Stacks Image 2

Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

LA MOSCA COCCHIERA IN PILLOLE

.

Per stare in forma non servono 10mila passi al giorno: tale diceria sarebbe stata lanciata dall’inventore di un contapassi; Medicine & Science in Sport and Exercise pubblica un’indagine di John Schuna dell’Università statale dell’Oregon, secondo la quale bastano tra i 5 e i 7mila. Un’altra teoria sostiene che non è necessario fare attività fisica: una ricerca dell’Università di Uppsala Stare sostiene che stare in piedi immobili, e senza fare nulla, sia sufficiente per restare in forma e allungare la vita.Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “E io aspetto che qualcuno stabilisca che basti stare sdraiati”.

$ $ $ $ $

Sei autorizzato a tracannare cioccolata calda. Uno studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, delle Università di Birmingham e dell’Illinois, ci dimostra che i flavanoli - sostanze contenute in alcuni frutti e verdure - possono aumentare l’agilità mentale, e l’ossigenazione al cervello. La ricercatrice Catarina Rendeiro ci informa: “Sapevamo dell’effetto benefico sulla salute cardiovascolare, ma abbiamo indagato sull’impatto in relazione al benessere cerebrale, trovando altre prove a sostegno del legame tra aumento dell’ossigenazione del sangue cerebrale e capacità cognitive”. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Non mangio cioccolata, e posso rinunciare ai flavanoli!”.

$ $ $ $ $

Una birra, o un bicchiere di vino, possono far invecchiare il cervello di due anni. È l’opinione degli studiosi dell’Università della Pennsylvania, dopo aver osservato i cambiamenti nel cervello associati al consumo di alcolici. Uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications presenta i risultati di una ricerca condotta su 36mila adulti. L’associazione è più forte quanto maggiore è il consumo di alcolici. Gideon Nave, co-autore dello studio, e membro della facoltà della Penn’s Wharton School, spiega che aumentare il consumo riduce la sostanza grigia e quella bianca. Il co-autore Remi Daviet, dell’Università del Wisconsin-Madison, conferma il dato. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Ho 107 anni, ma in base a questa ricerca, il mio cervello ha qualche migliaio di anni. È confermata la cialtronaggine dei ricercatori di fuffa”.

$ $ $ $ $

Gli scarafaggi non fanno più sesso? Gli scarafaggi hanno due peni: uno serve per assicurarsi che la compagna resti nei paraggi, e l’altro per fecondarla. Un gruppo di ricercatori ha scoperto che gli scarafaggi stanno cambiando abitudini sessuali. Sono amanti dello zucchero, ma alcuni sviluppano un’avversione al glucosio, ci informa la ricercatrice Ayako Wada-Katsumata dell’Università statale della North Carolina. Gli scarafaggi non hanno capito da soli che lo zucchero potrebbe essere un veleno, né si tramandano la conoscenza, o lo fanno inconsapevolmente. Grazie a sostanze nella saliva, convertono zuccheri piuttosto complessi nel più semplice e digeribile glucosio. Per quanto indaffarati a cercare cibo nelle dispense, sono molto premurosi quando si devono accoppiare. I maschi si avvicinano alle femmine e, tramite una ghiandola posta sulla loro schiena, producono una sostanza che contiene zuccheri e grassi. E poi, attratte, le femmine si arrampicano sulla loro schiena, e se ne nutrono. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Ci preoccupiamo, se gli scarafaggi non si riproducono?”.

Disclaimer. Questo blog non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog potrebbero essere estrapolati da internet e, pertanto, se non considerate di pubblico dominio, perlomeno accessibili a chiunque. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, siete pregati di comunicarcelo senza esitazioni all’indirizzo e-mail: info @ lastampella.it e saranno immediatamente rimossi.
Gli scritti che contengono riferimenti a persone realmente esistenti hanno il solo scopo (si spera) di far sorridere e sono frutto del vaneggiare degli autori. Se tuttavia qualcuno non gradisse un articolo o una sua parte può chiederne la rimozione all’indirizzo di cui sopra, motivando l’istanza.
Non siamo responsabili dei siti collegati tramite link, né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.
| Copyright © 2016 La Stampella | contatti | newsletter | privacy policy | sitemap |