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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

LA MOSCA COCCHIERA IN PILLOLE


IN PILLOLE

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Mesi di caldo torrido non lasciano dormire bene. Per chi ha problema di insonnia, addormentarsi è un incubo. Ma esistono accorgimenti che aiutano, senza ricorrere ai farmaci. Luigi Ferini Strambi, neurologo, direttore del Centro medicina del sonno dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, spiega che la cosa più importante è la più banale: abbassare la temperatura della camera da letto e del corpo per prepararci al riposo. Usare solo lenzuola di tessuto naturale, come il cotone: quelle sintetiche hanno un effetto riscaldante. Va bene una doccia, fresca o tiepida. Il condizionatore va bene, ma senza esagerare; permette anche di tenere chiuse le finestre, il che è un bene, perché i rumori della strada creano microrisvegli e frammentazione del sonno, ed impedisce alle zanzare di disturbarci. Il ventilatore va bene, ma non puntato sul letto. La sera non si deve andare a dormire troppo tardi: se il giorno dopo si lavora, la riduzione delle ore di sonno provoca strascichi tutta la giornata. Evitare abbuffate e soprattutto alcol, nemico del buon sonno. Mangiare con moderazione, e idratarsi con acqua. Scongiurare litigate e discussioni serali, che favoriscono l’accelerazione dei centri della veglia. E, per lo stesso motivo, evitare le attività sportive dopo cena. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “In alternativa ci sono panfili di superlusso, isole esclusive, paradisi da sogno. Purtroppo, ma chissà perché, lo hanno capito solo i ricchissimi”.

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Il condizionatore fa ingrassare. Consigliano di ridurre il consumo di energia, ora che scarseggia. Immette nell’atmosfera gas a effetto serra che aggrava il problema. E che faccia ingrassare è una novità. Javier Sánchez Perona, ricercatore dell’Istituto de la Grasa (che studia l’alimentazione e le materie grasse), notò la magrezza delle persone di Siviglia. Faceva caldo quasi come oggi ma c’erano pochi condizionatori. Oggi ce n’è uno in ogni appartamento, e la città ha il più alto tasso di obesità della Spagna. Perona sostiene che l’aria condizionata ci fa ingrassare perché il freddo fa venire fame. Il rapporto tra temperatura e appetito è stato scientificamente provato: più alta è la temperatura, più basso è l’appetito. Con l’aria condizionata mangiamo di più, e ingrasseremo. Gli esseri umani sono omeotermi, hanno cioè la capacità dei mammiferi di regolare il metabolismo, mantenere costante la temperatura corporea, indipendentemente da quella dell’ambiente. Il cibo che ingeriamo produce l’energia che ci mantiene a una temperatura costante. A 35° si mangia il 10% meno di quello che si consuma a 24°. Il condizionatore d’estate, e il riscaldamento d’inverno, fanno passare sempre più tempo in condizione termicamente confortevole, che gli studiosi spagnoli chiamano sedentarismo termico. L’obesità ha molte cause: cibo spazzatura e stile di vita sedentario, consumo di antidepressivi, antistaminici e contraccettivi, ma anche la diffusa rinuncia al fumo. E ora, dobbiamo aggiungere i condizionatori. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “E la prossima cosa che fa ingrassare sarà forse il sesso?”.

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Aggiungere troppo sale ai cibi potrebbe comportare la morte precoce: emerge da uno studio della Tulane University, a New Orleans, Louisiana. Il Daily Mail riporta i dati della UK Biobank esaminati per dieci anni dai ricercatori su 500mila persone. Chi aggiungeva sempre una dose extra di sale aveva il 28% di probabilità in più di morire prima di compiere 75 anni, rispetto a chi non lo aggiungeva mai o raramente. Nuovi calcoli, pubblicati sull’European Heart Journal, indicano che uno su 100 che aggiunge più sale al cibo potrebbe morire giovane. L’eccesso di sale conduce alla ritenzione idrica nel sangue, che aumenta la pressione sanguigna, e può accrescere il rischio di infarto o ictus. E le linee guida del SSN britannico affermano che gli adulti non dovrebbero assumere più di 6 g di sale al giorno. I bambini ancora meno. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Se vuoi vivere a lungo, mangia solo barrette energetiche”.

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