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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

LA MOSCA COCCHIERA IN PILLOLE

Il porno ha un ruolo fondamentale nel 56% dei divorzi, perché determina un calo di desiderio con la compagna. Ma questo, considerando i fruitori maschi del porno. Lo studio “Uscire dal tunnel”, dello psicoterapeuta americano Peter Kleponis, dice che guardare il porno produce effetti sulla chimica del cervello - come alcol, gioco, sigarette e droga - senza costare, essere proibito o tassato, e senza segnalazioni tipo: “Allarme, può creare dipendenza”. L’Associazione Europea di Urologia informa che più porno si guarda più si rischia il flop nella vita reale, con problemi di erezione e calo del desiderio. In Nuova Zelanda il governo ha lanciato la campagna “Keep il real” per difendere i giovani dai contenuti web. E non parliamo di pedo-pornografia. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Abbiate rispetto, per chi viene schifeggiato dalle donne!”.

Gli adolescenti usano troppo i social e lo smartphone, e per questo sono a rischio depressione. È emerso da una ricerca guidata da Elroy Boers, del Department of Psychiatry dell’University of Montreal, pubblicata su JAMA Pediatrics. Coinvolti oltre 3.800 adolescenti. È stato criticato anche l’utilizzo prolungato di videogiochi. Il rapporto fra televisione, social media, e depressione adolescenziale, è tuttavia più articolato di quanto si creda, come indica una ricerca italiana coordinata da Alberto Siracusano, professore ordinario di Psichiatria Università Policlinico Tor Vergata di Roma: “La nostra ricerca, che ha coinvolto oltre 1.500 ragazzi di scuole medie e licei, ha verificato che passano molto tempo sui social e davanti alla televisione non perché sono già depressi, ma perché si trovano in una condizione di solitudine”. Il Dott. Giuseppe Nicolò, Direttore del Dipartimento di salute mentale e dipendenze patologiche dell’Asl Roma 5, spiega che la vera depressione, come altri disturbi, si può manifestare in adolescenza, e anche attorno agli otto-dieci anni. È una tragedia. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Poco smartphone, zero videogiochi, e zero social (potete verificare). Sarà per questo, che sono un ragazzo di 107 anni per niente depresso?”.

Spegnere le candeline avvelena la torta. Assieme alla fetta, mangiamo anche le secrezioni orali di chi le ha spente. Uno studio della Clemson University, del South Carolina, pubblicato sul Journal of Food Research, dopo aver analizzato una torta di compleanno, ha rilevato un incremento di batteri del 1.440%. Il Professor Paul Dowson spiega però che non tutti i “soffiatori” spargono batteri, quindi non c’è un collegamento certo tra soffiatore e batteri. Tuttavia, si deve stare attenti, visto che nella nostra bocca ci sono 200 tipi diversi di microrganismi inquinanti. Tra lingua, denti e gengive si annidano mediamente 50 miliardi di batteri. E quindi, attenzione! Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino, 107 anni: “Nella mia lunga vita ho sentito tante minchiate”.

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