Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA
OPERAIO SI AUMENTA LO STIPENDIO DI 800 EURO AL MESE
A nulla è valso l’intervento dei sindacati per ridurgli il nuovo salario: troppi precedenti in politica legittimano la sua autodeterminazione
La trovata geniale del Sig. Onofrio Veronese (ma originario di Vicenza), ha lasciato tutti di stucco, dai commercialisti, agli esperti di diritto del lavoro. Persino gli amministratori condominiali del quartiere sono rimasti senza parole di fronte a un’operazione che potrebbe non solo rivoluzionare i contratti di lavoro, ma addirittura creare un precedente non trascurabile per ogni successivo negozio giuridico, relativo ai rapporti di lavoro.
Tutto ha avuto inizio lo scorso mese, in un cantiere di manutenzione della linea dell’alta velocità a Torino Porta Susa, quando un operaio specializzato, addetto alla lucidatura dei binari con il Sidol, si è auto-aumentato lo stipendio di ben 800 Euro mensili netti.
L’operazione si è potuta fare - spiega il Sig. Veronese (ma originario di Vicenza) – sfruttando un vuoto normativo del contratto della cooperativa per la quale lavora, facente riferimento a una legge apparentemente di poca importanza (più che un decreto, un decretino) che assimila il contratto di somministrazione di prodotti lucidanti a quello dei parlamentari. Come tutti sanno, questi ultimi hanno numerosi precedenti di autodeterminazione in materia di aumento di stipendio.
Tale consuetudine, consolidata nel tempo, ha permesso al Sig. Veronese (ma originario di Vicenza) di applicare la regola veneta tardo rinascimentale istituita dal Doge della suprema magistratura della Repubblica di Venezia, che sancisce: "quel che xé mio, xé mio, quel che xé tuo, xé anca mio". Pertanto è bastata una banale comunicazione in carta semplice inviata al commercialista della cooperativa a fargli ottenere il consistente aumento.
Il tempestivo intervento dei sindacati della C.I.P.Me.S. (Confederazione Italiana Pulizia Metalli col Sidol) che contano ben 14 iscritti (13 in Italia e uno nel resto del mondo, presumibilmente in Argentina, lo stato che fa maggior utilizzo di lucidatori) ha fatto il possibile per ricondurre alla ragione il Sig. Veronese (ma originario di Vicenza), ma non c’è stato nulla da fare. Il Sig. Veronese (ma originario di Vicenza) continuerà a percepire un salario mensile di ben 2222 Euro. Questa somma, benché di valore pari, potrebbe creare una disparità fra il Sig. Veronese (ma originario di Vicenza) e gli altri addetti del settore.
I Sindacati, per sensibilizzare gli operai sul problema, hanno indetto un’agitazione di otto ore di lavoro extra per venerdì prossimo, quando ogni lavoratore presterà la sua manodopera per le otto ore consuete più altre otto lavorate in modo agitato, (ovviamente trattandosi di agitazione, mica la si può fare incrociando le braccia n.d.r.). I sindacati della C.I.P.Me.S. hanno diffidato le aziende dal pagare anche simbolicamente le otto ore extra, altrimenti potrebbe cadere la ratio dello sciopero bianco (che più bianco non si può) dove praticamente invece che fermarsi, gli operai, lavoreranno il doppio.
Paul Rice & Freddy Marchiori – ACC (NOVEMBRE 2012)
A TORINO IL COSTO DELL’ACQUA POTREBBE RAGGIUNGERE LIVELLI DI GUARDIA, DIFFICILE ARGINARLO
Emergenza siccità: negli ultimi 6 mesi è piovuto solo 175 volte
I recenti aumenti delle bollette confermano i sospetti: non ha piovuto per cinque giorni dallo scorso giugno e le scorte di acqua sono già in sofferenza.
È il circolo vizioso della domanda e dell’offerta.
Pare che siano stati sorpresi i dipendenti dell’acquedotto acquistare 150.000 bottigliette d’acqua nei supermercati e discount di città e provincia, e versarle nelle cisterne di riserva dell’acquedotto comunale perché più conveniente rispetto al costo del consueto approvvigionamento idrico.
Questo pare stia generando uno sbilancio nell’equilibrio domanda offerta, tanto che si prevede che nei centri commerciali il prezzo dell'acqua possa superare a breve i 2,5 Euro al litro.
Siccome i benzinai a prescindere dal calo a picco del costo del petrolio, accompagnato dallo sconto del carburante di due o tre centesimi al litro, hanno un margine di guadagno assolutamente invariato, le stazioni di servizio potrebbero essere trasformate in ben più convenienti distributori acquatici: le pompe della benzina verde per la liscia, quelle del Diesel per la gassata, mentre per la Ferrarelle occorrerà ancora recarsi nelle rivendite alimentari e negli ipermercati.
Pare che in città siano già stati avvistati gruppetti di giovani che invece della consueta tanica e tubo in gomma, fossero muniti di termos e cannuccia.
Gli autolavaggi potrebbero diventare loghi ove fare il bucato e lavare le stoviglie.
Gli autogrill anziché l’Arbre Magique, venderanno le bustine di Cristallina.
Secondo alcune indiscrezioni al Circolo degli Astemi, temendo il picco per le feste si stanno attrezzando per il brindisi di capodanno con Champagne invece che con la consueta Perrier, giusto per non far mancare le bollicine. Si tratterebbe dell’ennesimo caso di riconversione generato dalla crisi.
Freddy Marchiori – ACC (DICEMBRE 2014)
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