Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
DOPO LE PERCENTUALI ARRIVANO LE PERDUECENTUALI
Le percentuali caratterizzano la nostra vita non solo per le statistiche ma anche, e soprattutto, per tasse e imposte.
Grazie a esse abbiamo subito il polso della situazione su ogni argomento. Ad esempio, se diciamo che il 46,3% delle auto italiane vanno a benzina, che il 44,6% sono a gasolio e che i restanti 9,1% dei mezzi sono alimentati ad altri carburanti (GPL, metano, elettrico, ecc.), comprendiamo immediatamente in che misura sono distribuite le autovetture, ammesso a che a qualcuno possa interessare.
Talvolta le percentuali sono "bulgare" come nel caso degli smartphone: i dati confermano che il 97,7% delle famiglie italiane ne possiede almeno uno.
Salvo rarissime eccezioni la somma delle varie percentuali è pari a 100.
Anche per domande apparentemente banali e poco scientifiche, come ad esempio "Ti piace la pizza", le risposte possono portare a risultati più o meno sorprendenti, ma la somma è sempre cento: SI 78%, NO 16%, NON SO 6%.
Uno dei casi dove è ammesso il superamento del fatidico cento riguarda le pendenze di strade e terrapieni, dove il 100% corrisponde a un'inclinazione pari a 45°, ma procedendo si può arrivare al 120, 150, 200% e oltre.
Negli anni '80 Diego Abatantuono affermava di essere milanese al 120%, ma recenti studi genetici sull'attore hanno dimostrato che si trattava di una semplice e banale finzione cinematografica.
Per valori molto bassi è stato introdotto il "permille", ma tale forma di calcolo è pressoché in disuso, salvo durante il periodo preposto alle dichiarazioni dei redditi. Come domandò un famoso battutista: "La Chiesa pensa che le probabilità dell'esistenza di Dio siano dell'otto per mille?".
Chi da ragazzino non ha provato a fare il furbo nell'affettare un dolce, giocando abilmente sulle percentuali, finendo per lasciare qualche amichetto senza la bramata fetta di crostata? Un minimo di conoscenza pasticcio-matica sui diagrammi a torta sarebbe stato sufficiente a evitargli una figura meschina.
Recita infatti il Corollario di Tortaglia (cugino pasticciere del noto matematico Tartaglia):
Per quanto si riduca l'ampiezza delle fette è impossibile ottenere una torta e mezza affettandone una sola.
Le regole sulle percentuali, tuttavia, saltano quando si entra in altri settori come ad esempio quello pubblicitario.
Prendiamo i detersivi. Negli spot sentiamo dire "Scelto dal 35% degli italiani", oppure "Preferito da un italiano su quattro". Va da sé che anche solo occupandoci dei principali prodotti per il lavaggio, si supera abbondantemente il 100% e se aggiungiamo anche i detersivi meno noti, si arriva tranquillamente al 200%.
Vale lo stesso discorso per la politica. Sotto campagna elettorale ogni partito dichiara che prenderà dal 15 al 45% dei voti, il che porterebbe, sommando tutte le forze politiche, sempre a circa il 200% totale.
Da qui la necessità di introdurre la perduecentuale, un ulteriore mezzo di calcolo, in modo che invece di ragionare sul 100x100, si ragioni sul 200x200, permettendo così di far tornare i conti anche in queste situazioni border line.
Freddy Marchiori – ACC

A volte è pericolosa la curva, talvolta la pendenza

Batterie di apparecchi elettronici: altro caso in cui non si supera mai il 100%
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