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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

LA MOSCA COCCHIERA IN PILLOLE

IN PILLOLE

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Per combattere i calcoli renali si deve fare sesso. Da soli, o in compagnia, però almeno tre volte alla settimana. Secondo uno studio indonesiano, pubblicato sul “Journal of Sexual Medicine”, contrazione e rilassamento del collo della vescica, che si verificano durante l’orgasmo e l’eiaculazione, potrebbero eliminare i calcoli, Perché, quando i muscoli si rilassano, l’urina passa attraverso l’uretra con i calcoli. Il dottor Yudhistira Pradnyan Kloping e il suo team hanno esaminato come gli atti sessuali influenzano la presenza di calcoli: l’espulsione diventa 5,7 volte maggiore. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Fate comunque sesso, e anche senza fare troppi calcoli!”.

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Mangiare e andare a letto subito dopo fa male, anzi malissimo. Alcuni ricercatori del Brigham and Women’s Hospital dicono che mangiare poco prima di coricarsi fa male al cervello: i dati mostrano che i sintomi di depressione e ansia aumentano rispettivamente del 26 e del 16%, dopo i pasti. Lo studio aiuta a spiegare perché i turnisti, e chi affronta viaggi a lunga distanza, sono soggetti a malattie neurologiche, inclusa la demenza. Perché viene interrotto il ritmo circadiano, l’orologio biologico. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino, 107 anni: “Quando non dovevo avere intrecci con signore generose andavo a dormire dopo mangiato. Per adesso non sono ancora mai morto”.

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Mangiare di giorno invece che di notte potrebbe essere la chiave per una vita più lunga. Per i ricercatori del Southwestern Medical Center dell’Università del Texas, ridurre i cibi grassi e zuccherati, e consumare pasti al momento giusto, ha aumentato la longevità dei topi del 35%. Gli esperimenti hanno scoperto che i ritmi quotidiani dell’orologio biologico svolgono un ruolo importante nei benefici di una dieta sana. Nei topi, monitorati per quattro anni, una dieta ipocalorica ha prolungato la vita del 10%. L’autore principale, Professor Joseph Takahashi, afferma che un piano simile per le persone limiterebbe il mangiare alle ore diurne. Ha inoltre svelato gli effetti delle calorie, del digiuno e dei ritmi circadiani sulla longevità, ospitando centinaia di topi con alimentatori automatici per controllare quando e quanto ogni animale ha mangiato per l’intera vita. Spera che imparare come la restrizione calorica influisce sull’orologio interno del corpo mentre invecchiamo aiuti gli scienziati a trovare un modo per prolungare una vita sana, con diete ipocaloriche o farmaci che le imitano. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Piange, Cipriano, NobilRatto di compagnia di un amico”.

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