IN PILLOLE

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Il matrimonio allunga la vita. Trovare un buon partner incrementa la possibilità di una vita lunga e sana. Janice Kiecolt-Glaser, Psicologa, e Direttrice dell’Istituto per la ricerca di medicina comportamentale della Ohio State University, ci informa: “Gli effetti della felicità coniugale sulla salute si paragonano al consumo di frutta e verdura: non si tratta solo di vivere più a lungo, anche di vivere in modo più sano”. La ricerca afferma che una relazione romantica felice riduce i rischi di Alzheimer, di sviluppare il diabete e di morire dopo un intervento chirurgico di bypass cardiaco, persino di soffrire di dolore e affaticamento a causa del trattamento del cancro al seno. Essere sposati è associato a tassi più bassi di depressione, e la depressione è un notevole fattore di rischio per le malattie cardiovascolari perché è correlata a una funzione cardiaca più scarsa, nonché a comportamenti malsani: diete più povere, disturbi del sonno, più uso di alcol e fumo, e meno esercizio. Le persone in relazioni felici ricavano una migliore protezione dai vaccini antinfluenzali: producono livelli di anticorpi più elevati dopo l’iniezione. La relazione felice riduce l’infiammazione cronica nel corpo, abbassando i livelli di stress della vita quotidiana. Una relazione d’amore influisce sulla salute attraverso gli ormoni, come il cortisolo, ormone dello stress, la vasopressina e l’ossitocina. L’ossitocina è “l’ormone dell’amore” perché i suoi livelli aumentano quando ci abbracciamo o abbiamo un contatto, ha svariati effetti diretti sulla salute: riduce lo stress, sembra avere proprietà antinfiammatorie, riduce il dolore, e aiuta la crescita ossea, poiché diminuisce il rischio di osteoporosi. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Chi segue le riflessioni di questa rubrica di ricerche avrà notato che qualunque cosa ottiene i medesimi risultati. Troppi ricercatori superflui”.

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“Braccio di ferro” aveva ragione: gli spinaci rendono forti. Un team di scienziati dalla Edith Cowan University di Joondalup, Australia, rivela che una dieta ad alto consumo di verdure contenenti nitrati porta grandi benefici alla salute, in particolare allo sviluppo e mantenimento di massa muscolare, indipendentemente dall’attività fisica. I ricercatori hanno studiato 3.759 australiani per 12 anni, concludendo che la massa muscolare nelle gambe è più forte dell’11% in chi consuma circa 85 grammi di verdure al giorno. Scoperto un incremento del 4% della velocità della camminata rispetto a chi consuma pochi nitrati. E il Professor Marc Sim sostiene che gli spinaci portano maggiori benefici alla muscolatura, seguiti da lattuga, verza, e barbabietola. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Ne consegue che Olivia apprezzasse un certo muscolo”.

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Dedicarsi ai lavori domestici fa bene alla mente, amplia le capacità cognitive, e aiuta a prevenire la demenza senile. Lo afferma uno studio condotto da scienziati del Rotman Research Institute del Baycrest Centre, a Toronto, in Canada. Uno degli autori, Noah Koblinsky, afferma che capire come le diverse forme di attività fisica contribuiscono alla salute del cervello è fondamentale per lo sviluppo di strategie per ridurre il rischio di declino cognitivo e di demenza negli anziani. Pubblicato su BMC Geriatrics, lo studio è stato condotto su individui sani, tra i 65 e gli 85 anni, sottoposti a più test per la valutazione delle condizioni fisiche, mentali e cognitive. Ad ognuno è stato chiesto il tempo mediamente riservato a eseguire le faccende domestiche, da quelle ordinarie, come pulire, a quelle più pesanti, come la cura del giardino, fino a eventuali riparazioni. È emerso che gli anziani che dedicavano più tempo alle “faccende” hanno un volume cerebrale maggiore. Svolgere tali mansioni corrisponde a un’attività aerobica di bassa intensità, con vantaggi per la salute del cuore, e di conseguenza per quella del cervello. Il presidente Fnomceo-Federazione nazionale Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli, afferma che i lavori domestici mettono in moto il corpo prevenendo patologie neurodegenerative. Secondo una ricerca della Oregon State University, gli effetti sarebbero interessanti anche per il benessere fisico, pari a quelli della palestra, prevenendo ipertensione, colesterolo, diabete, infarto. Da uno studio della McMaster University del Canada, fare i lavori, e per soli 30 minuti al giorno, ridurrebbe del 28% il rischio di mortalità. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino, 107 anni: “Mai fatto niente. Ah, se l’avessi saputo prima!”.