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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

DIETRO AI VACCINI LE LOBBY DEGLI CHEF

PIANO SEGRETO PER RILANCIARE LA CODA ALLA VACCINARA

Secondo gli esperti di complottismo interregionale "La prova del cuoco" non fu altro che un test per valutare l’accessibilità ai media da parte dei poteri forti della cucina. In effetti, lo sanno bene le nonne, le ricette un tempo venivano tramandate di madre in figlia e, per le più distratte, c’era sempre il celeberrimo manuale Artusi. Le persone che proprio non riuscivano a imparare potevano sempre consultare la Guida Michelin per trovare un buon ristorante.

Invece oggi, facendo zapping sul telecomando TV, si nota che un canale su due trasmette un reality show sulla cucina, dove aspiranti cuochi (singolarmente o in squadra) si battono per sfornare piatti prelibati. Questi giovani puntualmente ricevono insulti da chef stellati, che sapranno cucinare tanto bene quanto la nonna, ma, in quanto a educazione, dalla nonna non hanno imparato niente.

Senza che ce ne rendessimo conto, a poco a poco cuochi e chef hanno occupato spazi sempre maggiori nella TV di Stato, in tutte le reti private e su buona parte della carta stampata. Come la storia insegna sono questi i primi segnali di una invasione.

Per capire che qualcosa non quadrava, sarebbe bastato provare a realizzare le ricette in tempo reale: nel momento in cui essi già sfornavano il supplì, anche il telespettatore più veloce stava ancora sbattendo le uova.

Infatti, ciò che frega in questi programmi è l'abuso della locuzione "nel frattempo". Certo, se nel frattempo uno avesse sei braccia come la Dea Kalì, potrebbe tenere il passo della ricetta eseguita in diretta.

Ma a quale scopo suscitare nei telespettatori (la maggior parte dei quali, non dimentichiamo, è a dieta a causa del sovrappeso e dell'ipercolesterolemia) tutto questo interesse per l'arte culinaria? Qual era l'obiettivo finale degli chef, invasori dei mezzi di comunicazione?

Ora, finalmente, con la legge sui vaccini, il piano è completato e il disegno ordito dalla lobby degli chef ha preso forma.

Il loro scopo è la diffusione, a livello nazionale, della coda alla vaccinara, opportunamente mascherato da provvedimento legislativo urgente a tutela della salute.

Ben presto, sempre secondo i complottisti, sarà obbligatorio cucinarla almeno tre volte la settimana ai propri figli, altrimenti verranno tolti alle famiglie inadempienti e dati in affido alle associazioni di cuochi e chef.

Nel frattempo (locuzione, come s'è detto pocanzi, preferita dai cuochi televisivi) l'Associazione Medica Pediatri sta già preparando le ricette per l'acquisto degli ingredienti presso tutti i farmacisti non obiettori. I nuovi moduli emessi dalle ASL a questo preciso scopo, non saranno più rossi, ma color Giallo Zafferano...

Paul Rice assisted by Dott.ssa Hop-là - ACC


Parli del diavolo e spunta la coda… alla vaccinara

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