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25 GIUGNO 2071. Finalmente, dopo quasi mezzo secolo, si mette la parola "fine" al conflitto tra Russia e Ucraina.

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Una guerra, ricordiamo, iniziata dai nonni degli attuali presidenti Oleg Putin e Ivan Zelensky, per la quale il mondo intero ha dato fondo a ogni risorsa in costruzione e fornitura di armi.

Ogni stato occidentale ha dato il proprio contributo, perfino la Svizzera, da sempre neutrale, negli anni '50 ha convertito le fabbriche di orologi a cucù in stabilimenti per la produzione di bombe a orologeria.

Ogni nazione ha dato il proprio contributo a questa guerra che, secondo gli esperti dell'epoca non sarebbe dovuta durare oltre l'anno 2023, ma è solo grazie all'intervento della Giamaica se nel mondo è tornata a regnare la pace.

Tutto è iniziato quando i due presidenti in conflitto, a corto di armi pesanti, hanno chiesto supporto all'isola caraibica. Il presidente giamaicano ha prontamente dato la sua disponibilità inviando subito mille cannoni a entrambi i leader politici.

Pare che, dopo neppure un mese, siano stati improvvisamente colti da un desiderio di pace e fratellanza, tanto che poco fa, presso il Protettorato di Burlate sul Serio, hanno firmato un trattato con il quale si impegnano a cessare il fuoco e a deporre le armi con effetto immediato.

Forse non erano esattamente i tipi di cannone che si aspettavano Putin e Zelensky nipoti, ma è un dato di fatto che si siano rivelate armi molto efficaci per porre fine a una guerra durata mezzo secolo.

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Paul Rice - ACC

Un prototipo dell'arma di riappacificazione di massa giamaicana

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Il calumet della pace fumato durante la firma del trattato