che il nonno fosse dominante o recessivo rispetto alla nonna.


Anche se è una forma benigna, lei dovrebbe curarsi, per evitare che la sua non-patologia degeneri in Ipocondria Lacrimosa, detta anche Sindrome di Kleenex, dal nome del medico che per primo ne studiò i sintomi.


Tengo a precisare che queste malattie famigliari sono fastidiose per chi ne è affetto, ma soprattutto per gli amici e i parenti, che, se pure in casi rari, potrebbero arrivare a compiere insani gesti oppure, più frequentemente, potrebbero essere colpiti da improvvisi dolori alla schiena (Scoliosi da Scolionamento) oppure da un raro disturbo dell’udito (Ipoacusia Simulata) e infine da attacchi di Febbre Dengue, detta comunemente Febbre Rompimarroni. Tutte queste forme sono più conosciute tra gli avvocati divorzisti che fra gli stessi medici.


Purtroppo l’elenco delle malattie immaginarie famigliari è molto lungo. Ne citiamo qui solo alcune, per completare il quadro:


Il Di Abete Insipido o Sindrome di Babbo Natale, che colpisce individui che hanno avuto in famiglia carenze affettive, soprattutto durante le festività.


La Broncopatia Ricorrente, da esposizione a correnti d’aria immaginarie.


La Pollicinofobia, cioè la paura di perdersi, perché non si riesce più a leggere la pianta del piede.


L’Osteopirlosi, che induce ad inventarsi rotture del femore, che creano reali rotture di palle al personale dei Pronto soccorso.


SIAMO OCCIDENTALI O ORIENTALI? DIPENDE DAI PUNTI DI VISTA

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SIAMO NORDVEGESI O RESIDENTI USCITA RIMINI SUD? PROVIAMO A CAPOVOLGERE IL MONDO

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Come ci insegnava a scuola qualche noiosissima professoressa di fisica, dipende sempre da dove si trova l’osservatore. Se ci pensiamo un attimo, per gli americani gli occidentali sono i cinesi, mentre per i giapponesi gli orientali sono gli americani.

Siamo abituati a sentir parlare di mondo occidentale e... di tutti gli altri.

In effetti al telegiornale non si sente mai parlare di “mondo orientale”: pare che non esista; c’è il medio oriente e c’è l’estremo oriente, ma l’oriente senza aggiunte che fine ha fatto?

Se prendiamo come riferimento il celebre meridiano di Greenwich, gli irlandesi sono occidentali, mentre i cinesi sono orientali?

Ma se utilizzassimo, come spartiacque tra oriente e occidente, il meridiano 180 - che passa dalla parte opposta al meridiano di Greenwich e che determina il cambio di data - salterebbe fuori che gli arabi sono occidentali, mentre il Portogallo farebbe parte dell’estremo oriente.

I nostri inviati in Australia e in Sudafrica durante gli scorsi mondiali di calcio hanno constatato che gli abitanti di questi Paesi, sono convinti che canadesi e scandinavi camminino a testa all’ingiù, visto che si trovano sottosopra rispetto al loro emisfero.

Ma chi ha deciso la posizione del nord e del sud? Se invece di un europeo fosse stato un neozelandese, ora sarebbe tutto capovolto, e i terroni saremmo noi?

Difficile immaginare i romagnoli che invadono l’Albania con i gommoni. Magari pagando centinaia di euro a spietati scafisti di Rimini.

Oppure, in questo immaginario mondo rovesciato, i calabresi, i siciliani e i lampedusani, con le pezze al sedere e la speranza in cuore, salire sui gommoni alla volta del ricco Marocco, dell’evoluto e industrializzato Egitto o della democratica Libia.

Cose dell’altro mondo. Appunto: un mondo... sottosopra.

E non dimentichiamo che, invertendo il nord con il sud, anche l’est si scambia con l’ovest.

Proviamo allora, andando indietro nel tempo, a immaginare la civiltà occidentale, settecento anni prima di Cristo: invece di nascere nei paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo, avrebbe avuto la sua culla ad esempio nel Golfo del Messico o nel Mar delle Antille: i grandi matematici e filosofi dell’antichità sarebbero stati indios e portoricani.

Socrate avrebbe bevuto serenamente un decotto di foglie di coca invece che di cicuta, dimenticandosi di punto in bianco tutta la sua filosofia, il sapere di non sapere, i suoi discepoli, il gallo di Asclepio e soprattutto quella bisbetica di sua moglie Santippe.

La Magna Grecia si sarebbe chiamata Magna Tacos. Anche le divinità sarebbero state tutte diverse: per esempio Bacco, invece di avere una corona di foglie di vite sulla testa, avrebbe avuto foglie di mais e, durante i baccanali, tutti quanti si sarebbero ubriacati di tequila e rhum.

E solo alla fine del XV secolo un uomo della Colombia, un certo Cristopher Dove, sarebbe partito alla volta delle Indie, con tre navi fatte intrecciando canne da zucchero, così appiccicose che i marinai le avrebbero soprannominate Le Tre Caramelle. Ma invece che alle Indie egli sarebbe arrivato sulle coste dell’isola del Giglio, sfrantecando tutta la fiancata della Niña o della Santa Maria de Guadalupe contro gli scogli.

Così finalmente anche l’Italia sarebbe stata scoperta.


IMPREVEDIBILI IMPREVISIONI NON PREVENTIVATE

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Stim.ma ACC,


chiedo scusa se vi disturbo per una questione di lana caprina, avrei scritto molto più volentieri alla più blasonata e competente Accademia della Crusca, ma non trovandone l’indirizzo email, ripiego su di voi.


All’ingresso del condominio dove abito hanno affisso un avviso che parla di "imprevisti non prevedibili". Si tratta di una forma di scrittura corretta?


Cordiali saluti


Peppino Falepulci da Moncalieri




Caro Peppino da Moncalieri,


permettimi di darti del "tu". Se tu avessi scritto all’Accademia della Crusca ti avrebbero detto che si tratta di una ridondanza amministrativocondominale, in quanto di per sé l’evento imprevedibile non è prevedibile. Noi invece analizzeremo il periodo e ti daremo una risposta inesauribilmente esauriente.


Innanzi tutto esistono svariate combinazioni sulle imprecisioni e sulle previsioni e sono le seguenti:


Imprevisti prevedibili: pioggia intensa, incidente sul lavoro, rottura di tubo del gas durante gli scavi, rottura di palle del capocantiere, che litiga con il capomastro, che s’incazza con il muratore, che insulta la moglie, che picchia il cane, che morde il gatto che al mercato suo padre comprò.
Imprevisti imprevedibili: meteorite sul condominio, tsunami causato dal Po, bomba atomica sganciata per errore su Torino invece che in Medio Oriente, fine del mondo non prevista neppure dai Maya.


Previsti prevedibili: Condomino che chiama i vigili perché l’impresa occupa il suo posto auto, Condomino che si frega un secchio di calce per rattoppare il muro di casa, nevicate estive non previste dal meteo, bambino grassottello che salta sul cemento fresco e bisogna chiamare i Vigili del Fuoco per liberarlo ecc.


Previsti imprevedibili: ogni evento contemplato nelle famose leggi di Murphy, applicate ai lavori straordinari (per la serie se qualcosa può andare storto, andrà sicuramente e straordinariamente storto, grazie anche all’aiuto dei condomini).


Data la difficoltà della materia ci scusiamo con i lettori per eventuali precisazioni imprecise.

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Paul Rice e Stephanie Hop-là – ACC (SETTEMBRE 2013)


AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA


ABILE TELEVENDITORE SI ROVINA COMPRANDOSI BATTERIE DI PENTOLE, QUADRI E GIOIELLI


TANTO PERSUASIVO DA AUTOCONVINCERSI A COMPRARE DI TUTTO


Era senza dubbio l'erede del grande Roberto, il televenditore con i baffi, stiamo parlando di "Egisto il Re Mida dell'acquisto", così si faceva (e si fa tuttora) chiamare Egisto Capece, 43 anni mal portati, televenditore e banditore di aste approdato al piccolo schermo dopo una lunga gavetta, di oltre 4 mesi in una TV del sud Italia.


Torinese di adozione, biellese per lavoro, finalmente aveva trovato il suo spazio a Telepistone (rete televisiva collegata a Telebiella) dove aveva una sua rubrica di televendite della durata di 18 ore giornaliere.


Era davvero bravo, riusciva a vendere batterie di pentole alle casalinghe e contemporaneamente gioielli per le amanti dei loro mariti, aveva una forza di persuasione fuori dal comune, era impossibile assistere alla sa presentazione di un quadro monocromatico, completamente verde pisello e non aver voglia di possederlo per dare un po' di colore al soggiorno di casa.


Come per il Re Mida della popolare leggenda anche il signor Egisto si è rovinato con le sue stesse mani o, per meglio dire, con le sue stesse parole; a causa del suo eccessivo zelo capiva che i prodotti da lui venduti erano effettivamente eccezionali, per cui telefonava al centralino durante i "fuori onda" e acquistava gli oggetti oggetto di consigli per gli acquisti firmando cambiali.


La cosa è andata avanti per parecchi mesi finché non è stato costretto a dichiarare bancarotta opulenta. Ora si trova agli arresti domiciliari col telefono staccato per ordine del giudice, a causa del pericolo della reiterazione degli acquisti.


Freddy Marchiori & Paul Rice – ACC (MAGGIO 2012)


SPARIRÀ PER SEMPRE L’ORA LEGALE?


Ecco la soluzione per non dover spostare avanti le lancette dell’orologio


Era una delle poche cose non illegali rimaste in Italia, stiamo parlando dell’ora legale.


Il 27 ottobre oltre quaranta milioni di italiani hanno puntato la sveglia alle tre di notte per alzarsi dal letto e regolare gli orologi, mentre i restanti quindici milioni lo hanno fatto direttamente essendo, a quell’ora, normalmente svegli.


Questo gesto a fine marzo 2014 non dovrà più essere compiuto.


Auspichiamo che presto l’UE prenda atto di queste incomprensioni e disguidi, emanando una direttiva che consenta di non toccare mai più le lancette dell’orologio. Noto è il caso del pensionato che ha pranzato alle dieci del mattino perché, anziché spostare indietro l’ora, l’aveva portata avanti. Si pensi anche al tempo perso con gli orologi digitali: se in primavera basta un click per regolare l’ora, in inverno per anticipare di un’ora bisogna premere il pulsante per ben 23 volte, col rischio si sbagliare a contare e di farsi venire una contrattura del muscolo della prima falange.


Gli esperti danno per certo un risparmio annuo di quasi cento milioni garantito dal cambio dell’ora, grazie al quale si dispone di ben sessanta minuti di luce in più al giorno.


Gli studiosi dell’Accademia dei Cinque Cereali ritengono invece che non ce la raccontano giusta poiché, non cambiando nulla della rotazione terrestre, le ore di luce sono le stesse e quindi i consumi per l’illuminazione sono grosso modo sempre quelli (ciò che si risparmia alla sera si consuma al mattino, se non si vuole sbattere nel comodino o fare colazione al buio o, peggio, camminare per strade immerse nell’oscurità).


Ma anche se tale risparmio esistesse realmente, potrebbe essere superato con un semplice accorgimento.


La soluzione per non perdere il presunto vantaggio economico di questa operazione viene, ancora una volta, dall’Accademia dei Cinque Cereali.


Sarà sufficiente, a partire dal prossimo 30 marzo, modificare tutti gli orari anticipandoli di un’ora.


Chi andava a lavorare alle 8, ci andrà alle 7 e uscirà un’ora prima, il treno delle sette e quaranta passerà alle sei e quaranta, il Telegiornale delle venti verrà trasmesso alle diciannove, la seduta in bagno con giornale del signor Luigi, sofferente di stipsi da sempre, verrà anticipata di un’ora, dalle sette alle sei.


Si andrà a dormire un’ora prima e ci si alzerà un’ora prima.


Ecco come, con pochi accorgimenti, si potrà avere lo stesso beneficio che da oltre cento anni aiutava i cittadini europei, ma che nel contempo faceva saltare innumerevoli appuntamenti a causa delle incomprensioni sullo spostamento delle lancette.

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Marchiori ass by Marello – ACC (OTTOBRE 2013)


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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

IL SEGRETO PER VIVERE FINO A CENT’ANNI IN OTTIMA SALUTE?


Scoperta la formula che rivoluzionerà medicina omeopatica, antipatica e apatica


Dopo anni di ricerca, e decine di milioni di investimento nella ricerca dell’eterna giovinezza - nota anche come formula di Cocoon - l’Accademia dei Cinque Cereali, senza spendere un centesimo, ha risolto l’annosa questione dell’anti invecchiamento (senza dubbio, annosa).


La ricerca non stava dando i risultati sperati? Poco male, la soluzione era a portata di mano: appurato, dopo lunghe ed accurate ricerche, che la fonte della giovinezza probabilmente non esiste, è bastato osservare e studiare per qualche settimana Nonna Abeffarda, che alla sua venerabile e incalcolabile età riesce ancora a fare cento flessioni con una sola mano, mentre ascolta la colonna sonora di Rocky IV, e che ogni mattina percorre i 42,195 km della maratona di Torino, dalle sei a mezzogiorno, abbattendo il record mondiale di categoria di almeno un bel quarto d’ora.


Qual è il segreto della longevità e della salute insuperabile della Nonna?


Semplice: alimentazione, esercizio fisico, e ironizzare sulla vita. L’importante - direbbe - è che la morte ci colga vivi.


ECCO IL PROGRAMMA DI LUNGA VITA CONSIGLIATO:


Ore 6,00: sveglia e almeno 20 minuti di esercizio fisico più 10 minuti di stretching, sotto la guida di un personal trainer qualificato, con almeno cinque anni di esperienza presso campioni di specialità olimpiche.

Ore 6,30: jogging al parco, avendo l’accortezza di indossare scarpe Hogan, in pelle interactive, collezione donna matura primavera-estate 2013.

Ore 8,30: doccia bollente.

Ore 9,00: colazione a base di frutta fresca reperibile nei migliori negozi di primizie.

Quando non reperibile, facilmente trasportabile dalle località esotiche di produzione, tramite aereo personale.

Ore 10,00: massaggio ayurveda, con oli ed essenze rigorosamente indiane, capaci di trasformare le energie compresse e di rigenerare la spiritualità.

Ore 12,00: pranzo con sushi, carpaccio di pesce spada e tonno pinna gialla della riserva naturale marina delle isole Egadi.

Ore 15,00: seduta Yoga in palestra esclusiva di fitness e tecniche di rilassamento orientale.

Ore 17,00: tè rilassante in caffetteria.

Ore 18,00: trattamento shiatsu.

Ore 20,00: tisana bio-tecno-logica, reperibile nelle migliori antiche erboristerie del centro, dove è consigliabile effettuare gli acquisti in apnea, per evitare di pagare anche l’aroma.

Ore 22,00: a letto per dormire otto ore, su materasso a marchio registrato TEMPUR®, come previsto dal manuale del buon vivere.

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M&M&M - Marello & Marchiori & Miglio - ACC (AGOSTO 2013)

AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

IL MIGLIOR AMICO DELL'APERITIVO


Dopo il fallito "aperitivo a sei zampe" si tenta con quello a quattro zampe: ammessi struzzi, fenicotteri e cicogne.


BIELLA. La simpatica iniziativa dell’aperitivo a sei zampe, che aveva soprattutto lo scopo di sensibilizzare contro la pratica dell'abbandono dei cani, non ha potuto avere luogo per problemi di viabilità.


Del resto, fra corse podistiche, automobilistiche, ciclistiche, e iniziative sportive in genere, l'unica arteria stradale rimasta libera in città sarebbe stata Via Dal Pozzo, e il pericoloso restringimento della carreggiata avrebbe provocato seri danni al traffico cittadino.


L'idea di offrire uno spritz ai biellesi accompagnati dal loro inseparabile amico a quattro zampe era stata accolta con entusiasmo dalle associazioni cinofile (e anche da quelle cinefile). Ma alla fine non sono stati rilasciati i regolari permessi dall'Amministrazione Comunale, a causa dei numerosi bassotti iscritti all'aperitivo. Il cane bassotto, con la sua lunghezza, eccede la misura standard canina precisata dal regolamento comunale di Canegrate, comune lombardo di riferimento per la cinofilia (così come Quattroruote lo è per le auto, n.d.r.). Ora, se sull'altezza degli alani e sulla larghezza dei labrador l'Amministrazione era disposta a chiudere un occhio, sui bassotti è stata irremovibile.


Alcune indiscrezioni parlano anche di problemi di alcolismo canino; infatti, mancano le tabelle alcolemiche da apporre all'ingresso del locali, obbligatorie per tutti (eccezion fatta per i San Bernardo) ma soprattutto l'alcol test per i nostri amici a quattro zampe, nonostante non possano condurre autoveicoli. Il fatto che vi siano automobilisti che guidano da cani pur essendo sobri, e cani che guidano i non vedenti senza aver mai avuto un incidente, non cambia le disposizioni di legge.


A nulla sono valse le proteste delle associazioni animaliste, che si sono appellate al fatto che la piazzetta è spesso utilizzata per convegni e feste, di natura politica e sindacale, senza che questo rechi alcun intralcio.


L'Amministrazione ha ribattuto che politici e manifestanti hanno solo due zampe e quindi, a parità di rumori molesti e rifiuti lasciati sul campo, l’ingombro è decisamente minore.


I promotori dell’iniziativa hanno allora proposto un compromesso, una media tra due e sei zampe. E se l’amministrazione accetterà, com'è probabile se vuole evitare accuse di anti-animalismo, hanno intenzione di organizzare presto un "aperitivo a quattro zampe" rigorosamente con animali bipedi, e si sta già cercando un bar lontano dal traffico che possa accoglierli.


All'aperitivo si potrà partecipare portando un animale, di qualunque specie purché rigorosamente bipede. Saranno quindi ammessi canarini e struzzi, anatre e cicogne, passeri solitari e oche giulive, civette frivole e severi barbagianni. L'unica eccezione sarà costituita dai fenicotteri: questi uccelli hanno l’abitudine di stazionare a lungo su di una gamba sola, perciò se ne potranno portare anche due a testa, rispettando comunque il totale di zampe consentito.


Ospite d'onore della manifestazione potrebbe essere Graziano Rossi (padre del più famoso Valentino), già uso in passato ad andare in giro per le strade della sua città con una gallina al guinzaglio.


A questo punto resta un unico dubbio. Si potrà chiedere la sponsorizzazione all'Eni, il cui mitico simbolo ha un esuberante numero di zampe?.

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S. Hop-là & P. Rice – Accademia dei Cinque Cereali

AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA



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