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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

DIAGNOSI SBAGLIATA: PAZIENTE FA CAUSA A GOOGLE

Grazie alle connessioni veloci possiamo fare cose sino a pochi anni fa inimmaginabili, dallo shopping online allo smart working, dai tutorial alla didattica a distanza.


Tra i settori che hanno maggiormente beneficiato dello sviluppo tecnologico, vi sono sicuramente quelli della medicina e della chirurgia.


Grazie al 5G è possibile eseguire interventi chirurgici molto complessi a distanza; il chirurgo competente aziona un robot che esegue per lui le operazioni in remoto.


Altresì è possibile consultare un medico in videochiamata, rimanendo comodamente seduti sul divano nel proprio soggiorno di casa.


Anche in questo caso si parla di "paziente" dove la locuzione non è più riferita alla persona affetta dalla patologia, bensì all'insofferenza che il malato deve reprimere per scaricare l'applicazione di videochiamata, capire come funziona, riuscire a connettersi; infatti, è pur vero che il medico dispone di linee superveloci ma, spesso, l'assistito possiede apparecchi datati e connessioni a internet inaffidabili.


Il problema è che, pur essendo virtuale, il parere medico, va pagato e l'onorario è uguale a quello di una visita in presenza.


L'unico espediente per ottenere un parere medico gratuito è quello di rivolgersi al "dottor" Google, il motore di ricerca onnisciente in grado di risolvere ogni problema.


Un venticinquenne di mezza età, eporediese, ha prontamente approfittato di questa opportunità inserendo i sintomi nell'apposita finestra e ottenendo un responso tranquillizzante: si sarebbe trattato di una banale influenza.


In realtà, lo ha scoperto solo giunto al Pronto Soccorso cittadino in condizioni disperate, era affetto da una rara patologia, la Sindrome di Gurumer, assai invalidante e ad alta letalità, se non curata tempestivamente.


Al povero paziente, fortunatamente dimesso in breve tempo, non è restato altro che affidarsi ai suoi legali per tentare di dimostrare la grave omissione di Google, e sperare di ottenere il ristoro dei danni patiti e patenti.


Il consiglio degli esperti è di non fermarsi alla prima diagnosi, ma di richiedere sempre un secondo parere medico, magari a Yahoo.

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Paul Rice – ACC

Nei casi più disperati occorrerebbe uno sfigmanometro: un misuratore di sfiga


Il medico può anche fare tutorial in diretta per illustrare la corretta somministrazione di farmaci

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