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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA

DOPO LA BANDA DEI TIR ARRIVA LA GANG DELL’APE


PERCHÈ I VERBALI VENGONO REDATTI PER ISCRITTO?

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È durata solo poche migliaia di chilometri e soltanto 74 giorni lavorativi, inclusi i prefestivi, la fuga dei due componenti della Banda dell’Ape, specializzati in furti dei tri-ruote di colore blu pastello smunto, tonalità scelta per non dare troppo nell’occhio.


Pare che il colpo sia stato messo a segno lo scorso agosto dalle parti di Roccacannuccia, nel Salento, dalla banda torinese composta da due pendolari del furto (data la distanza il periodo del pendolo è moooolto lungo).



La gang, non inquadrabile come “associazione a delinquere” perché sarebbe stato necessario trovare almeno un terzo socio per rientrare nella tipologia, è composta da Maggio Lino e Moto Ririririririno. Quest’ultimo in realtà avrebbe dovuto chiamarsi semplicemente Rino, ma il padre, balbuziente, quando si presentò all’anagrafe il giorno della nascita, riuscì a pronunciare con enorme sforzo il nome che malauguratamente gli attribuirono.


I torinesi, per timore di essere riconosciuti, decisero di commettere il furto per commissione con un casco da Vespa a visiera abbassata (a differenza del furto su commissione, in questo caso, l’Ape sarebbe servito “per” fare alcune commissioni, tipo trasportare un kit di mobili dall’Ikea, e acquistare scatolette di passata di pomodoro e di tonno per le spaghettate di mezzanotte al Club dei Malavitosi).


Solo dopo il furto si sono resi conto che il cinquantino non avrebbe potuto circolare sulle autostrade italiane, così pensarono bene di rubare anche un carrello porta-Ape per il trasporto, questa volta di colore grigio pastello scialbo non temperato, per non dare troppo nell’occhio.


Per ironia della sorte, anche il carrello a trazione umana non sarebbe stato ammesso in autostrada, nonostante il “motore” bicilindrico a due “pistola”.


Detto fatto, ecco “reperita” anche un’auto dotata di gancio per il traino, di colore azzurro cielo nuvoloso sbiadito, per dare ancora meno nell’occhio.


A Roccacannuccia, si trova veramente tutto.


Superata la barriera di Rondissone, i due malcapitati, sono stati fermati dalla Stradale che ha rilevato un sovraccarico dell’ApeCarCar (non si tratta di balbuzie grafica, si sta parlando di Ape + Carrello + Auto), forse a causa del cestino portavivande da viaggio, del peso di oltre 160 Kg.


Non verranno invece denunciati per furto perché, ha rilevato il sovrintendente competente, il furto prodromico conseguenziale non è tipologia prevista, né prevedibile dal Codice Penale.


I due professionisti del crimine sono stati scortati dalla Polizia a Settimo Torinese, dove sono tuttora bloccati e chiedono aiuto per vendere uno o più pezzi dell’ApeCarCar, anche separatamente, fino al raggiungimento del peso consentito dalla legge. In mancanza (in questo caso sarebbe forse opportuno dire in abbondanza) non potranno proseguire il viaggio fino al deposito del loro ricettatore di fiducia.

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Freddy Marchiori & Paul Rice – ACC (NOVEMBRE 2014)

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

UNA GIOVANE DONNA HA PERSO IL CONTROLLO DELLA PROPRIA VETTURA A CAUSA DI UN RAGNO


Maria Fobia (nome di fantasia) stava transitando a bordo della sua Smart Station Wagon nel centro di D*** (il comune non ha firmato il consenso informato sulla Privacy) quando, svoltando in via Spaventa, si è accorta della presenza di un ragno, sul sedile accanto al suo.


Trovarsi un ragno in auto a sua insaputa l’avrebbe terrorizzata al punto da farle perdere il controllo dell’auto. Dopo pochi metri di carambola si è schiantata contro un motorino in sosta.


La ragazza è stata soccorsa dai paramedici del 118, che l’hanno trasportata in ospedale.


Le sue condizioni psico-fisiche non sembrano essere gravi, o almeno non più gravi di quanto già non fossero prima dell’incidente.


Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno tratto in salvo anche il ragno.


– Deve essere salito mentre mi sono fermata a fare benzina – avrebbe dichiarato la ragazza, in evidente stato di choc (si spera sempre, in questi casi, che si tratti solo di choc, cioè qualcosa che poi passa).

– La zona è piena di extra- comunitari e drogati – ha aggiunto – che salgono sulle auto con persone sole alla guida, e le minacciano con una siringa per avere il denaro.


In realtà il povero ragno era solo molto disorientato, ma non è risultato positivo ai test, né per l’alcol né per le droghe.


Inoltre non era in possesso di siringhe o altri oggetti minacciosi e non è neppure extracomunitario, per il momento: è greco, si chiama Telemaco ed è originario di Itaca. Da indiscrezioni, pare si tratti del figlio segreto di Penelope Craz, la famosa cantante-attrice (protagonista del film “Muoviti, per favore!”) che si esibisce nei locali notturni di Atene, e di giorno lavora come tessitrice alle Telerie Elleniche Riunite di Tessalonica.


Fortunatamente il giovane ragno non ha riportato lesioni nell’impatto, nonostante viaggiasse senza cinture.


Meglio così, poiché proprio causa del mancato utilizzo delle cinture, la compagnia assicurativa Groupodia non gli avrebbe comunque pagato i danni.

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Stefania Marello (LUGLIO 2013)


Il ragno rimasto coinvolto nell’incidente, ancora in evidente stato di choc.

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

L’EFFETTO SERRA E LA STRANA SPECIE AVIARIA DI TORRAZZA PIEMONTE


Negli ultimi anni gli studi sull’effetto serra e sulle cause del riscaldamento terrestre si sono moltiplicate e, accanto a ipotesi serie e corredate di dati scientifici, si sono sviluppate teorie piuttosto fantasiose.


L’ultima riguarda il Circolo Polare Artico, che si starebbe lentamente trasformando in un Rombo Polare Artico.


Non in senso acustico, ma geometrico: da cerchio diventa una losanga, le cui punte spingono a sud grossi iceberg e lasciano scoperte le aree laterali.


La Corrente del Golfo, secondo alcuni studiosi, subisce un rallentamento a causa del naturale invecchiamento, al quale si aggiungono i radicali liberi imprigionati nelle particelle inquinanti: non riesce più a correre, e diventerà presto “Camminante” del Golfo.


Per non parlare dei geyser islandesi, che fumano troppo. A nulla sono valsi i cartelli “Vietato fumare” e le relative multe: ormai sono entrati nel Circolo Vizioso Artico, e non è più possibile farli smettere.


Il Mare del Nord si è spinto fin sulle coste Britanniche, acquisendo titolo onorifico e cambiando di fatto il nome in Mare del Lord.


Gli orsi polari si sono tolti la pelliccia, prendendosi la bronchite: hanno la febbre, e quando fanno pipì in mare contribuiscono ad un ulteriore scioglimento della banchisa polare.


Non va meglio al Polo Sud, dove i pinguini maschi, stufi di patire il freddo e la fame per tenere al caldo il loro prezioso uovo, men- tre le femmine sguazzano in mare al grido di “L’uovo è anche suo e che se lo gestisca lui”, hanno assaltato una nave che trasportava stufette, ne hanno rubate alcune, e le hanno usate per scaldare le uova. Le uova schiuse hanno dato alla luce esemplari di una nuova razza: i pinguini De Longhi. L’effetto sul clima è stato devastante.


Persino alle nostre latitudini si segnalano fenomeni strani.


Nel ridente paesino di Torrazza Piemonte ultimamente non si ride più come prima. Strani uccelli svolazzerebbero nei cieli torrazzesi. Ci sono state prima semplici voci, chiacchiere al bar o tra vicini di casa, poi segnalazioni di cittadini ai Vigili Urbani e alle autorità comunali, infine lettere corredate di foto, inviate direttamente al Di- partimento Torrazzese di Pensologia Condominiale, diretto dal Professore Chiarissimo Sun Nen Bun.


Secondo il Professore potrebbe trattarsi di una specie sconosciuta, probabilmente ibridi nati da uova che hanno subito una sorta di mutazione, dovuta ai cambia- menti climatici. Gli inquietanti volatili ricordano, nella loro forma, le illustrazioni di streghe tratte da antiche fiabe e leggende, cioè forme femminili intabarrate in abiti neri, con copricapo a punta e dotate di scopa atta al volo.


Attenzione: potrebbero essere pericolose. Pare che una di queste creature sia stata vista azzuffarsi con un gatto e il felino avrebbe avuto la peggio.


Alfredo Tremo, nipote del famoso regista inglese Alfred Hitchcock, si è recato sul luogo con l’intenzione di realizzare un film.


Nell’attesa di catturarne una viva per sottoporla ad analisi, le autorità consigliano di non avventurarsi nei campi e nei boschi dopo il calar del sole, e di tenere in casa i gatti e i canarini.

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Dottoressa Stephanie Hop-là – ACC (LUGLIO 2013)

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Un esemplare della nuova specie, fotografato mentre si posa su un tetto con la sua preda (probabilmente un passero solitario).

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

CORSI DI IGNORANZA

A CURA DELL’ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI

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Per chi ancora lo ignorasse, ricordiamo che alla Columbia University di New York esiste un corso di Ignoranza, docente Stuart Firestein, che è anche Professore di Neuroscienze e Direttore del Dipartimento di Biologia.


Difficile immaginare come funzioni: prende i voti più alti chi sa o chi non sa? O forse chi sa di non sapere, come quel greco, vissuto qualche secolo prima di Cristo… com’è già che si chiama? Ah, sì, Socrate.


Firestein sostiene che il prodotto finale della conoscenza è l'ignoranza. Infatti, più cose conosciamo, più “allarghiamo” il cerchio del nostro sapere, e quindi anche il confine con l’oscuro mondo ignoto che lo circonda.


(N.d.R: Chi ignora anche la geometria piana elementare, può saltare la seguente figura.


E se ancora non dovesse capire, può andare alla fine dell’articolo. Resterà ignorante, senza bisogno di corsi)

Si noti come, all’aumentare della conoscenza (area gialla)

aumenta anche la circonferenza e quindi il confine con l’ignoranza (area blu).


Secondo questa teoria, conosciuta come Teoria delle Palle, se ci pensiamo bene, l’essere più sapiente al mondo è il neonato: egli ignora tutto, persino come si fa a respirare. La sua palla di conoscenza è piccolissima, praticamente un punto senza dimensioni. Imparato il respiro (è un ottimo autodidatta, il piccoletto) si accorge che c’è dell’altro, e gli vengono mille curiosità: come placare la fame, la sete, il freddo, come spegnere quella cavolo di luce che qualche grullo (non conosce neppure le parolACC, il poverino!) gli ha sparato proprio negli occhi… Così aumenta la sua palla della conoscenza, mentre egli diventa via via più ignorante.


Per fortuna, fino a poco prima di nascere, il neonato non sa di essere così sapiente, altrimenti non nascerebbe. O, forse, uscirebbe quel tanto che basta per fare, con le sue braccine paffute, un gestaccio inequivocabile all’ostetrica, e poi tornerebbe subito dentro.


Ma torniamo al nostro Corso di Ignoranza. L’eccelso Stuart Firenstein non è stato il primo ad avere questa idea geniale. L’Accademia dei Cinque Cereali, in collaborazione con il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, dell’Università di Pensologia di Torino, Dipartimento di Torrazza Piemonte, da tempo si sta occupando di questi temi. I soci e i collaboratori sono perfettamente consci della loro ignoranza, e tuttavia osano disquisire ogni giorno di cose complesse, affrontare materie specialistiche, delle quali - si badi bene - non sanno un bel niente.


Ciò di cui parliamo è un’ignoranza informata, che pone nuove domande, che a loro volta produrranno risposte, cioè ulteriore conoscenza e quindi nuova ignoranza.


L’ACC ha fatto suo questo ciclo inarrestabile di domande e risposte. Si tratta del famoso ciclo di Idiot, che si chiude lasciando sempre le cose come stanno, semmai un po’ più confuse, in modo da mantenere l’ignoranza a livelli elevati.


Possiamo quindi affermare che L’ACC, nella sua ignoranza consapevole, è uno dei Massimi Sistemi di Sapienza al mondo.


Gli esperti dell’ACC hanno ACCttato la sfida di Firenstein, di tenere una Lectio Magistralis su ciò che non sanno.


Riportiamo qui il programma delle Lectio.

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Dottoressa Stephanie Hop-là – Informatica.

  • Le teorie di Newton e la nascita della Apple.
  • “Control Alt Canc” non è un contrACCttivo orale.
  • Infernet e la rete ai tempi di Dante.
  • Problemi di memoria: perché ROM rubano RAM?
  • Problemi di software: come farsi un Pannello di Controllo così.

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Professor Paul Rice – Ortografia e buon uso della Punteggiatura.

  • La Teoria del Caso applicata alle virgole.
  • Il “Punto a capo” questo sconosciuto.
  • La non facoltatività della corretta sequenza delle lettere in un vocabolo.
  • La sublime e difficile arte della rilettura di un testo.
  • Tecniche Yoga per il controllo degli spasmi delle falangi sulla tastiera.

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Professor Italo Miglio – Sessuologia applicata

  • Analisi biometrica comparata dei dispositivi organici coinvolti nella copula.
  • Ossessioni segrete nel terzo millennio.
  • Il sesso al tempo di Cappuccetto Rosso.
  • Tecnologie termodinamiche applicate alla soddisfazione sensoriale.
  • Le disfunzioni erettili e i loro vantaggi.
  • La teoria contrarian del "Piccolo é bello".
  • Il percorso obbligato da "Adamo ed Eva" a "Hom & Osex".

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Ingegner Frank Oats – Management e Ingegneria Gestionale

  • Gestione attenta dei sottoposti, e analisi delle loro opinioni.
  • Come posso mitigare il mio delirio di onnipotenza?
  • Sequenziatura corretta e gestione delle priorità del personale.
  • Come finalizzare le peculiarità del singolo al successo aziendale.
  • Tecniche montessoriane per la gestione del personale femminile in giorni particolari.

Stuart Firestein alla Colombia University, e Sun Nen Bun all’Università di Pensologia.

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Stephanie Hop-là e Italo Miglio

Accademia dei Cinque Cereali (LUGLIO 2013)

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

CRISI: MILIONI DI API OPERAIE IN CASSETTA INTEGRALE

FORTI AGITAZIONI IN PIAZZA PAN DI SPAGNA CONTRO I TAGLI ALL’API-CULTURA: NECESSARIO L’INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUCO.

NEL FRATTEMPO L’APE REGINA AUMENTA LE RENDITE SULLE ARNIE.




Gli ultimi tagli hanno colpito soprattutto il settore del miele d’Acacia.


Da alcuni giorni la produzione di miele, cera e propoli è bloccata e le api si sono barricate sul tetto dell’alveare, minacciando, in un ronzio spaventoso, di non tornare al lavoro se non sarà sospeso il provvedimento che lascia fuori dall’alveare migliaia di operaie e centinaia di fuchi, in cassetta integrazione a zero-miele.


L’obiettivo dell’AD (Ape Delegato) e dell’AR (Ape Regina) è chiaramente quello di aumentare le rendite sulle arnie.


I Sindacati della Uim (Unione Insetti da Miele) hanno indetto un’assemblea straordinaria. Nell’attesa una troupe televisiva si è avvicinata al tetto dell’alveare e ha raccolto alcune proteste. Una giovane operaia, che dice di chiamarsi Ape Corina, inveisce contro la direzione:


“I padroni si danno un sacco di arnie, ma chi lavora siamo noi. Noi operaie lavoriamo in turni massacranti, per la raccolta del polline, e non ci viene riconosciuta nemmeno un’indennità per attività usurante. ”


Tra i fuchi, anche loro in agitazione, se pure per motivi diversi, abbiamo raccolto la testimonianza di Ape Ritivo, un giovane maschio che si lamenta dei rischi che ogni fuco corre al momento del gioco aziendale annuale, detto Scacco alla Regina.


“La Direzione lo presenta come un gioco divertente, nel quale i fuchi si misurano tra loro in velocità e resistenza e il vincitore potrà tromb… oh, scusi, siamo in onda… accoppiarsi con la regina.


In realtà, se mi permette la volgarità, i trombati siamo noi, perché rischiamo la pelle in ogni caso.”


Si è verificata una vera a e propria reazione a catena che ha messo in agitazione anche i controllori di volo, con rischio di chiusura dell’apeporto, cosa assai grave, perché solo zampettando e saltellando sarebbe praticamente impossibile riuscire a “visitare” ogni fiore della zona entro la primavera. Ricordiamo che questi insetti non dispongono dell’Apecar per il trasporto del polline, e neppure della Vespa, ma devono fare tutto manualmente o, per essere precisi, zampamente.


Pare che sia possibile un’ape-rtura da parte dei sindacati, ma la strada è ancora lunga per attivare a un accordo, probabilmente verrà eletto un Ape Re Tecnico per gestire l’emergenza e far uscire l’alveare dalla crisi. Il sistema elettorale è l’apicellum, che prevede liste bloccate e voto obbligatorio per il fuco più furbo (non per il più veloce, in quanto questo vive solo poche ore, da cui il detto: meglio un giorno da calabrone che cento anni da fucone).

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M&M – Marchiori & Marello - ACC (FEBBRAIO 2013)

Un’ape Reginonna geneticamente modificata

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

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