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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

A VOLTE RITORNANO: LE SCARPE CON LA ZEPPA



Recentemente, passeggiando in città si ha l'impressione che le persone siano più alte del solito, e questo rende ancora più dolorosa, per i bassotti come me, la consapevolezza della propria misera statura. Ma basta abbassare lo sguardo ai piedi dei falsi watussi per accorgersi dell'inganno: non vale, indossano scarpe con una suola spessa come tre volumi dell'Enciclopedia Britannica.


Infatti, sono tornate di moda le scarpe con la zeppa: le vediamo esposte nelle vetrine dei negozi di calzature e ai piedi delle signore di ogni età. Per i più avulsi dal mondo della moda è necessaria una breve spiegazione: la zeppa è una sorta di rialzo, una suola aggiuntiva applicata a quella normale, costituita da materiale vario, compatto, ma possibilmente leggero, per evitare che una semplice passeggiata nel parco diventi un'esercitazione da corpi speciali dell'Esercito.


La zeppa può essere interna alla scarpa o applicata esternamente sotto la suola, e in entrambi i casi riesce a conferire qualche centimetro di altezza in più, ma tanta eleganza in meno. Quella interna è la preferita dagli uomini, che sperano così di mascherare l'inganno. Purtroppo, quando poi sono costretti a togliersi le scarpe, come in piscina, in palestra o in camera da letto, ritornano i nanerottoli di sempre. Ma sulla moda non si discute, nemmeno quando è inguardabile.


I motivi che spingono persone all'apparenza normali a indossare orrende scarpe-trampoli sono almeno tre: essere trendy ad ogni costo, avere a disposizione un mattone da combattimento da lanciare sulla schiena allo scippatore che sta fuggendo con la refurtiva, e soprattutto diventare più alti. Questo rimedio al complesso di inferiorità, pur non essendo un farmaco, ha comunque degli effetti collaterali: cadute rovinose, e storte alle caviglie che portano dritte in ambulanza persone che volevano solo prendere un autobus al volo. Così, al Pronto Soccorso, nella bolgia infernale del 'Triage', infermieri e medici dovranno prendersi cura dei loro "traumi da caduta dalle scarpe", anche se preferirebbero abbatterli, come si fa coi cavalli che si azzoppano durante il Palio. Perché la zeppa azzoppa, sappiatelo.


La moda della scarpa con zeppa è ricorrente: negli anni settanta, ad esempio, c'erano gli zatteroni. Che cosa c'entrano le zattere? - ci si chiede. C'entrano, poiché erano scarpe con una zeppa così alta, da permettere di guadare pozzanghere profonde come paludi, e navigare sui canali di scolo. Erano di moda anche gli zoccoli e i sabot, che imitavano le misere calzature dei contadini del famoso film "L'albero degli zoccoli".


Come non ricordare i Cugini di Campagna, che si esibivano ai concerti con i pantaloni a zampa di elefante, che aderivano perfettamente alle chiappe e ai gioielli di famiglia, e ricadevano poi, larghi e scampanati, su orrendi stivaletti con zeppe di quindici centimetri. E sempre negli anni settanta c'erano le 'fornarine', scarpe anch'esse dotate di zeppa notevole, che non si sa se dovessero il nome al calzaturificio marchigiano, o al famoso quadro di Raffaello - La Fornarina, appunto - che ritrae una donna mezza nuda, che secondo alcuni studiosi d'arte sarebbe stata una prostituta. Così, di zoccola in fornarina, la zeppa ritrova nuovamente il suo smalto.


Oggi, persino alla corte d'Inghilterra le donne della famiglia reale più chiacchierata al mondo esibiscono con disinvoltura scarpe dotate di zeppa, le uniche in grado di trasformare la loro Altezza Reale in altezza taroccata.


E se le signore mature hanno il passo un po' instabile, le ragazzine invece caracollano con grande disinvoltura, come se indossassero scarpette da ballo: forse si sottopongono a duri allenamenti in palestra, dove, accanto ai manubri e altri formidabili attrezzi, ci saranno calzature dotate di zeppa pari a circa un terzo della loro altezza, e al doppio del loro peso, per potersi allenare alla corsa con zeppa su tapis roulant.

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Stefania Marello - ACC

Delizioso scarpino in vera pelle e legno di rovere

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Sandalo modello Squalo Uno

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Sabot, in alcuni stati considerato arma impropria

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Una gioia per gli occhi, oltre che per le orecchie

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