Il mio fornitore di disservizi telefonici ha confinato nello spam una mail che considero importante, e che avrei voluto ricevere in tempo reale. Ma non mi sono inferocito, perché la mail era in sandwich tra altre due, molto curiose.

La prima arrivava da una signorina che si diceva entusiasta di avermi conosciuto, ansiosa di provare con me le acrobazie del letto, sicura di riuscire a deliziarmi con sensazioni che in vita mia non dovrei aver mai provato. Si è premurata di specificarmi che la sua posizione preferita è l’amazzone.

La seconda mi annunciava la mia fortuna futura. Senza fare nulla, grazie a un software prodigioso di uno scienziato tedesco, avrei potuto guadagnare a raffica cifre impensabili, in Borsa, a mio piacere.

Entrambe le mail contenevano un link da cliccare per accedere a questi paradisi complementari.

Come non farsi tentare, dal sesso meraviglioso e da guadagni illimitati, entrambi gratuiti?

Basta cliccare lì.

Gli effetti collaterali sono almeno due. Puoi trovarti con meno soldi sui conti correnti. Oppure puoi veder sparire i dati dal tuo computer. Nel primo caso non ti resta che piangere. Nel secondo caso riceverai una richiesta di riscatto, con la promessa del successivo ripristino dei dati stessi: ovviamente nessun dark hacker degno di questo nome si preoccuperebbe mai, dopo, di rispettare la promessa.

Prima o poi riusciranno ovviamente a fregarmi. Nel dubbio, fin che posso non uso soldi informatici, e salvo periodicamente in chiavetta i dati del computer. Basta poco, che ce vo’?

Carlo Chievolti