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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

NUOVE MITOLOGIE - IL TALLONE DI ACHILLE

Il tallone di Achille si riferisce al punto debole di una persona. Da che cosa deriva questo modo di dire? La risposta si trova nella mitologia greca.

Figlio della dea Teti e del re Peleo, Achille, l'eroe omerico che tutti abbiamo conosciuto studiando l'Iliade, non era un dio, ma un semidio, e perciò non era immortale.

Sua madre cercò di renderlo almeno invulnerabile e, subito dopo la nascita, lo immerse nelle acque miracolose del fiume Stige, tenendolo stretto per un tallone. Quell'unica parte del corpo non lambita dall'acqua rimase vulnerabile, cioè esposta all'invecchiamento, oltre che a ferite mortali.

Qualcuno sostiene che la storia dell'acqua che rende invulnerabili non sia soltanto una leggenda, e che quel fiume esista davvero. Questo mi fa pensare a uno che conosco. Costui deve per forza essere stato immerso in quelle acque perché è praticamente invulnerabile: è forte come un toro, ha una salute di ferro, non si ammala mai e il suo corpo pare non subire, come quello di noi cagionevoli mortali, gli insulti del tempo.

Ebbene, anche lui ha il suo tallone d'Achille e, quel che è peggio, se ne lamenta, non si rassegna e si domanda il perché.

L'unica spiegazione possibile è questa: quando la sua mamma lo immerse nel sacro fiume, il tallone le scivolò di mano e, per evitare che il piccolo fosse trascinato via dalla corrente, con fulmineo e provvidenziale riflesso ella probabilmente lo afferrò per il...

Nonna Abeffarda



L'immersione di Achille nell'acqua dell'invulnerabilità

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