IN PILLOLE

Mangiare i mirtilli rossi ogni giorno migliora la salute del cuore. I ricercatori del King’s College di Londra hanno monitorato 45 uomini tra 18 e 45 anni per un mese, per vedere come i mirtilli influenzano la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca e le arterie. Le arterie di chi ha seguito la dieta si sono allargate dell’1,1% dopo un mese: un segno di miglioramento del flusso sanguigno. Il professor Christian Heiss, un esperto cardiovascolare della Surrey University, dichiara: “I risultati forniscono prove solide che i mirtilli rossi influenzano significativamente la salute vascolare. La dottoressa Ana Rodriguez-Mateos, l’esperta di nutrizione presso KCL, precisa: “L’aumento di polifenoli e metaboliti nel flusso sanguigno e i relativi miglioramenti nella dilatazione flusso-mediata dopo il consumo di mirtilli rossi segnano il ruolo che svolgono nella prevenzione delle malattie cardiovascolari”. Mangiate i mirtilli. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Ma chi non è schierato a sinistra mangerà mirtilli neri?”.

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Attenzione: lo shampoo può far ingrassare. La plastica delle bottiglie di shampoo è sotto accusa: 11 sostanze chimiche influenzano il metabolismo, e contribuiscono all’aumento di peso. Lo certificano ricercatori dell’Università norvegese di Scienza e Tecnologia, che hanno esaminato 34 prodotti plastici per ricercarne le sostanze chimiche. Lo studio, pubblicato sulla rivista Environmental Science & Technology da Martin Wagner, un professore associato, suggerisce che alcune materie plastiche contengono sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino, gli obesogeni, che influenzano lo sviluppo e la fertilità. Le sostanze in questi prodotti riprogrammano le cellule precursori per diventare cellule adipose, che si moltiplicano rapidamente e accumulano più grasso. E la plastica contiene sostanze chimiche attualmente non identificate che interferiscono col modo con il quale il corpo immagazzina il grasso. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “E li pagano anche, per sostenere questa teoria confusa?”.

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Mentre il mondo è preso dalla guerra in Ucraina, è uscito uno studio scientifico sul vaccino Pfizer, che pone preoccupanti interrogativi sul preparato somministrato. Condotto da ricercatori svedesi dell’Università di Lund, è pubblicato nella sezione “Current Issues” del Molecular Biology Journal, e diffuso su Mdpi, maggior editore ad accesso libero di lavori scientifici peer-reviewed, cioè sottoposti al controllo di scienziati diversi dagli autori. Il suo titolo è: “Trascrizione inversa intracellulare del vaccino BNT162b2 Pfizer BioNTech Covid-19 mRNA in vitro nella linea cellulare del fegato umano”. I ricercatori hanno dimostrato che l’RNA del vaccino Pfizer può integrarsi nel DNA. E un gruppo di ricercatori statunitensi ha scoperto che segmenti di RNA si possono riconvertire in DNA. L’mRNA del siero Pfizer può dare adito a preoccupazioni sulla capacità dell’RNA messaggero di danneggiare di più bla bla… Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Adesso capisco meglio quel mio caro amico che riconosce di essersi colpevolmente massacrato il fegato sbevazzando, e che mi spiega di avere quindi un motivo in più per rifiutare questo vaccino. Vuole farsi del male da solo”.