Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
TRENTA TRENTINI TRENTENNI ARRESTATI A TRENTON PER IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
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14 gennaio 2023.
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La vacanza in America di un gruppo di coetanei italiani si sta trasformando in un vero e proprio incubo.
Si tratta di un gruppo di coscritti di Trento, tutti nati tra fine dicembre e inizio gennaio, partiti poco prima di Natale per festeggiare il loro trentesimo compleanno oltreoceano.
Si sono imbarcati a Milano Malpensa il 18 dicembre con passaporti e documenti in regola, ma hanno fatto i conti senza l'oste, e senza l'ufficiale dell'anagrafe.
Dal 2012, infatti, i documenti non hanno più validità dieci anni dalla data di emissione, ma la scadenza decennale viene prorogata fino al giorno compleanno della persona cui vengono rilasciati.
Questa scadenza mirata è stata introdotta per aiutare i cittadini a ricordarla più facilmente.
La norma ha indubbiamente creato un grosso malinteso, poiché il gruppo si è ritrovato senza passaporto valido al momento del rientro previsto per il sette gennaio, avendo nel frattempo compiuto gli anni con conseguente scadenza dei documenti.
La polizia è intervenuta arrestando i trenta trentini per immigrazione clandestina che da una settimana sono ospiti del carcere di massima sicurezza della contea.
L'associazione I.C.E. (Italiani Clandestini all'Estero) si è immediatamente mossa contattando il Consolato italiano di Newark, ma è chiuso per ferie, e il Console onorario sta trascorrendo le vacanze di Natale in Toscana.
Il processo per immigrazione non autorizzata si terrà giovedì prossimo, fortunatamente nel New Jersey non è attualmente in vigore la pena di morte, pertanto i nostri connazionali non sono in imminente pericolo di vita.
Nel frattempo, anche la guida che li accompagnava ha compiuto gli anni, pertanto si è costituita direttamente presso la più vicina stazione di polizia.
Lo sceriffo della contea, in un comunicato stampa, ha laconicamente commentato col classico: "Ne abbiamo arrestati trenta, facciamo trentuno".
Se l'obbiettivo della norma era quello di rendere indimenticabile la data delle scadenze dei documenti fissandole al giorno del compleanno, per questi giovani trentenni trentini ha indubbiamente funzionato. Sicuramente non dimenticheranno.
Auguriamo loro un pronto rientro in Italia.
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Paul Rice - ACC
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