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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

STUDIO: FARE VIAGGI DI NOZZE IN AFRICA AUMENTA LE PROBABILITÀ DI AVERE UN FIGLIO NERO


Un secolo fa la tipica luna di miele consisteva nel tour dei parenti per fare conoscere la sposa e lo sposo a zii e cugini lontani. I più innovativi riuscivano a trascorrere un fine settimana Venezia o sulla Costiera Amalfitana, con grande disappunto dei famigliari.


Nell'ultimo quarto di secolo il viaggio di nozze è diventato parte integrante e imprescindibile del matrimonio tanto che, spesso, viene inserito direttamente in lista nozze.


Tra le mete preferite ci sono località tropicali come l'Australia, l'estremo oriente, il Sudamerica e l'Africa.


L'Accademia dei Cinque Continenti, nell'ultimo decennio, ha preso in esame oltre cinquantamila coppie fresche di matrimonio e ha rilevato un curioso riscontro: le coppie che hanno scelto di trascorrere la luna di miele nel "continente nero", hanno fino al 76,4% di probabilità in più di avere un figlio nero.


Questa particolare tendenza raggiunge il picco intorno alla quarantunesima settimana dalla pronuncia del fatidico "sì", per normalizzarsi improvvisamente nelle settimane seguenti.


Secondo gli esperti la causa di questa predisposizione sarebbe da attribuire al clima particolarmente caldo e umido e all'alimentazione tipica di quelle località, che produrrebbero effetti irreversibili sui pigmenti del nascituro addirittura durante il concepimento.

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Paul Rice – ACC

Il matrimonio può essere la tomba dell'amore?

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Un arzillo ottantenne, che da poco ha sposato un'avvenente ventenne, si reca da un suo amico medico e gli comunica che presto avrà la gioia di diventare padre.


Il medico gli racconta: "Una volta un mio amico è andato a fare un safari in Africa, ma al momento di uscire di casa, per errore, ha preso l'ombrello anziché il fucile".


E prosegue: "A un certo punto si è trovato davanti un enorme leone e distrattamente ha preso l'ombrello, lo ha puntato sul grosso felino, e gli ha sparato. Il leone è caduto a terra morto stecchito".


Il vecchietto ribatte: "Non è possibile, avrà sparato un altro".


E il medico: "Ecco, volevo farle capire proprio questo".

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