IN PILLOLE

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Assumere sempre lassativi aumenta del 50% il rischio di ammalarsi di demenza. Un lavoro pubblicato sulla rivista Neurology ci spiega che l’uso può modificare il microbioma dell’intestino, con ripercussioni sulle segnalazioni nervose al cervello dall’intestino (attraverso il nervo vago), o con l’aumento della produzione di tossine intestinali, che possono influire sul cervello. Feng Sha, dell’Istituto di Tecnologia Avanzata di Shenzhen, l’autore dello studio, ha coinvolto 502.229 persone presenti nel database della biobanca del Regno Unito, con un’età media di 57 anni. Di questi, 18.235 persone, pari al 3,6%, hanno riferito di utilizzare regolarmente lassativi da banco. Nell’arco di 10 anni, l’1,3% di chi usava lassativi ha sviluppato la demenza. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino, 107 anni: “Io evacuo come un principe, ne sono immune”.

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Gli umani possono essere rottamati. Uno studio della Princeton University rivela che moltissime professioni, al momento svolte dagli esseri umani, potrebbero essere soppiantate da algoritmi sofisticati. La ricerca “In che modo i language modeler come ChatGPT influenzeranno le occupazioni e le industrie”, condotta da Ed Felten di Princeton, Manav Raj dell’Università della Pennsylvania e Robert Seamans della New York University, sosterrebbe a rischio estinzione professioni insospettabili e per lo più umanistiche, cioè legate non a un mondo matematico e bidimensionale, fatto non di codici e di sequenze, ma a quello del pensiero, multidimensionale, dove l’elemento umano è da sempre ritenuto essenziale. Le professioni che potrebbero essere sostituite dall’intelligenza artificiale: gli insegnanti di lingua e letteratura, di storia, di legge, religione, filosofia, scienze politiche, sociologia, psicologia. Infine, rischiano giudici, avvocati, psicologi, consulenti clinici, operatori di telemarketing. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Un solo mestiere esisterà all’infinito finché qualcuno sarà in grado di esercitarlo: il cazzeggione. Ovviamente coniugabile anche al femminile. Finché esisterà uno - o una - che scriverà scioccherie divertenti, con il solo fine di rallegrare se stesso ed eventuali lettori, non verrà soppiantato da nessun algoritmo”.

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Alcuni coleotteri non bevono dalla bocca, ma dal retto. Uno studio pubblicato su Pnas informa che sono specie molto diffuse, e ben note. Tenebrionidae tribolium castrum, ad esempio, è una piaga soprattutto per cereali, legumi e frutta secca. Una analisi della sua cacca ha rivelato che non contiene liquidi. Nel retto hanno un gene che aiuta a sorbire l’umidità dell’aria, e quindi non hanno necessità di bere l’acqua. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “È accertato, che sappiano distinguere la bocca dal culo?”.