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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

L'INCONTENIBILE TRISTEZZA DELL' INCONTINENZA


Alla nascita siamo incontinenti. Trascorriamo i primi due anni di vita con il pannolino, liberi dalla preoccupazione di gestire i liquidi e i solidi prodotti dal nostro corpo. Ma per tutti arriva, prima o poi, il momento di soddisfare una strana richiesta degli adulti: trattenere per poi depositare in luoghi e momenti consoni. Il comodo pannolino ci viene tolto, e dobbiamo far caso a certi movimenti interni e fuoriuscite, e correre a depositare in luoghi prestabiliti: il vasino e il water. Ignorare allegramente queste regole causa malumori, sgridate, piccoli ricatti, e l'umiliazione di bagnare e sporcare il letto e gli abiti.

Ma alla fine, chi prima chi dopo (chi molto dopo per la gioia di psicologi e psicoterapeuti) tutta la faccenda diventa consuetudine. Certo, non mancano situazioni imbarazzanti e penose, specie quando si è fuori casa, ma questo riguarda più le donne, che per la loro anatomia richiedono un bagno, anche là dove i loro compagni innaffiano allegramente una siepe. La tanto celebrata invidia del pene, in realtà non è altro che invidia del modo in cui i loro possessori possono fare pipì. E non è difficile da capire se si immagina una ragazza sui campi da sci, che per poter finalmente liberare la vescica deve spogliarsi di giacca a vento, salopette, calzamaglia e mutande, tenendo al contempo con una mano il marsupio e con l'altra la maniglia rotta della porta dello stretto e maleodorante cubicolo che qualcuno osa chiamare toilette. 

Ma a parte queste rare situazioni, la vita trascorre serena e senza problemi per molti decenni. 

Si dice che invecchiando si ritorna bambini, e purtroppo questa poetica asserzione si dimostra vera proprio a partire dalla tanto temuta incontinenza senile.

Per le donne in un certo senso è meno drammatico: esse sono abituate fin dall'adolescenza ai pannolini, e quando arrivano le prime perdite accettano con serenità "l'assorbente di ritorno", che le riporta con un certo rimpianto alle scomodità di gioventù. Imperversa in TV la pubblicità di una famosa marca di pannolini per signore con iniziali problemi di incontinenza: mostra una donna matura, ma ancora straordinariamente figa, che sfoggia una minigonna aderente e rimira la sua silhouette allo specchio. Per le signore conta questo: mantenersi magre e in forma il più a lungo possibile. Perciò dichiarano guerra alla pancetta e alla cellulite, curano i capelli, le unghie, il look, e se ne fregano delle piccole perdite idrauliche. 

Invece per gli uomini sorgono complicazioni psicofisiche non indifferenti. La maggior parte di loro accetta la canizie e la calvizie, la pancia e i tradimenti della bilancia, ma guai a parlar loro di pannoloni. Anche nelle pubblicità gli uomini anziani afflitti da disturbi della prostata e perdite urinarie sono rappresentati goffi, e desiderosi di nascondere, con scuse indecenti e ridicole, il fatto che devono recarsi al bagno di frequente, e che il loro getto non sembra più quello di una pompa ad alta pressione, ma ricorda un messaggio in alfabeto morse…

Certamente gli esperti sono all'opera per studiare rimedi a questo disturbo, inaccettabile per tanti vecchi maschi orgogliosi.

Purtroppo, almeno per ora, le alternative al pannolone esistono, ma sono poco praticabili.

La prima che viene in mente è un pappagallo, fissato con il nastro adesivo all'organo preposto. A scanso di denunce degli animalisti preferisco precisare: non un pappagallo vero, ovviamente, ma quell'ampolla in vetro o plastica, utilizzata negli ospedali e nelle case di cura per permettere agli uomini allettati di fare pipì.

La seconda è il catetere permanente, che però presuppone di portare sempre con sé il sacchetto contenente la pipì, e di ricordarsi di svuotarlo regolarmente. Conoscendo il rifiuto di molti uomini di portarsi appresso borse, marsupi o borselli, sappiamo già che anche tale sacchetto verrebbe affidato alla consorte, insieme alle chiavi e al portafoglio. Tanto a quell'età le coppie tendono a spostarsi sempre insieme.

La terza è la permanenza sul water 24 ore al giorno.

A questo proposito circola la notizia che il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun (107 anni) abbia allestito una postazione di lavoro, completa di computer, stampante, tastiera e mouse, in uno dei numerosi bagni della sua storica abitazione in Torrazza Piemonte. Sarà una bufala?

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Dottoressa Stephanie Hop-là – ACC



I bambini portano il pannolino con disinvoltura


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Le donne anziane lo accettano di buon grado

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Gli uomini anziani sono decisamente più riluttanti...

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