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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

OGNISSANTI: PIÙ PIL PER TUTTI

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Giro d'affari di 1,96 miliardi per il ponte di ognissanti. I vacanzieri trascorreranno fuori 3,2 notti.

Alla quarta nottata si sveglieranno all'una di notte per fare rientro a casa?

Paul Rice

Oppure la notte di Halloween riusciranno a dormire solo poche ore, a causa dei continui disturbi dei bimbiminkia del "Dolcetto o scherzetto".

Nonna Abeffarda

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(OTTOBRE 2017)

LE STORYCETTE DELLA NONNA - LA PINSA ROMANA


La pinsa è un piatto romano di antiche origini, ma che solo recentemente è stato proposto nei ristoranti e nelle pizzerie, dal panettiere e dal pizzicagnolo (che ora si fa chiamare "pinsicagnolo") e nelle mense aziendali.


Si tratta di una focaccia preparata con una miscela di farine integrali e condita con vari ingredienti. In pratica è simile alla pizza, ma se ne differenzia essenzialmente per la forma. Le pizze infatti possono essere rotonde, quadrate, rettangolari; esistono anche i triangolini di pizza, e qualcuno, dopo aver bevuto un ettolitro di birra, sostiene di aver mangiato nientemeno che pizze rombiche. L'unica forma rimasta inutilizzata era quella ovale, e la pinsa se ne è appropriata.


La ricetta della Pinsa Romana si è diffusa in tutta Italia. Un po' meno in Piemonte, dove la parola "pinsa" in lingua locale significa pinza, tenaglia o anche molletta da bucato, cose decisamente poco adatte ad essere portate in tavola.


Il nome, seppure simile a pizza, ha un'etimologia diversa: pinsa deriva dal verbo latino pìnsere o pinsàre, che significa battere, pigiare, ma anche allungare. Infatti, la pinsa è una sorta di schiacciata, stiracchiata in lunghezza.


Si dice che il latino sia una lingua morta, ma a giudicare dalla quantità di parole europee che ne derivano si potrebbe dire che essa sia una lingua non-morta, una specie di lingua zombie.


Ma torniamo alla pinsa: c'è chi sostiene che sia antichissima, citata già nell'Eneide. Infatti, in epoca preromana nel Lazio si consumava abitualmente una schiacciata di farine povere, asciutta come la segatura e dura come legno. Nel poema di Virgilio si parla di una “gran forma di focaccia”, non rotonda ma allungata, servita ad Enea come primo pasto dopo il lungo viaggio che dalla città di Troia in fiamme lo condusse nell'Italia Centrale. Possiamo solo immaginare come il padre di Enea, Anchise, presumibilmente senza denti dal momento che era molto vecchio e che non esistevano ancora le dentiere, abbia gradito la delicata ricetta, e quali maledizioni in greco antico abbia lanciato al figlio di Troia che lo aveva portato in quei lidi.


Secondo gli storici, queste schiacciate, fatte con farro e altri cereali non raffinati, erano così dure e secche da risultare immangiabili. Così, ebbero l'idea (una bella pinsata) di utilizzarle come piatto. Se la pietanza era abbastanza sugosa intrideva la focaccia, tanto che alla fine anche questa poteva essere mangiata senza mettere a rischio i denti. Questa focaccia-piatto era detta mensa. Ed ecco chiarita la profezia dell'arpia Celeno, citata anch'essa nell'Eneide, che profetizzò ad Enea che avrebbe avuto così fame "da mangiare anche le mense". Di lì il modo di dire tramandato fino ai giorni nostri: "ho così fame che mangerei anche il piatto".


Anche la mola salsa era una ricetta simile: un piattone di farro non lievitato, impastato con acqua e sale. Una vera... prelibatezza. Infatti i romani, che non erano fessi, la offrivano in sacrificio agli dei, e il suo nome è la base del verbo 'immolare'. La pinsa moderna è stata lanciata (solo metaforicamente, per fortuna, data la sua consistenza legnosa) nei primi anni di questo secolo dall’imprenditore Corrado Di Marco. La ricetta concede molta libertà nella scelta delle farine, purché integrali e ovviamente biologiche: frumento, soia, riso, nella versione originale, ma oggi anche farina di ceci, di cicerchia e presto quella di larve tostate. L'impasto deve essere lievitato a lungo, esclusivamente con lievito madre. Quest'ultimo è sempre più difficile da reperire, si consiglia di chiedere specificatamente "lievito genitore uno bio".


Per i condimenti ci si può sbizzarrire, nel vero senso della parola: dal classico pomodoro e mozzarella, al ricercato avocado e stracciatella, all'esotico funghetti in camporella.


Accanto alle pinse classiche ci sono le pinse speciali:


Pinsa Pansa, così ben lievitata da formare una grossa pancia in superficie.

Pinsa Va Pinsiero, condita con ali dorate di pollo.

Pinso ergo sum, con scaglie di fosforo, fritto di cervella e petali di violetta del pensiero.


Si raccomanda di non esagerare con le bevande gasate e con la birra: i sommelier raccomandano di accompagnarla con un vinello invecchiato o tutt'al più con una buona citrosodina.


In alcune panetterie espongono anche piccole pinse, dette "pinsette rompi-digiuno". Il problema è che non si sa da quanti giorni sono esposte, e c'è il rischio che a rompersi sia proprio il digiuno, cioè il primo tratto dell'intestino.


La pinsa si può preparare anche in casa, con condimenti fatti fuori, e se c'è l'appetito sarà fatta fuori in pochi minuti e digerita in meno di ventiquattro ore.


Attenzione: non si confonda la Pinsa Romana con la Pinza Bolognese, né con la Pinza Friulana, che sono dei dolci farciti e dotati di Z.

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Nonna Abeffarda

Pinsa Romana


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PinZa Friulana

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Pinse piemontesi


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Pinsa al pinsimonio

LA STAMPELLA PRESENTA


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Al contrario di quello che fanno i colleghi, il nuotatore ventenne italiano Thomas Ceccon - recordman dei 100 dorso - non si depila. Qui ci sta bene un chissenefrega.

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Negli Usa, i topi hanno mangiato l’impianto elettrico di un’auto. Il fabbricante e l’assicurazione non ne vogliono sapere di pagare. E non resta che rivalersi sui topi.

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Bella figura dell’Italia ai campionati mondiali di macelleria: è arrivata seconda, dopo la Germania, vincendo tre medaglie d’oro e una di bronzo. Coinvolti in gara vitelli, maiali, agnelli e polli. L’Italia si sa sempre distinguere nelle cose importanti.

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Nasce Assoinfluencer, prima associazione italiana di categoria degli influencer. Ha l’obiettivo di rappresentare e tutelare istanze e interessi di influencer e content creator. Gli influencer chiedono l’ideazione di una legislazione specifica, sul piano fiscale e dei compensi, per chi lavora nell’ambito della digital economy. Il mercato in Italia vale 280 milioni di €uro, e coinvolge 350mila persone. Nel mondo è già 14 miliardi. Finalmente qualcuno intende tutelare questi poveracci lavoratori disperati.

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Suntant Kathiw

BOTTA E RISPOSTA

BOTTA E RISPOSTA


Uno studio pubblicato su Cell Metabolism dice che le donne col sedere grande sono meno esposte a rischi di infarto, ictus e diabete, perché l’adipe sulle chiappe farebbe da “spugna” impedendo ai grassi di raggiungere gli organi interni.


Però, il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino, puntualizza: “È possibile, ma togliendo una piccola parte di estimatori della ciccia, hanno meno consensi maschili, e quindi meno sessualità”.

La conclusione che Nonna Abeffarda trae dalla ricerca e dal commento del Professore è questa: le donne con il culo grosso hanno meno consensi maschili, quindi meno probabilità di sposarsi e figliare, quindi sono meno esposte a rischi di infarto, ictus e diabete, le tipiche malattie da stress.

(AGOSTO 2017)

IL PENSOLOGO



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LE MIGLIORI DELLA SETTIMANA

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Truffa del pedone che finge un incidente: se lo vedete macchiato di ketchup investitelo davvero.

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Mahmood ci fa sapere che suo padre lo abbandonò a cinque anni. Lo capisco, se lui già cantava.

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Le grandi inchieste de “la Repubblica” sulle età del sesso: a 50 è meglio che a 30. Provate a 90!

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La prima volta che ho letto LGBTQIA ho pensato che la tastiera fosse impazzita, e da sostituire.

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Belen e Stefano De Martino si baciano in ascensore. È sempre meglio che fare le solite puzzette.

L'ANGOLO DELLA (S)CULTURA - AFELIO AFRICANO


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AFELIO AFRICANO

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Dalle felci s'affacciano le fauci

di un felino famelico. Un’anofele

si affanna a forare le mie efelidi.

Fellona! La affronto sferrando

frustate con la felpa infeltrita.

Feroci felidi frugano fra frammenti

di fragile feldspato.

Faran di me ossa fossili in una fossa?

Che infausta fissa fu questo safari.

"Che folle e fessa fosti" mi dico,

trafelata.

Oh, fossi in ferie a Follonica!

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Stefania Marello

IN ARRIVO LE PRIGIONI VIRTUALI

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A partire dal prossimo gennaio potrebbero aprire i battenti 150 prigioni virtuali in altrettanti server dislocati in 79 paesi.


Si tratta di penitenziari per tutte quelle persone "non fisiche" che hanno commesso reati e che quindi non sono arrestabili con i metodi convenzionali come manette, ceppi, catene, ecc.


In pratica verranno imprigionati all'interno di un hard disc per un periodo di detenzione calcolato con un algoritmo, tutti gli avatar e i profili fake che hanno commesso illeciti nei vari Social come Facebook, Twitter, Instagram, tanto per citare i più conosciuti, ma anche attraverso e-mail apparentemente innocue tramite phishing.


I reati perseguiti potranno andare dalla diffamazione alla truffa, al furto informatico e in taluni casi arrivare perfino al vilipendio al Capo dello stato.


Il profilo del condannato sconterà la pena detenuto in una memoria virtuale all'interno di un server e usufruirà di una sola ora d'aria al giorno dove gli sarà vietato di frequentare i Social.


Le colonie penali virtuali, per evitare il sovraffollamento tipico delle carceri reali, in caso di necessità potranno essere espanse grazie a adeguate slot di memoria.

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Paul Rice – ACC (OTTOBRE 2018)

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LA RISTAMPELLATA: questo articolo è stato scritto tra il 2016 e il 2018 e viene qui riproposto a grande richiesta.

LA SFIDA LETTERARIA SOLITARIA

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Il conteggio è definitivo: alle recenti elezioni, il Partito della birra ha raggiunto il terzo posto con l’8,4% dei voti. Ma accade in Austria: noi non siamo così brillanti.

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Max Verstappen ha vinto il mondiale piloti di Formula 1. Ma, un report della Fia ha annunciato che la Red Bull non ha rispettato il tetto ai costi F1 del 2021, qualsiasi cosa significhi. È uno sport nel quale chi vince viene penalizzato dalla burocrazia?

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In ossequio alle nuove tendenze risparmiose, Barilla lancia la pasta che si prepara senza far bollire l’acqua: cuoce in padella con l’acqua fredda e sarà venduta solo ad americani (che si sa mangiano solo schifezze) e cinesi (che vedremo se l’accettano).

Comunque, prendi nota: penso che presto la proporranno anche a noi poveri italiani.

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Effetto collaterale della crisi energetica: mai più calciatori di palloni in notturna?

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Quando incontravo un amico dopo un po’ di tempo, si parlava di donne e di sport. Adesso quando lo incontro parliamo di visite mediche e farmaci. Le cose cambiano.

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Non sapevo esistesse il “surf elettrico”: ha reso superflui il motoscafo e le onde.

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Carlo Chievolti

IL PROFESSOR MIGLIO E I SUOI


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Il premio pane e volpe va a

Quattro graffitari italiani, detti anche writer.

Con la seguente motivazione:

Hanno imbrattato di graffiti con bombolette spray due carrozze della metropolitana di Mumbay, India. Arrestati per danneggiamento. Non erano nella permissiva Italia.

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Il premio “ma ci faccia il piacere” va a

Bergoglio Jorge Mario, in arte Papa Francesco, Santo Padre.

Con la seguente motivazione:

Ha benedetto i tartufi donati dall’Associazione Nazionale Tartufai Italiani,

cucinati e offerti ai senzatetto bisognosi di Roma. Cosa benedirà, domani?

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Il premio pane e volpe va a

Anonimo 60 di Magdeburgo, Germania.

Con la seguente motivazione:

Si vaccinato una novantina di volte contro il Covid, per vendere i Green Pass a chi non lo vuole fare. Auspico che non gli nasca un altro pirillo in mezzo alla fronte...

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Il premio “ma ci faccia il piacere” va a

Lore Marc, miliardario, mai sentito nominare prima.

Con la seguente motivazione:

Vuole costruire la città di Telosa nel deserto americano, che sarà pulita come Tokio, multietnica come New York, e avrà i servizi sociali di Stoccolma. Ospiterà 5 milioni di persone. Ha il progetto, ma sta cercando 400 miliardi di dollari di finanziamenti.

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Il premio pane e volpe va a

Bukele Nayib, giovane presidente di El Salvador, staterello dell’America centrale.

Con la seguente motivazione:

El Salvador ha proclamato per primo moneta nazionale una criptovaluta, il Bitcoin. Purtroppo, il Bitcoin ha perso il 70% del valore in un anno, ed El Salvador è fallito.

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Il premio “ma ci faccia il piacere” va a

Fenton Jack, studente della Oxford Brookes University, di 22 anni.

Con la seguente motivazione:

È sceso dall’elicottero, ed è andato verso il rotore posteriore per scattarsi un selfie. Ma l’elica era ancora accesa, e lo ha tranciato, uccidendolo. Riposa in pace.

IL PENSOLOGO


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LE MIGLIORI DELLA SETTIMANA

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Il culo di Elisabetta Gregoraci a 42 anni fa ingelosire le giovani. Ma il suo culo è stato Briatore.

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Criticata, Giovanna Botteri si taglierà i capelli: sono queste le cose che appassionano gli italiani.

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105.net: “Quella dei Maneskin è una ballata strappalacrime”. Non è una minchiata tritacoglioni?

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Alessandro Sallusti su “Libero”: “I servizi segreti sono segreti”. Adoro le sue sintesi illuminanti.

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Già pronto il grattacielo della Regione Piemonte nel metaverso. Più facile che finire quello vero.

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La pavimentazione della via dove risiede la Caffarel è in ciottolato. E io avevo letto cioccolato...

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Un bar protesta contro il caro bollette a lume di candela. Un tempo lo facevano solo i taccagni...

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Il PNRR si blocca e i cantieri si fermano. Si sta trasformando nel solito, italico, ben noto PRRR.

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In Italia il doppio cognome è un flop. È colpa delle targhette del citofono in ottone, troppo care.

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La monogamia etica è un rapporto di coppia oltre la dinamica a due. Definirla orgia non fa figo?

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LE PERLE DEI PIRLA


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Spero che approvino presto una flat thermostat.

Bepi Ciopadepan

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Mi han suonato finti tecnici gas e luce. Ho aperto e ho dato loro il portafogli. Mi son costati meno di quelli veri.

Gary Buja

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Sulle questioni di genere nelle professioni, mi rendo conto che sarebbe sconveniente per una donna dichiararsi "pompiera".

Luigi Pirlandello

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Tra poco non potremo neppure permetterci di attaccarci alla canna del gas.

Al Damerini

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Con i mondiali in pieno inverno, va a finire che vincerà il Catarr.

Al Damerini

L'INARRIVABILE NONNO ABEFFARDO

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I “Centri incontro anziani” di Biella chiudono per mancanza di anziani. Il Covid li ha allontanati, e adesso non sono più ritornati. Biella, cittadina sempre più morta.

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OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha emesso il documento European framework for action on alcohol 2022-2025, che ha come obiettivo il contrasto al consumo dell’alcol, e la riduzione del 10% del consumo pro capite entro il 2025. UIV (Unione Italiana Vini) denuncia: “Nasce un nuovo proibizionismo europeo, un contrasto all’alcol ma senza alcuna distinzione tra bevande e modalità di consumo”. VEI (Vecchi Eterosessuali Irriducibili) si unisce alla protesta: “Ci siamo dimenticati perché ci piaceva una certa cosa, lasciateci almeno bere un bicchiere in santa pace”.

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Orietta Berti ha rivelato che le offrirono una cifra enorme per posare senza veli per Playmen e Playboy: “Con quei soldi avrei comprato ben quattro appartamenti”. Peccato, mi resterà per sempre la curiosità di vedere le tette e il culo della Oriettona.

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Martedì 11 ottobre si è festeggiato il “Coming out Day”, il giorno che celebra il diritto di affermare la propria identità sessuale. Ne approfitto per attestare di essere un vecchio maschio stranamente ferocemente eterosessuale, seppure non praticante.

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Nonno Abeffardo

ORA SOLARE, ORA LEGALE E ORA DI FINIRLA


Anche quest'anno siamo giunti all'appuntamento del cambio dell'ora, da legale a solare.


Sentiremo per l'ennesima volta i promemoria dei notiziari, le considerazioni sull'utilità del cambio e i consigli dell'esperto di jet e dell'esperto di leg per contrastare il jet lag. Saremo ancora edotti, caso mai qualche testa dura non l'avesse capito, che godremo di un'ora di sonno in più, ma continueremo a chiederci perché dobbiamo per forza dormire, e non potremmo invece utilizzare la nostra bella ora per camminare nel parco, andare in piscina o contare le cimici che si sono spiaccicate sui nostri panni stesi.


Ma in questo copione replicato ormai da decenni c'è oggi una novità: con la crisi energetica e l'aumento indiscriminato del prezzo del gas qualche testa d'uovo ha presentato uno studio che dimostrerebbe il risparmio di fantastilioni di kilowattora e miliardi di euro sulle bollette mantenendo l'ora legale tutto l'anno. L'ora legale diventerebbe annuale, con buona pace di lavoratori e studenti che in pieno inverno dovrebbero alzarsi circa due o tre ore prima dell'alba.


In una Europa che, in un sondaggio del 2018, si è espressa negativamente nei confronti dell'ora legale, giudicandola obsoleta e inutile, l'Italia ha deciso di presentare una richiesta che va esattamente in senso opposto. Perché l'Italia è diversa, lo sappiamo tutti, e non potendo ottenere il riconoscimento di questa diversità in campo artistico, economico e politico, vuole che le sia riconosciuto un fuso orario tutto suo: il fuso italico.


Ma questa prima timida rivendicazione di separatismo temporale ha dato la stura a una serie di altre richieste, che dividerebbero ulteriormente la popolazione dell'Italia in base a specifiche esigenze di orario.


Gli abitanti del Nord Italia, ad esempio, hanno chiesto l'Ora Leghista, un'ora legale specifica per lavoratori che si alzano presto al mattino e si ritirano presto la sera.


Al Sud le esigenze sono diverse: i lavoratori al servizio dei caporalati non hanno voce in capitolo, ma i percettori a sbafo di Reddito di Cittadinanza vogliono l'Ora Graduale, cioè un'ora di risveglio lento e dolce, per potersi trasferire senza traumi dal letto al divano.


Gli anziani, invece, detti anche fragili dall'esordio della pandemia, stanchi di essere punzecchiati da mille vaccini, obbligati a turni estenuanti di nonnismo, oppure isolati nelle RSA, chiedono un'ora legale particolare, l'Ora Fatale, che riconosca il loro diritto di ammalarsi e morire in pace come si faceva una volta, a casa propria, accanto a figli e nipoti, non spalmati sulle barelle del Pronto Soccorso, o intubati nelle terapie intensive.


I giovani (e meno giovani) appartenenti al gruppo estremista DIVO (Disoccupati Italiani Volenterosi Oltremisura) sono scesi ancora in piazza, ma questa volta per rivendicare l'Ora Contrattuale, che finalmente renda illegali i contratti di durata inferiore ai sessanta minuti.


Si sono espressi persino gli astronauti, con la gagliarda Samantha in testa: vorrebbero l'Ora Lunare, un orario specifico non diviso in ore di luce e di buio, ma in livelli gravitazionali.


Personalmente credo che tutte queste ore non mi toccheranno: ho deciso di attenermi all'Ora Personale, mangiando quando ho appetito, dormendo quando ho sonno e svegliandomi quando mi pare.

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Stefania Marello - ACC


Studio legale che studia se l'ora legale estesa sia legale

GLI SCALTRI REBUSCEMI DI PICK ASSO

REBUS (5, 2, 7)

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POTREBBERO SPARIRE I FUSI ORARI

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"A che ora è la fine del mondo?", cantava Ligabue, senza però dare una risposta.


Il problema è che non esiste una risposta certa, e non occorre essere Einstein per capirlo. Supponendo che la fine del mondo debba giungere alle 17:13 in punto a Correggio, dove vive il Liga, per un Americano sarebbe tarda mattinata, ma per un giapponese sarebbe addirittura il giorno dopo!


I più con-fusi sarebbero gli abitanti della ex Unione Sovietica, che devono fare i conti con ben sette fusi orari.


A tentare di risolvere questo annoso problema ci pensa, ancora una volta, l'Accademia dei Cinque Cereali in collaborazione con l'Università di Pensologia di Torino.


Sarà sufficiente stabilire un orario unico in tutto il globo terrestre per avere la certezza del tempo in cui viviamo.


Se sono le sette in tutto il mondo, tutti fanno colazione: in alcuni Paesi splenderà il sole, in altri si gusteranno caffè e brioche al chiaro di luna.


I vantaggi sarebbero notevoli: chi viaggia non dovrà più spostare le lancette dell'orologio e si eliminerebbe anche il fastidioso jet lag, vera spina nel fianco dei viaggiatori.


Gli scambi sarebbero agevolati. Ad esempio, chi commercia con gli U.S.A., deve attendere il pomeriggio per poter comunicare con gli americani. Con questo metodo potrebbe farlo già alle otto del mattino, perché sarebbero le otto anche negli States.


Anche la finanza ne trarrebbe beneficio: le borse aprirebbero tutte contemporaneamente, quindi non avrebbe senso prestare attenzione alla chiusura di Tokyo e all'apertura di Wall Street.

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Paul Rice – ACC


La clessidra multifusoraria potrebbe andare in pensione

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LA RISTAMPELLATA: questo articolo è stato scritto tra il 2016 e il 2018 e viene qui riproposto a grande richiesta.

LA MOSCA COCCHIERA IN PILLOLE

IN PILLOLE

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Chi fa la cacca più volte al giorno potrebbe essere a rischio di infarto. Potrebbe sviluppare diabete di tipo due, malattie cardiache e renali. L’Università di Pechino ritiene che la cosa più salutare sarebbe fare la cacca almeno, e solo, una volta al dì. Le persone con movimenti intestinali anormali devono considerare la possibilità di malattie non diagnosticate, ed essere consapevoli dei potenziali rischi futuri di varie condizioni di salute. Lo studio ha coinvolto i movimenti intestinali di quasi 500mila persone sane, tra 30 e 79 anni, per dieci anni. I ricercatori hanno esaminato il legame tra la frequenza con la quale vanno in bagno e le malattie fuori del sistema digestivo. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino, 107 anni: “Mah, io cago defeco evacuo vado di corpo come un Re, più e più volte al giorno. Tuttavia, al momento, non sono ancora mai morto”.

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Ci si sposa, ma non si fa sesso: dopo cinque anni si perde il desiderio, e si smette. 30 coppie sposate su 100 rinunciano. Nonostante i richiami della Chiesa, ribaditi da Papa Bergoglio, sulla preziosa virtù della castità prima delle nozze, quando si inizia l’erotismo è sempre impellente. Poi? La sessuologa Maria Antonietta Donà spiega: “La vita di coppia è caratterizzata da tappe e routine, che portano a cambiamenti, a nuovi equilibri e aggiustamenti reciproci. Far sesso è anche un modo di comunicare, ma se si riduce la frequenza del sesso non viene diminuita la soddisfazione erotica”. L’uomo desidera il sesso più da un punto di vista biologico, e la donna punta più al benessere psicofisico, ama sentire vicino il compagno sotto altri aspetti”. Ma quanto si deve fare? Sembra che si dovrebbe far sesso una volta a settimana, ma qualcuno non concorda. Marco Inghilleri, psicoterapeuta, sessuologo, e vicepresidente della Società italiana di sessuologia ed educazione sessuale (Sises): “Programmare la vita intima è del tutto controproducente. Formalizzare una condizione è impossibile. Si deve sapere adattare la storia della coppia ad esigenze in evoluzione. Si inizia con presupposti legati all’innamoramento, ma dopo cinque anni il desiderio diminuisce. Si deve trasformare la sessualità da una dimensione erotica ad una di tipo affettivo e a manifestazioni di amore”. La psicoteraputa Mioli Chiung: “Quando la relazione si consolida si crea un sentimento di sicurezza emotiva, di fiducia e di appartenenza, che a volte rimpiazzerà il desiderio sessuale”. Il poeta spagnolo Fray Luis de León scrisse, invece: “L’amore non aspetta di essere invitato, si offre per primo”. Giusto. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Conosco un tale che scopava maluccio già da fidanzato convivente, ma dopo che si è sposato gli è stata preclusa qualsiasi forma di sesso!”.

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Dormire meno rende egoisti. Una ricerca dell’Università di Berkeley, California, pubblicata su PLOS Biology, dimostra l’impatto negativo che la mancanza di sonno può avere sulle funzioni cognitive, sul controllo delle emozioni, sulla salute mentale e persino sull’empatia e sul comportamento sociale. Il progetto di ricerca ha riunito tre studi, che hanno fornito informazioni sulle aree di aiuto agli altri, e su come la disponibilità ad aiutare sia influenzata dalla perdita del sonno. I ricercatori hanno usato la risonanza magnetica funzionale (fMRI) per confrontare i livelli di attività cerebrale dei partecipanti allo studio dopo una notte di sonno di otto ore e dopo una notte senza sonno. Hanno scoperto che le aree cerebrali che si occupano di empatia erano notevolmente meno attive nei soggetti privati del sonno. Anche la differenza di un’ora ha effetto, secondo uno studio sulle donazioni agli enti di beneficenza, durante la settimana successiva all’inizio dell’ora legale in primavera: le donazioni sono diminuite del 10%. E la mancanza di sonno riduce le interazioni sociali tra individui. La disponibilità ad aiutare fa parte della nostra umanità, ed è essenziale. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Non mi riguarda, io faccio beneficenza solo a me stesso. Con deroga, ovviamente, per le signore generose che mi omaggiano le loro grazie”.

L'ANGOLO DELLA (S)CULTURA - PAROLIAMO

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PAROLIAMO

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È allettante allettarsi allegramente.

Altrettanto un lattante latente latitante.

Allontanato lentamente.

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GLI INVITATI SVITATI

LA POLENTA SCONCIA

STAVOLTA È STRAVOLTA

LA DIPENDENZA DEL DIPENDENTE

I QUOTIDIANI QUOTIDIANI

LO SPACCIATORE SPACCIATO

ETOLOGIA ECOLOGIA ENOLOGIA

LE OFFERTE SOFFERTE

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Stefania Marello

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IL PROFESSOR MIGLIO E I SUOI

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Il premio vauro ridens va a

Cooke Dakota, trentenne statunitense barbuta.

Con la seguente motivazione:

A 13 anni le è iniziata a crescere la barba. Adesso non si rade, e spopola su TikTok. Dichiara: “Mi sento più sexy che mai”. Davvero, donna barbuta è sempre piaciuta?

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Il Cetriolo Plumbeo Honoris Causa va a

Carrefour, catena francese di supermercati.

Con la seguente motivazione:

Ha inventato un algoritmo che corregge le scelte online dei clienti: propone prodotti alternativi, più sani ed ecologici, considerando valore nutrizionale, luogo d’origine, processo di fabbricazione, trasformazione e certificazione. Ma, prodotti più costosi!

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L’esortazione a recarsi a defecare sulla urtica dioica va a

La cosiddetta giustizia italiana.

Con la seguente motivazione:

Un tizio ha fregato una moneta da un €uro dalla fontana di Trevi: condannato a due mesi e 20 giorni di carcere. Il sostituto procuratore l’ha accusato di furto aggravato. Tuttavia, non è finito in carcere. La prescrizione in Appello l’ha salvato dalla galera.

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Il premio pane e volpe va a

Crypto.com, società di criptovalute.

Con la seguente motivazione:

Ha trasferito per errore 10 milioni di dollari a una cliente, anziché 100 dollari. Ha scoperto l’errore solo sette mesi dopo, ed ha tentato di recuperare il danaro. Lei, nel frattempo, ha comprato una casa da 1,35 milioni di dollari intestandola alla sorella, e ne ha trasferiti 430mila alla figlia. E non risponde agli avvocati della Crypto.com.

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Il premio “ma ci faccia il piacere” va a

Markovic Douchka, del Consiglio direttivo di Parigi, animalista.

Con la seguente motivazione:

Parigi è invasa dai topi, e lei ha proposto di cambiare loro il nome, dandogliene uno con “una connotazione meno negativa”. Suggerisce di chiamarli surmolotti.

IL PENSOLOGO


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LE MIGLIORI DELLA SETTIMANA

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L’elettricità aumenta solo del 59% grazie ad interventi di governo e Authority. Sono commosso.

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Niente più obbligo mascherine nei mezzi di trasporto. Quello del biglietto non è mai rispettato...

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Gli Enti pubblici sono alla canna del gas. E, a peggiorare la situazione, il gas sta scarseggiando.

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Lidl distrugge i suoi coniglietti di cioccolato simili a quelli Lindt. Gli animalisti golosi soffrono.

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Molinette: crolla il soffitto. Per fortuna, non c’è alcun ferito da portare in un eventuale ospedale.

I REBUSTRAMBI DI DALÌ AQUÌ


REBUS (9, 9)

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Continua...

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