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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

TRA SACRO E DIVINO

RASSEGNA(TA) STAMPA


Allarme bomba in centro a Torino, dove è stato rivenuto un trolley rosa abbandonato. Il sospetto è stato quello che potesse trattarsi di una bomba.

Sul posto sono intervenuti gli artificieri che hanno fatto brillare il trolley, che è risultato vuoto.

(La Nuova Provincia di Biella)

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Immagino la stordita proprietaria del trolley, magari appena comprato (essendo vuoto...): quando si è accorta della dimenticanza sarà tornata per recuperarlo.

Ma non ha potuto nemmeno avvicinarsi causa cordoli di polizia, artificieri e Digos.

Si sarà ben guardata dal dire che era suo, per paura di essere immediatamente arrestata, interrogata e TORTURATA.

E alla fine avrà assistito alla spettacolare distruzione del suo oggetto, esploso in mille coriandoli rosa...

(Nonna Abeffarda)

Cannabis terapeutica: apre a Vicenza la prima farmacia che la commercializzerà a prezzi inferiori rispetto a quella olandese.

(La Repubblica)

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Una vergogna tutta italiana che la diffusione di questo straordinario rimedio offerto dalla natura sia lenta, farraginosa, piena di lacci e burocrazia.
Ieri ho detto alla mia dottoressa che soffro di crisi d'ansia e insonnia maligna e lei, senza batter ciglio, mi ha prescritto un ansiolitico più forte del precedente, uno che dà assuefazione dieci volte più della cannabis.
Dovremo andare a Vicenza, invece di andare a Lourdes?

(Nonna Abeffarda)

Uno studio promosso da ricercatori delle Università di Cambridge, Hong Kong, Maastricht e Stanfordha messo in luce una correlazione tra le parolacce e l’onestà.

Pare che le persone che imprecano di più siano più oneste e genuine rispetto a chi invece si trattiene dal pronunciare profanità.

(Yahoo notizie)

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Quando le si guasta l'auto di notte in tangenziale, la nonna è molto molto onesta...

(Nonna Abeffarda)

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LA RISTAMPELLATA: questo articolo è stato scritto tra il 2016 e il 2018 e viene qui riproposto a grande richiesta.

(GENNAIO 2017)

LA SINDROME DEL NONNO VIGILE


Le forze dell’ordine sono sottorganico e non sempre riescono a intervenire in caso di emergenza. A maggior ragione non sono in grado di coprire incarichi di ordinaria amministrazione.


L’assistenza sui passaggi pedonali all’ingresso e all’uscita degli studenti delle scuole primarie è un servizio fondamentale per la comunità, poiché garantisce la sicurezza degli alunni.


Vista la carenza di agenti di polizia locale, il sindaco del paese incarica pensionati che, volontariamente e gratuitamente, muniti di apposita paletta, si prestano a dirigere il traffico davanti agli istituti scolastici garantendo l’incolumità dei propri nipoti e dei loro compagni di classe.


Il P.U. (Pensionato Ufficiale) incaricato dal rappresentante delle istituzioni, quando si trova nel pieno dell’esercizio delle proprie funzioni, puntualmente viene irrimediabilmente colpito dalla cosiddetta “sindrome del nonno vigile”.


In pratica, l’anziano con la paletta in mano, si trasforma in una specie di supereroe che immancabilmente deve fermare il maggior numero di auto, anche se non strettamente necessario, finendo per generare blocchi al traffico e ingorghi che altrimenti non si formerebbero.


Ad esempio, se un’auto si trovasse a venti metri dal passaggio pedonale e lo studentello a oltre cento metri, il nonno vigile, prontamente, fermerebbe l’auto per permettere al pargolo di superare l’attraversamento pedonale in tutta sicurezza. All’automobilista non resta che imprecare e attendere per tre o quattro minuti l’arrivo del ragazzino, soccombendo passivamente davanti all’autorità del pensionato che può dare sfogo alla propria autorevolezza. E nel frattempo la coda che si forma arriva al precedente incrocio con inevitabili ricadute sulla statale a scorrimento veloce.


Si tratta di una sindrome da potere acquisito che colpirebbe chiunque. Del resto, chi non avrebbe mai sognato di possedere una paletta per poter fermare o dirigere il traffico a piacimento dando sfoggio della propria autorità delegata?

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Paul Rice – ACC

Palette “doppio uso”: dopo il servizio mattutino davanti alla scuola, il nonno vigile, può rientrare ad aiutare la moglie nelle pulizie di casa; all’uscita del doposcuola pomeridiano, può andare a giocare sulla sabbia con il nipotino.

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Nonno vigile del fuoco: la bombola dell’ossigeno non serve per sopravvivere ai fumi dell’incendio, ma è un presidio medico prescritto dallo pneumologo che lo ha in cura per un fastidioso enfisema polmonare.

LA STAMPELLA PRESENTA

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Mirafiori ha perso 33mila auto. Va bene essere distratti, ma c’è un limite a tutto.

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Una nuova legge riconosce ai nonni un compenso economico per prendersi cura dei nipoti. 

Calma, accade in Svezia. E non recarti lassù, perché non ti pagheranno.

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A Ivrea, una mamma ha visto un pirillo gigante tra le giostre del luna park, e ha avvertito i carabinieri. 

Eh, il senso dell’umorismo è merce sempre più rara, in Italia.

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Suntant Kathiw

L'EPICA DELL'E.PI.CA


È ufficiale: fa caldo. Ed è una notizia terribile. Nei notiziari, in ordine di allarme, dopo le guerre, le microplastiche nell'acqua e le scosse sismiche ai campi Flegrei viene subito l'allerta caldo. Prima degli acciacchi del Papa e degli acufeni di Trump.


Ora che anche nel Nord Italia è tornata l'estate, seppure con notevole ritardo rispetto al tradizionale calendario delle stagioni, è iniziata l'epica dell'E.PI.CA, il nuovo acronimo meteo che sta per "EstatePIù CAlda". Più calda di sempre, ci raccontano, da quando è stato inventato il termometro, forse, ma qualcuno azzarda anche prima, addirittura dal Big Bang, che immaginiamo come una stagione alquanto torrida.


Ma noi "over settanta" ci ricordiamo le estati della nostra infanzia, e non ci sembra che fossero più fresche. Ricordiamo l'afa, il sudore, gli appartamenti senza un filo d'aria nonostante le finestre spalancate, i ventagli della nonna, i marciapiedi roventi, dove le rotelline della bicicletta si infilavano nell'asfalto molliccio. Ricordiamo le notti insonni, le lenzuola madide, e le granite fatte in casa col tritaghiaccio a manovella. Ciononostante, ci sembrava una bella stagione, con tanta luce, pochi indumenti leggeri e niente scuola. Soprattutto niente allarmi. Giocavamo in strada, ci spruzzavamo con l'acqua delle fontane. I più fortunati andavano a bagnarsi i piedi nel Po. Non ci importava sapere se ieri era stato più o meno caldo di oggi, e nemmeno quanti gradi erano previsti per l'indomani.


Invece l'E.PI.CA è una narrazione quotidiana, un poema infinito, con i suoi eroi, le sue vittime, le sue gesta, le sue vicende leggendarie e i suoi finali tragici. Epos in greco antico significa 'parola', e in effetti proprio di parole è ricca questa stagione.


Fino a ieri mezza Italia era bersagliata a giorni alterni da temporali, trombe d'aria e grandine, la Gran Bretagna registrava temperature invernali, e in Scandinavia la famosa primavera quest'anno non si è nemmeno vista. Perciò i meteorologi e gli esperti del clima rosicavano, perché era difficile far passare il terrorizzante messaggio del Riscaldamento Climatico. Allora hanno cambiato versione: anche il freddo fuori stagione è causato dai nostri cattivi comportamenti, e a scanso di equivoci l'hanno chiamato Cambiamento Climatico: se fa più caldo o più freddo, se piove di più o di meno sono sempre effetti dello stesso fenomeno.


Finalmente le temperature si sono alzate anche nelle regioni a ridosso delle Alpi, dando il via alla ridda degli allarmi, dei nomi - epici anch'essi - assegnati all'anticiclone di turno: Scipione, Caronte, Lucifero, Ciclope... È tornato il coprifuoco per gli anziani, che se si fanno trovare fuori casa dalle 12 alle 18 rischiano la denuncia e il ricovero coatto presso il supermercato più vicino, dove l'aria condizionata a 19 gradi li stende. Ma verranno annoverati fra i morti per il caldo.


Il concentrato della narrazione epica è nei notiziari televisivi. Qui l'E.PI.CA dà il meglio di sé: intere regioni, da Nord a Sud, sono in emergenza idrica, e la causa è sempre lui, il C.C. il mostro epico tentacolare da sbattere in prima pagina. Raramente qualcuno osa parlare del colabrodo degli acquedotti e della mancanza di invasi che raccolgano l'acqua piovana, e se succede il servizio viene rapidamente concluso, e si passa ai filmati (sempre gli stessi, da anni) dell'avvento dell'Apocalisse. Vediamo scorrere le immagini di città infuocate (riescono a creare anche l'effetto tremolante dell'aria, come nei film girati nel deserto), dove strade e marciapiedi sono colate di asfalto fuso e bollente, dove i cagnolini si ustionano le zampette, e i soliti poveri anziani, per non restare incollati con le scarpe, siedono boccheggianti sulle panchine sventolandosi con il giornale.


Ma gli anziani ricchi, invece, che cosa fanno? Gli anziani ricchi, molti dei quali arricchitisi in politica, sono impegnati a blaterare sulle cause dell'E.PI.CA, e a tenerla viva con i loro Suv inquinanti, le loro auto blu, gli aerei privati, e i potenti condizionatori nelle loro abitazioni e negli uffici, che sparano giorno e notte all'esterno centinaia di metri cubi di aria surriscaldata.

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Stefania Marello - ACC

Anziana disobbediente:

al solleone, con abiti pesanti, consuma cibo non consentito dall'E.PI.CA

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E.PI.CA quotidiana

E se tu non sei a disagio vai dal medico, perché sei malato

DA PARACELSO A PARACULO



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Due alchimisti distanti sette secoli


Paracelso visse tra il XV e il XVI sec. ed è noto a tutti come l’ideatore della iatrochimica. Si tratta di una dottrina medica che mira a interpretare i fenomeni fisiologici e biologici del corpo umano esclusivamente in termini di reazioni chimiche.


Tutto ebbe inizio al compimento del sesto anno di età, quando la nonna gli regalò il "Parvulus Chymicus", la prima versione del gioco che oggi conosciamo come il “Piccolo Chimico”.


Ma date le esigue conoscenze chimiche dell'epoca, il Parvulus Chymicus risultava essere un gioco piuttosto noioso, e il piccolo Paracelso dovette inventarsi qualcosa di nuovo.


Fu così che iniziò a disquisire di filosofia.


Stabilì le sette regole base del suo pensiero:


- Migliorare la propria salute.

- Bandire dalla mente tutti i pensieri negativi, di rabbia, rancore, odio, noia, tristezza, povertà e vendetta.

- Fare tutto il bene possibile.

- Dimenticare ogni offesa.

- Raccogliersi ogni giorno in meditazione.

- Mantenere un silenzio assoluto sulle vicende personali.

- Non temere gli uomini e non avere paura del domani.


E dulcis in findus (letteralmente: e dopo il pesce, il dolce) partorì il famoso detto: “Non essere schiavo di un altro se puoi essere tu il tuo padrone.”


Questo principio diede origine alla moda del “Fai da te”, al proverbio "Chi fa da sé fa per tre" e alla formula “Lavora presso: se stesso”, ancora oggi utilizzata nei profili di Facebook.


Nel corso dei secoli successivi gli alchimisti si concentrarono soprattutto nel tentativo di trasformazione del piombo in oro, anche se avrebbe avuto più senso partire dall’alluminio, che è molto più leggero, se non addirittura dalla cacca di cane, che è un elemento molto più diffuso ovunque.


Tuttavia quelle sperimentazioni non hanno portato a nulla, se si esclude il famoso alchimista anglopiemontese Gary Buia, che riuscì, non si sa come, a trasformare l’oro in bachelite. Fortunatamente gli esperimenti terminarono quando finì di trasformare tutti i gioielli di famiglia.


Con l'avvento della scienza moderna l'alchimia fu presto accantonata, e per sentirne ancora parlare dobbiamo arrivare al XX secolo e precisamente alla Prima Repubblica, grazie alle ricerche di Paraculo.


Paraculo studiò e sviluppò le sopraffine tecniche dell’opportunismo, volgendo a proprio vantaggio ogni situazione.


Alla base della sua filosofia c'erano sottili tecniche di persuasione, e occulte ma efficaci azioni adulatorie verso chi detiene il potere.


Ancora oggi si usa il suo nome per definire una persona interessata e opportunista.


Oggi i discepoli di Paraculo non passano la loro vita chiusi in un laboratorio, ma si occupano di politica, di finanza e di economia, oppure lavorano in grandi aziende private o a partecipazione pubblica.

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M & M - Marchiori & Marello – ACC (GENNAIO 2017)

LA RISTAMPELLATA: questo articolo è stato scritto tra il 2016 e il 2018 e viene qui riproposto a grande richiesta.

Il grande Paracelso ritratto in una delle sue rare espressioni da paraculo

GLI SCALTRI BARISTI E I PAGAMENTI ANALOGICI COL TELEFONO



Per l’ennesima volta gli Scaltri Baristi ingaggiano una battaglia contro i mulini a vento.


Secondo le malelingue in realtà si tratterebbe della solita trovata per portare il grano al proprio mulino e, con grano, non si intende il cereale, bensì qualcosa di più... liquido.


In questo caso avrebbero ideato il modo di lottare contro il sistema bancario che incoraggia l’uso di moneta digitale che sempre più sta sostituendo il contante, anche nelle piccole transazioni.


I due hanno progettato una modifica in grado di estrarre banconote vere da un qualunque telefono, dando così la sensazione di utilizzare la moderna tecnologia per pagare le consumazioni al bar utilizzando il vecchio denaro “analogico”.


Il metodo funziona. Infatti, sin dalle prime luci dell’alba, gli avventori si assiepano davanti al bar per provare il nuovo metodo di pagamento.


Naturalmente i nostri scaltri eroi hanno pensato a tutto, anche al rispetto della legge della conservazione di Lavoisier, secondo la quale “in natura nulla si crea e nulla si distrugge”, poiché se prima il cliente non mette i contanti nel telefono, non può effettuare un pagamento. E ancora “tutto si trasforma”, infatti, trasformano le loro colazioni e i loro aperitivi in denaro sonante.

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Paul Rice – ACC

Un avventore preferisce restare anonimo mentre paga il conto.

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Attraverso questo link è possibile visionare la precedente battaglia per il gas degli scaltri baristi: https://bit.ly/3Wf7FxE

LE RELIGIONI POTREBBERO DIVENTARE A TEMPO DETERMINATO


Ormai il posto fisso, giorno dopo giorno, anno dopo anno, sta scomparendo.


I contratti che vengono propinati dalle grandi aziende ai lavoratori sono sempre più fantasiosi e creativi con l’unico obbiettivo di tagliare i costi, finendo per favorire il precariato e generare instabilità nel mercato del lavoro.


L’Accademia dei Cinque Cereali, in collaborazione con l’Università di Pensologia di Torino, ha ipotizzato l’applicazione del contratto a termine anche alle religioni.


Il nobile intento sarebbe quello di lasciare libere le persone di scegliere e provare differenti confessioni in tutta serenità, senza vincoli.


Grazie a questo stratagemma, si ipotizza che in futuro potrebbero cessare, o perlomeno limitare allo stretto necessario, le famose guerre di religione.


Sarà pertanto possibile, nell’arco di una vita, seguire a rotazione anche un centinaio di divinità, incrementabili esponenzialmente qualora si passasse dalle religioni monoteiste a quelle politeiste.


L’idea sarebbe quella di seguire un determinato culto per sei mesi, eventualmente prorogabili di altri sei. Scaduto tale termine il fedele potrà fare le opportune valutazioni e trarre le proprie conclusioni.


Se si è trovato bene e ha ottenuto un piccolo miracolo, potrebbe scegliere di estendere il periodo passando da osservante a praticante, se invece il “padreterno” di quella fede religiosa lo ha trascurato, potrebbe scegliere di seguire un’altra divinità e tentare fortuna abbracciando un nuovo credo per i canonici sei mesi di prova.


Per ora si tratta solo di una mera ipotesi, ma sta già trovando l’approvazione dei principali capi religiosi: il Papa cattolico, Re Carlo (governatore supremo della chiesa anglicana), il Veda induista, il Dalai Lama, e molti altri.


Sembrerebbe che anche il capo dei Geova abbia confermato la propria adesione con una citofonata… oops, con una telefonata.

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Paul Rice - ACC

Il primo God Pride: raduno arcobaleno interreligioso

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La bibbia in voga nel periodo della nostra adolescenza

COME IL TG3 REGIONALE CI RACCONTA IL METEO


(E la mia versione semplice)

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Temperature in diminuzione sia nei valori minimi che in quelli massimi

(Farà più freddo)

Temperature in aumento sia nei valori minimi che in quelli massimi

(Farà più caldo)

Il cielo sarà contraddistinto da nuvolosità perlopiù assente

(Niente nuvole)

Isolati fenomeni temporaleschi di modesta intensità

(Poca pioggia)

La ventilazione si presenterà di debole intensità

(Poco vento)

Copertura nuvolosa in grande estensione

(Molte nuvole)

Si verificheranno diffusi fenomeni nevosi

(Nevicherà)

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Calo Chievolti

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LA SEDIA ELETTRICA POTREBBE ESSERE SOSTITUITA DA QUELLA SCOPPIO



La dinamite fu brevettata nel 1867 da Alfred Nobel, noto per aver inventato anche un famoso Premio, la cui evoluzione ha portato ai concorsi a premi dell’era moderna.


La sedia elettrica fu introdotta negli stati Uniti una ventina di anni dopo e, da subito, parve come un’ottima soluzione a basso impatto ambientale.


Sempre in quegli anni veniva progettato e sviluppato il motore a scoppio ma, eseguire le condanne a morte con questo dispositivo meccanico, sarebbe stato pregiudizievole per la salute del condannato, poiché avrebbe respirato le esalazioni tossiche e la marmitta catalitica, all’epoca, non era ancora stata inventata.


Così per quasi un secolo e mezzo è stata utilizzata la sedia elettrica in parecchi stati della federazione americana.


Ma ora, che il settore automotive sta facendo un repentino cambio di direzione passando dal motore endotermico a quello elettrico, considerando che numerose associazioni si battono con forza per l’abolizione della sedia elettrica, la giustizia potrebbe effettuare una giravolta e passare dalla sedia elettrica a quella a scoppio.


Si tratterebbe di sperimentare nuovi metodi per eseguire le condanne a morte senza inutile spreco di energia elettrica, ormai diventato bene preziosissimo.


L’unico inconveniente è che la “sedia a scoppio” non è fonte di energia rinnovabile, pertanto, occorre necessariamente il nulla osta preventivo dei ministeri competenti.

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Paul Rice – ACC

Prototipo di sedia a scoppio modello “one shot”.

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Prototipo di sedia a “motore a scoppio”.

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Sedia a turbina, motore più rumoroso e inquinante, ma a elevata efficienza.

DAL BRACCIALETTO ELETTRONICO A QUELLO ANTI-SCOCCIATORI


Quando un giudice dispone misure cautelari differenti dal carcere come, ad esempio, gli arresti domiciliari, può prevedere l’utilizzo di un braccialetto elettronico da parte del condannato, per tenere sotto controllo i suoi movimenti.


Si tratta di un dispositivo tecnologico dotato di sistema di localizzazione satellitare collegato alla centrale operativa, applicato al polso o alla caviglia, che monitora costantemente gli spostamenti del condannato.


Il braccialetto elettronico viene utilizzato per reati minori oppure nel caso in cui gran parte della pena sia già stata scontata.


Questo dispositivo trova largo utilizzo anche nella prevenzione e protezione per le vittime di violenza domestica e di stalking. Quest’ultimo tipo di reato è purtroppo sempre in costante aumento, nonostante l’emanazione di leggi sempre più stringenti e mirate a scoraggiare tali atteggiamenti persecutori.


La legge si occupa di illeciti ma, spesso, vi sono comportamenti cosiddetti “border line”, al limite della legge, di per sé legali, ma non per questo meno fastidiosi.


Uno di questi non-reati lo pratica il cosiddetto seccatore o scocciatore. Si verifica quando un individuo importuna il prossimo senza rendersi conto che sta esagerando e che la persona infastidita vorrebbe scrollarselo di dosso.


Lo scocciatore è alla continua ricerca di amici, anime gemelle, persone con cui scambiare due parole, senza rendersi conto di essere troppo appiccicoso finendo per arrecare molestie al prossimo.


Per questo motivo l’Accademia dei Cinque Cereali, in collaborazione con l’Università di Pensologia di Torino, ha ideato un bracciale che permette di riconoscere a distanza lo scocciatore e prenderne tempestivamente le distanze.


Il bracciale non funziona a batterie e non è provvisto di sistema GPS, fa semplicemente drizzare le antenne a chi segue la filosofia dello “Stame sü da doss” (stai alla larga).

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Paul Rice – ACC

Braccialetto anti-scocciatori

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Braccialetto elettronico tradizionale

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Cavigliera dell’era pre-elettronica

OLIO SU TELA


Olio su tela. Opera di Dalì Aquì

GLI SCALTRI BARISTI BREVETTANO LA RUOTA E DIVENTANO TRILIARDARI

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In seimila anni nessuno ci aveva mai pensato!

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Dall’invenzione ad opera dei Sumeri nel 3500 A.C. (anno più, anno meno), la ruota ne ha fatta di strada, tuttavia nessuno aveva mai pensato di brevettarla.


Nessuno, si intende, prima dei due soliti scaltri baristi, i quali ormai sono abituati a servire ai loro clienti autentici colpi di genio su vassoi d’argento.


Si tratta della trovata del secolo? Del tiro da manuale?


Niente affatto, i due stavano solo cercando di risparmiare qualche Euro sul cambio degli pneumatici invernali, così hanno pensato bene di depositare le gomme da neve all’ufficio Marchi e Brevetti di Pralungo, per avere uno sconto sulla fornitura.


I due, per un mese, ignari di tutto hanno continuato a circolare allegramente su strade urbane ed extraurbane, finché non si sono trovati sul conto una cifra con svariati zeri. Almeno una quindicina, tanto che l’estratto conto è stato stampato su formato A3 anziché sul solito modulo in dotazione ai correntisti.


Questo è solo l’ammontare guadagnato il primo mese, e non è difficile crederlo, se si pensa a tutte le ruote che circolano nel mondo.


Per arginare l’effetto degli scaltri baristi sul mercato azionario delle gomme, che manco la Brexit, Trump e il Referendum messi insieme, pare che la Michelin stia progettando ruote quadrate, mentre la Goodyear le starebbe già costruendo esagonali.


Tra le ripercussioni collaterali, pare che abbiano diritto a una percentuale sui premi in palio alla ruota della fortuna.


L’AMACA (Associazione Mondiale Autotrasportatori Camion Autoarticolati) sembra che stia preparando una class action che coinvolgerebbe gli autisti di TIR con oltre 12 ruote, i quali sarebbero vittime di un vero e proprio salasso per i diritti a ogni cambio gomme.


Ovviamente alcune case costruttrici di pneumatici approfittano della situazione per piazzare qualche colpo basso.


Giunge notizia, infatti, che un pensionato ha ordinato un treno di gomme per la Panda e si è visto recapitare 18.500 pneumatici stipati su otto vagoni ferroviari. Su questo episodio, gli scaltri baristi, da noi intervistati, si trincerano dietro un “No comment”, che fa fine e non impegna.


C’è chi giura di averli visti depositare il brevetto dei cubetti di ghiaccio per i cocktail, ma forse si tratta solo voci di corridoio del bar.

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Paul Rice & Freddy Marchiori (DICEMBRE 2016)

LA RISTAMPELLATA: questo articolo è stato scritto tra il 2016 e il 2018 e viene qui riproposto a grande richiesta


I due baristi, scaltramente, hanno chiesto di mantenere l'anonimato

L'INARRIVABILE NONNO ABEFFARDO

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L’Italia spende più di 25 milioni di €uro per il G7. Sì, zio Gino, sono 50 miliardi delle tue lire. Ma noi siamo ricchi, e lo dobbiamo ricordare sempre al mondo intero.

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Primo “Silent Reading Book” ai laghi di Falchera: invito a leggere un libro nella pace bucolica di un’oasi lontano dallo stress quotidiano. Faccio di meglio: lo leggo nella pace della mia cascina di Brevigliasco, senza doverlo condividere con umani.

£ £ £ £ £

Il 27 giugno è stato proclamato il primo sciopero degli addetti di Borsa Italiana. Sono esterrefatto e intristito, con tutti i pensionati della bocciofila di Brevigliasco.

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Nonno Abeffardo


IL PROFESSOR MIGLIO E I SUOI

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Il Vaffa della settimana va a

Anonimo pastore de “La Iglesia del Final de los Tiempos”, in Messico.

Con la seguente motivazione:

La sua chiesa cristiana vende pezzi di terreno in paradiso, da 100 dollari al metro. Si può pagare con valuta elettronica, e impostare pagamenti rateali. S’è fatto i soldi.

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L’esortazione a recarsi a defecare sulla urtica dioica va a

Bonelli Angelo, Deputato di Alleanza Verdi e Sinistra.

Con la seguente motivazione:

Propone una legge contro chi ha alloggi e non li affitta.

Secondo lui, dovrebbe essere considerato responsabile di danno erariale, e punito.

@ @ @ @ @

Il premio vauro ridens va a

Tozzi Umberto, cantautore.

Con la seguente motivazione:

Ha confessato: “La mia voce non mi piaceva, quando la sentivo mi disturbava”.

Poi, fa la pipì fuori dal vasino: “Anche John Lennon aveva lo stesso problema”.

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Il premio pane e volpe va a

Maserati, costruttore di automobili di pregio.

Con la seguente motivazione:

Fornisce i suoi veicoli elettrici della replica del rombo del suo celebre motore V8.

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Il premio “ma ci faccia il piacere” va a

Berry Halle, attrice e modella statunitense.

Con la seguente motivazione:

Da un podio a Capitol Hill, sede del Congresso Usa, lancia il sostegno a una legge che stanzierebbe 275 milioni di dollari per la ricerca e l’educazione alla menopausa.

LE GRANDI SFIDE LETTERARIE DELLA STAMPELLA

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Stellantis produrrà 30 modelli di auto ibride. Sergio Marchionne fu sempre molto contrario alle auto elettriche per la Fiat e forse adesso si rigira a trottola nella tomba.

Il vecchio tarlo

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Un giovane non ha gradito di essere stato lasciato, e si è vendicato. Ma, invece di uccidere la ex, come da prassi, si è limitato a perseguitarla, ordinando servizi a domicilio: pizze e birre, sushi, fiori, gelati e pompe funebri. Disonesto, ma brillante.

Carlo Chievolti

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Il Piemonte spenderà 400 milioni contro gli inquinanti e i veleni nell’aria. Sì, zio Gino, 800 miliardi di lire per una cosa inutile come spalare la neve nella tua cascina.

Il vecchio tarlo

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La nuova sfida social tra adolescenti: la Sex roulette. Ragazzine tra 14 e 16 anni fanno sesso senza precauzioni con vari maschi, e perde chi resta incinta. Giovani, il nostro futuro! Giovani che, se non interviene l’aborto, mettono al mondo gli altri giovani (il loro futuro) che probabilmente saranno inevitabilmente più fessi di loro.

Carlo Chievolti

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Nel vano tentativo di salvare la pelle, l’Europa impone dazi alla Cina, che replica con reazioni uguali e contrarie. Ricorda, mai fare a botte con quelli più grossi di te.

Il vecchio tarlo

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Importanti partite di pallone sono state fissate in concomitanza con il Festival di Sanremo 2025, tra lo sconcerto della Rai. Io non frequento molto l’elettrodomestico dispensatore di fregnacce, non seguo il Festival da quando il televisore non aveva i colori, e potrei scrivere quello che so di calcio dietro un biglietto da visita. Tuttavia, quale delle due lobby avrà il sopravvento, sempre che si creda alla favola Auditel?

Carlo Chievolti

SIM SALAMIN


L’Accademia dei Cinque Cereali da tempo si sta occupando dell’annoso problema delle intolleranze alimentari e, in particolare, di quella al lattosio.


Sembrerà paradossale, a dispetto del nome, il lattosio non si trova solo nei prodotti caseari, ma è presente anche in altri innumerevoli cibi processati dove funge da conservante.


Rimuoverlo da tutti gli alimenti preparati industrialmente è una vera lotta ai mulini a vento, l’unica soluzione sembrerebbe quella di ricorrere alle pratiche più o meno occulte, poiché per eliminarlo completamente occorrerebbe un vero e proprio miracolo o, se atei, una magia.


Per questo motivo l’ACC ha deciso di rivolgersi a un mentalista prestidigitatore specializzato in alimentazione insana, agliosa, oleosa, e chi più ne ha più ne olezza.


Siccome il Mago di Oz è al momento impegnato in altre pratiche, la scelta è andata al meno noto Mago Gi.oZ che ha risolto il problema lasciando tutti di stucco. Per la dimostrazione ha utilizzato due cacciatorini, facendo sparire anche la più piccola traccia di lattosio in un battibaleno.


Non solo di magia l’uomo di nutre, tuttavia è inspiegabile il fenomeno secondo cui il colesterolo contenuto negli insaccati scomparsi sia uguale a quello acquisito dal Mago Gi.oZ subito dopo l’esperimento. Lui sostiene che si tratti del principio di conservazione della materia ma, in tal caso, la scienza non sarebbe in grado si spiegare la sparizione dei salamini.

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Paul Rice – ACC

L’imposizione delle mani…

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…e la mossa del prestidigitatore con sparizione del lattosio sotto gli occhi increduli dei presenti.

IL GATTO DI SCHRÖDINGER


Per "Paradosso del gatto di Schrödinger" si intende un esperimento mentale ideato nel 1935 da Erwin Schrödinger, un cervellone austriaco che, a differenza del matematico protagonista di A beautiful mind,non era malato di schizofrenia, ma forse un po' suonato di natura.


L'esperimento aveva lo scopo di dimostrare come la meccanica quantistica, se applicata a un sistema fisico, fornisca risultati paradossali.


Non ho intenzione di spiegare qui che cos'è la meccanica quantistica, sappiate solo che i quanti sono tanti, ma quanti di preciso nessuno lo sa.


Per realizzare praticamente l'esperimento si doveva inserire un gatto vivo in un sistema chiuso e non trasparente (leggi: una scatola), insieme ad un complicato marchingegno che, in seguito a casuale rottura, avrebbe avvelenato il gatto.


Un osservatore esterno non poteva sapere quindi se il gatto era morto o vivo finché non avesse aperto la scatola. Questo ovvio concetto significa, secondo la teoria quantistica, che i due possibili stati di gatto vivo e gatto morto sarebbero stati entrambi presenti contemporaneamente.


Per quel gatto non valeva "essere o non essere" di shakespeariana memoria, bensì "essere e non essere" di Schrödingeriana follia. Non chiedetemi il senso e l'utilità scientifica di questo esperimento, incompreso dalla maggior parte delle persone, ma anche da molti laureati in fisica, in ingegneria, nonché in veterinaria, con specializzazione in disturbi nervosi dei felini. Tuttavia, su di esso gli scienziati si sono arrovellati per anni, hanno scritto decine di articoli complicatissimi, di logica matematica, teoria dei quanti e calcolo combinatorio lineare.


Non so se mi avete seguito fin qui, tuttavia, se vorrete prestarmi ancora attenzione, proseguirò raccontandovi i dettagli pratici dell'esperimento, che sono molto più divertenti di quelli teorici.


Schrödinger, dopo aver convocato nel suo laboratorio le più elevate menti scientifiche dell'epoca, utilizzò una scatola di cartone sufficientemente grande da contenere un gatto. Praticò su di essa alcuni fori per facilitare la respirazione dell'animale, e inserì il marchingegno che, in qualunque momento, avrebbe potuto rompersi e uccidere l'essere vivente all'interno. Poi prese il suo gatto Minkiah (nome tipicamente austriaco) e lo convinse ad entrare nella scatola con uno stratagemma scientifico: mise due crocchette sul fondo. Richiuse la scatola e spiegò agli scienziati il significato dell'esperimento:


"Per il principio di indeterminatezza della meccanica quantistica... bla bla... per il paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen... bla... blabla... per le funzioni d'onda... eccetera... finché la scatola è chiusa il gatto può essere contemporaneamente sia vivo sia morto".


"Minchia" sfuggì detto a uno dei cervelloni, evidentemente di origini italiane.


Il gatto, sentendosi chiamare per nome, miagolò.


"Per mille protoni!" sbottò Schrödinger, perché tutti avevano sentito che il gatto era vivo, e l'esperimento non era riuscito.


Il giorno successivo, su consiglio della moglie, andò alla ricerca di un gatto randagio e senza nome.


Il gatto però non era educato come il suo Minkiah, abituato a sporcare nella apposita cassetta. Non miagolò, ma fece la cacca dentro la scatola. Dopo un po' tutti avvertirono l'odore, perché anche le feci di gatto austriaco puzzano.


"Merda!" sfuggì detto al grande scienziato, e mai imprecazione fu più azzeccata.


Un gatto che fa la cacca è senza dubbio vivo, e ancora una volta gli scienziati se ne andarono scettici, e Schrödinger se la prese con il povero gatto, cacciandolo a pedate dal laboratorio.


Il giorno successivo decise di tagliare la testa al toro, anzi, al gatto: si procurò in una discarica un gatto già morto. Anche se sapeva in cuor suo che l'esperimento non sarebbe stato corretto, voleva a tutti i costi dimostrare il suo paradosso quantistico, e stavolta sarebbe riuscito perfettamente, poiché il gatto defunto sarebbe stato zitto e non avrebbe defecato per tutta la durata dell'esperimento.


Ma il gatto doveva essere morto già da qualche giorno, perché dai fori della scatola usciva un odorino vago, ma inconfondibile, di cadavere in decomposizione.


Ancora una volta la teoria quantistica dello sfortunato genio non fu dimostrata praticamente, e da quel giorno Schrödinger si limitò a scrivere trattati e articoli, a insegnare e a tenere conferenze in giro per il mondo, cose che sapeva fare assai bene.

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Stefania Marello - ACC

Una rara fotografia del gatto Minkiah, indeciso se entrare nella scatola

COMICON BERGAMO 22-23 GIUGNO 2024

LE GIORNATE AGGIORNATE

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26 giugno

Giornata mondiale del freddo.

Anche no, grazie: pago troppo di bolletta gas.

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28 giugno

Giornata internazionale del piercing.

Fatevelo voi.

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30 giugno

Giornata mondiale dei social media.

E di chi specula sulla fessaggine degli umani.

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1° luglio

Giornata internazionale dello scherzo.

Non ho mai sopportato gli scherzi e i loro autori.

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2 luglio

Giornata mondiale degli UFO.

Ma veramente qualcuno li festeggia?

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3 luglio

Giornata senza buste di plastica.

Giorno nel quale evitate di fare la spesa.

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6 luglio

Giornata mondiale del pollo fritto.

Il pollo preferisce non partecipare alla festa.

11 luglio

Giornata mondiale della popolazione.

Davvero? In che mani siamo finiti, poveri noi.

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15 luglio

Giornata mondiale delle competenze giovanili.

Riesci a rileggere la frase senza farti una risata?



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22 luglio

Giornata internazionale del cervello.

Il dispositivo un tempo utilizzato per ragionare.

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22 luglio

Giornata internazionale dei compiti.

Che gli scolari aborrono. Poi, imparano dalla vita.

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24 luglio

Giornata internazionale della musica strana.

In italia oggi c’è soltanto più musica di (censura).

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26 luglio

Giornata dell’esperanto.

Battutaccia: chi vive esperanto…

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Suntant Kathiw

Continua...

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