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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

DALLA MEDICINA IPPOCRATICA A QUELLA DEMOCRATICA

TUTTI POSSONO DARE UN CONTRIBUTO ALLA SCIENZA

Sappiamo per certo che la scienza non è democratica. Quando ci si reca dal medico per un “modesto parere” ci si aspetta una risposta scientifica e inoppugnabile, non certo una consulenza approssimativa fondata su statistiche generiche.

Purtroppo la medicina non è, come molti credono, una scienza esatta e per i pazienti umani non è ammessa sperimentazione (perlomeno non ufficialmente). Ogni terapia deve trovare un preciso riscontro in letteratura.

Se due pazienti con gli stessi sintomi vengono trattati con farmaci identici, difficilmente la malattia avrà lo stesso decorso.

Parimenti se assumendo una pillola al giorno si guarisce in un certo periodo, prendendone due al giorno, non si guarirebbe in metà tempo.

Un’antica leggenda spiega che in caso di raffreddore, prendendo gli opportuni medicinali, si guarisce in sette giorni; se invece non si prende nulla occorre una settimana per ristabilirsi.

Generalmente più la malattia è seria e più occorre attenersi con precisione alla posologia, ma di fatto non esiste un dato certo e matematicamente quantificabile.

La letteratura scientifica è ridondante di prescrizioni del tipo “assumendo il farmaco K nelle quantità Y, si nota un miglioramento dopo Z Giorni nel X % dei casi”.

Nulla è certo e spesso è determinante la discrezionalità del medico che, con la sua esperienza, decide il da farsi caso per caso.

L’unica certezza in Italia sono le elezioni che avvengono ciclicamente e incontrovertibilmente, pertanto pare ovvia la via da seguire per mettere ordine al sistema sanitario.

Se ad esempio a un bambino comparissero macchioline rosse sulla pelle, accompagnate da febbre e debolezza, invece che recarsi dal pediatra, si potrebbero aprire i seggi elettorali della città dove gli elettori potrebbero decidere se si tratta di morbillo, rosolia o scarlattina.

Il responso sarebbe assolutamente democratico. Sarebbero ammissibili coalizioni tra i sostenitori di altre malattie tipo pertosse o varicella, ma solo come liste di appoggio.

Si potrebbe votare col sistema maggioritario e, il bipolarismo che lo caratterizzerà, sarà suddiviso in centrottimisti e centropessimisti.

Non si potrebbe escludere la nascita di un terzo polo di therapyscettici; i centroipocondriaci.

In caso di epidemia sarà previsto anche un referendum abrogativo che potrebbe annullare la patologia in forza di legge.

Freddy Marchiori & Paul Rice – ACC


Un medico con due pazienti per una RMN su binari scorrevoli

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