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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

LA MOSCA COCCHIERA IN PILLOLE

IN PILLOLE

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Trascurare la cura di denti e gengive può creare danni al cuore. È la conclusione dello studio Parokrank, coordinato da Giulia Ferrannini, del Karolinska Institute di Stoccolma (Svezia). La precedente ricerca, pubblicata su Circulation, dimostrò che c’era la parodontite (malattia infiammatoria cronica delle gengive) nei pazienti che avevano avuto un infarto. Adesso, è stata modificata la prospettiva: si è valutato se la presenza di malattie gengivali può portare ad un aumento del rischio di malattie cardiache. L’analisi ha riguardato 1587 persone, con un’età media di 62 anni. Sono state sottoposte a visita odontoiatrica: 985 erano sane, le rimanenti presentavano la parodontite moderata o grave. Chi ha la parodontite ha il 49% in più di sviluppare malattie cardiovascolari (infarto, ictus, scompenso cardiaco grave) rispetto a chi ha gengive sane. La parodontite causa una risposta infiammatoria e immunitaria locale e sistemica, con incremento di globuli bianchi, proteina C reattiva, fibrinogeno, e citokine infiammatorie, che aumentano il rischio di infarto e di patologie correlate. Molti fattori di rischio che causano parodontite (fumo, diabete, età avanzata e bassi livelli socioeconomici) sono gli stessi delle patologie cardiovascolari. La salute di denti e gengive è fondamentale, contro patologie cardiache ischemiche e valvolari. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Tutte queste pippe per dire che ci si deve lavare i denti?”.

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Trovato un modo per invertire il processo di invecchiamento della pelle umana. I ricercatori di Cambridge hanno riprogrammato le cellule della pelle di persone tra 38 e 53 anni per renderle più giovani di 30 anni. Le cellule dell’invecchiamento sono diventate simili a cellule fibroblasti, che producono collagene, la proteina che tiene insieme il corpo e lo mantiene forte. La ricerca è condotta presso il Babraham Institute, e pubblicata sulla rivista eLife. La Dottoressa Diljeet Gill ha dichiarato: “I risultati sono un grande passo avanti nella comprensione della riprogrammazione cellulare. Dimostrano che le cellule possono esser ringiovanite senza perdere la loro funzione, e che il ringiovanimento ripristina alcune funzioni delle vecchie cellule”. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Avremo le vecchie carampane con la pelle di fanciulle?”.

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Gli scioglilingua potrebbero essere usati per misurare il tasso alcolemico, come stress test vocale in grado di rilevare lo stato di ebbrezza, con la precisione del 98%. Lo suggerisce un team di ricerca dell’Università di Stanford, che ha progettato uno studio per valutare le alterazioni vocali associate all’abuso di alcol, e in particolare quelli relativi al tono e alla frequenza della voce. Il dottor Brian Suffoletto, autore dello studio pubblicato sul Journal of Studies on Alcohol and Drugs, ha richiesto ai candidati di pronunciare uno scioglilingua assegnato in modo casuale, prima e dopo aver consumato una dose di alcol, e le registrazioni (una ogni ora per un massimo di sette ore dopo il consumo di alcol) sono state suddivise in finestre di un secondo. I frammenti sono stati utilizzati per addestrare un sistema di intelligenza artificiale, che li ha associati alle concentrazioni dell’alcol nell’aria, rilevate con un etilometro. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Sebbene bevitori morigerati, nove frequentatori su dieci dei bar del mio paese perderebbe auto e patente, vincendo in cambio una denuncia”.

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