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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

L'INTELLETTUALE, QUESTO (ILLUSTRE) SCONOSCIUTO

Tutti crediamo di sapere che cos'è un intellettuale. In Italia gli esempi non mancano, sia vivi sia defunti: da Vittorio Sgarbi a Dario Fo, da Umberto Eco a Roberto Saviano, passando per i due Massimi, Gramellini e Cacciari. Personaggi famosi che pensano, scrivono e parlano. Soprattutto (quelli viventi) parlano, moltissimo, talvolta anche a sproposito.

Ma come si fa ad essere definiti intellettuali? È sufficiente essere laureati, colti, geniali ed impegnati? Quali sono i requisiti che distinguono, per esempio, uno scienziato o un poeta da un intellettuale autentico?

Abbiamo posto la domanda all'Accademia più anti-intellettuale al mondo: l'Accademia dei Cinque Cereali (ACC).

Premesso che, nel corso della storia, le caratteristiche di intellettualità (o intellettualismo o intellettualanza, come preferite) sono cambiate moltissimo, oggi, secondo l'ACC, i requisiti minimi per essere classificati intellettuali sono:

  1. Essere stato invitato almeno una volta come ospite da Fazio
  2. Essere stato invitato in qualità di esperto da Barbara d'Urso o da Bruno Vespa
  3. Avere gli occhiali e la barba. Per le donne, in mancanza di barba si accettano i baffi, anche decolorati
  4. Sbraitare e dire parolacce in TV , insultando i non intellettuali anche se hanno smaccatamente ragione
  5. Conoscere almeno venti parole in inglese e utilizzarle anche a sproposito, purché pronunciate alla perfezione
  6. Saper scrivere in una qualche lingua, viva o morta o in coma (saper leggere invece è un'optional che non da alcun punteggio)
  7. Conoscere almeno un aforisma in latino, almeno due terzine della Divina Commedia a memoria, anche non consecutive, sapere che la tavola pitagorica non è un elemento di arredo, che Pigreco non è un cugino di Peppa Pig e che Platone non è un pianeta
  8. Aver scritto almeno un libro con dedica in turco o in armeno
  9. Aver scritto un best seller, che però (questo è fondamentale) soltanto lo 0,05% di quelli che l'hanno acquistato l'ha letto tutto e capito.
  10. Aver scritto almeno un saggio che tratti di argomenti che non interessano a nessuno (es. l'insonnia di Luchino Visconti, l'arte di disporre i rifiuti urbani, l'amore trasgressivo tra gli elefanti, cori contadini del VIII secolo in Val Trompia eccetera)

Stephanie Hop-là


Candidato alla Nomina di Intellettuale, che purtroppo, per pochi punti, non ha superato i test

DOPO LA GIORNATA SENZA AUTO, ARRIVA QUELLA SENZA PEDONI

Siamo ormai abituati ai ciclici blocchi del traffico nelle città ogniqualvolta si sforano i limiti di respirabilità dell’aria.

Preoccupano le alte concentrazioni di anidride carbonica, di monossidi, oppure dei temutissimi PM (si tratta di micro particelle, talmente minuscole che per misurarle occorre un nano-metro).

Fermare la circolazione, anche se solo per una domenica al mese, ha un impatto positivo sulla qualità dell’aria che respiriamo, ma esistono altre soluzioni migliori che non pregiudichino la mobilità dei cittadini?

A dare una risposta ci pensa uno studio condotto dall’Università di Pensologia di Torino, Facoltà di Scienze Superflue, sede distaccata del Piemonte Orientale.

Partendo dal presupposto che in città mediamente un automobilista, per trovare parcheggio, deve fare quattro volte il giro dell’isolato. Considerando i chilometri percorsi per trovare l’agognato posto auto. Valutando che il tempo impiegato per queste operazioni supera mediamente il quarto d’ora, e che si finisce poi per trovare posteggio a centinaia di metri. Preso atto che l’ormai esausto guidatore dovrà raggiungere il luogo desiderato a piedi (anche in caso di maltempo), la soluzione pare ovvia.

Il dato di fatto è che ognuno finisce per posteggiare lontano dal luogo desiderato inquinando di più e sprecando risorse (tempo e carburante).

Si pensi ad esempio a Tizio che desidera andare al bar, ma trova posteggio davanti al barbiere a duecento metri. Nel frattempo Caio, che vuole andare a farsi tagliare i capelli, trova posteggio davanti al panettiere a 150 metri di distanza. Contemporaneamente Giacomino, che deve andare in panetteria, trova posto di fronte alla caffetteria. Un circolo vizioso dove ognuno prende il posto all’altro e scontenta tutti.

La soluzione è semplice: istituire la GIORNATA SENZA PEDONI.

Con il divieto di camminare tutti saranno costretti a posteggiare di fronte a dove desiderano andare, risparmiando tempo e carburante salvaguardando la qualità dell’aria.

Freddy Marchiori & Paul Rice – ACC

UNA SPERANZA PER IL FUTURO DEI PENSIONATI: IL PART-TIME

Una delle principali attività dei pensionati è presenziare i cantieri dei lavori in corso. Finora essi vi si dedicavano a tempo pieno, ma ora si è aperta una trattativa per concedere, in alcuni casi di provata difficoltà, anche il part-time.
Tutto ciò grazie a Giacinto D'Alloro, pensionato di Busto Dantesco, che seguiva da anni i lavori per la costruzione di una rotonda tra via Quadra e via Giotto. Ultimamente però faceva frequenti assenze e il capocantiere l'aveva notato. Messo alle strette si è giustificato spiegando che deve assistere la mamma anziana, poiché non ha il denaro per pagare una badante.
Il capocantiere, pur comprendendo la spinosa situazione, gli ha consigliato di regolarizzare la sua situazione con l'INPS, facendo domanda di contratto a tempo parziale.
Pare che l'INPS abbia preso in considerazione la sua ed altre richieste simili. Il D'Alloro riceverà soltanto mezza pensione (che gli garantirà comunque un dignitoso pernottamento in una camera senza riscaldamento e la prima colazione), ma potrà conservare il suo posto di osservazione sulla panchina antistante lo scavo dei lavori.
Marella Stefanio

Pensionato "infiltrato" in attesa del part-time

SPERANZA

L’aviazione siriana ha paracadutato su Aleppo,

controllata dai tagliagole jihadisti del Fronte Fatah Al-Sham (ex Al-Nusra),
migliaia di kit con asciugamani, saponi, e lamette.
Con un biglietto che esorta i terroristi a radersi, lavarsi e arrendersi.

Spero che segua un lancio di bottiglie di vino sul Protettorato Statunitense di Torrazza Piemonte.


La mosca cocchiera

FALLIMENTO DELLO SHOPPING CON SMARTPHONE

IMPOSSIBILE METTERE IL TELEFONO NEL PORTAFOGLI

Neppure il tempo di testare questo rivoluzionario e tecnologico metodo di pagamento e già ne viene decretata la fine.

Al banco di prova finale, non vengono superati i requisiti di praticità promessi alla vigilia del lancio.

Un nostro inviato è stato invitato a testare personalmente la fruibilità di questo sistema. Ha tentato di pagare una bottiglia di vino pregiato consegnando all’addetto dell’enoteca un Nokia del 2010. Questo telefono, non più recente, è risultato insufficiente perciò ha tentato l’acquisto cedendo un iPhone 7 ricevendo come resto dal negoziante un Samsung Ace e un Wiko Sunset del 2014. Siccome i conti non quadravano ancora il nostro inviato ha dovuto lasciare anche un LG e un Blackberry ricevendo a conguaglio un Nokia Lumia e un Samsung Galaxy leggermente datati.

Dopo qualche ora di trattativa e tentativi di pagamento mediante smartphone, il vino è andato a male.

A quel punto si è reso necessario accantonare il listino vini e passare a quello degli aceti balsamici.

Tutto da rifare e via a pagare consegnando un Motorola e un Alcatel in cambio di un NGM e un Huawei.

Una vera odissea solo per acquistare una bottiglia di vino. Immaginiamo cosa sarebbe successo se si fosse trattato della spesa settimanale al supermercato o di pagare le prestazioni del dentista per un ponte o anche solo una semplice otturazione.

Paradossalmente il problema principale non è quello di far quadrare i conti, ma riuscire a tenere i telefoni nel portafogli.

Freddy Marchiori& Paul Rice- ACC

Una vecchia banconota fuori corso

LE GRANDI SFIDE LETTERARIE DE LA STAMPELLA

Il tarlo contro il Carlo

Con la ratifica della convenzione fiscale tra Italia e Vaticano,

i soldi degli italiani presso lo IOR potranno rientrare con

sanzioni ridotte, e senza conseguenze penali, come da

qualsiasi altro paradiso fiscale.

Peccato che io non abbia 1€uro neanche lì.

Il vecchio tarlo


L’inglese Simon O’Kane ha messo in vendita su eBay,

per scherzo, la fidanzata Leandra, con facezie tipo

“Accetto anche lo scambio con un modello più giovane”.

Sembra che lei si sia offesa. Eppure avrebbe dovuto apprezzare

il prezzo di 65.880 sterline di partenza pari a 78mila €uro.

Io ho dovuto vendere una morosa su eBrut.

Carlo Chievolti


Nino Frassica ci spiega

che chi fuma sigarette è scemo.

Ma omette di dettagliare che è scemo

perché paga il pizzo allo Stato,

spacciatore e speculatore del tabacco.

Il vecchio tarlo


Il Ministero dell’Economia progetta l’emissione di BTP a 50 anni.

Con scadenza al 2066?

Si sa che ho previsto di morire nel 2060 a 107 anni.

Quindi non fa per me.

Carlo Chievolti


L’ex Monsignore Krzysztof Charamsa

informa che un sacerdote su due è gay,

e se lo dice lui che ha fatto outing ed è esperto, gli credo.

Ma pensavo fossero di più.

Il vecchio tarlo


Un esercente di un negozio di frutta e verdura, sul lago di Garda,

è stato multato per occupazione di suolo pubblico!

100 €uro, se paga entro 30 giorni. Oppure 500.

Aveva messo le ciotole per far bere i cani.

La legge non ammette alcuna ignoranza.

E non contempla tolleranze.

Ma perché deve essere sempre punito chi fa del bene?

Carlo Chievolti


Il costo della bolletta energetica aumenta del 4.5%.

Motivano con supercazzole che a noi umani non è lecito intendere.

Ma c’entra anche la fidelizzazione di utenti

che trasmigrano per il rimborso del canone Rai.

Loro sono furbi, noi solo pecoroni.

Il vecchio tarlo


Belen si dichiara innamorata del pilota motociclista Andrea Iannone.

Io aspetto, con pazienza.

È possibile, sebbene improbabile, che prima o poi venga il mio turno.

Carlo Chievolti


Dopo 5, 10 e 20 sarà prodotta la nuova banconota da 50€uro,

con avanzatissime caratteristiche di sicurezza.

Dicono.

I falsari accettano con interesse la nuova sfida.

Il vecchio tarlo


Una primaria agenzia di stampa italiana

informa che 3,8 milioni di maschi italiani

vengono abusati sessualmente ogni anno da donne.

Vi lascio riflettere sul dato. Mi dispiace constatare

di non essere mai stato abusato da donne.

Ho ancora speranze?

Carlo Chievolti

CROLLA LA STERLINA, VOLA L’EURO

La Brexit non è ancora ai blocchi di partenza, tanto che al momento l’unica certezza è un referendum a favore dell’uscita, eppure si fanno sentire molto bene gli effetti di questo cambio epocale.

La Sterlina è letteralmente crollata che manco i ruderi di Pompei.

Il verdetto non lascia spazio ad alcuna interpretazione: in questo momento sarebbe una follia investire in Sterline.

Siccome il detto "c’è chi scende e c’è chi sale" vale anche per la moneta, il must di oggi è investire nell’Euro.

La redazione de LA STAMPELLA, del tutto disinteressatamente, invita i lettori ad approfittare di questa opportunità: a tutti coloro che invieranno duecento Euro in contanti, verrà regalata una simpatica confezione contenente sette monetine da un Euro per iniziare così l’investimento nella moneta unica in previsione di un futuro incremento i valore della valuta comunitaria.

Si tratta del famoso "Costo del denaro", l’affare è garantito.

Paul Rice - ACC

Il pacco… ...ehm… ...regalo

12 OTTOBRE 1492

Oggi ricorre l’anniversario del più grande errore di navigazione della storia. Che Cristoforo Colombo non fosse sgamato come il suo omonimo Tenente è risaputo, ma per chi si mette in viaggio almeno un minimo di cultura geografica sarebbe d’obbligo.

Quando il buon Cristoforo è arrivato nel nuovo continente, credendo che si trattasse dell’India, come è possibile che non si sia fatto alcune domande? Per esempio non si è chiesto dove fossero finiti i fachiri incantatori di serpenti. O come mai non c'erano mucche oziose in mezzo alla strada. E perché i carri viaggiavano a destra come in Italia e nessuno indossava il turbante.

Ma soprattutto: non gli è venuto qualche dubbio quando, per poter acquistare i souvenir della vacanza, non ha potuto utilizzare le Rupie Indiane ritirate all’ufficio cambi di Palos de la Frontera?

È noto infatti che Colombo e la sua ciurma hanno utilizzato il baratto, cedendo oggetti luccicanti senza valore in cambio di oro e pietre preziose.

Gli esperti di storia dell'economia sostengono che questa operazione gettò le basi per i moderni scambi in borsa, dove si baratta denaro onestamente guadagnato con titoli spesso instabili, se non del tutto inconsistenti, tanto da venire definiti, in gergo borsistico, 'azioni spazzatura'. Insomma, i Cristoforo Colombo odierni non hanno neppure bisogno di viaggiare per arricchirsi: trovano ovunque 'selvaggi' disposti a scambiare oro con specchietti luccicanti.

Ma il mitico viaggio di Colombo fu anche un esperimento sociale che gettò le basi della politica moderna; infatti il premio promesso, destinato a chi avesse per primo avvistato la terra, non andò alla vedetta di bordo Rodrigo de Triana, ma fu assegnato inspiegabilmente a Colombo che, come capo spedizione, era equiparabile a un moderno segretario di partito.

Freddy Marchiori - ACC

Nella foto di repertorio: una colomba

MALATTIE DEL TERZO MILLENNIO: L’IPERVEDENZA

Oggi parliamo dell’ipervedenza, patologia che colpisce lo 0,0000000001% della popolazione, ed è considerata una malattia più unica che rara. A Biella, per esempio, se ne conosce un solo caso.

Non è semplice diagnosticare questa malattia, perché ha la stessa sintomatologia della miopia elevata, della cateratta congenita, del glaucoma ad angolo ottuso e dell'astigmatismo messi insieme.

Al soggetto portatore di ipervedenza acuta, ad esempio, può succedere di vedere dall’altro lato della strada un amico, ma quando si avvicina si accorge che si tratta di una fioriera per arredo urbano. Altre volte guidando l'auto, egli scorge un vigile con la paletta che fa segno di accostare ma, quando si ferma, si rende conto che si tratta di un autostoppista; gli ipervedenti più altruisti finiscono per accompagnarlo verso la destinazione, consumando litri di carburante.

A scanso di equivoci ricordiamo che, nel caso vi venga recapitata una contravvenzione corredata di foto scattata da un bidone dei rifiuti, non è un sintomo della malattia: si tratta dei famosi autovelox camuffati.

Se avete consultato i migliori specialisti e vi hanno detto ciò che diceva il parroco quando eravate ragazzi, cioè che diventerete ciechi, non preoccupatevi. Potreste essere affetti dal rarissimo disturbo visivo dell'ipervedenza, cioè vedete cose che le persone con vista normale non possono vedere.

L’unica soluzione potrebbe essere quella di rivolgersi a una clinica Oftalmica. L’ospedale dell’OFTAL, quello che organizza i viaggi a Lourdes, è l’ultima possibilità quando la medicina ha esaurito ogni alternativa scientifica.

Marchiori assisted by Marello - ACC

Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes

LE GRANDI SFIDE LETTERARIE DE LA STAMPELLA

Il tarlo contro il Carlo

Il sindacato di polizia ci informa che è proibito prendere le impronte digitali agli extracomunitari.

Nel 1949, al loro arrivo in Italia da Fiume, con documenti italiani, a 350mila italiani vennero prese le impronte digitali.

Forse c’è, una morale. Non so.

Il vecchio tarlo


Dal primo gennaio 2017 entra in vigore la legge sulla 'disconnessione'.

Ignorerai mail e telefonate fuori dall’orario di lavoro, spegnerai il telefono e sarai irreperibile.

Bello, vero?

Peccato sia la "Loi Travail", che entrerà in vigore in Francia.

Peccato!

Carlo Chievolti


L’Inghilterra uscirà dalla UE nel 2020?

Come una bolletta: la si domicilia presto, e in mille modi, ma se vuoi tornare al pagamento precedente devi tribolare una vita.

Il vecchio tarlo


Gli immigrati rubano il lavoro agli italiani, gli italiani insorgono al grido: "Prima gli italiani".

Gli italiani rubano il lavoro agli svizzeri, gli svizzeri insorgono: "Prima gli svizzeri".

Gli italiani sono gli immigrati della Svizzera, e vogliono aver ragione?

Carlo Chievolti


Lo Stato italiano, caritatevole, corre in soccorso dei poveri deputati bisognosi, e pagherà loro il commercialista.

Anche agli ex deputati, ovvio.

VIVA L’ITAGLIA

Il vecchio tarlo


Anne Decré, la responsabile del collettivo che rappresenta 390 dei 450 naufraghi francesi della Concordia, denuncia il furto di beni di valore, gioielli, soldi e apparati elettronici lasciati nelle casseforti delle cabine, nella fuga del 13 gennaio 2012.

Pare che, oltre al loro contenuto, siano sparite anche le casseforti.

È il miracolo italiano!

Carlo Chievolti


Il Fisco è autorizzato ad entrare nella proprietà privata del contribuente per ogni controllo fiscale. Basta un sospetto.

Fai tanta fatica per proteggerti dai ladri e poi...

Il vecchio tarlo


Tu sai quanto paghi di tasse, percentualmente.

Gli svizzeri del cantone di Svitto voteranno il referendum per accettare o no di pagare il 5,1% delle tasse sul reddito.

Cinque virgola uno.

E non è detto che passi perché qualcuno ora paga molto meno.

Carlo Chievolti


L’Inghilterra esce dall’Europa, l’Europa vuol far entrare la Turchia.

Mi sembra il cambio ideale, in sintonia con i ragionamenti contorti dei brontoburocrati della UE.

Il vecchio tarlo


Il tradimento non esiste più: è stato sostituito dal “poliamore”.

Si tratta di avere relazioni di quel tipo con più persone in piena consapevolezza e libertà autorizzata. Sono troppo vecchio per poterne approfittare. Purtroppo, ai miei tempi non c’era.

Carlo Chievolti


Il governo italiano chiede flessibilità all’Europa, promettendo in cambio riforme.

Rileggi pure. Di quello che vogliono gli italiani non interessa nulla, a governo e Ue.

Il vecchio tarlo


Un maestro del settore inventa gelati non convenzionali.

Le sue ultime creazioni, i gusti al pecorino o ai fagioli.

Ideali da gustare con il gelato alla bonarda frizzante?

Carlo Chievolti

MADONNARI MODERNI A SIENA

Sacro e profano. Visitate il sito dell'artista: http://tomoteru.web.fc2.com/

GLI SCALTRI BARISTI COLPISCONO ANCORA

TENTANO DI VENDERE UN TABELLONE DEI GELATI COME QUADRO D’AUTORE

Neppure il tempo di riprendersi dalle ultime imprese truffaldine che già ne hanno inventata una nuova.

I due scaltri baristi, noti per le loro trovate tanto geniali quanto diaboliche, hanno inscenato un’asta per la vendita di quadri d’autore, nella speranza di abbindolare qualche cliente ipovedente o ipoesperto di arte o semplicemente ipersprovveduto.

Proprio mentre gli improvvisati imbonitori stavano piazzando il colpo, sono intervenuti i carabinieri del NAAS (Nucleo Anti Artisti Simulati) che, grazie al cane da tartufone vaniglia/cioccolato, sono stati scoperti e arrestati con l'accusa di televendita in luogo pubblico senza autorizzazione e senza televisione, e per sostituzione di persona (tentavano infatti di spacciare il grafico pubblicitario del tabellone per un tris bis nipote di Botticelli).

I cani carabinieri (che in fiuto e valore non hanno nulla da invidiare ai più noti cani poliziotto) sono stati provvidenziali per la riuscita dell’operazione denominata "Morandello Ricoperto" (in onore al famoso artista Morandi, il pittore, non il cantante).

I due scaltri baristi, comparsi davanti al GIP (Giudice Incredibilmente Permissivo), sono stati condannati all’obbligo di dimora presso il bar (dove, con molta probabilità, avranno modo di porre in atto nuovi piani degni della loro fama).

Freddy Marchiori & Paul Rice - ACC

Un cane carabiniere arresta uno dei due scaltri baristi


Continua...

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