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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

LA MATEMATICA DEL COLESTEROLO: I NUMERI PRIMA E I NUMERI DOPO

Tanti anni fa non sapevamo nemmeno che cosa fosse il colesterolo.

Da bambini mangiavamo pane e burro, le nostre mamme usavano lo strutto per friggere, a Natale c'era il cappone ripieno e l'anatra arrosto avvolta nelle fette di lardo. Quando moriva il nonno si diceva che gli era preso un 'colpo', oppure un attacco di cuore. Se la nonna cominciava a dare i numeri si diceva che aveva l'arterioscleròsi, con l'accento sulla seconda 'o'.

Si accettava serenamente di diventare vecchi. E di morire.

Ma negli anni settanta il colesterolo è diventato un allarme mondiale. La gente aveva paura di tre cose: della guerra atomica, del film "L'esorcista" e del colesterolo. Guai se il suo valore nel sangue era superiore a 220. Erano banditi dalla tavola salumi, formaggi e carni grasse. Se si mangiava il tiramisù il venerdì lo si confessava in chiesa la domenica.

Dopo una ventina d'anni di diete ed esami del sangue i ricercatori fecero una scoperta agghiacciante: il colesterolo non era uno, ma due, uno era buono e l'altro... cattivo. Complicati calcoli algebrici stabilivano quale doveva essere il rapporto tra i due per mantenersi in salute. Ma per essere sicuri di vivere a lungo il colesterolo totale, cioè il buono più il cattivo (e meno male che non c'era anche il brutto) doveva mantenersi inferiore a 200. La dieta non bastava più: molti anziani (e anche meno anziani) dovevano ricorrere alle pillole, e i guadagni delle aziende farmaceutiche si impennavano.

Oggi la Tavola Colesterolica è ancora cambiata. I Numeri Prima sono stati sostituiti ancora una volta dai Numeri Dopo. Se vuoi avere la certezza di una lunga vita, il colesterolo cattivo non deve superare il valore di 70. Non importa quanto sia buono il buono o brutto il brutto. È il cattivo che conta. E giù farmaci come fossero caramelle, perché, si sa, nessuno vorrebbe ammalarsi, né tantomeno morire.

Se continua questa escalation al ribasso presto anche i bambini dovranno assumere le pillole anti colesterolo.

Arriverà mai il giorno in cui ci faremo furbi, manderemo a quel paese le aziende farmaceutiche e accetteremo di essere mortali? Nemmeno la nonna sa rispondere. Ma sa che il prossimo lunedì deve fare l'esame del sangue, ed ha molta paura di essere bocciata.

Nonna Abeffarda

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