Ci ha messo una vita intera, ma alla fine è riuscito a realizzare la prima coperta autocostruita a chilometri zero (Km0, per chi vuole risparmiare anche sui caratteri).

Penelopo Tessitore, un arzillo novantenne di Frottola Valtrompia, piccolo comune del bresciano, sin da ragazzo ha raccolto meticolosamente i prodotti piliferi che si accumulavano e sedimentavano quotidianamente nell'ombelico, custodendoli gelosamente in un cesto di vimini.

Sono occorsi una settantina di anni di piccoli accantonamenti, ma alla fine è riuscito ad agglomerare il quantitativo di lana, misto lana, cotone e fibre sintetiche, necessario alla realizzazione di una copertina per le fredde serate invernali.

Il Sig. Tessitore ha inviato le materie prime, anche se sarebbe più corretto definirle materie terze, a un noto lanificio per i trattamenti del caso: dal lavaggio (e assicuriamo che ne avevano bisogno), alla cardatura, passando dalla pettinatura per giungere, attraverso i vari passaggi al prodotto finito.

Grazie al filato ottenuto in triplice colorazione, ha potuto realizzare il proprio caldo e soffice plaid. Il disegno finale a quadrotti simil scozzesi è d'obbligo, a testimonianza della parsimonia e del senso del riciclo tipici di quella terra.

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Paul Rice - ACC

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