Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA
CALCIATORI DI PALLONI?
Siamo qui per guardare partita di pallone. Pensate se noi americans l’altra sera vincere su calciatori di Belgio at 10 pm vostra ora italiana. Noi ridere come smascelare nostra faccia.
Noi non considerare calcio, tanto che chiama soccer bicose sport per femminucie.
Come vostro modo di dire, in USA soccer conta come due di pippe. Preferibile orgoglio football nostro di macho, dove uomini fa valere la forza e la velocita, no mostrare spala morduta per finta da aversario, come voi suciesso.
Miei cari amici taliani molto tristi per suoi calciatori tornati at home da tanti tanti giorni.
Anche italiani calciatori di palloni essere tristi: loro allegri only con belle top model, belle cars, o quando intervistano in television prima di partita. Else, essi sono lagnanti e con muso lungo. I suoi coach li consolano e li carezzano like piccoli baby viziati, invece nostri coach di football dicono che essi bisognano molto di calci in the bottom tutti giorni.
Well, in questa ocasione io invitato miei cari amici italiani in mio ranch in Ghivoletto. Io oferto loro bourbon di Kentucky e sigari ilegali di Avana, ma loro resta molto tristi.
Finita partita noi americans perduto 2-1 da calciatori di palloni di nazione belgica di non so dove essere, grande meno di Las Vegas, e solo dopo miei cari amici italiani me molto sfotuto con colpi su spalle di consolazione. Ma noi americans adesso dimenticare cuatro years questo sport very inutile, invece essi continua a sofrire tutti giorni per nuovo motivo di pallone. Di suo club, di si picchia e si coltella fuori e dentro di stadium, di si parla morning al bar questi contro altri senza motivo e senza finire. E senza capire mai cuanto essi sono stupidi.
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Cal Cinkoolow (LUGLIO 2014)

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
TANGENTI & BUSTARELLE, NE VEDIAMO DELLE BELLE

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Gentilissima Accademia, non potendomi affidare alle forze dell’ordine, per ovvi motivi, mi rivolgo a voi, sperando che mi diate il consiglio giusto.
Da poco sono stato eletto sindaco di un piccolo comune con meno di cinquemila abitanti e mi stanno succedendo delle cose inspiegabili.
Innanzi tutto, pensavo che i giornali esagerassero quando parlavano di nuova tangentopoli e di corruzione, purtroppo ho dovuto toccare con mano che queste cose accadono realmente.
Un giorno ho trovato sulla mia scrivania una busta con 20.000 euro in contanti allora ho pensato che fosse una tangente per sostituire una lampadina bruciata a un cittadino che abita fuori mano, ma ripensandoci, mi sembrava esagerato.
Allora ho pensato che fosse per il Mose di Venezia, ma il mio comune si trova a trecento chilometri di distanza, è impossibile. Rimane l’Expo, ma anche per quello non vi è nessun collegamento.
Appalti pubblici non ne sono ancora stati fatti... Il giorno dopo ho trovato una busta con dentro diecimila euro, cosa potevo fare? Chi avrei dovuto favorire?
Dopo tre giorni altra busta con 25.000 euro, sempre anonima e sempre senza indicazioni.
Sarà mica stata per quel posto da messo comunale? Chi lo sa...
Comunque, il settimo giorno, mi sono trovato le quattro gomme dell’auto tagliate, non so chi andare a “ringraziare” e neppure so il motivo.
Il giorno seguente ho trovato due proiettili nella buca delle lettere.
Sento di essere perseguitato dalla Mafia, dalla Camorra, dall’ndrangheta, dalla Mafia Russa e dalla Triade cinese... hanno minacciato la mia famiglia e io non ho fatto nulla, ma neppure so cosa dovrei fare, qui continuano ad arrivare tangenti e non si capisce per cosa!!!
L’unica certezza è che qualcuno si aspetta qualcosa in cambio!!! Aiutatemi!!!
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Omer Toso
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Gentile signor Toso,
non sappiamo che cosa consigliarle a proposito delle sue bustarelle, ma cogliamo l’occasione per ricordarle tutte le promesse che aveva fatto, in campagna elettorale, quando era stato nominato Alto Patrocinatore e Padrino Honoris Causa dell’Onorata Accademia dei Cinque Cereali. Lei disse che, da Sindaco, avrebbe provveduto a sistemare la nostra sede
Quell’edificio è cosa nostra e da quando lei è stato eletto Sindaco non abbiamo ancora visto un’impresa, due operai, un semplice muratore, un apprendista impastatore di calce, un garzone di cazzuola, qualcuno insomma che abbia almeno esaminato i danni dell’edificio in cui noi, pregevoli accademici, lavoriamo.
Con le piogge degli ultimi giorni la nostra biblioteca è diventata una serra per la coltivazione del boletus edulis, poiché ci piove dentro e l’umidità è ai livelli di un bagno termale. Le finestre della Sala Riunioni non si chiudono bene e siamo costretti a portare le pietre della vicina cava da usare come fermacarte, a causa delle correnti d’aria.
Non infierisco oltre, poiché lei è uomo d’onore. Del resto, uomo avvisato mezzo salvato, come dice il proverbio.
Baciamo le mani.
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M&M - Marchiori & Marello – ACC (LUGLIO 2014)

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
LE ROTELLE SONO TUTTE A POSTO?
Una storia di urbana follia
Margherita comincia ad essere avanti con gli anni, e si lamenta spesso di mal di schiena, specialmente quando porta borse pesanti.
Premuroso come sempre, suo marito le ha regalato una borsa con le rotelle.
È una via di mezzo tra l’ambizioso trolley e l’umile carrellino per la spesa; di sicuro costa meno di entrambi e, in termini di impegno, costa meno che scarrozzare la propria carampana a fare la spesa o al corso di ginnastica dolce.
Del resto - deve aver pensato il marito di Margherita - se un giorno un uomo geniale inventò la ruota, perché non approfittarne? E allora beccati questo, tesoro, e smettila di lamentarti.
Effettivamente è comodo, tranne che per due effetti collaterali.
Primo, il rumore. La borsa in questione non è precisamente un articolo di marca: suo marito, visti i prezzi di grandi firme come Roncato o Samsonite, si sarà convinto che, in fondo, anche i cinesi del mercato rionale siano una valida alternativa.
Perciò, le sue rotelline non sono dotate di cuscinetti a sfera, e neppure ricoperte di gomma ad assorbimento acustico.
Sono rotelline di plasticaccia dura, e quando girano su marciapiedi ruvidi e disastrati, come sono ormai tutti i marciapiedi delle nostre città, emettono un rumore incredibile, e girano anche le palle di chi lo sente.
Non è un fruscio, non è un cigolio, e neppure un rollio. Ad essere precisi si tratta di un rombo, e pare di trovarsi sotto un caccia F35 lanciato all’inseguimento di piccioni urbani a bassa quota.
Talvolta le persone che camminano davanti a lei sollevano la testa a scrutare il cielo, che naturalmente è vuoto e silenzioso. Allora si girano, e vedono questa donnina gentile che trascina una borsa dozzinale, che per qualche misteriosa ragione emette un rombo da cacciabombardiere.
Non sto a descrivervi gli sguardi rancorosi che le lanciano, come a dire: “Non basta il rumore micidiale di questa trafficata e invivibile città? Ti ci metti anche tu, con questa specie di rimorchio non omologato?”.
A volte lei rallenta l’andatura, per attenuare il rombo. Se incrocia i vigili urbani, la poverina accosta e si ferma (manca solo che metta anche le quattro frecce) per paura che possano farle la multa per guida di veicolo rumoroso.
Il secondo effetto collaterale è la scarsa tenuta di strada. Questo genere di veicolo non ha, come si dice, una perfetta aderenza. Se per esempio Margherita corre per attraversare un corso, di quelli in cui il semaforo verde per i pedoni dura meno di uno starnuto, e malauguratamente ci sono delle rotaie del tram sporgenti, il suo rimorchio s’imbizzarrisce, neanche fosse la biga di Ben Hur all’ultimo giro del Circo di Gerusalemme. Poi si solleva in aria, e plana rovinosamente su una delle fiancate.
Così le tocca fermarsi, sollevarlo di peso, rimetterlo in posizione, e riprendere cautamente l’attraversamento. Nel frattempo, il semaforo è diventato rosso, e le auto iniziano a strombazzare, coprendo per fortuna il rumore della borsa, finché la poveretta non è in salvo sul marciapiede.
Ma la sua schiena sta molto meglio, ora. Anzi, le è anche passato quel fastidioso dolore al gomito, quello per il quale il fisiatra aveva consigliato un ciclo di vibro-massaggi e qualche applicazione di ultrasuoni. Probabilmente le vibrazioni trasmesse dalla maniglia della borsa al braccio hanno avuto lo stesso effetto terapeutico.
Purtroppo però la borsa comincia a mostrare i segni dei chilometri percorsi: la convergenza è sballata, il pianale è compromesso, e sta perdendo una rotella.
Difficilmente supererà la revisione.
Margherita sta mettendo da parte i soldi per sostituirla con il nuovo modello della stessa ditta cinese, il Thunder Dragon Turbo Bag, 120 decibel di potenza sonora.
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Stefania Marello (LUGLIO 2014)

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
LE URNE DECRETANO IL PAREGGIO: CI SARANNO DUE SINDACI
Un risultato elettorale molto singolare ha generato una pluralità inattesa
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È accaduto a Ronco di Cossato, una piccola frazione di poche centinaia di anime, staccatasi con referendum simil-ucraino dalla città. Città che peraltro, a causa della secessione, è scesa sotto i 15.000 abitanti.
Le recenti elezioni, le prime nella storia di Ronco, hanno portato a un curioso risultato: pareggio assoluto fra i due candidati a sindaco.
Procediamo con ordine.
I due candidati, Eustachio e Piersigismondo Dentice (conosciuti in paese come “I Dentici”), hanno 44 anni, e sono più che parenti, più che fratelli: sono gemelli.
Siccome a Ronco non c’è né destra né sinistra, si son candidati entrambi in liste di centro tra loro contrapposte: sono due perfetti estremisti di centro.
Allo spoglio delle schede elettorali il numero di voti conteggiati è stato identico per i due candidati.
Così si è deciso, in via del tutto eccezionale, di partecipare al ballottaggio (nonostante a Ronco di Cossato risultino mancanti più di 14.000 abitanti per superare la quota minima di legge necessaria).
Stranamente, il ballottaggio ha nuovamente dato risultato pari. Si vocifera che il presidente del seggio, trovando ovviamente lo stesso cognome su ogni scheda, abbia attribuito i voti una volta a Eustachio e una volta a Piersigismondo, e l’inevitabile risultato è stato il pareggio.
A questo punto, per legge, si sarebbe dovuto eleggere il candidato più anziano.
Secondo l’addetto all’anagrafe, il gemello più anziano è quello nato prima, invece secondo i dettami della biologia il più “anziano” è quello nato dopo, in quanto concepito per primo.
Allora i due contendenti hanno deciso di giocarsela con una gara podistica, il famoso “Trail della Pianetta”, ma anche lì sono arrivati al tra- guardo esattamente nello stesso istante, al fotofinish.
L’ ipotesi di procedere ad un duello rusticano, con i coltelli o altro tipo di arma, è stata fortunatamente scartata, anche per non sporcare il pavimento del palazzo comunale, recentemente ristrutturato: le macchie di sangue sono difficili da pulire.
Si è pertanto deciso di affidarsi al lancio della monetina per decretare il vincitore, ma entrambi hanno scelto testa, e a questo punto il verdetto è stato inequivocabile: sono stati eletti due sindaci, ognuno con la propria giunta.
Purtroppo questo governo a doppia amministrazione non sta dando buoni esiti, infatti a pochi giorni dall’insediamento si sono verificati eventi a dir poco incresciosi per il già traballante bilancio comunale.
Ad esempio, l’assessore alla cultura della Giunta di Eustachio ha acquistato uno stock di libri antichi per la biblioteca, ma il giorno dopo l’assessore di Piersigismondo ha ordinato di mandare al macero i libri più vecchi presenti nella struttura.
L’assessore all’urbanistica e alla viabilità della giunta di Piersigismondo ha fatto realizzare delle stupende aiuole fiorite, ma il giorno seguente il suo omologo della giunta Eustachio le ha fatte asfaltare, nell’ambito di un piano di abbattimento delle barriere architettoniche.
Ma il massimo della confusione si è raggiunto con la differenziazione e lo smaltimento dei rifiuti. I due sindaci si sono rivolti a imprese diverse, che hanno sistemi diversi di raccolta per carta, vetro, plastica, e organico. Così, un mattino i Roncocossatesi si sono trovati un vero rompicapo: una decina di bidoni che riportavano scritte contraddittorie, tipo “Plastica e lattine” - “Metallo e vetro” - “Plastica biodegradabile” - “Compost antiorganico” - “Umido e morbido” - “Secco parzialmente indifferenziato”, eccetera.
Dopo alcuni momenti di sbigottimento, e vivaci discussioni per risolvere l’impossibile rebus, hanno abbandonato i sacchetti sulla piazza del Municipio, con grande gioia di gatti e cani randagi, ratti e piccioni.
È proprio il caso di dire che il buon giorno si vede dal mattino. Del resto, tanto va la volpe all’uva che ci lascia lo zampino. E se son rose sfioriranno. Ma sicuramente non c’è peggior sordo di chi è veramente sordo. Tuttavia, chi va con lo zoppo arriva in ritardo...
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M&M&M - Marchiori & Marello & Miglio (GIUGNO 2014)

Dietro gli alberi sullo sfondo, il ridente paesino di Ronco di Cossato
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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
LA DOLOROSA ISTORIA DE LO GRANO SARACENO E DE LA SANTA BEATA FAVA
Da qualche giorno non si parla d’altro: la faccenda del grano saraceno e della infelice gaffe che il Movimento Cinque Stelle ha commesso, citandolo come un prodotto non italiano, ha avuto una eco tanto duratura quanto immeritata. Se ne parla più che della visita del Papa in Israele, che pure ci aveva dato già un bel tormentone, a reti unificate e senza intervalli.
L’ultimo tentativo dei grillini per salvarsi dallo sfottimento senza fine è stato quello di segnalarci che lo stesso errore era già stato commesso da altri, e precisamente dagli onorevoli Giovanni Fava della Lega Nord e Luca Sani del PD, in una relazione del 2011 sempre in tema agroalimentare. “Anche loro, anche loro!” gridano adesso, felici a metà, poiché mal comune è mezzo gaudio.
Così, invece di attenuarsi e scemare, la bagarre continua, e i nostri nervi rischiano di saltare.
Noi, che fino a ieri pensavamo che il grano saraceno fossero i soldi, il denaro rubato dai quaranta ladroni e ritrovato da Alì Babà nella famosa fiaba, siamo costretti a uscire dalla beata ignoranza collettiva, e capire di quale prodotto si tratti e da dove venga, per poter ridere (e indignarci!) della imperdonabile topica.
Sarebbe dunque un cereale? Come i corn flakes che mangiamo a colazione? E non viene dalla Saracenia, ma dal Trentino? Serve forse per fare il pane arabo? Ma no, per la polenta taragna!
Pare che l’interesse per questo prodotto sia aumentata improvvisamente: tutti lo vogliono, e le vendite di farina di grano saraceno sono schizzate alle stelle; anzi, alle
cinque stelle. Le massaie si scambiano ricette delle quali nessuno aveva mai sentito parlare prima.
In realtà, né la cazzata dei grillini né quella antecedente di Sani e Fava dimostrano una beata fava, in merito alla competenza di questo o di quel partito, ma mi hanno fatto venire in mente un’altra dolorosa storia, che ora racconterò.
Tanti, tanti anni fa, nelle campagne intorno alla città di Foggia, era molto sentito il culto di Santa Fava da Cerignola: Beata, Vergine e Martire.
Tale Santa veniva invocata dai poverissimi contadini pugliesi, quando, dopo una dura giornata di lavoro, trascorsa a raccoglier fave nel campo del padrone ricco e cattivo, ne nascondevano qualcuna nella tasca dei pantaloni (le donne nel corpetto, tra i prosperosi seni) per poter portare in tavola, all’ora di cena, almeno una zuppa di fave, e sfamare così la numerosa famiglia.
Ad ogni fava trafugata essi invocavano la Santa con queste parole: “Santa Fava, sarà cena questa fava!”.
Da lì nacque il culto di Santa Fava Saracena. Nel campo assolato, tra i filari di piante di fava, si udiva mormorare continuamente questa preghiera, che si confondeva con il soffio del vento ed il frinire instancabile delle cicale.
Il padrone e i suoi sgherri credevano si trattasse di canti popolari di contadini ignoranti e superstiziosi, finché un brutto giorno un giovane di nome Peppino, che forse aveva preso troppo sole sen- za copricapo, cominciò a sbraitare dicendo: “Basta! Vaffanbagno il padrone (o qualcosa di questo tenore), questa è una guerra, mandiamoli tutti a casa! Vinciamo noi!”. Gli sgherri sentirono, si spaventarono, e intensificarono la sorveglianza.
Da quel giorno, all’uscita dal campo, i lavoranti - non essendo ancora stato inventato lo scan biometrico e il fava-detector - venivano sottoposti a ispezioni “manuali”, non dico in quale sito, per escludere appropriazioni indebite di raccolto.
Il culto di Santa Fava Saracena sopravvisse a lungo, nel corso dei secoli, e ne nacque persino una setta religiosa, i Favisti. Il favismo fu un’eresia difficile da estirpare, quasi peggio di una malattia.
Nulla a che vedere però con il Fauvismo, corrente pittorica francese, fondata da un manipolo di imbrattatele che dipingeva sempre l’uva (da cui il nome) e beveva tanto vino. Attualmente il fauvismo vanta ancora numerosi seguaci nel Basso Canavese: sostenitori che ormai non perdono neanche più il tempo a considerare tele, colori e pennelli.
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Maria Stefanello (GIUGNO 2014)

Sun li Pirati Saracini, che dallo mare vengono ogni anno a manobassa facere!
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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
SPARIRÀ PER SEMPRE L’ORA LEGALE
Ecco la soluzione per non dover spostare avanti le lancette dell’orologio
Era una delle poche cose non illegali rimaste in Italia, stiamo parlando dell’ora legale.
Il 27 ottobre oltre quaranta milioni di italiani hanno puntato la sveglia alle tre di notte per alzarsi dal letto e regolare gli orologi, mentre i restanti quindici milioni lo hanno fatto direttamente essendo, a quell’ora, normalmente svegli.
Questo gesto a fine marzo 2014 non dovrà più essere compiuto.
Auspichiamo che presto l’UE prenda atto di queste incomprensioni e disguidi, emanando una direttiva che consenta di non toccare mai più le lancette dell’orologio. Noto è il caso del pensionato che ha pranzato alle dieci del mattino perché, anziché spostare indietro l’ora, l’aveva portata avanti. Si pensi anche al tempo perso con gli orologi digitali: se in primavera basta un click per regolare l’ora, in inverno per anticipare di un’ora bisogna premere il pulsante per ben 23 volte, col rischio si sbagliare a contare e di farsi venire una contrattura del muscolo della prima falange.
Gli esperti danno per certo un risparmio annuo di quasi cento milioni garantito dal cambio dell’ora, grazie al quale si dispone di ben sessanta minuti di luce in più al giorno.
Gli studiosi dell’Accademia dei Cinque Cereali ritengono invece che non ce la raccontano giusta poiché, non cambiando nulla della rotazione terrestre, le ore di luce sono le stesse e quindi i consumi per l’illuminazione sono grosso modo sempre quelli (ciò che si risparmia alla sera si consuma al mattino, se non si vuole sbattere nel comodino o fare colazione al buio o, peggio, camminare per strade immerse nell’oscurità).
Ma anche se tale risparmio esistesse realmente, potrebbe essere superato con un semplice accorgimento.
La soluzione per non perdere il presunto vantaggio economico di questa operazione viene, ancora una volta, dall’Accademia dei Cinque Cereali.
Sarà sufficiente, a partire dal prossimo 30 marzo, modificare tutti gli orari anticipandoli di un’ora.
Chi andava a lavorare alle 8, ci andrà alle 7 e uscirà un’ora prima, il treno delle sette e quaranta passerà alle sei e quaranta, il Telegiornale delle venti verrà trasmesso alle diciannove, la seduta in bagno con giornale del signor Luigi, sofferente di stipsi da sempre, verrà anticipata di un’ora, dalle sette alle sei.
Si andrà a dormire un’ora prima e ci si alzerà un’ora prima.
Ecco come, con pochi accorgimenti, si potrà avere lo stesso beneficio che da oltre cento anni aiutava i cittadini europei, ma che nel contempo faceva saltare innumerevoli appuntamenti a causa delle incomprensioni sullo spostamento delle lancette.
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Marchiori ass by Marello – ACC (OTTOBRE 2013)

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
RIVOLUZIONE? NO, GRAZIE. RIBELLIAMOCI, MA CON MODERAZIONE
I risultati delle recenti consultazioni elettorali sono chiari: gli italiani sono stati spaventati dai discorsi di Grillo (non conoscendo forse l’antico proverbio “grillo che abbaia non morde”), e si sono rifugiati nel sorriso rassicurante di Renzi, un uomo dalle innegabili facoltà ipnotiche.
Ma perché i sondaggi ci hanno raccontato fino all’ultimo tutta un’altra storia?
Che razza di “sonda” hanno usato, gli esperti sondaggisti, per tastare il polso dell’elettorato? Forse una sonda spaziale? È probabile. Però, la sonda deve essere finita per errore su Marte, a causa di un guasto al navigatore.
Così, invece dell’orientamento di voto degli italiani ha captato le preferenze dei marziani. Logico che i marziani abbiano manifestato preferenze per un extraterrestre. E in effetti, sotto una certa luce, e con l’audio distorto (ma nemmeno poi tanto), Grillo potrebbe sembrare un marziano.
In realtà la gente non vuole la rivoluzione, anzi ne è terrorizzata.
Parole come chiarezza, onestà, rinuncia ai rimborsi elettorali, impegno e serietà suonano come una tremenda minaccia al quieto vivere quotidiano. È una minaccia all’antica e rassicurante politica dell’arrangiarsi e sperare.
Gli italiani si lamentano, mugugnano e protestano, ma nessuno farebbe la rivoluzione, e pochissimi accetterebbero un cambiamento radicale. La parola stessa “radicale” fa paura: fa venire in mente i radicali che si studiavano a scuola nell’ora di matematica, dei quali non si capiva un accidente; o peggio ancora ci ricorda i “radicali liberi”, quelle odiose entità che circolano malauguratamente nel nostro corpo, e sono responsabili di ogni ruga, disturbo, o brutta malattia che ci potrebbe venire. Per non parlare di Pannella, e delle sue decennali frantumazioni.
L’Accademia dei Cinque Cereali ha organizzato un sondaggio: un campione rappresentativo di adulti tra i 18 e i 99 anni ha “immaginato” un evento talmente grave da richiedere la mobilitazione delle piazze, seguita da una inevitabile rivoluzione.
I risultati sono stati sconcertanti. Tra gli eventi che potrebbero scatenare la rivolta popolare risulta al primo posto la sospensione del Campionato di Calcio o della Champions League.
Segue la chiusura immediata di tutti i siti porno della rete.
Al terzo posto troviamo, a pari merito, l’annullamento di alcune trasmissioni televisive come Il Grande Fratello, Uomini e Donne, e Forum, e il ritiro dal mercato di ogni tipo di cellulare: Smartphone, iPhone e diavolerie consimili da parte di Guariniello, per accertamenti sui rischi per la salute.
Al quarto posto troviamo l’annullamento di tutti i giochi d’azzardo, dai Gratta e Vinci al Superenalotto.
Infine sembrerebbe che pochi - ma qualcuno, c’è di sicuro - sarebbero disposti a scendere in piazza se non venisse più pubblicata LA TAMPA…
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Dottoressa Stephanie Hop-là - Accademia dei Cinque Cereali (MAGGIO 2014)

Sonda elettorale CURIOSITY, rientrata da Marte con i dati per i sondaggisti.
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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
È VALIDO IL MATRIMONIO CELEBRATO DA UN PUBBLICO UFFICIALE INVALIDO?
Gentilissima Accademia dei CC,
mi chiamo Gioia e sono disperata: ho 56 anni e, dopo due anni di matrimonio, sto per separarmi da mio marito.
Purtroppo lui non lavora e ha minacciato di portarmi via buona parte del mio patrimonio, che tra immobili, titoli e conti correnti ammonta a oltre dieci milioni di Euro.
Se ciò dovesse accadere mi dispiacerebbe moltissimo, perché ho messo da parte questa somma in ben 2 + 18 anni con grandi sacrifici.
Quando avevo 28 anni, infatti, sposai un miliardario settantenne, sperando che si trattasse di un matrimonio di breve durata.
Purtroppo il vecchio aveva la pellaccia dura, così, dopo due anni, ho chiesto la separazione, e mi ci son voluti altri diciotto anni per arrivare alla sentenza definitiva, con la quale gli ho portato via tutto.
A tutt’oggi il miliardario è ancora vivo e in buona salute, anche perché, grazie a me, ha meno ricchezze da gestire e quindi meno preoccupazioni.
Capirete che, con tutta la fatica che ho fatto a mettere insieme una tale fortuna, mi spiacerebbe che finisse nelle mani di un fannullone approfittatore, un cacciatore di dote, un parassita senza arte né parte come il mio attuale marito. Forse una via d’uscita c’è, ed è per questo che mi rivolgo a voi.
Dal momento che ci siamo sposati in Municipio e il sindaco che ha celebrato il matrimonio è un invalido, possiamo considerare invalidato anche il matrimonio?
Perché se si potesse annullare, mi risparmierei un grande grattacapo, oltre a tutte le spese legali ...
Gioiosi saluti da Distinta... ops, scusate, volevo scrivere Distinti saluti da Gioia
P.S.: Se mi date una risposta soddisfacente vi mando un bel regalo.
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RISPOSTA
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Cara Gioia,
con immensa gioia ti annunciamo che hai ragione tu.
A norma dell’articolo 138 della Costituzione e degli articoli 456, 1129, 1142 e seguenti del Codice Civile, nonché in base all’articolo 14 comma 2 del Codice Stradale, alla sezione IV del Contratto Nazionale del Lavoro e dell’Ozio dei Metalmeccanici, e infine secondo quanto riportato al punto 15 di pagina 13 del Manuale delle Giovani Marmotte il matrimonio celebrato da un invalido non è valido.
A partire da questo momento puoi considerarti libera dai vincoli matrimoniali e libera di beccarti una coltellata (o un proiettile, a seconda delle preferenze) dai tuoi ex mariti, in base all’articolo 11 della Legge 236/2013 (che regola i casi di femminicidio consentito e le deroghe alle condanne per stalking).
Come vedi ti abbiamo dato una risposta molto bella, esauriente e a tratti commovente, quindi ci aspettiamo il regalo promesso.
Potrai inviarlo direttamente alla redazione de La Tampa, ma fallo subito. Avrai poi tutta la vita davanti per verificare quanto ti abbiamo detto.
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M&M – Marchiori & Marello - ACC (MAGGIO 2014)

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
IERI OGGI DOMANI - I NUOVI FORNITORI DI DISSERVIZI
Eravamo, siamo, e saremo bombardati da individui, sempre più aggressivi, che ci vogliono far cambiare il nostro attuale fornitore di disservizi (telefono fisso e mobile, elettricità, gas...), per sostituirglisi PRODItoriamente, promettendo mari e monti, fantastiche promozioni, sconti favolosi sulle tariffe, e solitamente - o subito o poco dopo - dimostrarsi uguali, se ci va bene, ma nella maggior parte dei casi peggiori del fornitore precedente. Per non parlare degli inevitabili disagi dovuti al cambio di operatore, come la perdita della domiciliazione bancaria delle bollette, i costi di chiusura del contratto, l’ennesima comunicazione dei dati catastali dell’appartamento e l’impossibilità di ottenere chiarimenti o soluzioni dagli operatori dei numeri verdi.
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IERI
Ti telefonano a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Devi stare attento a non dire “sì” (non a caso iniziano sempre dicendo: parlo con?), perché ti ritrovi a tua insaputa fortunato e complimentato utente di non sai quale compagnia di disservizi.
Promettono qualcosa di esageratamente migliore a un prezzo decisamente inferiore. Promettono di eliminare il CANONE del concorrente, senza dirti che lo sostituiranno con una tassa di pari importo con un nome di loro fantasia.
Ti propongono di bloccare la tariffa per un anno, ed esattamente un anno dopo avrai l’aumento del 15%, se ti va bene. Se cambi ma ti accorgi di essere stato buggerato, se non sei più che competente e combattivo inizia per te una via crucis che ti porterà a piangere lacrime amare.
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OGGI
Non contenti di frantumarteli telefonicamente, si presentano all’uscio.
Sono bande di ragazzotti aggressivi, dai metodi sbrigativi (che si mantengono fregando il maggior numero possibile di polli, a cottimo), che non si fanno scrupoli di minacciare i nonni se non li fanno entrare in casa, e se non sono più che pronti a mostrare loro le bollette.
Mostrare le bollette serve a far memorizzare loro il numero di abbonamento, che utilizzeranno a tua insaputa per farti “prigioniero” del tuo nuovo fornitore di disservizi.
Se non apri ti blandiscono: “Ha già la nuova tariffa?”, “Le hanno già applicato lo sconto? Mi mostri una bolletta, così controlliamo”. E qualcuno ci casca, apre, ed è fottuto.
Tuttavia, sia chiaro che non ti stanno derubando: ti stanno solo truffando.
Da rimpiangere i ladri veri, limpidi, semplici, che suonano il campanello al solo scopo di rubacchiarti gli spiccioli superstiti della pensione.
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DOMANI
Gli eventi si susseguono in un crescendo horror in stile Dario Argento.
Due giovani donne, avvenenti quanto aggressive, abbigliate stile Dark Lady, suonano alla porta. Non aprire non ti servirà a nulla: dallo spioncino ti mostrano il tuo nipotino in lacrime, e ti dicono che è loro ostaggio, poi che ti sarà restituito sano e salvo solo quando avrai firmato il nuovo contratto con Vattelapesca Mercato.
Due uomini in passamontagna e bazooka suonano con insistenza il campanello. Se indugi ad aprire e guardi dallo spioncino chiedendo timidamente “Chi è?” sei fregato: si mettono a colpire la porta con gli scarponi chiodati, intimandoti di aprire e aderire immediatamente al nuovo piano tariffario del tuo nuovo operatore, altrimenti sfonderanno la medesima, e ti obbligheranno ad ascoltare e riascoltare la canzone “Bella ciao” per ore, finchè non chiederai pietà e firmerai.
Ma, con il progredire delle tecnologie informatiche, succederà qualcosa di ancora più orrendo. Usciranno ologrammi giganteschi dallo schermo del tuo computer, del televisore, dei cellulari, degli Smartphone, e di qualunque altra diavoleria tu utilizzi, e se non ne utilizzi usciranno anche dal forno a microonde, dal videocitofono, e dal robot da cucina.
Questi ologrammi tridimensionali avranno le turpi fattezze di personaggi spaventosi quali Monti, Fabio Fazio, Fornero, Casaleggio e simili, i quali chiamandoti per nome, con voce cavernosa da oltretomba, ti ordineranno di sottoscrivere la tale offerta, il talaltro contratto, pena la dannazione eterna.
Firma subito, per evitare di perdere il lume della ragione e finire, catatonico, al Reparto Psichiatrico.
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CONCLUSIONE
Qualcuno ricorda come stavamo bene tanto tempo fa, quando non esisteva la concorrenza, c’era un unico operatore, monopolista, “cattivo” e inaffidabile, ma nessuno ti rompeva le scatole, e le bollette erano così semplici che stavano su un foglio solo? Ma un brutto giorno arrivarono i decreti Bersani e Letta sulle liberalizzazioni della telefonia, dell’elettricità, del gas... E vissero tutti infelici e scontenti.
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Italo Miglio e Stephanie Hop-là (MAGGIO 2014)
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LA TAMPA
si dissocia fermamente, sdegnosa, dalle tesi enunciate in questo articolo, pubblicate obtorto collo, esclusivamente a seguito di contratti stipulati in epoche remote, ma definiti - dai propri Avvocati - inscindibili nei secoli dei secoli. Amen.
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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
STUDIO PSICHIATRI PSICANALISTI ASSOCIATI SIGMUND LOVRECIUCH & MARIA MONTESSORI MARELLO

Scegli l'immagine che preferisci e scopri chi sei veramente
Si precisa che essendo un “Tampa Test”, sia lo studio che i risultati, sono da ritenersi assolutamente privi di qualsiasi credibilità


LEGGI ORA IL RISULTATO DEL TEST DELLA PERSONALITÀ MESSO A PUNTO DAI NOSTRI ESPERTI
Se hai scelto l’immagine A
Lei.
Sei un tipo solare. Ti piace il sole, la campagna, la natura. Sei spontanea, dici pane al pane e vino al vino. Anche perché non hai ancora trovato dei sinonimi per pane e vino.
Ti piace mordere le mele con la buccia, come nella pubblicità del dentifricio. Ma se ci trovi un baco ti fai venire una crisi isterica. Per le vacanze vai sempre nello stesso posto, “Da Menico”, un agriturismo immerso nella quiete della campagna.
Ti piace fare lunghe passeggiate, meditando sui fatti della vita e ponendoti domande esistenziali, tipo: “Con tutte le mucche che ci sono perché i tafani pungono proprio me?” O ancora: “Com’è possibile che l’industria chimica non abbia ancora trovato un concime che non puzzi di letame?”.
Lui.
Se hai scelto questa immagine sei anche tu una persona solare e amante della campagna. E della campagna ti piacciono soprattutto la margherita e la rosa, anzi la Margherita e la Rosa, le figliole del Menico.
Invece detesti le lunghe passeggiate, ma le subisci per amore della tua donna (e in cuor tuo speri di incontrare la Margherita in bicicletta, con la sottana tirata su).
Ti piace alzarti al mattino presto, al sorgere del sole, correre alla finestra e... chiudere quella dannata imposta che fa entrare il raggio di luce che ti ha svegliato!
Se hai scelto l’immagine B
Lei.
Sei una donna che pensa troppo (ah, se tu fossi un uomo non correresti mai questo rischio!). Come la luna riflette la luce del sole, tu tendi a riflettere su ogni piccola cosa, dovunque tu sia. Anche quando sei alla guida dell’auto rifletti a lungo ad ogni incrocio, prima di decidere da che parte svoltare. Al semaforo, quando scatta il verde, dopo qualche secondo di cortese attesa, gli automobilisti sulle auto in coda dietro la tua attaccano il solito concerto per clacson, gestacci e imprecazioni. Poi arriva l’ambulanza che ti porta, ancora meditabonda, alla neuro.
Lui.
Le donne ti dicono che sei un tipo tenebroso. Ami gli appuntamenti al buio, ami farlo al buio e rivestirti al buio. Una cosa eccitante, ma stai attento a non metterti il perizoma di lei, e magari anche al contrario. Sei piuttosto estroso, a volte lunatico e un po’ contradditorio. Come quando ti lamenti che non riesci a perdere peso, e intanto azzanni un panino da mezzo chilo, che gronda maionese, bevendo direttamente dal fiasco del barbera.
Se hai scelto l’immagine C
Lei.
La tua scelta rivela una personalità romantica, nostalgica, legata al passato. Sei una di quelle persone che non fanno altro che rimpiangere il passato, convinte che sia migliore del presente, più ricco di valori, più autentico. Vivi di ricordi, di vecchie foto ingiallite dal tempo. Hai ancora in garage la tua prima bicicletta, tutta arrugginita, e il magnetofono Geloso, gelosamente custodito, insieme al primo biglietto del tram e a qualche figurina ammuffita. Hai conservato persino il Cicciobello con cui giocavi da bambina, nonostante sia tutto rosicchiato dai topi...
Il fatto che tu non possa resistere mezz’ora senza il tuo smartphone ultimo modello, e nemmeno cinque minuti senza collegamento a internet, dovrebbe però farti pensare. Ti consigliamo an- che di dare una ripulita al garage.
Lui.
Come Peter Pan, il tuo desiderio è restare per sempre bambino, come quando tua nonna ti faceva i biscotti allo zenzero e ti comprava lo stick alla menta. E a te veniva da piangere, ma non di commozione. Il fatto è che non ti piace né lo zenzero, né la menta... Sei un bambino che non vuole crescere. L’unica cosa che ormai cresce in- torno a te è la barba degli altri, che non sopportano più i tuoi capricci e piagnistei.
Il treno dell’immagine che hai scelto rappresenta per te il viaggio, la fantasia, la libertà, il treno dei desideri (che nei tuoi pensieri all’incontrario va). Se non l’avessi ancora capito, quel treno sei tu, chi può darti di più? Forse nemmeno .Italo.
Se hai scelto l’immagine D
Zio Gino, va bene essere rimasto alle lire, ma fatti controllare da un medico: alla tua età i problemi di vista sono frequenti, e l’Alzheimer, se preso in fase iniziale, potrebbe essere curato.
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(MAGGIO 2014)
AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
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