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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

SCATTANO LE ATTENUANTI PER L'OMICIDA SE LA VITTIMA AVEVA PATOLOGIE PREGRESSE



Tra i neologismi spuntati come funghi durante la pandemia, abbiamo imparato a conoscere le "patologie pregresse". Si tratta di malattie che il paziente aveva già, prima di ammalarsi di Covid19. Se a queste si aggiunge l'età avanzata, è facile capire perché in questi soggetti la malattia da Covid19 si sviluppa in forma più grave, se non addirittura mortale.


Queste considerazioni, entrate ormai nell'uso comune anche per i non addetti ai lavori in campo medico, potrebbero sconfinare in altre discipline, prima fra tutte la giurisprudenza.


Tra i numerosi punti della tanto attesa riforma della Giustizia, potrebbe essere contemplata anche questa valutazione.


In tal caso si tratterebbe di riaprire tutti i processi per omicidio, e valutare la presenza, nelle vittime, di malattie passate o presenti al momento del delitto, malattie che avrebbero in qualche modo favorito, accelerato, se non addirittura causato il decesso della vittima.


Una manna dal cielo per i medici legali, che, sullo stile delle migliori puntate di CSI, Criminal Minds e NCIS Los Angeles, saranno pagati per dimostrare il cattivo stato di salute delle povere vittime, stendere accurate relazioni sulle malattie che potrebbero aver contribuito al decesso, e stabilire, con complessi calcoli statistici, probabilistici, stocastici e sticazzici, se la vittima aveva già un piede nella fossa, e sarebbe morta comunque a distanza di poco tempo. Gli avvocati della difesa potranno servirsi di queste informazioni per ottenere attenuanti e riduzioni di pena a favore dei loro assistiti, e in qualche caso anche l'assoluzione.


Effettivamente, al di là di considerazioni morali di scarsa importanza a cui ormai non crede quasi più nessuno (tipo la sacralità della vita in ogni età e condizione di salute), con una grave ferita da arma da fuoco o da taglio, assumendo che soccorritori e medici operino nel migliore dei modi, ha più probabilità di cavarsela un giovane senza alcuna patologia che un anziano sofferente di varie sindromi, indebolito da terapie con pesanti effetti collaterali.


Del resto, anche le Assicurazioni, ai fini dei risarcimenti, condividono la stessa discriminazione: la vittima giovane e in buona salute vale di più di quella anziana e malata.


Su questa corrente di pensiero possiamo andare oltre, e dire che, nel caso, per esempio, il matrimonio vi sia diventato insopportabile, ma per motivi economici non vogliate ricorrere al divorzio, esisterà il delitto perfetto: dovrete soltanto trovare il modo di far ammalare il vostro coniuge. Come? È facile: cucinate per lui/lei cibi appetitosi ma poco sani, ricchi di sale, zuccheri e colesterolo, inducetelo/a alla vita oziosa e sedentaria, al fumo, ai superalcolici. Quando sarà iperteso, diabetico, in sovrappeso e cardiopatico, allora, e solo allora, potrete attuare il vostro crimine, e farla franca.


Ovviamente questa è pura filosofia, non certo un suggerimento...

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M&M – Marchiori & Marello – ACC

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Punti di vista: intervento di routine o autopsia?

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