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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA

ADOTTA UN NIPOTINO

Possibilmente a distanza…


Adotta un bimbo povero dell'Africa, adotta un cane del canile, adotta una pigotta (che devo ancora capire bene cosa sia). Adotta persino una scuola da ristrutturare: gli italiani sono sempre più poveri, eppure gli inviti ad adottare qualcuno o qualcosa sono in costante aumento.


A me è capitata l'occasione di adottare un nipotino. Anzi, a dirla tutta sono stata quasi costretta. Si sa, in una famiglia i soldi non bastano mai, asili privati e babysitter costano l'ira di Dio… Perciò, perché non fare felice una nonna, che non vede l'ora di coccolare il suo nipotino? Questo è quanto devono aver pensato mia figlia e mio genero, bontà loro.


Mi sono informata: la legge permette di disconoscere un figlio al momento della nascita, e lasciarlo in ospedale: qualcuno provvederà alle pratiche di adozione. I genitori adottivi non mancano, ci sono coppie che non vedono l'ora di cimentarsi con questo sport: addomesticare una giovane belva. Invece, pare sia impossibile sottrarsi alla nonnità.


Dopo aver allevato i figli tuoi, magari senza l'aiuto di nessuno - lavorando e stringendo la cinghia per farli studiare - quando ormai sono grandi, adulti e laureati, ti aspetteresti che sappiano usare un anticoncezionale. Invece no, ecco che arriva il primo nipotino. Niente adozione a distanza: te lo mettono tra le braccia già all'ospedale, appena nato, e tu rinasci alle gioie della maternità (o, in casi più rari, della paternità) elevate al quadrato. Insomma, sei fregato.


Un nipotino ti arriva tra capo e collo, e non è soltanto un modo di dire. Infatti, nei primi mesi egli sta prevalentemente con la sua testolina appoggiata tra il tuo capo e il tuo collo, esattamente dove ti duole la spalla a causa di una fastidiosa periartrite. Passi ore a cullarlo, camminando avanti e indietro per la stanza, zoppicando per la sciatica, in attesa che esaurisca i ruttini e si addormenti. E ad ogni ruttino ti viene in mente il maglioncino di cashmere color lilla, ricevuto in dono da quel vedovo tanto distinto conosciuto alla bocciofila, irrimediabilmente rovinato dal rigurgito del frugoletto in questione.


Quando i miei amici non ancora nonni venivano a trovarmi avevo la chiara sensazione che prendessero le distanze. Oddio, non mancava la solidarietà: sorrisi, abbracci, e pacche sulle spalle. E frasi retoriche tipo: "Vedrai quanto amerai questo bimbo", "I nipotini sono una vera benedizione, alla tua età", "Pensa alla gioia di essere nonna". Ma poi, all'atto pratico, tanti saluti. Non vedevano l'ora di accomiatarsi e ritornare alle loro attività: al torneo di pinnacola, al circolo della bocciofila, al cinema con lo sconto per la terza età. O anche soltanto a una beata e meritata nullafacenza.


Ma - mi si dirà - i bambini sono così carini, così teneri e affettuosi!


Non nego che il mio nipotino, che ora è un diavoletto di tre anni, abbia un suo fascino e susciti una certa tenerezza. Del resto, anche un terranova di 80 chili vi corre incontro per farvi festa, solo che - prima di raggiungervi - travolge un'anziana con le stampelle, devasta un'aiuola di azalee, e fa ruzzolare a terra un povero ciclista incolpevole.


Con questo non voglio certo paragonare mio nipote a un terranova. Anche perché lui non è di razza, piuttosto lo potrei definire un incrocio: un incrocio tra un TIR e un cinghiale maremmano. Quando comincia a correre per la stanza è necessario affrettarsi a togliere e nascondere tutto quanto ci sia di fragile e prezioso. Poi, conviene sedersi al riparo in un angolo fuori dalla sua traiettoria, e aspettare che esaurisca le energie. A volte non le esaurisce tanto facilmente, e allora l'unico rimedio sarebbe il fucile del veterinario, caricato a fiala di Valium Forte, 300 unità.


Non crediate che sia crudele: sono animalista e anche bambinista convinta. Non picchierei mai un gatto o un cane, e non abbandonerei mai un bambino in autostrada.


Il problema è che il bambino, a differenza del cane, in autostrada ci può andare da solo, appena allenti il guinzaglio e distogli un attimo l'attenzione. E se non è l'autostrada sarà la ferrovia, il torrente, il mare. In città sarà il tombino aperto dei lavori in corso, la ringhiera al nono piano, mettere le dita nella presa, afferrare il coltello più grosso che trova nel cassetto. Fare la babysitter non è semplice come fare la dogsitter: servono energia, nervi saldi, prontezza di riflessi, astuzia, rapidità nella corsa, polso di ferro, e disciplina militare. Tutte cose che, dopo i sessant'anni, scarseggiano. Perché un bambino è un cucciolo di Homo Sapiens, perciò sono scritte nei suoi cromosomi l'intelligenza superiore, l'abilità nell'usare le mani e gli attrezzi, la fantasia. Di conseguenza, sono scritte anche l'attitudine a non dar retta a nessuno e a cacciarsi continuamente nei guai. E tu diventi una nonna o un nonno della specie Homo Apprensivus, perché alla fine gli vuoi anche bene, e soprattutto ti scoccia passare le ore in coda al Pronto Soccorso.

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Nonna Abeffarda (LUGLIO 2014)

AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

CINESI INTERESSATI ALL’ACQUISTO DE LA TAMPA: POTREBBE CHIAMARSI “LA TALPA”


Le aziende italiane vengono privatizzate? La Tampa verrà pubblicizzata.

Giallo sull’utilizzo della “L” al posto della “M”.


Probabilmente la mancanza di “R” nella testata più famosa di Corso De Gasperi ha costretto l’aspirante futuro editore orientale del giornale a un escamotage per caratterizzare il giornale, oltre all’utilizzo di carta riciclata dai vecchi volumi delle Pagine Gialle. Certo che, in quanto a lettere ERRE, non poteva capitare peggio: si pensi a giornali, da questo punto di vista meravigliosi, come “Il Colliele della sela” oppure “Il Lesto del Callino”.


Ma partiamo dall’incomincio (come si diceva da bambini).


Sono le 6:30 ora locale, quando il telefono del Cannavò squilla, svegliandolo di soprassalto. Si era appena addormentato dopo una notte in redazione, e questo succede normalmente a un giornalista d’assalto. Capita anche ai reporter, ai fotografi, ai capiredattori, ai grafici, ai direttori, ai correttori di bozze, ai titolisti…. Figuriamoci se non può accadere al Cannavò che ricopre tutte queste cariche in contemporanea!


Dall’altro capo del telefono parla un signore con voce distinta e accento mandarino tendente al lime. Dice di essere un magnate cinese dei fiocchi di cereali e offre novantanove milioni di Yuan per l’acquisto de La Tampa.


Cannavò non comprende l’offerta, vuoi perché è ancora in dormiveglia (ma leggermente più spostato sul dormi che sul veglia), ma soprattutto perché l’euroconvertitore del 2001 non ha l’opzione cambio Yuan/Euro.


Per non offendere la sensibilità del Signor Kellogs d’oriente, Cannavò non si sbilancia e si prende una settimana per rifletterci.


Dopo la Parmalat ai francesi, la Buitoni agli svizzeri, la Peroni si sudafricani e la Gancia ai russi, anche la Tampa potrebbe passare in mano straniera?


Intanto c’è grande preoccupazione da parte dell’Accademia dei Cinque Cerali, che teme un acquisto interessato per accaparrarsi i brevetti e i brevi detti a scopo commerciale. Si pensi soltanto all’impatto di una pubblicità, il cui testimonial sia uno degli esimi Professori accademici, nell’atto di affondare con entusiasmo il cucchiaio in una tazza piena di latte e cereali cinesi, decantandone le qualità nutritive. Che l’acquisto sia mirato all’ACC piuttosto che alla Tampa? Ai posteri l’ardua sentenza. Ai posteri, perché Cannavò ha scordato di chiedere il numero di telefono al magnate (anche se in tal caso sarebbe più appropriato magnante, trattandosi di cereali).

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Freddy Marchiori & Paul Rice (GENNAIO 2014)

AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA



BIGAMO NON SA CON CHI SEPARARE I BENI


PIETRAPORZIO – Pur essendo residente in un comune con una settantina di abitanti Pietro Porzio, agente di commercio rappresentante di lozioni per pizzetti e basette, era riuscito a sposarsi con due donne del paese all'insaputa di tutti. All'insaputa anche di se stesso perché, nella seconda occasione, forse a causa di una temporanea amnesia, si era scordato del primo matrimonio.


Alla notizia del suo status di bigamo le due donne hanno prontamente chiesto la separazione, ma qualcosa è andato storto.


I due matrimoni sono stati entrambi celebrati in regime di comunione dei beni ed è praticamente impossibile stabilire con quale moglie dovrà dividerli in fase di separazione.


La via d'uscita potrebbe essere chiedere perdono alle mogli rimanere sposato con entrambe, soluzione che saprebbe di beffa, poiché al povero sig. Porzio rimarrebbero sul groppone ben due suocere.

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Kristine Lachen & Paul Rice – ACC (APRILE 2018)

AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA



TANGENTI & BUSTARELLE, NE VEDIAMO DELLE BELLE


Gentilissima Accademia, non potendomi affidare alle forze dell’ordine, per ovvi motivi, mi rivolgo a voi, sperando che mi diate il consiglio giusto.


Da poco sono stato eletto sindaco di un piccolo comune con meno di cinquemila abitanti e mi stanno succedendo delle cose inspiegabili.


Innanzi tutto, pensavo che i giornali esagerassero quando parlavano di nuova tangentopoli e di corruzione, purtroppo ho dovuto toccare con mano che queste cose accadono realmente.


Un giorno ho trovato sulla mia scrivania una busta con 20.000 Euro in contanti allora ho pensato che fosse una tangente per sostituire una lampadina bruciata a un cittadino che abita fuori mano, ma ripensandoci, mi sembrava esagerato. Allora ho pensato che fosse per il Mose di Venezia, ma il mio comune si trova a trecento chilometri di distanza, è impossibile. Rimane l’Expo, ma anche per quello non vi è nessun collegamento.


Appalti pubblici non ne sono ancora stati fatti…


Il giorno dopo ho trovato una busta con dentro diecimila Euro, cosa potevo fare? Chi avrei dovuto favorire?


Dopo tre giorni altra busta con 25.000 Euro, sempre anonima e sempre senza indicazioni.


Sarà mica stata per quel posto da messo comunale? Chi lo sa…


Comunque, il settimo giorno, mi sono trovato le quattro gomme dell’auto tagliate, non so chi andare a “ringraziare” e neppure so il motivo.


Il giorno seguente ho trovato due proiettili nella buca delle lettere.


Sento di essere perseguitato dalla Mafia, dalla Camorra, dall’ndrangheta, dalla Mafia Russa e dalla Triade cinese… hanno minacciato la mia famiglia e io non ho fatto nulla, ma neppure so cosa dovrei fare, qui continuano ad arrivare tangenti e non si capisce per cosa!!! L’unica certezza è che qualcuno si aspetta qualcosa in cambio!!! Aiutatemi!!!

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Omer Toso

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Gentile signor Toso,


Non sappiamo che cosa consigliarle a proposito delle sue bustarelle, ma cogliamo l’occasione per ricordarle tutte le promesse che aveva fatto, in campagna elettorale, quando era stato nominato Alto Patrocinatore e Padrino Honoris Causa dell’Onorata Accademia dei Cinque Cereali. Lei disse che, da Sindaco, avrebbe provveduto a sistemare la nostra sede


Quell’edificio è cosa nostra e da quando lei è stato eletto Sindaco non abbiamo ancora visto un’impresa, due operai, un semplice muratore, un apprendista impastatore di calce, un garzone di cazzuola, qualcuno insomma che abbia almeno esaminato i danni dell’edificio in cui noi, pregevoli accademici, lavoriamo. Con le piogge degli ultimi giorni la nostra biblioteca è diventata una serra per la coltivazione del boletus edulis, poiché ci piove dentro e l’umidità è ai livelli di un bagno termale. Le finestre della Sala Riunioni non si chiudono bene e siamo costretti a portare le pietre della vicina cava da usare come fermacarte, a causa delle correnti d’aria.


Non infierisco oltre, poiché lei è uomo d’onore. Del resto, uomo avvisato mezzo salvato, come dice il proverbio.


Bacio le mani

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M&M - Marchiori & Marello – ACC (GIUGNO 2014)

AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA


Nella foto i cinque assessori della Giunta Omer Toso

DIMOSTRATA L'ESISTENZA DEL LETTORE DE LA TAMPA


In occasione di un simposio presso l’Aula Magna de LA TAMPA, a Torino, si sono incontrati la Dottoressa Stephanie Hop-là, il Geometra Paul Rice, e il Professor Italo Miglio dell’Accademia dei Cinque Cereali. I tre ricercatori sono stati incidentalmente testimoni oculari (anche se sarebbe più corretto definirli testimoni occhialari, dati i problemi di vista complessivi) dell’esistenza dell’unico autentico lettore de LA TAMPA.


Si parla da tempo, in ambiente giornalistico e accademico, di questo personaggio leggendario, ma finora nessuno l’aveva incontrato personalmente, tanto che si dubitava ormai della sua esistenza.


Invece i tre Accademici, accompagnati dalla loro badante ucraina Sutzina Migliowskaja, ci si sono imbattuti accidentalmente a bordo di un tram. Il signore era vestito elegantemente, e aveva l’aria distinta, quasi distinta centrale. Stava leggendo la penultima pagina di CronacaQui, proprio quella che sfoggia LA TAMPA, il superbo quotidiano di Franco Cannavò.


Immediatamente il signore si è trovato circondato, intervistato e complimentato dai tre Accademici, e ripetutamente fotografato. Ognuno di loro gli ha richiesto più autografi, con dediche per i parenti e gli amici, i quali sono sovente increduli, se non addirittura negazionisti, della sua reale esistenza.


Il gentiluomo, stordito dai flash e dalle strette di mano, ha rischiato di perdere la fermata giusta e di scendere chissà dove. Anche se, riflettendo a posteriori, potrebbe essersi sentito minacciato dagli sconosciuti, ritenendoli “molestatori seriali”, ed avere pertanto preferito scendere immediatamente, per salire sul tram successivo. Gli Accademici, sull’onda del loro entusiasmo, pare abbiano rischiato una denuncia per molestie su mezzo pubblico e stalking reiterato.


Comunque, affacciati ai finestrini, i tre ricercatori hanno salutato a lungo l’uomo che si allontanava di corsa, per poi commentare tra di loro, commossi, l’inatteso e insperato incontro.


La badante Migliowskaja ha avuto il suo da fare, per calmare i suoi dotti ma indisciplinati badati, ed evitare che il conducente allertasse le forze dell’ordine per i presunti reati di scompiglio, gazzarra non autorizzata, schiamazzi e disturbo alla quiete pubblica.


Dubitiamo che il mitico lettore abbia intenzione in futuro di leggere ancora LA TAMPA, e finanche di acquistare CronacaQui. Siamo altresì pronti a scommettere che eviterà i mezzi pubblici: pare che alcuni testimoni, di Genova, lo abbiano visto stracciare l’abbonamento annuale, e incendiarlo con lo Zippo dopo averlo abbondantemente cosparso con il petrolio della ricarica.


Per l’unica foto ricordo pubblicabile è dovuta intervenire una gentile signora, che teneva a bada quattro deliziose fanciulline, la quale, prima di imbracciare la fotocamera, ha dovuto come da prassi giurare fedeltà a LA TAMPA per i prossimi 99 anni.


Ma queste storie di una normale mattinata a Torino by rail poco contano, a confronto con la notizia sensazionale: oltre al Direttore Cannavò, al cronista Cannavò, all’impaginatore Cannavò, ai soci dell’Accademia dei Cinque Cereali, ai loro amici e famigliari (praticamente costretti da lamentose insistenze ad almeno una lettura sommaria dei titoli), il mitico quotidiano umoristico vanta dunque un lettore spontaneo. O, almeno, lo vantava fino al giorno prima del nostro incontro.

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La Redazione tutta si unisce all’ACC nell’augurargli buona lettura.

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M&M&M - Marchiori - Marello – Miglio (GENNAIO 2014)

L’Avvocato del Lettore Unico ci ha diffidati dal pubblicare qualsivoglia immagine del suo assistito.

Siamo pertanto costretti a pubblicare la foto dei soliti Accademici.

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

LA STATUA DELLA LIBERTÀ FU MANDATA NEGLI U.S.A. PER ERRORE AL POSTO DELLA TOUR EIFFEL


Per vendicarsi la Francia esporterà negli States trecentomila rotonde alla francese, rendendo inutile il semaforo a cent’anni dalla sua invenzione.


Nonostante siano passati centotrenta anni, i francesi non hanno ancora digerito lo scambio che i loro nonni fecero a vantaggio degli Stati Uniti. La Statua della Libertà infatti fu costruita da tecnici francesi in una località francese nota per le industrie siderurgiche: Dalminé. Alla costruzione partecipò l’ingegner Eiffel, così chiamato perché costruttore anche dell’omonima torre. La Statua fu smontata e messa nei container per essere spedita nella capitale francese, in occasione dell’esposizione mondiale del 1889. Nel frattempo, la Tour che tuttora svetta a Parigi era destinata a New York, come torretta per il bungee jumping sul fiume Hudson, con le stesse modalità. A causa forse dell’errore di un magazziniere dedito all’alcol, i due container sono stati scambiati.


È sin troppo ovvio che la Statua della Libertà dovesse essere destinata ai francesi, ideatori della Liberté, oltre che dell’Égalité e della Fraternité. A proposito di Egalité avrebbero fatto meglio a costruire due statue uguali e due torri Eiffel identiche, per evitare il problema sul nascere (ma anche in questo caso il rischio sarebbe stato di avere due Statue della Libertà negli U.S.A. e due Tour Eiffel in Francia).


Non potendo più rimediare allo scambio hanno puntato sulle potenzialità turistiche: infatti gli americani si recavano a Parigi per ammirare la loro torre e i francesi a New York per vedere la loro statua. Non a caso Parigi e New York sono tra le città più visitate al mondo.


Pare che i francesi abbiamo deciso di vendicarsi rendendo inutile il più grande brevetto americano: il semaforo. Se si sommano le contravvenzioni affibbiate agli automobilisti che non hanno osservato l’indicatore tricolore, possiamo dire che il totale supera il capitale sociale di Apple, Coca-Cola e McDonald’s messi insieme.


Con l’installazione in massa di rotonde alla francese ci saranno meno multe e meno incidenti stradali e, di conseguenza, un calo del PIL americano (Proventi Infrazioni Locali). Per non parlare di migliaia di lavavetri che si ritroveranno disoccupati.


Il primo semaforo fu installato nel 1914 a Cleveland in Ohio, ed era azionato manualmente da un “ghisa” all’interno di una cabina di comando. Solo sei anni dopo fu trasformato in semaforo automatico. Si tratta del primo esempio d’oltreoceano di macchina che ha sostituito l’uomo. Se ne deduce che per quanto un vigile urbano sia vigile, non sarà mai abbastanza vigile da mantenere il suo posto di lavoro.


E indovinate un po’ quale fu la prima città europea a dotarsi di semaforo? Bravi! Fu proprio Parigi.

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Marchiori assisted by Marello & imbeccated by Kristinen - ACC (SETTEMBRE 2014)

AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

Gli inglesi ci avevano già provato con la “Magic Roundabout” nel 1972 (una gigantesca rotatoria che ne contiene cinque più piccole), ma non erano riusciti a rifilarle agli americani perché le auto viaggiavano contromano e non hanno capito come si usano.

Fermati due svizzeri sprovvisti di permesso di soggiorno


DUE EXTRACOMUNITARI TENTANO DI ACQUISTARE ABBIGLIAMENTO GRIFFATO TAROCCATO CON CARTE DI CREDITO CLONATE


Fermati due svizzeri sprovvisti di permesso di soggiorno


Dietro l’apparente onesta attività di produzione orologi a cucù avevano organizzato una vera e propria associazione a delinquere finalizzata alla clonazione di carte di credito.


Giunti nel novarese dalla vicina Svizzera a bordo di una Barchetta (autovettura Fiat n.d.r.) si erano recati in un minimarket gestito da orientali (probabilmente di Mestre) e hanno tentato di acquistare una serie di capi di abbigliamento di alta moda, completamente taroccati per un valore commerciale di tremila euro (valore reale 250 Euro) utilizzando carte di credito clonate. 


La commessa si è insospettita perché sulla carta c’era scritto “Figurine Panini”, quindi ha chiamato la Polizia Stradale la quale è intervenuta bloccando i due, in un primo tempo con l’accusa di non aver acquistato né panini, né figurine, contravvenendo alle disposizioni indicate sulla carta, ma incrociando i dati con la Polizia Postale è emerso che le carte erano un autentico falso, per cui, in linea con la logica dell’intervento, sono stati tradotti in carcere da quattro baristi travestiti da poliziotti in occasione della festa di carnevale.

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Freddy Marchiori & Paul Rice – ACC (MARZO 2012)

AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA



LE URNE DECRETANO IL PAREGGIO: CI SARANNO DUE SINDACI


Un risultato elettorale davvero singolare ha generato una pluralità inattesa.

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È accaduto a Ronco di Cossato, una piccola frazione di poche centinaia di anime, staccatasi con referendum simil-ucraino dalla città. Città che peraltro, a causa della secessione, è scesa sotto i 15.000 abitanti.


Le recenti elezioni, le prime nella storia di Ronco, hanno portato a un curioso risultato: pareggio assoluto fra i due candidati a sindaco.


Procediamo con ordine. I due candidati, Eustachio e Piersigismondo Dentice (conosciuti in paese come “I Dentici”), hanno 44 anni, e sono più che parenti, più che fratelli: sono gemelli. Siccome a Ronco non c’è né destra né sinistra, si son candidati entrambi in liste di centro tra loro contrapposte: sono due perfetti estremisti di centro.


Allo spoglio delle schede elettorali il numero di voti conteggiati è stato identico per i due candidati. Così si è deciso, in via del tutto eccezionale, di partecipare al ballottaggio (nonostante a Ronco di Cossato risultino mancanti più di 14.000 abitanti per superare la quota minima di legge necessaria).


Stranamente, il ballottaggio ha nuovamente dato risultato pari. Si vocifera che il presidente del seggio, trovando ovviamente lo stesso cognome su ogni scheda, abbia attribuito i voti una volta a Eustachio e una volta a Piersigismondo, e l’inevitabile risultato è stato il pareggio.


A questo punto, per legge, si sarebbe dovuto eleggere il candidato più anziano. Secondo l’addetto all’anagrafe, il gemello più anziano è quello nato prima, invece secondo i dettami della biologia il più “anziano” è quello nato dopo, in quanto concepito per primo. Allora i due contendenti hanno deciso di giocarsela con una gara podistica, il famoso “Trail della Pianetta”, ma anche lì sono arrivati al traguardo esattamente nello stesso istante, al fotofinish. L’ipotesi di procedere ad un duello rusticano, con i coltelli o altro tipo di arma, è stata fortunatamente scartata, anche per non sporcare il pavimento del palazzo comunale, recentemente ristrutturato: le macchie di sangue sono difficili da pulire.


Si è pertanto deciso di affidarsi al lancio della monetina per decretare il vincitore, ma entrambi hanno scelto testa, e a questo punto il verdetto è stato inequivocabile: sono stati eletti due sindaci, ognuno con la propria giunta.


Purtroppo questo governo a doppia amministrazione non sta dando buoni esiti, infatti a pochi giorni dall’insediamento si sono verificati eventi a dir poco incresciosi per il già traballante bilancio comunale.


Ad esempio, l’assessore alla cultura della Giunta di Eustachio ha acquistato uno stock di libri antichi per la biblioteca, ma il giorno dopo l’assessore di Piersigismondo ha ordinato di mandare al macero i libri più vecchi presenti nella struttura.


L’assessore all’urbanistica e alla viabilità della giunta di Piersigismondo ha fatto realizzare delle stupende aiuole fiorite, ma il giorno seguente il suo omologo della giunta Eustachio le ha fatte asfaltare, nell’ambito di un piano di abbattimento delle barriere architettoniche.


Ma il massimo della confusione si è raggiunto con la differenziazione e lo smaltimento dei rifiuti. I due sindaci si sono rivolti a imprese diverse, che hanno sistemi diversi di raccolta per carta, vetro, plastica, e organico. Così, un mattino i Roncocossatesi si sono trovati un vero rompicapo: una decina di bidoni che riportavano scritte contraddittorie, tipo “Plastica e lattine” - “Metallo e vetro” - - “Plastica biodegradabile” - “Compost antiorganico” - “Umido e morbido” - “Secco parzialmente indifferenziato”, eccetera. Dopo alcuni momenti di sbigottimento, e vivaci discussioni per risolvere l’impossibile rebus, hanno abbandonato i sacchetti sulla piazza del Municipio, con grande gioia di gatti e cani randagi, ratti e piccioni.


È proprio il caso di dire che il buon giorno si vede dal mattino. Del resto, tanto va la volpe all’uva che ci lascia lo zampino. E se son rose sfioriranno. Ma sicuramente non c’è peggior sordo di chi è veramente sordo. Tuttavia, chi va con lo zoppo arriva in ritardo…

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M&M&M - Marchiori - Marello – Miglio (MAGGIO 2014)

AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA


Dove pianteranno le loro bandiere i due sindaci?

LA PENULTIMA FRONTIERA DELLA TELEFONIA È IL SESSO


L'ultima, invece, è una App idrosanitaria


Ha fatto scalpore la sensazionale APP lanciata pochi giorni fa, grazie alla quale sarà possibile trovare un partner entro un’ora, per una sveltina nei dintorni.


Non è fantascienza, ma una semplice tecnologia che sfrutta le opportunità della rete e la potenzialità del GPS. Si apre la APP, si carica la propria foto e la localizzazione; un semplice clic, e per un’ora questo profilo è visibile agli altri utenti collegati, nel raggio di alcuni chilometri di distanza. Il sistema presenta le loro immagini: fatta la scelta, parte una chat, che potrebbe determinare un incontro lampo.


Secondo un recente sondaggio porta a porta, le donne sarebbero in grado di resistere anche un mese senza sesso (e se ne sono accorti personalmente gli stessi sondaggisti), ma non potrebbero mai resistere senza Smartphone (meglio se con vibrazione attivata, per cogliere - è proprio il caso di dirlo - due piccioni con una fava…).


La durata della nuova APP (che qualcuno ha già rinominato Sex APPeal) per la ricerca del partner occasionale è di un’ora, dopodiché i dati saranno automaticamente cancellati e se ne perderà traccia, per ovvi e sacrosanti motivi di privacy.


I dati inseriti saranno ridotti all’osso: niente nome, niente età, niente numeri di telefono; compariranno solo una foto e la posizione. Chiariamo subito, a scanso di equivoci, che per posizione intendiamo le coordinate GPS del luogo nel quale si trova il partner, di sicuro non la sua posizione economica, e tantomeno quella preferita per l’amplesso. Come è noto, la donna è mobile, quindi sarà necessario accorrere tempestivamente e con precisione verso le coordinate indicate, per non rischiare di trovare una partner diversa: è una versione errante del più famoso “scambio di partner”, e una versione più moderna e tecnologica del vecchio “n’do cojo, cojo, l’importante è che lo metto a mojo”.


Certo, le gentili signore e signorine saranno più avvantaggiate da questa APP, perché se la sveltina fosse troppo - come dire - sveltina…, in un’ora avrebbero il tempo di rilevare e approfittare di una nuova posizione attiva e pronta per ogni eventualità. Le più efficienti riusciranno addirittura, nel frattempo, a fare la spesa, passare al bancomat, e postare su Facebook la foto del partner, ottenendo cinque “mi piace”. Le donne - anche questo è noto - sono multitasking.


Utilizzando invece MARRYAPP - il sottosistema per le persone sposate - si potrà disporre di mariti (o mogli) d’occasione, cioè usati. Spesso la formula “usato sicuro” si rivela migliore del nuovo in garanzia, seppure nella vantaggiosa offerta “decimetri zero”.


I più scettici temono di dover passare intere notti in bianco a causa dei soliti disservizi delle compagnie telefoniche. I più ottimisti invece sperano che i malfunzionamenti della rete possano favorire incontri con due o anche tre ragazze contemporaneamente.


Se dovesse proprio andare male, lo Smartphone offre passatempi e giochi di carte, come i famosi solitari, nei quali il “due di picche” viene dato e preso dagli utenti.


Per correttezza d’informazione dobbiamo dire che, durante i test, sono stati rilevati alcuni inconvenienti. Sovente la foto caricata è molto vecchia o è sfocata e, non essendoci né la data di nascita né vaghe notizie sull’era geologica di appartenenza del soggetto, al momento della verità è successo a molti uomini di trovarsi di fronte a carampane decisamente inguardabili. E alcune signore hanno sporto reclamo, perché nella foto il partner sembrava il gemello di Brad Pitt, ma al momento dell’incontro ha esibito articoli quasi in agonia.


Inoltre è emerso un problema imbarazzante, anche se in casi rari: il partner è risultato essere persona conosciuta, come una ex-compagna di scuola moralista e spocchiosa, o il capufficio di specchiata virtù. Per non parlare dei casi dolorosi, e pare non siano pochi, nei quali si constata con amarezza che il partner occasionale di sesso clandestino è il proprio partner nella vita…


Ai lettori con lo sguardo mandrillino raccomandiamo di non farsi troppe illusioni, perché questa favolosa APP è ormai storia, superata da una più recente, più richiesta, e di maggior successo.


Si tratta nientemeno che di una applicazione che individua un idraulico o un elettricista, il quale si presenta all’uscio di casa vostra entro un’ora.


Questa sarà indubbiamente l’applicazione che rivoluzionerà il mondo, perché se trascorrere un’oretta in compagnia di una bella e sconosciuta ragazza, senza implicazioni sentimentali, è il sogno proibito di molti, trovare un tecnico durante un’emergenza idraulica, che sia disponibile in tempo ragionevoli e a costi non proibitivi, è un incubo che, prima o poi capita a tutti.


Ah, dimenticavo… le signore (che sono multitasking, ricordate?) riusciranno all’occorrenza ad abbinare l’opzione di lavoro di professionista della manutenzione a quello altrettanto soddisfacente di fornitore di prestazioni connesse. Il tutto, comodamente a domicilio e a basso costo.

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M&M&M – Marchiori& Marello & Miglio (FEBBRAIO 2014)

AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

A causa di un bug la App prende "sax" per "sex"

CONFUTATA LA TEORIA EVOLUZIONISTICA DARWINIANA


Studio a cura dell'Università di Pensologia di Torino

Secondo Darwin ogni specie si somiglia perché ha un antenato comune,

ma è altrettanto vero che non siamo tutti uguali.

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Da recenti studi del Dipartimento di Scienze Superflue della Facoltà di Pensologia del Piemonte Orientale, in collaborazione con l’Accademia dei Cinque Cereali, sono emerse alcune pesanti e significative incongruenze pratiche sulla teoria del padre dell’evoluzione.


Secondo il buon Charles Darwin i membri di uno stesso gruppo si assomigliano perché si sono evoluti da un antenato comune, ma è sufficiente guardarsi intorno per capire che non tutti siamo uguali e che qualcuno è più uguale degli altri.


Basti pensare, ad esempio, alla differenza intellettuale tra Rita Levi Montalcini e Cristina del Grande Fratello prima edizione; o ancora alla diseguaglianza tra Antonio Cassano e Alessia Marcuzzi, massima esperta italiana nel settore del bifidus actis regularis, per non parlare del paragone tra Marzullo e Belen.


Chi dice che ci siamo evoluti dalle scimmie, chi pensa che deriviamo dai pesci, chi sostiene che deriviamo dagli anfibi… hanno tutti ragione e hanno tutti torto!


Dobbiamo farcene una ragione: siamo assolutamente diversi gli uni dagli altri perché ci siamo evoluti da antenati differenti.


Ogni individuo si è evoluto da un animale diverso, basti pensare alla cerchia delle proprie conoscenze e certamente penserete un amico che si, senza ombra di dubbio, evoluto da un asino, oppure avrete un vicino di casa chiaramente derivato da una scimmia, oppure un parente evolutosi da un serpentello, o che dire di un collega di lavoro evidentemente da una pecora? O, ancora, la segretaria proveniente dall’evoluzione di una mucca? E il capufficio pro-bis-tris-nipote di uno squalo, dove lo mettiamo?


È sufficiente osservare attentamente i risultati dell’evoluzione della specie umana per confutare la teoria del buon vecchio Charles…

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Freddy Marchiori & Paul Rice – ACC (GIUGNO 2012)

AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

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I-DENTICI: pesci famosi per essere tutti uguali fra di loro

Continua...

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